In Economia, Esteri, Libertarismo, Primo Piano

Il mitico James Turk, fondatore di GoldMoney, che compra oro e argento per i suoi sottoscrittori e lo conserva in depositi sicuri sparsi ai quattro angoli del pianeta è coautore del libro “l’arrivo del collasso del dollaro” prevede l’oro a 8.000 $ l’oncia e l’argento a 400 $ l’oncia, con un rapporto di 20 a 1. Queste quotazioni prevede che saranno raggiunte all’incirca fra il 2013 e il 2015.

James Turk ha fatto questa previsione sui metalli preziosi nell’ottobre del 2003, cioè quando l’oro era scambiato fra i 321 e i 370 $ l’oncia e l’argento sui 5 $ l’oncia.

Direi che quantomeno il trend lo aveva azzeccato, visto che l’oro ha quintuplicato il suo valore in dollari e l’argento almeno ottuplicato…

Mr Turk dice che la gente fuggirà, giustamente, sempre di più dagli asset finanziari verso asset tangibili, che non è giusto parlare di investimento perché oro e argento non generano nessun cash flow ma di fatto sono soldi, money (anche se Bernanke dice che è solo un residuo barbarico e no, non sono soldi.. grazie! E’ lui che stampa i dollari!) che sono risparmi e risparmiare è una cosa buona (detto nel paese del compra e butta e compra ancora e butta ancor di più, nel paese che esce dai prestiti facili per tutti e 100 carte di credito per ognuno).

Racconta delle sue esperienze in paesi in Messico quando andò in default nel 1992 e dice che la situazione sembra quella dei vari Grecia, Irlanda, Portogallo… forse persino l’Italia di oggi. Tutta questa incertezza darà fuoco al valore dell’oro quest’estate (l’intervista è di maggio!).

Mr Turk dice che non è certo un mago. E’ solo matematica. Basta vedere come i prezzi sono saliti dagli anni ’70 al 2003, anno del suo forecast, e fare due conti con una previsione dell’inflazione. Quindi appunto, anche lui, come altri, dice che non è l’oro (o non solo) che sale di prezzo, è il dollaro che è sulla via di diventare carta straccia.

Oro e argento sono per lui principalmente un modo di preservare la ricchezza dall’iperinflazione in arrivo. Secondariamente oro e argento sono ancora molto sottovalutati. Anche lui, come molti delle persone che traduco in questo blog, fa poi il punto sulla quantità di carta che “parla d’argento e oro” rispetto all’argento e oro veramente disponibili, del rapporto 100 a 1 tra derivati e reale.

Parla poi della sua GoldMoney e come funziona e dice che se vuoi possedere oro/argento fisico hai due opzioni, o lo tieni tu o lo dai a qualcuno perché te lo tenga al sicuro. Questo è quello che fa GoldMoney, col vantaggio che puoi trasformare i tuoi preziosi in cash, se vuoi o se ne hai bisogno, in qualsiasi istante e in qualsiasi divisa nazionale, farteli accreditare su qualsiasi conto bancario ovunque nel mondo. Al momento custodiscono oro e argento per un paio di miliardi di dollari. Parla di come la gente può avere dubbi che davvero l’oro e l’argento esiste e non è stato accreditato a più customers ma non da spiegazione di come i sottoscrittori ne possano davvero essere sicuri. Dice che hanno depositi in USA ma soprattutto a Londra e Hong Kong così da limitare i danni in caso di eventuali confische da parte di una particolare legislazione statale.

L’intervistatore gli chiede:”Quale paese vedi più vicino al defalt? gli USA, l’Europa o il Giappone?”. “Hai lasciato fuori gli UK! Sono in lista con gli altri!.. Sicuramente il primo potrebbe essere la Grecia al momento”.

QUI TROVERETE I VIDEO ORIGINALI CON L’INTERVISTA A TURK: http://sgtreport.com/2011/05/james-turk-sgtreport-exclusive-8000-gold-400-silver-the-road-to-hyperinflation/

In collaborazione con rischio calcolato.it

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Showing 24 comments
  • Marco Cappella

    Ho letto tutti i commenti dall inizio alla fine, chi dubita pensi solo questo, ma se è così facile creare ricchezza, stampandola con un po di carta e inchiostro , invece che alzarci la mattina ed andare a lavorare, come mai non compriamo ognuno la propria stampante e ci stampiamo i soldi che ci servono?!??
    Il metallo ed i beni tangibili non si possono stampare, intere generazioni di alchimisti hanno cercato di riprodurli senza riuscirvi, nell era elettronica come la nostra , il solo oro e argento ,sono utilizzati a livello industriale ,(senza citare il settore orafo ), si pensi a chip,pannelli fotovoltaici, batterie a nanofili D oro e litio………..la carta riesce a darvi tutti questi utilizzi?!?

  • Marco Cappella

    Ho letto tutti i commenti dall inizio alla fine, chi dubita pensi solo questo, ma se è così facile creare ricchezza, stampandola con un po di carta e inchiostro , invece che alzarci L mattina ed andare a lavorare, come mai non compriamo ognuno la propria stampante e ci stampiamo i soldi che ci servono?!??
    Il metallo ed i beni tangibili non si possono stampare, per alcuni intere generazioni di alchimisti hanno cercato di riprodurli senza riuscirvi, nell era elettronica come la nostra , il solo oro e argento ,sono utilizzati a livello industriale ,(senza citare il settore orafo ), si pensi a chip,pannelli fotovoltaici, batterie a nanofili D oro e litio………..la carta riesce a darvi tutti questi utilizzi?!?

  • maus

    Ma che bella previsione AZZECCATA!!! Fare terrorismo alla fine serve a ben poco… Non so i vostri reconditi interessi nel fare certe affermazioni, ma esistono pure le pubbliche scuse. Almeno quello!

    • Pedante

      Conviene comprare quando il pessimismo è al massimo.

  • Liberty Defined

    Il dollaro americano collasserà, è solo questione di tempo. A quel punto non ci sarà il problema del prezzo dell’oro, ci sarà l’oro, l’argento e tutto ciò che è tangibile. I soldi finti come la carta moneta in un sistema di FIAT money scomparirà. Bisognerebbe ricordare che chi conosce l’economia e i suoi meccanismi ha comprato oro dal 15-8-1971 a 35$. Oggi se cala il prezzo ci viene detto che Keynes aveva ragione, dovrebbero dirci che è bene perchè ne possiamo comprare di più

  • Andrea

    Come voleva dimostrare l’oro è in conitua discesa e ormai vede i 1200.
    Complimentoni al Guru che come il parco buoi si esaltava su un masism di mercato

  • Davide

    COME SI VALUTA L’ORO FISICO (LINGOTTI O LAMINE) : L’oro da investimento si intende puro 999,99 ossia 24kt e come l’argento,si valuta in once troy. Il prezzo che noi vediamo riportato sui più importanti quotidiani è in dollari USA all’oncia troy e va diviso per 31,10 (avremo così il prezzo al grammo in dollari USA) e poi ancora diviso per il cambio quotidiano euro/dollaro. Avrete il prezzo al grammo preciso in EURO.
    ESEMPIO : 1600 $ all’oncia diviso 31.10 = 51.44 $ al grammo (poi c’è da dividere per il cambio giornaliero per sapere prezzo in €)

    C’è da tenere sempre presente che le banche preposte (Banchi Metalli legali ed autorizzati dalla BANCA D’ITALIA per intenderci,lasciamo perdere i compro oro) pagheranno mediamente due o tre euro in meno al grammo sulla quotazione reale nel momento in cui lo vorrete vendere (sennò dove ci guadagnano?) dunque l’investimento in oro va visto a lungo termine e con guadagni al grammo superiori almeno ai quattro/sei euro per poterci ricavare qualcosa.Idem per l’argento (li si parla di centesimi di euro al grammo ovviamente).
    In Italia non c’è interesse da parte dello stato o delle banche stesse ad incentivare l’investimento in oro fisico perchè essendo un prodotto materiale e non cartaceo come azioni,titoli di stato etc.. non è da loro gestibile e facilmente utile a speculazione.E’ esattamente un prodotto solido.Come un’abitazione.
    Posso solo dire che se ciascuno di noi avesse comprato nel 1999 per i vecchi 100.000.000 di lire un certo quantitativo di oro invece del bene più sicuro per eccellenza ,la casa ,ora nel 2013 vedrebbe il proprio capitale rivalutato del 500%!! Ve l’hanno mai consigliato? neppure a me sia chiaro ..purtroppo l’ho valutata tardi questa cosa.eppure si sapeva ragazzi,eccome se si sapeva! a quest’ora chi più chi meno avrebbe un bel gruzzolo da parte e non un mutuo su una casa che in alcune situazioni non riuscirà neppure a pagare..mah in ogni caso come andrà a finire la situazione economica non si sa ma l’oro,a differenza della carta moneta come molti di voi giustamente sostengono,non si svaluta mai e poi mai dalla notte dei tempi.Può subire, come sta succedendo adesso, dei dietrofront dati nientemeno che dalle vendite di coloro i quali ne posseggono tonnellate,fanno abbassare il prezzo e lo ricomprano facendolo risalire più del precedente target per poi rivenderselo e fare abbassare il prezzo nuovamente e ricomprarselo …così via in un eterna speculazione COSì E’ …aVoi le conclusioni..Saluti a tutti

  • walter

    SONO D’ACCORDO CHE L’ORO E’ IN BOLLA MA GUARDANDO I DATI ECONOMICI MONDIALI LA MONETA DIVENTERA’ CARTACCIA… PER CHI NON L’AVESSE CAPITO SEI ANCORA IN TEMPO AD ACCUMULARE LINGOTTI D’ORO…

  • mauro

    a sig. Gianni Moretti,
    Una bolla speculativa nel campo dei metalli preziosi, per il momento, è solo nella testa dei risparmiatori di cartamoneta.

    I media finanziari spiegano ai risparmiatori di carta moneta che investitori in oro “sono molto ottimisti … o attenti alla sicurezza” e devono essere molto cauti quando il metallo giallo arriva ad un valore di oltre 1.350 USD per oncia. I media e le importanti pubblicazioni finanziarie sono molto attente a fare previsioni e a descrivere il prezzo dell’argento e dell’oro.

    Ad esempio con un articolo di Gene Epstein del 10.10.2010 è stato pubblicato sulle pagine internet del giornale finanziario “Barron’s” . Il team di Barron’s ritiene che fino al 2015 l’aumento di valore dell’oncia d’oro oscillerà , come abbiamo visto nel recente passato, verso i 1.500 USD ma che non avrà ulteriori, considerevoli e repentini incrementi.

    Va beh, gli “esperti”, dei media di massa fin’ora i loro pronostici riguardo ai metalli preziosi li hanno sempre sbagliati e questo ormai da decenni. Lo dice Bob Chapman, da decenni esperto di metalli preziosi, nel suo ultimo articolo del 6.10.2010 del International Forecaster:

    “Quasi tutti i media e i maggiori economisti, analisti e opinionisti sono maldisposti verso l’oro. Questo lo sono da lunghissimo tempo e chiaramente la realtà gli ha dato torto. Questo loro atteggiamento è costato ai loro lettori miliardi di dollari di opportunità perse. Mentre scriviamo queste parole l’oncia d’oro vale 1.339 USD e per il momento non si vede la fine dell’incremento di prezzo. E questo nonostante le vendite allo scoperto in rapporto 45:1 alla LBMA della Comex. E’ certamente fuori discussione che le banche d’affari e il governo (USA) che negli ultimi due anni hanno organizzato il truffone stiano accumulando immense perdite.

    Neppure l’argento va trascurato, il controvalore di 22,72 USD viene trattato come un anomalo balzo tecnico. Visto a medio termine non lo è assolutamente. Anziché esser presi dal successo ci lasciamo influenzare dai teorici delle bolle speculative, che quotidianamente predicono il crollo dell’oro e dell’argento.

    Louise Yamada, probabilmente la migliore tecnica “chart” al mondo ritiene che non si possa parlare di bolla speculativa per l’oro fino ai 5.200 USD per oncia. Con l’attuale tasso d’inflazione il valore dell’oro dovrebbe essere a 7.200 USD per oncia. Non sappiamo quale quotazione dovrebbe avere l’argento, ma siamo certi che il prezzo dovrebbe essere decisamente più alto dell’attuale. Wall Street e l’estabishment semplicemente non lo capisono”

    Chapman, in passato, aveva sempre avvisato e fatto presente che la moneta cartacea e il gioco piramidale della riserva frazionaria non può durare in eterno, innumerevoli Stati sono irrimediabilmente in bancarotta ed in futuro potranno procurarsi valuta estera e credito solamente se emetteranno dei titoli che almeno parzialmente conterranno o avranno dei riferimenti ai metalli preziosi.

    Questa opinione è sostenuta dall’aurore ed investitore Doug Casey. Nell’intervista del 10.10.2010 al The Daily Bell risponde alla domanda se la classe dominante intende introdurre una moneta mondiale o un nuovo ordine

    “L’oro sarà la prossima valuta in quanto gli Stati non possono più reciprocamente fidarsi e affidarsi alla fiat moneta. Per cui smetteranno di accettare la cartamoneta degli altri Stati. Cosa volete che usino in alternativa? SDRs [buoni straordinari di prelievo] del IWF? L’IWF sparirà entro la prossima generazione-una delle cose buone, che la grande depressione porta con se.

    Il mondo dovrà quindi ritornare per forza di cose all’oro come valuta e questo non ha a che fare con qualche gioco di prestigio, ma semplicemente, in quanto fra tutti gli elementi naturali l’oro è il più adatto ad avere una funzione monetaria. Esattamente come l’alluminio è il materiale più adatto per la costruzione di aeroplani, l’acciaio per la costruzione di ponti, l’oro è il più adatto ad essere usato come valuta. E’ un grande accumulatore di ricchezza e un grande valore di scambio. Per cui arriva o meglio ritorna……. Inevitabilmente

    Casey dice in questa intervista che anche l’Unione Europea e l’Euro sono destinati a collassare in quanto si tratta di costruzioni artificiose dove diversi Paesi con diversi sistemi economici vengono costretti in busti di contenimento, un’opinione che oltre che da Chapman è condivisa da altri esperti.

    Di una bolla speculativa del mercato dell’oro e dell’argento – causata dalla vendita allo scoperto da qualche banca centrale di paesi comunisti o dai loro amici degli amici- sicuramente non è in discussione. Una bolla speculativa dei metalli preziosi significherebbe che buona parte dei risparmiatori, investitori istituzionali e operatori di mercato riconoscono i metalli preziosi come oggetto di speculazione, cosa di cui siamo distanti ancora anni luce

    Se si trattasse di una bolla speculativa, ne sarebbero interessate anche le azioni delle compagnie minerarie, in quanto gli speculatori vorrebbero trarre profitto anche dai gestori delle miniere.

    Secondo Jeffrey Christian dello studio di consulenza CPM Group il costo d’estrazione dell’oro è di circa 580 USD all’oncia. Alcune miniere possono estrarre il metallo molto sotto tale costo, ma altre vanno oltre tale prezzo. L’indice AMEX Gold Bugs Index, anche conosciuto come HUI, che certifica i bilanci delle compagnie minerarie e dei produttori d’oro ha ora raggiunto l’indice di primavera 2008. Per cui non si può assolutamente parlare di una bolla speculativa nel mercato dei metalli preziosi.

    Quando Sigmar Gabriel annuncia a Maischberger di voler fondare una “Associazione di social democratici risparmiatori in metalli preziosi” e Joachim Loew in televisione promuove un programma permanente che tratti di azioni di compagnie minerarie, monete in oro o argento, forse non ha molto senso discutere di una bolla speculativa sull’oro.

    Per quanto riguarda la formazione di una bolla speculativa Casey ha detto nella sovra citata intervista:

    La conseguenza di aver creato così tanto denaro è che si creeranno altre ulteriori bolle. Sono inoltre certo che una simile bolla toccherà anche i metalli preziosi; verrà prodotta dalla paura e dall’avidità, ma anche dal buon senso…….. Con un po’ di fortuna accadrà anche per le azioni collegate all’oro, ma non ancora, non adesso. Non ho alcun dubbio ma prima che ciò accada vedremo aumentare i corsi dell’oro di 100 USD al giorno.

    Secondo Casey il corso delle azioni di aziende minerarie aurifere appartiene a una classe ad alta volatilità. Si hanno fasi cicliche che vedono variazioni di valore fino dal 1.000% fino al 10.000%, indipendentemente dal fatto se queste aziende sono effettivamente redditizie o meno, in quanto in questi casi si può parlare solamente di una “mania” di speculazione e che quindi non ha nessun ruolo.

    Certamente i prezzi dell’oro e dell’argento a causa delle depredazioni finanziarie che hanno falcidiato la classe media dei paesi occidentali saranno motivo di ulteriore incertezza.

    Attualmente ci troviamo in una fase di quiete causata dalla crisi economico-finanziaria che dal 2007 che in alcune parti del mondo si è trasformata in depressione e ha causato la perdita di oltre 30 milioni di posti di lavoro.

    Gli stati dell’occidente hanno varato negli ultimi tre anni manovre d’emergenza a sostegno del sistema bancario-finanziario per biliardi. Anziché lasciar fallire le banche e mettere banchieri e dirigenti di fronte alle loro responsabilità per la criminale gestione delle risorse ed affidarli alle dure sorti della giustizia, i corruttori e i politici corrotti coniarono il termine Casinò globale „systemrelevant“ ed hanno costretto il contribuente a garantire per le perdite passate e per quelle future del sistema bancario, quello che questi psicopatici senza alcun pudore chiamano “senza alternativa”. Si è semplicemente trasferito il rischio a carico dello Stato –quindi dei contribuenti- .

    Gli Stati occidentali contemporaneamente approfittano a pieni palmenti di tale sistema simbiotico di follia pura fra Stato e banche. I corrotti e gli irresponsabili eco maoisti fanno delle socialiste banche centrali uso per rimanere al potere e poter continuare a banchettare, come non vi fosse più alcun domani, costringendo l’Europa occidentale e l’America del nord, questo poco ma sicuro, a rivolgersi a istituzioni internazionali e destinandoci nella cloaca del terzo mondo.

    I problemi a breve e medio termine con cui gli stati e le banche saranno confrontati saranno giganteschi. Il 5.10.2010, ad esepio, il giornale austriaco Der Standard annunciava:

    “Tutto ciò non sarebbe un grosso problema, se le banche non fossero di fronte alla necessità di essere ricapitalizzate. L’IWF ha calcolato, che gli istituti di credito nei prossimi due anni necessiteranno di quattro bilioni di dollari, e che tali importi dovranno provenire dal mercato. Questo potrà diventare una sfida davvero dura per molte banche, avverte IWF”

    Il problema del debito pubblico di molti Stati membri dell’eurozona sono sempre irrisolti. Portogallo, Belgio, Irlanda e Spagna sono vicini al fallimento. Germania, Francia ed Italia sono iperindebitate ed un ulteriore aumento dei contributi nelle casse comuni, nonostante la propaganda, negli stai della provincia europea, è impensabile e molto improbabile.

    Tutto ciò spinge il mercato dei metalli preziosi, per cui non meravigliamoci se giovedì scorso l’oro ha toccato un nuovo record toccando i 1.840,60 USD per oncia e l’argento 43,51 USD toccando il suo massimo degli ultimi 30 anni. Oggi l’oro viene trattato a 1.820 USD e l’argento è a 41 USD.

    Oltre al panico e al terrore dei dirigisti, dei provvedimenti anti crisi, dell’immissione di carta moneta nel sistema finanziario-statale, delle manovre segrete delle banche centrali europee come degli economisti e politici centralisti delle elitè non vi è da meravigliarsi che in futuro sempre più risparmiatori prendano le distanze da questa banda di criminali e si rifugino in valori psicologici. Per cui oggi siamo ancora molto molto lontani dal poter parlare di una bolla speculativa per il mercato dei metalli preziosi.

  • Giovanni Moretti

    Fidenato, anche se le banche non fossero centrali il problema della moneta cartacea rimarrebbe tale e quale. L’oro, come dici tu, e’ un metallo con risorse finite e il poter emettere moneta solamente in base al quantitativo posseduto e’ impraticabile e pericoloso allo stesso tempo. Portando un esempio agli estremi, un paese praticamente senza risorse auree non potrebbe emettere che pochissima moneta, mentre l’esatto opposto capita ad un paese con immense risorse. Un’altro esempio e’ l’aumento della popolazione e il bisogno di chiunque di avere il gruzzoletto accantonato per i tempi grami , porterebbe in tempi piu’ o meno brevi ad una carenza di denaro contante. Un paese potrebbe metterne in ginocchio un’altro semplicemente possedendone un’alta percentuale di cartamoneta emessa e domandandone il corrispettivo in oro.

    E’ sbagliato considerare un’oncia d’oro come unita’ di misura come lo sono per esempio il metro o il chilogrammo perche’ l’oro, come un qualsiasi bene fisico, ha il valore che noi gli attribuiamo ossia quanto siamo disposti a pagarlo nel libero mercato. Se tutti investono in oro la domanda sale e tutti noi sappiamo che quando una cosa e’ voluta da tutti il suo prezzo va al rialzo e viceversa. Oggi molti investono in oro sopratutto perche’ il mercato e’ a rilento e la paura di una recessione porta ad investire in qualche cosa di piu’ sicuro. Quando ci sara’ una ripresa, il prezzo dell’oro subira’ una decrescita come sempre e’ avvenuto.

    Va ricordato che era il 1970 quando il costo medio di un’oncia era di $36, nel 1980 era salito a $615 mentre nel 2001 era sceso fino a $271 e va conteggiata anche l’inflazione. Quindi chi ha comprato un Kg d’oro nel 1970 si e’ visto aumentare a dismisura il valore dell’investimento nel 1980 e, tenuto conto della sola inflazione Americana nei 31 anni intercorsi che e’ di circa il 363.23%, nel 2001 si e’ ritrovato con un valore doppio rispetto al 1970, dollaro piu’ dollaro meno. Se invece una persona si fosse comprata un Kg d’oro nel 1980 nel 2001 avrebbe preso una legnata sulle gengive colossale, aggiustata per inflazione.

    Considerata l’inflazione nel periodo 01/01/1970 – 01/01/2011 (482.60% circa) il prezzo di un’oncia d’oro a Gennaio di quest’anno sarebbe dovuto essere circa $174. Quindi non e’ giusto dire che il dollaro e’ super inflazionato perche’ il rapporto oncia/$ e’ passato da 1/36 a 1/1750. Si puo’ solo affermare che il prezzo di una cosa e’ aumentata a dismisura perche’ OGGI tutti la vogliono, domani quando il mercato riprendera’ vigore il suo prezzo diminuira’ di conseguenza perche’ gli investitori venderanno questo bene di rifugio per tornare ad investire in altre cose piu’ proficue. Nel frattempo gli speculatori stanno facendo il loro mestiere portando il prezzo dell’oro a livelli mai visti e sono convinto che molte persone si faranno male. Questo tanto per chiarificare che le “bolle” dell’oro esistono eccome come in ogni altro bene scambiato sul libero mercato.

    Poi che gli stati e le banche centrali facciano le loro brave porcate e’ tutta un’altra questione, ma le farebbero comunque anche con una politica monetaria basata esclusivamente sull’oro in cassa.

  • mauro

    Oro e Banche centrali: come non vi fosse più alcun domani.
    Nel frattempo anche le ritrose banche centrali salgono sul treno dell’oro. I massicci acquisti ufficiali di oro da parte delle banche centrali degli ultimi tempi sono nettamente inferiori agli effettivi acquisti reali, in quanto Paesi come Iran e China- di cui si è certi pratichino ingenti investimenti in oro fisico- molto mal volentieri forniscono dati ufficiali.

    “Compera a buon prezzo e vendi quando i prezzi sono alti” , è la regola di un qualsiasi investitore accorto, ma le banche centrali dei Paesi occidentali sembra abbiano trascurato se non dimenticato questa elementare regola.
    Le banche centrali dei Paesi occidentali hanno lanciato per decenni le loro riserve auree come per vendetta in un mercato orso. L’anno, prima che le banche centrali iniziassero la vendita delle riserve auree –quindi le banche centrali comparivano sul mercato come compratori al netto- era il 1988, allora il prezzo nel corso dell’anno scese da 485 $ oncia a 410 $ oncia.

    Dal 1989 al 2000 le banche centrali hanno proseguito nella vendita dell’oro in loro possesso mentre il prezzo continuava a scendere fino ad arrivare al minimo della storia recente di 250$ oncia. Le banche avevano così tanta fretta di liberarsi di un tale scomodo relitto –l’unico vero, tangibile e fisicamente constatabile riferimento di valore- che trovarono indispensabile quanto necessario accordarsi sulla quantità annuale di oro da mettere sul mercato.
    Per questo motivo le banche centrali europee (le allora 11 banche centrali dell’eurozona e la banca centrale europea, la banca centrale svedese ed inglese) nel 1999 siglarono l’accordo Central Bank Gold Agreement (CBGA1).

    Nell’accordo CBGA1 si stabiliva che l’oro sarebbe rimasto un importante elemento di riserva monetaria globale, e nel contempo si limitava il quantitativo massimo vendibile sul mercato a 400 tonnellate annue complessive e si stabiliva inoltre che nei 5 anni successivi venissero venduti complessivamente non più di 2.000 tonnellate. Da quel momento in poi si unirono al gruppo altri importanti possessori d’oro – USA, Giappone, Australia, il fondo monetario internazionale e la banca per i regolamenti internazionali- in maniera informale.

    Nel 2004 venne firmato un secondo ulteriore accordo, CBGA2, in cui si stabiliva che il quantitativo annuo vendibile veniva aumentato a 500 tonnellate, mentre veniva fissata una quantità massima di 2.500 tonnellate complessive per tutta la durata dell’accordo. Con la ratifica del terzo accordo, CBGA3, che è entrato in vigore nel 2009 e vale fino a settembre 2014, le quantità d’oro che possono essere messe sul mercato sono state fissate ai quantitativi del primo accordo.
    Che si constati, che l’andamento toro del prezzo dell’oro inizi proprio nel momento dell’accordo CBGA1, e che non si tratti solo di un caso, qualche domanda aperta certamente la lascia……
    Ma per essere seri, è giusto far notare, che le banche centrali hanno proseguito nelle perdite e una parte delle stesse è dovuta alla testardaggine a proseguire nelle vendite anche in una fase di prezzo stagnante dell’oro. L’ultimo anno in cui le banche centrali si sono attenute all’accordo CBGA e ai quantitativi da vendere è stato il 2007, quando il prezzo dell’oro è passato da 600 a 850$ oncia. Nel 2007 le banche centrali ne vendettero circa 500 tonnellate.
    Dal 2008 la vendita d’oro da parte delle banche centrali è drammaticamente aumentata – una situazione che ha poi condotto nel secondo semestre del 2009 a vederle come acquirenti…… proprio nel momento in cui il prezzo dell’oro saliva verticalmente.

    L’accordo CBGA naturalmente non rappresenta tutte le banche centrali del mondo. Ovunque nel mondo –specialmente nei paesi in via di sviluppo- vi sono compratori disposti e incuranti del fatto di quanto oro possano cedere le banche centrali.

    Prendiamo ad esempio la China. Il Paese sembra diventare il maggior detentore di riserve auree, e in tale maniera salvaguardare e proteggere le proprie riserve valutarie che ammontano a migliaia di miliardi.
    Dal 2000 fino ad aprile 2009 –l’ultima volta in cui la China ha fornito dati ufficiali riguardanti le sue riserve auree- la banca centrale cinese ha triplicato le proprie riserve passando da 395 a 1.054 tonnellate. Questo dato la mette al 6° posto nel mondo come maggior detentore d’oro al mondo, e comunque con grande probabilità anche questi dati potrebbero non esser reali e i dati cinesi esser stati pesantemente manipolati al ribasso.

    La China è attualmente il maggior produttore mondiale d’oro, ci tiene in scacco, dato che la China sottace questo dato mentre la banca centrale acquista tutta la produzione nazionale. E dato che il Paese fornisce i dati riguardanti le proprie riserve auree ogni 5 o 6 anni dovremo pazientare ancora per sapere di quanto sono aumentate le riserve auree negli ultimi tempi.

    L’Arabia Saudita nello stesso periodo –dal 2000 al 2009- ha raddoppiato le proprie riserve auree portandole a 323 tonnellate. L’India, nel 2009 ha aumentato le proprie riserve auree di ulteriori 200 tonnellate quando il Fondo Monetario Internazionale glie li offrì. Anche la Russia prosegue nell’acquisizione di oro trasformando i profitti dalle vendita d’idrocarburi in valuta pesante e questo porta a 840 tonnellate le riserve auree russe mettendola al 7° posto fra i maggiori detentori di riserve auree al mondo. Solo nel 2009 le riserve russe sono aumentate di 330 tonnellate. Il Messico, nel primo trimestre 2011, solo ha comperato 93 tonnellate d’oro quadruplicando in un colpo solo le proprie riserve.
    Ai citati paesi va aggiunto l’Iran, un Paese che più della China agisce in maniera paranoica riguardo all’oro e che non viene citato dal Word Gold Council come possessore ufficiale di riserve d’oro. In un documento pubblicato da WikiLeaks della Banca d’Inghilterra
    “Osservatori del mercato ritengono che Theran dopo la China, Russia e India sia fra i maggiori possessori di oro fisico dell’ultimo decennio e con oltre 300 tonnellate conta fra i 20 maggiori Paesi con riserve auree….”
    Il punto è, che altre banche centrali comperano, mentre le banche centrali del CBGA vendono. Nel frattempo tutte le banche centrali sono salite sul treno dell’oro. Nel corso dell’ultimo anno le transazioni fra Stati in oro fisico hanno ampliamente superato le 200 tonnellate.
    Visto in chiave storica, vi è una serie di complessi motivi, per cui banche centrali vendono o comperano oro, una cosa è certa: il desiderio di possedere il metallo giallo è grande e le stesse banche centrali nemiche dell’oro hanno ricominciato a seguire il trend e ora si stanno lanciando con forza cercando di recuperare le posizioni perse..

  • Giovanni Moretti

    Si comincia a sentir parlare di bolla speculativa sull’oro, in effetti questo metallo si e’ apprezzato molto in poco tempo. Ho come la sensazione che molti di coloro che hanno investito in quel senso presto prenderanno una botta. Domanda: Se il dollaro veramente diventera’ carta straccia e, al momento, non si intravede una moneta solida e forte che lo possa rimpiazzare, un’oncia d’oro quanto varra’ e in quale valuta? Si parla di $8000/oncia nel giro di 2-4 anni, di dollaro carta straccia e di iperinflazione, quindi viene logico chiedersi cosa si potra’ comprare con tutti quei soldi in 2-4 anni. Pacchetto formato famiglia di chewing-gum?

    • Brillat-Savarin

      La bolla dell’oro è un non senso logico: NON ESISTE. è come se si parlasse della legge di gravità all’incontrario.
      Cominciare a studiare un pochino prima di fare domande del cazzo?

      • Giovanni Moretti

        Le bolle speculative non esistono mai fino a quando non ti scoppiano in faccia, poi c’e’ sempre la corsa a chi la spara piu’ grossa contro il capitalismo. Devo purtroppo notare che non importa dove uno capiti, commenti sereni e pacati vengono apostrofati da imbecilli gradassi dall’alto dei loro piedistallini di plastica made in China comprati su Ebay. Io dico che studiare un pochino e’ una cosa che TU dovresti fare, cominciando da queste materie: “Educazione” e “Rapporti interpersonali”.

        Ora, se ci fosse qualcuno che riesce ad entrare nel merito della mia questione e riesce a rispondere pacatamente e con argomenti seri, la discussione e’ senz’altro benvenuta. Thank you.

        • Giorgio Fidenato

          Giusto Sig. Moretti, riprendiamo i toni pacati. Brillant-Savarin voleva dirti che non si può parlare di bolla dell’ora perchè l’oro è l’unità di misura e non il dollaro. Cioè questo sistema di fiat money ci fa leggere le cose all’incontrario. Le banco note nella storia sono sempre state delle note di banco che dava il diritto a farsi dare dalla banca (banco) un certa quantità di oro fisico depositata nella stessa. Un dollaro infatti equivaleva a 1/36 di oncia d’oro, quindi è improprio parlare che l’oro vale 1750$. Sarebbe più corretto dire che un dollaro vale 1/1750 di oncia d’oro. Nel parlare di bolle si dovrebbe quindi corettamente dire che c’è una forte svalutazione del dollaro (pensa da 1/36 è oggi andato a 1/1750). Dopo l’istituzione delle banche centrali, come dice Brillant Savarin si parla delle leggi fisiche all’incontrario. E questo lo possono fare perchè si sono arrogati il monopolio della emmissione della moneta, ma nonostante tutto non ce la fanno più. Il sistema si è imballato, l’economia è tutta sballata dai malinvestimenti alimentati dalla manipolazione della moneta dal continuo fiat money che siamo al collasso. In questo senso si parla di 8000$/oncia (noi riteniamo anche di più perchè l’oro presente nel mondo è quasi una quantità limitata mentre la carta straccia ce ne tantissima e quindi tot carta straccia divisa le tonellate d’oro, capirai quanto andrà a valere l’oro). Poi Brillaint Savarin ti dice di leggere qualcosa di utile. Prova a ordinare a Facco Lo stato Falsario, un agile libro che ti fa capire le manipolazioni monetarie da parte degli stati. A presto

  • Brillat-Savarin

    GIUSTISSIMO, E DIREI ORMAI SCONTATO, ALMENO PER CHI NON DORME DAVANTI ALLA TV…
    PER LA MASSA DEI COGLIONI, IL DISCORSO è DIVERSO: IL SACROSANTO MASSACRO è IN ARRIVO

    • maus

      beh… alla luce degli eventi dovresti porti la domanda chi è il vero coglione.

  • zenzero

    Corro a comprare quel che posso

  • zenzero

    Corro a comprare

  • Rodolfo

    A mio avviso è proprio questo uno dei grossi problemi del mondo: vedersi svalutare un pezzo di carta di anno in anno! Che schifo! Quel pezzo di carta corrisponde al lavoro ed alla fatica di persone che non può essere svalutato con gli anni . Se oggi lavoro 8 ore e guadagno 100€ tra 100 anni le mie 8 ore di lavoro saranno le medesime e per forza i miei 100€ DEVONO avere lo stesso valore di 100 anni fa ( se li avessi messi via)!!!

    L’assurdo è aver fatto in modo che con i soldi si possono fare i soldi, ed é proprio per questo che oggi i grandi industriali sopratutto italiani e non solo sono diventati finanziari ….. SOLDI FACILI senza lavoro!!!

    Il denaro deve ritornare un mezzo di scambio e basta, e non un valore!

    • _Salvatore

      Condivido la tua sofferenza: ho già riportato tempo fa, un piccolo avvenimento. Un vecchietto aveva trovato nella soffitta di una sua vicina un bel gruzzolo di banconote estere del periodo pre bellico. Me le fece vedere. Le feci valutare: carta straccia, nonostante tutti quei numeri impressi (a parte il valore collezionistico o affettivo).

      Due i motivi: il primo la stampa continua di moneta che porta il valore iniziale (potere d’acquisto) sempre più in basso.
      Quel che non può il primo motivo lo farà il secondo: il valore legale di quei foglietti – ora fuori corso.

    • Leonardo Facco

      Proprio così Rodolfo… con l’aggravante immorale che i pensionati saranno ancor più fottuti

  • _Salvatore

    No coment…
    :-)

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