In Anti & Politica, Economia, Libertarismo, Primo Piano

DI PAOLO REBUFFO (alias FunnyKing)*

Nota: Con questo articolo intendo esprimere ciò che penso sulla questione dell’evasione fiscale, non tornerò più sull’argomento.

Evadere le tasse è La Legittima Difesa

Abbiamo l’obbligo morale di evadere le tasse, lo dobbiamo a noi stessi, lo dobbiamo ai nostri cari e ai nostri amici, lo dobbiamo alla nostra nazione.

Oggi non esiste nessuna ragione di sperare che la macchina pletorica, inefficiente e corrotta dello stato si emendi spontaneamente, non esiste ragione per sperare che l’intreccio fra corporazioni e politica permetta spontaneamente le riforme strutturali e liberali necessarie per la crescita.

La politica e la società italiana sono interamente arroccate nella difesa di una miriade di interessi particolari e mostruosi privilegi. L’Italia è governata da una fetida gerontocrazia che ha scaricato interamente sulle generazioni successive l’onere di pagare i conti. Non è giusto, non è equo ,dunque abbiamo l’obbligo morale di evadere ogni singolo centesimo di tasse possibile.

A meno che non si viva di stato,e’ suicida essere un “buon contribuente”. Siamo ad un tornante della storia, l’Italia dopo 50 anni non potrà più fare nuovo debito pubblico, la sanzione, ammesso che davvero lo sia, è il default.  Significa che lo Stato non potrà più traslare sulle generazioni future il costo della sua inefficienza.

Le scelte e il dibattito pubblico su come debba essere affrontato il problema, ovvero su chi debba pagare e su come e cosa si debba tagliare è uno spettacolo indegno che taglia trasversalmente la politica, l’imprenditoria confindustriale, il mondo sindacale, e ogni singola categoria sociale ed economica italiana.

Chiunque abbia un minimo di sale in zucca è consapevole che esiste una sola strada per coniugare risparmio e crescita, quella del taglio drastico della spesa improduttiva, tradotto significa innalzamento dell’età pensionabile e revisione di alcune pensioni maturate magari con pochi anni di contributi, tagli draconiani ai “costi della politica”, riorganizzazione e blocco delle assunzioni nella pubblica amministrazione, un taglio drastico ai dirigenti di nomina politica, la vendita di patrimoni pubblici mobiliari e immobiliari. Non accadrà mai, non spontaneamente.

Sono nato con un debito pubblico di 28.000 sulle spalle, ora ne ho 34.000, la spesa pubblica italiana negli ultimi 10 anni è aumentata di 100 miliardi di euro, 6 anni fa è stata fatta la riforma delle pensioni:  un gruppo di vecchi politici ha deciso che il sistema pensionistico italiano dovesse passare al contributivo, in sintesi con il risultato che io e voi andremo in pensione con al massimo il 45% dello stipendio contro l’attuale 70%. Intendiamoci è giusto, mentre è ingiusto pretendere che altri paghino la nostra pensione, ma quel gruppo di politici, sei anni fa, abbastanza vicini alla pensione, si è guardato bene da attuare immediatamente la riforma, ha fatto i conti e l’ha fatta partire dopo che loro avessero maturato i requisiti pensionistici.

Ho la prospettiva di dovere pagare per la maggior parte della mia vita un carico fiscale e tariffe pubbliche a livelli senza precedenti,  so che potrò contare sempre meno su servizi pubblici e so che ai miei figli,a sistema invariato toccherà una sorte ancora peggiore.

Il mio comune mi tratta come  fossi una vacca da mungere e inventa sistemi sempre più ingegnosi per togliere a me e ai miei cari il frutto del  lavoro.

Ora vi chiedo dovrei essere un buon contribuente? Dovrei pagare le tasse?

No non lo farò, non più, da ora sarò un evasore fiscale, girerò con quanto più contante possibile in tasca, mi rifiuterò di pagare i servizi di professionisti e artigiani se non rigorosamente in nero dietro un congruo sconto. Non pagherò il canone Rai, toglierò tutti i soldi possibili dai conti bancari e li trasformerò in oro. Purtroppo, oggi, il mio reddito da lavoro, è  ancora vincolato dall’abominio chiamato “sostituto di imposta”, voglio  licenziarmi e diventare autonomo.

Sarò un evasore fiscale, lo farò con forza e convinzione.

Lo farò per me perché sono un uomo e rivendico il diritto a disporre della maggior parte del frutto del mio lavoro e del mio ingegno.

Lo farò per i miei genitori, per mia moglie e i miei figli perché so che con questo sistema lo stato, nel bisogno, per loro non ci sarà.

Lo farò per la nazione di cui vorrei essere cittadino perché sono consapevole che solo il baratro o il suo orlo, mi restituirà un luogo  in cui torni a esistere la speranza per un futuro migliore.

Le grandi manifestazioni non servono più a nulla, non abbiamo  nemmeno il diritto di sceglierci i rappresentanti al parlamento, evadere le tasse è l’ultimo vero atto rivoluzionario che ci è rimasto, tutto sommato sarebbe molto più semplice emigrare in un altro paese. Rimanere qui e lottare contro lo stato per riformalo, non è solo la legittima difesa è un atto di disobbedienza civile, un percorso difficile e coraggiosa.

Se, come spero, anche voi deciderete di diventare evasori fiscali dovete sapere che  avrete quasi  tutti contro. Le forze dell’ordine, la magistratura, la pubblica amministrazione e la massa dei cittadini illusi che se tutti pagassero le tasse ne pagheremo meno.

E’ una terribile menzogna.

Se tutti chinassimo il capo alla mostruosa pressione fiscale scritta nelle assurde leggi Italiane lo stato sprecherebbe più soldi e tutti pagheremmo le stesse tasse di prima.

Pensateci e mentre lo fate chiedetevi come mai, improvvisamente, tutti i poteri forti: i  politici,i grandi industriali, i sindacati, i media mainstream, tutti chiedono che si instauri in Italia uno stato di polizia tributaria. Davvero credete in un improvviso slancio di lungimiranza. No sono alla ricerca di una soluzione per perpetrare se stessi.

Io Evado Le Tasse.

link originale: http://www.rischiocalcolato.it/2011/09/evadere-le-tasse-e-la-legittima-difesa.html

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Showing 45 comments
  • Lupin The 3rd

    Appena nasce un bambino avrà già un debito verso lo Stato di 30000 € e sarà destinato ad aumentare

  • Giovanni

    Queste tasse sono inique non si basano sul reddito, ma ti fanno pagare anche le proprietà, magari accumulate con grandi sacrifici.
    Poi tutti sti soldi servono solo per pagare i loro vitalizzi parliamoci chiari.

    Se posso fare qualcosa mi unisco e sostengo moralmente il movimento. Basta pagare, siamo stanchi di una vita da schiavi, rivogliamo essere artefici del nostro destino.

  • Borderline Keroro

    No, niente sospensione, né adeguamento.
    Diciamo piuttosto una “rimodulazione”, parola ben più gradita ai vari ministri.
    Si potrebbe parlare di “rimodulazione una tantum”, ma utilizzando i termini “una tantum” (di per sé significano “una volta soltanto”) come vengono utilizzati dai politici, una volta ogni tanto.
    Una all’anno. Per esempio.

  • Mirko

    Sarebbe auspicabile, quando si parla di questi temi, un adattamento dei termini utilizzati. In particolare parlare di evasione non è molto corretto, vista anche l’accezione fortemente negativa di cui è stato avvolto il vocabolo. “Evadere” significa letteralmente “sottrarsi a un obbligo, a un ordine; in partic., non ottemperare al pagamento di imposizioni fiscali”. Da qui è molto facile considerare l’evasore come qualcuno che sta derubando qualcun altro, poiché si rifiuta di pagare quanto dovuto. Non sarebbe più appropriato parlare di sospensione (in luogo di evasione totale) od adeguamento (in luogo di evasione parziale) del pagamento dei tributi? Del resto chi lo fà non è mosso dal desiderio di rubare dei soldi ad altri ma di salvare il frutto del proprio guadagno da un contraente che ti vuole derubare, promettendo servizi notoriamente scarsi e di bassa qualità, pagati peraltro a peso d’oro.

    • Antonino Trunfio

      Sono d’accordo Mirko. In effetti elogiare l’evasione fiscale è un vero autogol. La neo-lingua di cui parla spesso Leonardo Facco, contempla infatti anche questo termine. E l’accezione che ne è stata costruita sapientemente è quella che tu accenni : rubare a qualcun’altro. Di modo che se qualcuno è indicato come evasore, o ancora peggio esalta l’evasione fiscale, è subito additato come un criminale, un’egoista, un’asociale, insomma un mostro di inciviltà. Con la parola evasione, il vocabolario di italiano, indica invece il fuggire da un luogo di pena o evitare/risparmiarsi una cosa non gradita. Dovremmo forse chiamarla libertà fiscale.
      AMEN

    • marco

      finalmente! qualcuno ha focalizzato la questione.

  • Antonino Trunfio

    Dovresti chiederti se è mai esistita davvero un’economia capitalistica. La risposta pare sia NO, mai esistita.
    Si è mai visto un capitalismo senza capitali ? dovremmo chiamarlo Debitalismo, cioè l’eonomia basata sui debiti. Parlo della libertà economica, ma non pretendo che tu lo debba capire. Ti lasciamo il giocattolo dello stato, coccolatelo e tienitelo caro, tutto qui. Non temere alcun male, solo organizzati a pagare di più per il giocattolo che ti piace tanto, Noi te lo lasciamo, ma te lo paghi da solo. Amici come prima, si intende. E se trovi il tempo di riformare lo stato, facci uno squillo, possiamo sempre partecipare. AMEN.

  • Triario

    Io, mi son rotto i coglioni ! 01/09/2011 18:57
    Scoviamo gli evasori e linciamoli.
    Copiamo dalla DDR, affidiamo il controllo fiscale al portinaio del condominio, al capopiano dell’albergo e se un figlio stanerà il padre premiamolo con l’assunzione in equitalia, a vita, per non fare un cazzo e far carriera denunciando la sorella.
    Nessuno si chiede perchè deve pagare i 14 cuochi del carrista onorario del 56, filocomunista ?
    Perchè deve pagare i 31.000 e 41.000 Eur. mensili delle pensioni amato/dini ?
    Perchè si deve pagare per uno stato, si fa per dire, che dilapida, recte ruba, gli Euri per intrallazzare in RAI, sanità, scuola, industrie decotte, trasporti, previdenza sociale e via grassando ?
    Non sarebbe ora invece di scovare, non c’è bisogno, li vediamo all’opera quiotidianamente, i farabutti, fancazzisti, ladri, estorsori, ope legis, che ci assediano, con alate, severe, lezioni di morale e neutralizzarli una volta per tutte ?
    L’Italia è ricca di rigogliosi e robusti alberi, alcuni metri di corda costano poco, l’operazione sarebbe assolutamente a buon mercato.
    E pensare che una volta dal Cadore venivano i Tiziano e dalla Lombardia i Maestri comacini.
    Egr. Cavaliere, c’è un epitaffio per un cane, scritto circa 2000 anni fa, da un legionario romano: a guardia dei carri, mai latrò invano.
    E’ magnifico, penso che solo i Santi ne siano degni.
    Il cuore mi gronda sangue, ma nel suo caso dovremmo parafrasare: a guardia della repubblica, molto spesso latrò per niente.
    A sua parziale discarica, ma a nostra tragedia, possiamo osservare che se lei può grondare sangue, quelli dell’altra parte non possono che essudare merda. Non è bello.

    C’è qualcun altro che tene a uallera abboffata ? Sveglia !

    Triario

    P.S. Il presente scritto viene inviato all’On R. Farina, affinchè
    lo porti a conoscenza del Cavaliere.

  • Antonino Trunfio

    Le tasse sono la più tirannica e subdola catena alla prima tra le libertà dell’uomo : quella economica. Quella cioè di poter decidere di cosa hai bisogno, scegliere a quale fornitore rivolgerti, consumare la quantità che ti serve con le caratteristiche di qualità che pretendi. PUNTO. Questà è la libertà e questo è il MERCATO di cui cani e porci si riempiono la bocca, senza sapere di cosa parlano.
    Ma ti hanno raccontato, caro amico, che la prima libertà è quella di poter votare, parlare, pensare, leggere. In cambio però ti hanno detto : dacci il 78 % (effettiva pressione fiscale in Italia) del tuo lavoro che ai tuoi bisogni, dalla culla alla tomba, ci pensiamo noi.
    TENETEVI QUESTA LIBERTA’ se vi piace cosi tanto, tenetevela e pagatevela da soli.
    A me non serve. A me serve di poter disporre della prima vera libertà : quella economica da cui discendono tutte le altre : parlare, leggere, viaggiare, pensare, viaggiare e anche SOGNARE. Si sognare, come dovremmo tutti, ognuno per se e tutti insieme come Italiani, sottraendo a questa torma di predoni e briganti, questo paese meraviglioso che è l’Italia. EVADERE LE TASSE ? TROPPO POCO. NOI DOBBIAMO CHIEDERE LA LIBERTA’ DI FARE DA SOLI, SENZA L’AIUTO DELLO STATO, dei suoi scribi e dei suoi pubblicani seduti a palazzo e nei templi della Repubblica.
    Allora ti dicono : ma ai poveri chi ci pensa ? ai meno fortunati ? sei un vero egosita, un’avaro da condannare !!! RIVENDICO LA LIBERTA’ di non dover essere generoso per legge. PUNTO E BASTA. E poi sappiate che la favola delle tasse che servono ai meno fortunati è smentita dal fatto che se cosi fosse, basterebbe prendere soldi contanti ai fortunati e girarli sempre in contanti ai meno fortunati. I POVERI E I PENSIONATI CON LA MINIMA E I DISOCCUPATI SENZA SUSSIDIO SPARIREBBERO COME D’INCANTO. Ma cosi non esisterebbe lo stato !! E allora arriva lui il DIO dell’era moderna, e provvede a tutti !! pensando invece solo a se stesso, fagocitando risorse, lavoro, fatica, sudore e sangue di milioni di persone, lasciando nell’indigenza e nella miseria e senza lavoro quelli che dice di voler aiutare, dopo aver rapinato quelli che dice di non dover aiutate.
    Ci hanno insegnato sin da piccoli che privato è lucro, è peccato. Pubblico è buono, giusto !!!
    E’ vero invece il contrario e i fatti lo dimostrano dall’ultimo dei PENATI sino a tangentopoli e ancora prima. Quando tu tratti i soldi del tuo lavoro non li regali a nessuno, e non ti serve corrompere nessuno. E se lo fai, ammesso che ti serve, lo fai con i tuoi di soldi.
    Invece quando tu maneggi soldi altrui, pubblici per intendersi, che problema c’è a chiedere una mazzetta per vincere una gara pubblica, o per assegnare un posto !! Tanto mica sono soldi tuoi !!
    SVEGLIATEVI TUTTI, CAZZO, E AMEN. E QUELLI CHE LO STATO SE LO BEVONO A COLAZIONE, E SE LO MANGIANO A PRANZO E A CENA, PARTENDO DAL COLLE DI ROMA SINO ALL’ULTIMO DEI PALAZZI DEI COMUNI E DELLE CIRCOSCRIZIONI, SI PREPARINO A PAGARSELO DA SOLI, LO STATO CHE GLI PIACE COSI TANTO.
    A ME NON CHIEDANO DI FARLO, GLI CAVO GLI OCCHI, PRIMA CHE FINISCANO DI CHIEDERMELO.

    • andrea

      Prima di tutto pensa a svegliarti tu!
      E’ mai esistita un’economia capitalistica senza stato? Non mi risulta proprio per niente!
      Quindi di quale libertà economica vai parlando, se senza stato non esisterebbe nemmeno l’economia di mercato(ma al massimo sussistenza e baratto)?perché mettere in opposizione libertà economica e stato? ma quando lo capirete voi libertari, che la libertà economica può esistere solo dentro lo stato(e quindi se si vuole un capitalismo più libero, bisogna riformare lo stato)?
      gli anarco-comunisti, almeno a livello teorico, hanno le idee molto più chiare delle tue!

    • Antonino Trunfio,
      quello che hai scritto, che io condivido, ha una sola soluzione:
      LE COMUNITA’ VOLONTARIE tra affini !!!
      Loro si tengano, si amministrano, SI MANTENGANO il loro STATO, Noi il nostro “stato” che chiameremo LIBERA COMUNITA’, e ce l’amministriamo e manteniamo.

  • rafic

    io da sempre sostengo che chi nel tempo si è salvato dal dare forzatamente il frutto del proprio lavoro in mano a dei parassiti inetti inpenitenti e anche arroganti a fatto bene ,perche tanto a lor signori più soldi entrano più se ne mangiano. quindi oggi ,se negli anni passati fossero entrati più soldi nelle casse dello stato staremmò nell’identica situazione. io penso per il poco che posso capire che il probblema sta tutto nella metodica in cui si fanno le cose ,vedete io conosco famiglie che campano dignitosamente con 2000 euro al mese e famiglie che annaspano con cinque sei volte tanto, questo per dire che non è di quanti soldi ma di come vengono spesi che fa la differenza,se a priori non si mette un tetto a quanto lo stato ti puo chiedere ma viceversa lo stato spende ad libitum e poi ci porta il conto io non ci sto ,mi dispiace ma è fatica lavorare ed è un peccatto buttare al vento il frutto del proprio lavoro.

  • Augusto

    Io non penso che chi scrive questo blog sia semplicemente un egoista o che sia una cattiva persona.

    Penso che si sia fatto abbindolare da quelle idee che ormai filtrano sempre più dai media e sono riconducibili al pensiero della Scuola Economica Austriaca. Purtroppo sono idee che non dovrebbero avere più cittadinanza nel mondo moderno, come il Nazismo o il Fascismo perché, anche se in maniera non eclatante, stanno provocando sofferenze paragonabili (se volete approfondisco …).

    Voi sapete quali sono le conseguenze di un sistema economico come quello che proponete, su vasta scala?

    Se lo stato è inefficiente, il problema è come renderlo tale, non è quello di cancellarlo.

    • leonardofaccoeditore

      Spettabile Augusto, glielo dico col cuore in mano: CORRA AL PRONTO SOCCORSO E SI FACCIA VISITARE SUBITO. LEI E’ GRAVE PER DAVVERO!

    • Mauro

      Scuola austriaca = fascismo? Nessuna cittadinanza a idee simili? Filtrata dai mass media??? Mi perdoni Augusto, potrebbe approfondire? Mi sa dire in breve quali sarebbero le fondamenta di cotanta nefandezza?
      Mi interessa! Mi informi anche presso quali testi in italiano , inglese,tedesco, ha trovato le nozioni che la turbano.
      Vede è importante che nelle traduzioni ,citazioni,dei testi, non si compiano errori o omissioni .La prego è importante ! Mi mandi un elenco anche sommario dei testi cui si è rivolto per maturare la sua opinione.
      Con gratitudine
      Mauro

    • Antonino Trunfio

      Pure Hitler degli ebrei un giorno cominciò a pensare che non dovevano avere più cittadinanza !!
      Non ti pare che le idee, anche quelle della scuola austriaca, possano trovare sempre spazio e cittadinanza nei santuari della democrazia che devi frequentare o che devono piacerti cosi tanto ? Visto che citi Hitler e Mussolini, evita di sentenziare su cosa deve o non deve avere cittadinanza.
      Guarda che il giocattolo che chiami STATO, nessuno te lo vuole rubare o distruggere. Vogliamo solo giocare con altri giocattoli, capisci Augusto ? tutto qui. Non ti devi preoccupare di null’altro,a ma solo che il giocattolo ti costerà molto di + senza il contributo di quelli della scuola austriaca, come me, che non vogliono avere cittadinanza nello stato con cui tu ti sollazzi. Tutto qui. Fidati e stai sereno.

  • Pietro

    Solo l’evasione ha permesso all’Italia di raggiungere il livello di benessere attuale. Se le aziende avessero dovuto pagare tutto ciò che la voracità dello stato centrale ha e continua a chiedere, ora vivremmo nel deserto.

  • andrea

    @ Carmelo Miragliotta:
    “Andrea, il problema è che quando cerchi di mettere assieme, sull’agire praticamente, le persone attorno a te trovi il vuoto !!!”

    Immagino, infatti non penso affatto che sia facile, però ci si potrebbe almeno provare, perché l’unione fa la forza, e pensare solo ai cavoli propri, la tipica “furbizia italiana”, alla lunga non paga!
    Le istituzioni politiche e statali, e le lobby che le manovrano, e ne traggono vantaggio, sono MOLTO COESE e COMPATTE nel perseguire i propri interessi, per cui finché i tartassati (cioè i cittadini che lavorano, e hanno poche possibilità pratiche di evadere singolarmente) non si coalizzano, non fanno lobby, e si illudono di migliorare la situazione cercando di evadere qualche spicciolo, continueranno in un modo o nell’altro a prenderla in quel posto!
    Poi anche per chi può evadere singolarmente, non sarebbe meglio poter pagare meno tasse alla luce del sole, senza il rischio di essere sanzionati, e senza la paura di godersi liberamente il frutto del proprio lavoro? anche dover vivere come criminali, sempre con la paura degli sbirri, non è certo piacevole!

  • andrea

    Una domanda(che ho già fatto sotto altri articoli, ma che forse non è stata notata)
    Ma allora perché, invece di evadere individualmente(secondo la logica del si salvi chi può; E CHI NON PUO’ PAGHI IL TRIPLO!), non organizzare un vero e proprio sciopero fiscale su vasta scala(un’evasione al 100%, anche in una sola provincia italiana, basterebbe a far collassare tutto, e a costringere lo stato al default), che dia la possibilità di evadere a tutti, e quindi sarebe anche molto più incisiva a livello di effetti politici-economici???

    L’evasione individuale, in italia si pratica abbondantemente da decenni(probabilmente DA SEMPRE), ma non mi risulta che abbia mai avuto alcun effetto politico, o economico, rilevanti!
    Chi viene sgamato, e chi non ha i mezzi per evadere, praticamente PAGA PER TUTTI, e quindi l’evasione non organizzata in forma di sciopero di massa, ha come unico effetto quello di modificare la distribuzione della pressione fiscale(chi paga troppo, e chi quasi niente!)

    Mi rendo conto che per chi può, è molto più comoda l’evasione individuale, e degli altri CHISSENEFREGA, ma faccio anche notare che il ragionamento del FOTTERE IL PROSSIMO, e del resto CHISSENEFREGA , è anche lo stesso che ha portato a una totale degenerazione del welfare state, e aumento esponenziale della spesa pubblica!
    E se ognuno pensa sempre e solo al proprio orticello, è quasi certo che non cambierà mai nulla!

  • Mauro

    Ricordo, a chi parla come fosse l’unico a pagare il conto, solo perchè esiste il sostituto d’imposta, che la sanità pubblica è di competenza regionale.La tassa da cui derivano i denari per i nosocomi in perenne e precaria ristrutturazione,gli stipendi ecc. non è l’addizionale irpef (con quella ci pagano a malapena gli stipendi delle assemblee regionali e provinciali), è l’IRAP pagata dalle aziende .Laddove non ci sono aziende da mungere,fanno debito pubblico.Io pago l’IRAP e siccome sono RICCO (per gli altri )quando vado a fare le analisi pago il ticket,aspetto ore per un medico che non mi visita nemmeno,vado poi dallo stesso presso il suo studio e pago 160 euro di prestazione e 32 euro di iva,tanto se sto male quando arriverò a spendere 400 euro ,li potrò mettere in dichiarazione tra i componenti negativi !
    Le autostrade? Vai a vedere come sono state pagate ,rimarrai basito! Quelle nuove sono finanziate da scatole cinesi come fondi compensativi e debiti BEI,alcune varianti con fondi postali.
    Pensa a due cose : 1) se suddividi il tuo capitale personale con altri non lo moltiplichi.Se anche tutti lo suddividessero in parti proporzionali a qualsivoglia coefficiente, al massimo l’operazione è a saldo invariato.
    La tassazione serve solo a confondere il contribuente su dove finiscono i suoi soldi.
    2)Le tasse devono essere volontarie.Al mio paese abbiamo comprato ambulanze e tac al locale ospedale atraverso contributi volontari .Circa 11000 persone hanno elargito oltre 3 milioni di euro,lo stato ne ha raccolte nello stesso periodo,26 VOLTE TANTO e non ha reso nulla! Le tue tasse servono per pagare interessi sul debito pubblico,contratto a tua insaputa a tuo nome!!!!! Mica per darti servizi!!!
    Capito perchè è ora di dire FUORI DALLA NOSTRA VITA !!!!!!!!!! ARRANGIATEVI !!!!!!!!!

  • ALESSANDRO

    Non potete capire la gioia immensa nel sentir parlare una persona a questo modo,perchè sono gli stessi identici ragionamenti che faccio io da tempo,con giuste motivazioni mie personali di fondo!
    Uno dei più belli e significativi post che io abbia mai letto su questo sito…….con tutto il rispetto per Leonardo Facco,che quando parla di questo argomento specifico,mi riempe sempre di gioia immensa!
    Io la libertà ce l’ho sempre avuta nel sangue e l’ho sempre messa al primo posto nella vita (andando anche contro il pensiero degli altri e della mia famiglia,ormai schiava totale del sistema), insieme alla salute,perchè senza queste 2 componenti,non si può costruire neanche tutto il resto!
    Una famosa pubblicità diceva: “toglietemi tutto ma non il mio brail” io l’ho modificata su misura per me e dico: “TOGLIETEMI TUTTO,MA NON LA MIA LIBERTA’-SALUTE E DIGNITA’ “!
    Un saluto a tutti i veri Libertari!

  • TVRT

    tutti i servizi di cui lei parla vengono “pagati” creando debito, non con i proventi delle tassazioni

  • Roberto Fedeli

    Il ragionamento non è assurdo, assurdo è lo stato che spende (male) soldi che non possiede.
    Mi complimento con FunnyKing, in fondo solo chi non vuole ragionare può rimanere con il preconcetto statale sbandierato (propagandato) verso gli evasori. Lo stato è evasore, non è neanche il termine giusto, ditemelo voi come dovrebbe chiamarsi una entità che spende soldi che non ha come si dovrebbe chiamare?

  • Frank

    Il ragionamento che fate è assurdo. Ma con cosa pensate che vadano avanti i servizi pubblici ? Con cosa pensate che si costruiscano le autostrade gli ospedali ecc…
    Se ci troviamo con questo debito pubblico la colpa è proprio perché in Italia le tasse non le vuole pagare nessuno. Per non parlare del lavoro nero , dove ormai al sud è quasi la normalità. Sentire fare l’elogio all’evasione di questi tempi mi fa proprio capire che in Italia non c’è più speranza. Vi do un consiglio : invece di evadere fate una cosa più saggia , andate via dall’Italia.

    • leonardofaccoeditore

      SCUSA QUALI SERVIZI PUBBLICI? Quelli per cui sei vai in ospedale paghi ticket e visite? Quelli per cui se il bambino va a scuola la carta igienica se la deve portare da casa? Quelli per cui la sicurezza è ZERO PREVENZIONE DAI FURTI e 95% dei delinquenti senza processo? Quelli per cui per una sentenza civile servono 10 anni? Quelli per cui non esiste un treno pulito e in orario? Quelli per cui la spazzatura non la raccolgono? Quelli per cui se entri in ospedale esci in orizzantale? Quelli per cui le strade che percorriamo sono piene di buche e male illuminate? Vado avanti? Ho almeno 100 altri esempi da portarti!
      E tutto ciò pgando il 70% di tasse!!!!! Ma mi faccia il piacere!

    • Paolo

      Frank,

      all’attuale debito pubblico siamo arrivati per la spesa clientelare, per permettere ai politici di comprare consenso e per gli assegni alimentari elargiti a categorie che vivono di Stato, parastato, settori protetti e politica.
      L’aumento del debito ha prodotto corporativismo.
      Con le sole tasse indirette si pagano (vista l’eccelsa qualità) gran parte degli attuali servizi dello Stato.
      Ho la sensazione (magari sbaglio) che un fedele contribuente svizzero subisca una pressione fiscale inferiore ad un evasore totale italiano.

      • Borderline Keroro

        Sarebbe interessante uno studio del genere.
        E poi voglio vedere qualcuno dei nostri soloni che riesca a convinverci che in Svizzera si vive male.
        Magari, che ne so, qualche Carlo de Benedetti.

    • Nicola Albano

      Signor Frank ma lei ha mai letto un bilancio dello stato ?

    • Antonino Trunfio

      Caro Frank !!! Se ti piacciono così tanto le autostrade, le ferrovie, gli ospedali, e i servizi pubblici come li chiami te, non devi arrabbiarti se a gente come me, non piacciono affatto. E non solo non piacciono affatto ma vorrebbero chiedere a te e a quelli come te, che amate tanto lo stato e i suoi derivati, di lasciarci liberi di comprarci quello che ci pare, da chi ci pare, quando e come ci pare. Autostrade, ospedali compresi. Tutto qui. Tu che sei un sincero democratico non dovresti fare obiezioni. Io sono solo un sincero libertario e della libertà tua non so che farmene, comprendi ? Te la lascio e te la paghi. Tutto qui ! Che c’è problema ?
      Mi rendo conto che la preoccupazione tua e della massa di persone per bene come te, che il conto per voi diventa ancora più salato senza di noi. Ma cosa vuoi farci è il prezzo di pagarsi le cose che piacciono. O ognuno il suo. Forse è per questo che ci vuoi mandare via dalla penisola ?
      Prima di sparare amenità a basso costo, fai due conti (o falli fare a Tremonti o al prossimo che si occuperà dell’Associazione a Delinquere che rapina i cittadini senza il loro consenso) e chiediti quanti soldi, te e quelli come te, dovreste restituire per servizi e altri derivati (autostrade e ospedali compresi) non goduti e non piaciuti, a quelli che come me, hanno pagato e pagano ancora. Ti assicuro che sono una montagna e il debtio dello stato che ami tanto ti sommergerebbe definitivamente. Puoi sempre accomodarti te fuori dall’italia. C’è un posto dove tutti quelli come te starebbero benissimo : prova a indovinare quale.

    • CRISTINA

      se ci troviamo a questo punto non e’ peche’ le tasse nn le paga nessuno e’ solo perche’ c’e’ tanto sperpero … se nn ho soldi nn mi compro la tv al plasma o la macchina nuova…se nn ci sono soldi non si fa il ponte sullo stretto di messina e guerre inutili.

      • Nicola Albano

        Un ragionamento talmente sensato che è naturale che chi guida la nazione non lo capisce…

  • TVRT

    In mezzo a tutta la marea di (dis)informazione mainstream, siti come movimentolibertario, usemlab e rischiocalcolato sono davvero una boccata d’ossigeno

  • Borderline Keroro

    Ragazzi, siamo nella cacca.
    Affamare la bestia è il minimo, evito di esplicitare il mio pensiero perché mi sa che ci leggono e scivolerei in commenti da codice penale.
    Per chi l’ha letto, è ben chiaro sul “La tragedia dell’euro” che lo Stato moderno non è altro che una macchina per arricchire le elite a spese del resto della popolazione.
    Io me n’ero accorto anche prima, ma comunque…
    Anch’io vorrei evadere, ma non posso. Però ho svuotato il cc bancario da tempo, pago in contanti, e vaffanculo.

  • Augusto

    Incommentabile

  • Gianluca pavan

    Questo articolo mi ha tolto le parole di bocca…sono com te…siamo con te…e’ la sola soluzione possibile…tutto il resto sono chiacchre e distintivo.

  • zenzero

    Quel che ha scritto le fa onore

  • Rodolfo

    “Lo farò per i miei genitori, per mia moglie e i miei figli perché so che con questo sistema lo stato, nel bisogno, per loro non ci sarà”

    Giusto!!!
    L’ho sempre affermato anche io: le tasse le continuero a pagare fino a che la mia vita e la mia famiglia potranno vivete dignitosamente. Nel momento in cui dovro rinunciare al minimo indispensabile ( e ci sono in mezzo anche le ferie) o non avro denaro per pagare qualsivoglia rata o acconto o altro riguardante imposte, col ca..o che faro prestiti o andro sotto con la banca…. Poi veniteli a prendere che ne discutiamo……….

    Lo stato se ne hai bisogno veramente non ti considera neanche. Servi solo come pecora da tosate , mucca da mungeta!
    Ma vaffanculo!!!!

  • leonardofaccoeditore

    CREDO CHE CON QUESTO ARTICOLO, PAOLO DIMOSTRI IL CORAGGIO CHE MANCA A TANTE PERSONE, CONVINTE (COME LUI E COME ME) CHE LA SITUAZIONE SIA INSOSTENIBILE E CHE LE COLPE VANNO RICERCATE ALTROVE, NON TRA CHI LAVORA E PRODUCE BENESSERE.
    IL SITO RISCHIOCALCOLATO E’ TRA ECONOMICI PIU’ SEGUITI IN ASSOLUTO.
    IO STARO’ AL SUO FIANCO IN QUESTA BATTAGLIA!

    • andrea

      Una domanda(che ho già fatto sotto altri articoli, ma che forse non è stata notata)
      Ma allora perché, invece di evadere individualmente(secondo la logica del si salvi chi può; E CHI NON PUO’ PAGHI IL TRIPLO!), non organizzare un vero e proprio sciopero fiscale su vasta scala(un’evasione al 100%, anche in una sola provincia italiana, basterebbe a far collassare tutto, e a costringere lo stato al default), che dia la possibilità di evadere a tutti, e quindi di essere molto più incisivi anche livello di effetti politici???
      L’evasione individuale, in italia si pratica abbondantemente da decenni, ma non mi risulta che abbia mai avuto alcun effetto politico, o economico, rilevanti.
      Chi viene sgamato, e chi non ha i mezzi per evadere, praticamente PAGA PER TUTTI, e quindi l’evasione non organizzata in forma di sciopero, ha come unico effetto quello di modificare la distribuzione della pressione fiscale(chi paga troppo, e chi quasi niente!)

      • leonardofaccoeditore

        VIENI AD ARZIGNANO (VI) IL 10 SETTEMBRE, LI’ SI COMINCIERA’ A FAR BALLARE QUALCUNO!

        • andrea

          Cosa ci sarà ad Arzignano?

          comunque io non condanno l’evasione individuale, dico solo che mi sembra che abbia poca rilevanza politica. Insomma finché la gente prova ad evadere qualcosina individualmente, i politici, e le varie caste che beneficiano delle entrate fiscali, possono dormire sonni tranquilli!
          E’ facile reprimere tanti “trasgressori” disorganizzati e non coesi, è facile colpirne uno, per educarne 100. Ma colpirne 100 tutti che agiscono insieme, in maniera coordinata e compatta, è molto più difficile!

          Insomma lo stato ha i mezzi per punire, sanzionare, e reprimere, migliaia di evasori che agiscono ognuno per conto proprio, ma avrebbe molta difficoltà a colpire migliaia di persone, e imprese(che rinunciano anche al sostituto d’imposta), che evadono all’unisono, magari proprio in corrispondenza di un’asta di titoli di stato!

          • Carmelo Miragliotta (genteproduttiva)

            Andrea, il problema è che quando cerchi di mettere assieme, sull’agire praticamente, le persone attorno a te trovi il vuoto !!!

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