In Anti & Politica, Economia, Primo Piano

DI LEONARDO FACCO

Sia chiaro, all’Ici – o Imu – o come diavolo la vogliano chiamare, il Movimento Libertario si opporrà, innescando al momento opportuno un’azione di resistenza fiscale.

Quando c’era Berlusconi al governo, ogni due per tre, qualcuno scendeva per strada per difendere la costituzione. Oggi, che il boiardo Mario Monti è assurto a premier, i Bersani e la sua compagnia cantante si comportano come cagnolini da lecca al guinzaglio del bocconiano.

Probabilmente, a fronte della macelleria fiscale che dovranno votare, hanno dimenticato quel che recita l’articolo 47 della costituzione della repubblica Italiana: “La Repubblica incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme; disciplina, coordina e controlla l’esercizio del credito”. Ancora: “Favorisce l’accesso del risparmio popolare alla proprietà dell’abitazione, alla proprietà diretta coltivatrice e al diretto e indiretto investimento azionario nei grandi complessi produttivi del Paese”.

Da qui riteniamo un dovere morale partire per non pagare la tassa sulla prima casa.

La norma di cui sopra disciplina sia il risparmio che, correlato al credito, entra a far parte della liquidità monetaria, sia il risparmio che non influisce nella liquidità (il risparmio “in tutte le sue forme”), del quale vengono poi favorite alcune particolari destinazioni, considerate socialmente rilevanti.

Secondo parte autorevole della dottrina costituzionalista, tale norma (unitamente agli artt. 36 (salario congruo) -41 (libertà di iniziativa economica -53 (progressività dell’imposta) -81 (copertura di bilancio delle leggi) incarnerebbe un principio fondamentale (o meglio costituzionalizzerebbe un principio): da tali disposizioni si ricaverebbe cioè un limite costituzionale all’adozione di misure normative che obbiettivamente introducano inflazione; in giurisprudenza invece si sostiene che il principio costituzionale della tutela del risparmio e del credito va bilanciato con altri interessi costituzionalmente rilevanti nell’ambito del potere discrezionale del legislatore ordinario, con il limite della contraddizione con il principio stesso (ciò significa che gli interventi legislativi non possono andare a vanificare comunque il principio tramite evidenti contraddizioni).

Una delle forme più importanti di risparmio è quello che si traduce nell’acquisto di immobili: il secondo comma dell’art. 47 prende in considerazione proprio la forma di risparmio consistente nell’acquisto della abitazione. Vi è quindi un favor particolare per consentire l’accesso all’acquisto della proprietà dell’abitazione, essendo questa forma di risparmio considerata una delle più meritevoli di tutela. Il legislatore ordinario, sulla scorta di tale favor, ha introdotto agevolazioni fiscali sull’acquisto della prima casa (imposta di registro al 4%) e forme di particolare tutela per gli acquirenti di immobili da costruire (Decreto legislativo n. 122/2005).

È chiaro che tali interventi hanno anche come finalità quella di mantenere sempre vivo il settore immobiliare e delle costruzioni, che costituisce una delle principali voci dell’economia del Paese (secondo le stime dell’ufficio ricerche di Bankitalia).

Date queste preme sesse e queste brevissime note introduttive, si può passare a esaminare la costituzionalità o meno di interventi di finanza pubblica che dovessero andare a colpire direttamente le varie forme di risparmio (le cosiddette patrimoniali).

Assodata la assoluta incostituzionalità di eventuali prelievi sul conto corrente stile Giuliano Amato (il ladro entrato di notte nei conti degli italiani), interventi che ledono prima di tutto l’art. 624 del codice penale, che, secondo antica tradizione romanistica, punisce penalmente il delitto di furto, valutiamo possibili imposte su quella particolare forma di risparmio cristallizzata in un immobile.

Se si tratta di immobile adibito a prima casa, è evidente l’incostituzionalità: la lesione del limite di ragionevolezza (art. 3 cost.) e di non contraddizione con il principio di tutela delineato dall’art. 47 è palese. La contraddizione è resa palese dalle stesse norme fiscali agevolative dell’acquisto della prima casa: prima si facilita l’acquisto e poi si bastona l’acquirente. La contraddizione che no’l consente (per dirla con il Poeta) è fuori discussione. Si potrebbe a buon diritto anche considerare del tutto incostituzionali le tasse (gravosissime) imposte sulle forniture essenziali della casa di abitazione: gas per riscaldamento e uso cucina, elettricità, acqua. È chiaro che anche tali pesi fiscali ledono il principio di tutela del risparmio cristallizzato nella casa di abitazione.

Più arduo è sostenere, alla luce del sistema costituzionale attuale (orientato chiaramente in senso illiberale), una eventuale illegittimità di interventi fiscali che colpiscano il risparmio cristallizzato in immobili diversi dalla prima casa. La Corte costituzionale della Repubblica Italiana è ben lungi dall’individuare dei limiti concreti all’onnipotenza del legislatore nell’imporre tasse; indubbiamente potrebbe venire in rilievo – nel bilanciamento dei vari interessi in gioco – il principio di sussidiarietà, ora costituzionalizzato (e fatto valere, tra gli altri argomenti, da Giorgio Fidenato nel suo ricorso contro il sostituto di imposta).

Quali azioni pratiche di resistenza passiva?

Di fronte all’aggressione patrimoniale da parte dello Stato contro il risparmio accumulato in immobili, potrebbe essere interessante provvedere a pagare solo parzialmente l’imposta in modo da suscitare la reazione del fisco e incardinare quindi l’incidente di illegittimità costituzionale della legge impositiva del balzello.

Va da sé che, in caso di importante adesione all’iniziativa, la consapevolezza del problema potrebbe emergere in modo molto pesante e contribuire e risvegliare le obnubilate coscienze dei troppi cittadini “cornuti e mazziati”, ovvero prima invogliati all’acquisto della proprietà della prima casa e poi bastonati senza complimenti.

Il presidente di Confedilizia, Corrado Sforza Fogliani, lo ha detto a chiare lettere: “Il peso della fiscalità immobiliare imporrebbe il ricorso alla Corte Costituzionale”.

Il sottoscritto è pronto a dare inizio a questa battaglia contro l’Imu. Se anziché solo, si aggregheranno a quest’azione di disubbidienza migliaia di contribuenti, aumenteranno le probabilità di rispedire al mittente l’ennesima gabella.

 

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Showing 16 comments
  • PATRIZIA

    Buongiorno, non avete mai pensato che tassare la prima casa sia ANTICOSTITUZIONALE per un semplice motivo: gli Italiani, notoriamente grandi risparmiatori, sono i primi al mondo ad avere la casa di proprietà e una tassa su questa non è altro che un AFFITTO pagato allo stato!!! X SEMPRE!!!!è assurdo, dopo che uno ha fatto di tutto x non dovere più pagare affitti!!
    Cercate di vederlo come AFFITTO e mi capirete………………

    • leonardofaccoeditore

      Non solo ci abbiamo pensato, ma faremo obiezione alla tassa stessa. Ricerchi nel sito (usando la parola IMU) e troverà il mio articolo in merito.

  • taurus

    Io sono d’accordo in pieno ritengo che l’ici o imu sulla prima casa sia una vergogna colossale, e per cio che mi riguarda ho intenzione di rifiutarmi di pagarla nella maniera piu assoluta.

  • Asia

    Non bisogna non pagarla (l’imu) confidando in una sentenza favorevole di un giudice itagliota. Ma aspettarli al varco il giorno del pignoramento armati .

  • Borderline Keroro

    Quando sento qualcuno affermare di aver fiducia nella giustizia, io penso che costui è o uno sprovveduto cretino o un grande ipocrita che mira ad ingraziarsi i giudici.

    In genere la due: un grande ipocrita che mira ad ingraziarsi i giudici.

    Però, vedi Roberto, non c’è più ‘na lira.
    Cosa faccio, vado a vendere il culo per pagare l’IMU?
    Già, perché ho provato a vendere la suocera, ma vogliono addirittura soldi per smaltirla…

  • Roberto Porcù

    Un tempo io ero di Controcorrente Giovani de il Giornale ed a steccare nel coro ci ho preso gusto.
    Leo, ed altri con lui, non paga una tassa che concorcordo sia ingiusta ed iniqua, ancor più di altre tasse.
    Per il contenzioso si rivolge ad un avvocato che concorda con lui sulla motivazione ed intraprende la contesa.
    Leo finisci davanti ad un giudice che afferma come in materia fiscale non siano ammessi ricorsi nel merito.
    Di scalino in scalino, Leo finisce di fronte alla corte costituzionale che gli dà torto anch’essa per qualche motivazione che non sono io in grado di ipotizzare.
    La legislazione italiana è siffatta che ci si può trovare la motivazione del tutto e per il tutto, solo dipende da quello che il giudice vuole trovare: quando sento qualcuno affermare di aver fiducia nella giustizia, io penso che costui è o uno sprovveduto cretino o un grande ipocrita che mira ad ingraziarsi i giudici.
    Considero la magistratura nel suo insieme, una casta, forse la più grande e la più sfrontata perché non le serve fingere per ingraziarsi questo o quello. In una grande partita di giro, chi lavora in magistratura è pagato dalle tasse riscosse e, in un momento che il piatto pubblico piange e si prospettano sacrifici, questa è una sentenza che se favorevole a Leo, innesca una voragine nei conti pubblici. Una sentenza che senza alcun dubbio, è emessa contro di lui che si ritrova poi a pagare interessi e spese.
    Il suo avvocato poi si dice sorpreso ed indignato, … e presenta parcella.
    Non date quattrini al carrozzone, teneteveli che potranno esservi molto utili! Aprire un contenzioso legale con la repubblica “democratica” italiana è come affrontare con il fioretto una banda di teppisti con armi da fuoco.

    • angelo martiriggiano

      concordo con tè.
      oggi avere fiducia nella giustizia significa essere un pò sprovveduti…saluto e buone feste

  • fabrizio

    Parlando in conferenza stampa a Palazzo Chigi, il presidente del Consiglio ha aggiunto che gli italiani stanno capendo la necessità dei sacrifici…..
    “Ho l’impressione che gli italiani stiano capendo che l’alternativa non è la vita come sempre senza quei sacrifici ma è la vita con sacrifici molto più gravi”, ha concluso Monti.(fonte Reuters).
    L’alternativa corretta libertaria è quella scritta da M.Rothbard nel suo manifesto libertario “Per una nuova libertà”:
    TOGLIERSI DI MEZZO.
    Per dirla alla Etiennè de La Boètie la servitù non è di mio gusto.
    Mi aggrego all’azione

    • Borderline Keroro

      Io non sono rettore alla Bocconi, né primo minEstro, e ho invece l’impressione che tra gli Italiani stia prendendo piede la convinzione che l’unica vera alternativa è prendere a calci in culo questi pagliacci.

  • Gianluca pavan

    Essendo il promotore di questa iniziativa non posso certo astenermi. Ce la.faremo

  • Al

    Perfetto, ci sto, tassare la prima casa è una porcheria immonda, nel contesto attuale di NESSUNA SERIA INIZIATIVA DI GOVERNO A FAVORE DEI CONTRIBUENTI diventa diabolico. Fanculo a questo branco di ladri e fanculo a tutti gli italiani passivi e ignoranti: l’omosessualità pericolosa è questa: il gusto di prenderlo nel culo!

  • Carlo

    io sono con Te…….Leo……….rimango in attesa di novità !!!!

    Ciao e grazie

    Carlo

  • PiEsse

    Per quanro riguarda la prima casa, Io partirei, aggiungendo, da un po’ prima e cioè dall’articolo 31 della tanto amata e difesa Costituzione:
    “La Repubblica agevola con misure economiche e altre provvidenze la formazione della famiglia e l’adempimento dei compiti relativi, con particolare riguardo alle famiglie numerose.
    Protegge la maternità, l’infanzia e la gioventù, favorendo gli istituti necessari a tale scopo.”
    Per il momento, secondo me ma potrei sbagliarmi, la famiglia vive nella prima casa, fra un po’ sotto un ponte se continuiamo così. Penso anche che per proteggere la maternità, l’infanzia e la gioventù funzioni meglio la prima casa piuttosto che qualsiasi altro tipo di sistemanzione. PS: non a caso hanno aggiunto le detrazioni per i figli, ma non basta, per me è proprio sbagliata di principio.

  • Borderline Keroro

    Ok, io ci sto.
    Anche perché mi hanno ripulito e non ho altro da rapinare.

  • Giorgio

    Perfetto, sono d’accordissimo, pagare solo un a piccola parte così sei tutelato dal fatto che hai pagato e nella cusale ci metto ” questo è quello che posso pagare altro non hò “.

    Queste è quello che si deve fare pagare si,ma 1/5 del dovuto e se molti vi partecipano si creerebbe un surplus di lavoro che manderebbe in tilt i nostri amici esattori.

    bisogna però avre le info giuste per poter affrontare poi le conseguenze, per questo mi rivolgo hai sostenitori del MOVIMENTO LIBERTARIO che si occupano di queste problematiche a dare il loro contributo.

    SALUTI OF obiettore fiscale

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  • […] Certo, la battaglia contro l’Imu è sacrosanta, sono i latrati dei colonnelli della Lega che lasciano il tempo che trovano, somigliando ancora una volta al solito abbaiare del cane alla luna. […]

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