In Varie

DI CENTRIANTIVIOLENZA*

In questo articolo il prof. Murray Straus, uno dei massimi esperti mondiali in materia di violenza domestica, descrive i metodi criminali usati da femministe per far credere che gli uomini siano più violenti delle donne.

Grazie a questa totale falsificazione della realtà una donna violenta può assumere  una spietata avvocata nazifemminista, accusare falsamente il marito di violenza, guadagnarsi un processo dove la vittima rischia di venire condannata sulla base del nulla, mentre la criminale, con l’aiuto della giustizia deviata, può alienare ed abusare dei figli.

 

L’articolo è pubblicato su European Journal on Criminal Policy and Research 13 (2007) 227-232.

 Metodo 1. Nascondere l’evidenza.

Fra i ricercatori non allineati all’ideologia molti (incluso e me alcuni colleghi) hanno nascosto risultati che mostrano che uomini e donne sono violenti in egual misura per evitare di diventare vittime di accuse al vitriolio ed ostracismo.  Quindi molti ricercatori hanno pubblicato solo dati su maschi violenti e femmine vittime, omettendo deliberatamente maschi vittime e femmine violente

Metodo 2.  Evitare di ottenere dati inconsistenti con la teoria della “dominazione patriarcale”.

Nelle indagini statistiche, questo metodo di manipolazione consiste nel chiedere alle donne delle violenze subite da uomini, ma evitare di chiedere se hanno commesso violenze.

Metodo 3.  Citare solo studi in cui gli uomini sono violenti.

Potrei elencare moltissimi articoli che hanno citato articoli in maniera selettiva, ma invece mostrerò come questo processo di inganno e distorsione è istituzionalizzato in documenti ufficiali di governi, ONU, OMS.

Metodo 4.  Concludere che i risultati supportano l’ideologia femminista quando ciò è falso.

Gli studi citati sopra, oltre ad illustrare la citazione selettiva, contengono anche esempi di adesione ideologica che porta i ricercatori a interpretare falsamente i propri dati.

Metodo 5.  Creare evidenza per citazione.

È quello che Gelles ha chiamato “effetto woozle” [un animale inesistente dei cartoni animati di Winnie the Pooh]: si crea quando numerose citazioni di pubblicazioni passate che non contengono evidenze scientifiche ci ingannano nel credere che questa evidenza esista.

Metodo 6. Ostruire pubblicazioni e levare i fondi a ricerche che potrebbero contraddire l’idea che la dominanza maschile sia la causa della violenza domestica.

Ho documentato un caso in cui una pubblicazione è stata bloccata, ma credo che capiti spesso.   Il caso più frequente è la auto-censura di autori che temono che i risultati possano danneggiare la propria reputazione, e, nel caso degli studenti, la possibilità di trovare un lavoro.

Un esempio di blocco di fondi è la proposta di investigazione del 2005 del National Institute of Justice: il bando diceva che non era permesso studiare la violenza sugli uomini.

Metodo 7.   Minacciare, assalire e penalizzare i ricercatori che producono risultati scientifici contrari all’ideologia femminista.

Suzanne Steinmetz fece l’errore di pubblicare un libro ed articoli che chiaramente mostravano come uomini e donne fossero violenti in egual misura.   L’odio si concretizzò in minacce di bombe al matrimonio di sua figlia, è stata vittima di una campagna per negarle il posto e stroncarle la carriera universitaria.  20 anni dopo lo stesso è accaduto ad un ricercatore la cui tesi dimostrò che uomini e donne sono violenti in egual misura: gli hanno impedito la promozione ed il posto.   Nella mia esperienza, una delle mie studentesse è stata minacciata ad una conferenza che mai avrebbe trovato un posto se avesse fatto il dottorato con me.   All’università del Massachusetts, mi hanno impedito di parlare con urla e violenze.

CONCLUSIONI

I 7 metodi sopra descritti hanno creato un clima di paura che ha inibito la ricerca e la pubblicazione dei dati che mostrano che uomini e donne sono violenti in egual misura, e spiegano come mai l’ideologia femminista ed il loro modo di agire ha persistito per 30 anni, nonostante centinaia di studi che dimostrano la molteplicità dei fattori di rischio per la violenza.

 

* Link all’originale: http://www.centriantiviolenza.com/the_truth_archives/dati-falsificati/

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Showing 60 comments
  • antonio

    CASO CLINICO 3.
    amico sposa una cattolica fondamentalista (entrambi mi attaccavano per le mie idee libertine… io pensavo “seee, vi aspetto al varco”), LUI compra casa. dopo il parto le viene la sacra sindrome (maniaco-depressiva… alle nostre nonne non veniva… vabbè)… siccome “sta male” deve uscire da sola e con le amiche. lui a lavorare + faccende di casa + bambino. senonchè lei ha un amante (come volevasi dimostrare!). risultato: casa e bambino a lei, lui cacciato a calci in culo deve pagare mantenimento, l’amante va a vivere nella casa che lui comprò.

  • iano

    Bisogna vederle queste “SANTE” donne quando praticano la LAPIDAZIONE!!!!hanno una mira Infallibile!!!!!

    • Borderline Keroro

      @antonio
      ti ringrazio per il link.
      ho dato un’occhiata, molto interessante.
      Lo girerò a quel mio amico che s’è beccato la coltellata, è stato sbattuto fuori casa e s’è beccato un art. 570 (abbandono di minori).
      Pensate che la sua ex è piuttosto benestante di famiglia anche se vivono come dei disperati, ufficialmente non lavora, e pretende che lui paghi 1200 € al mese. Che è poco meno di quello che guadagna.
      Alla domanda “ma avvocato, se io do 1200 € a lei, come campo?”
      risposta “ma perché non si trova un secondo lavoro?”
      Mi pare giusto, lui dovrebbe trovarsi il secondo lavoro (fa la guardia giurata quindi non ha orari), lei invece trovarsi il primo “eh no, deve seguire i figli”
      E noi vogliamo veramente salvare qualcosa di questo Paese?

      • antonio

        meglio che mi sto zitto se no m’arrestano…

  • Adry Mc Nab

    ok d’accordo, ” spesso le donne si DIVERTONO SADICAMENTE così, sono talmente malate che preferiscono vedere la tua sofferenza che avere qualche bell’orgasmone.
    chi è il violento?
    care femminucce, provate a fare così con un africano o un sudamericano… ” questo e’ quello che ai scritto, forse intendevi dire alcune donne, ma con il “spesso le donne” ai generalizzato.
    ti ripeto sono casi, io per fortuna non conosco nessuno che si e beccato una coltellata nel sedere dalla moglie.
    e con questo non puoi crocifiggere tutte le donne.
    e ti diro’ di piu’, se quella ragazza della discoteca fosse stata mia figlia, adesso quei vermi ” visto anche che li hanno liberati ” non passerebbero piu per la giustizia ” giustizia si fa per dire ” me la farei da solo.
    E che non mi si venga a dire si ma era drogata si poi voleva. NON LO TOLLERO e per me certe persone meriterebbero di restare chiuse in una stanza assieme ai parenti del/la Malcapitato/a.

    • antonio

      secondo il costume italiano, su 10 donne che approcci 8 (minimo) te la fanno sudare, cioè tu fungi da PUPAZZO per soddisfare la loro tendenza sadica e narcisista… e mi pare che 8/10 sia una proporzione che giustifichi l’uso del temine “spesso”.

      • andrea

        Secondo me dipende anche molto da come uno si rapporta nei loro confronti…è vero che tante donne sono lunatiche e rompicoglioni all’inverosimile, però appunto secondo me se uno capisce di avere a che fare con una “figa di legno”, la strategia migliore è tenersi alla larga, se il prezzo da pagare è troppo alto(e non intendo solo soldi, ma anche rotture di coglioni varie) meglio una sana masturbazione!
        E comunque non bisogna mai mostrarsi come morti di figa, altrimenti la “figa di legno” se ne approfitta, e rende le cose ancora più difficili…non è sempre facile, ma con le ragazze che se la tirano troppo bisognerebbe imparare a fingere indifferenza

  • Aurora

    credo che la questo dibattito stia degenerando verso la follia, da una sana discussione (creata come ha detto giorgio per far capire alla gente che molto spesso i giudizi si basano su luoghi comuni – anche se io continuo a disapprovare l articolo perchè in esso non percepivo tale messaggio ma bensì un attacco alle donne in generale) siamo giunti a parlare di erezioni e di uomini che stanno male perchè non sono riusciti ad avere un rapporto, e all’importanza di dare un bel ceffone o di forzare la penetrazione. Caro Antonio meriteresti almeno una visita da uno spigologo solo per le cose che stai scrivendo.

    • iano

      COMUNQUE IO AI PRETI E POLITIC, PREFERISCO LE DONNE E LA “PATATA”!!!!!!!!

    • antonio

      aurora,
      lo “spigologo” è lo studioso delle spigole?
      la discussione non è degenerata, bisogna raccontare i dettagli, perchè finchè si rimane nel limbo della superficie, del sentito dire e del ripetere a pappagallo i mantra “corretti”, non si ha il quadro completo della realtà.

      adry,
      dov’è che ho generalizzato? ho raccontato dei casi reali. tanta gente non è felicemente sposata e il “cambiare aria” è molto costoso… ti levano casa, soldi, l’amore dei figli e spesso ti becchi pure false denunce: un’infamia che io non farei col peggior nemico (e che per me merita la morte) ma pare che per le “romantiche” sia prassi diffusa in sede di separazione.
      alle donne non si mettono le mani addosso? un altro che conosco dalla moglie si beccò nottetempo una coltellata sul culo (e da allora ancora cammina zoppo) e manco la denunciò, per amore della figlia e perchè non è un INFAME.

  • Adry Mc Nab

    Caro Antonio qui comunque stiamo generalizzando, mi dispiace per il tuo amico ma in tutti i casi a me hanno insegnato che alle donne non si mettono le mani addosso.
    Si vede che probabilmente erano diversi, che lei non sia stata corretta ok ma quando succedono ste cose la colpa di solito e di entrambi e prima di arrivare a quel punto, cambi aria.
    Ti parlo da persona felicemente sposata e con dei figli. Ciao

  • antonio

    passiamo a esilaranti casi clinici reali…
    CASO1(mio amico). la moglie ogni giorno torna a casa dal lavoro e 1 ora di strilli con lui e le figlie. lui il 1° anno soprassede, il 2° anno ci parla e niente, il 3° anno strilla pure lui e niente, il 4° anno le dà no SGANASSONE.
    risultato: separazione, perde casa e mantenimento, il cattivo è lui, le figlie lo odiano.
    chi è il violento e chi è la vittima?
    CASO2 (io anni fa): porto una a casa, da mezzanotte alle 5 prima mi salta addosso (erezione) poi si pente (smoscio) una decina di volte. alla fine pare che si decide, nudi, ma mentre la punta del glande sta per penetrare… si pente di nuovo… mi sale la voglia di uccidere ma mi limito a prendere la sua roba, aprire la finestra e frullare tutto di sotto dal 7°piano… il veleno accumulato mi rovina la salute e il giorno dopo ho la febbre a 39.
    casi simili mi sono capitati una 20ina di volte nella vita.
    spesso le donne si DIVERTONO SADICAMENTE così, sono talmente malate che preferiscono vedere la tua sofferenza che avere qualche bell’orgasmone.
    chi è il violento?
    care femminucce, provate a fare così con un africano o un sudamericano…
    se le avessi tirato no sganassone o avessi forzato la penetrazione mi sarei beccato anni di galera e la pubblica gogna…

    • andrea

      Ahahahahah ma che razza di donne frequenti?

  • antonio

    fidenato,
    il concetto di violenza per “autodifesa” è mooooooolto relativo… e spesso la violenza è cosa buona e giusta, tanto che semplicemante… accade. e se fossimo più sani, accadrebbe di più. il sistema istintivo umano è portato a reagire in un certo modo a certi stimoli, è inutile e dannoso reprimere troppo le reazioni. ti ammali… meglio dare qualche sganassone ogni tanto.

  • Adry Mc Nab

    Entro nel sito del movimento libertario, ma trovo veramente che qui di libertari e del significato di questa parola la gente ne sa veramente poco, essere libertario mi risulta che uno deve anche esprimersi e confrontarsi con gli altri, ma arrivare al punto di attaccarsi, in questi commenti capisco che qui dentro ce tanto rancore. Ma d’altronde anche qui si vede come’ fatto l’italiano medio. Saluti

    • Pedante

      Libertarismo non significa buonismo. Apprezzo il candore anche se condivido necessariamente tutte le idee espresse. A farmi paura invece è la political correctness, il guanto di velluto del pugno di ferro statale. Far chiudere la bocca a qualcuno e quell’essere diventa marginale e meno pericoloso per lo status quo.

  • antonio

    secondo dati istat e eurispes, ogni 100 atti di violenza di uomini su donne ce ne sono 60 di donne su uomini: di questi non si parla MAI. se i primi sono maggiori è perchè gli uomini hanno maggiore forza fisica. ma le donne spesso usano una violenza meno diretta e più furba (codarda), ti sfiancano e ti sfibrano omeopaticamente… hanno sempre ragione, tutto gli è sempre dovuto, se le contraddici non trombi… non gli sta mai bene niente, ti trovano sempre il difetto (peggio dei vigili urbani), sono eternamente insoddisfatte, sono INSOPPORTABILI.
    il tutto è VOLUTO: per arrivare alla separazione.
    e rubano. prima, durante e dopo la fine della relazione.
    e la legge stabilisce che, se ti separi, visto che ti hanno sempre rubato devi continuare a farti rubare per sempre… ma come? invece di ridarti i soldi indietro!
    e l’uomo è COSTRETTO ad accettare le condizioni (talmente abituato che manco si accorge della servitù)… e non venite a farmi discorsi de ciufolo sul “libero contratto”!
    la causa di questa situazione folle è il cristianesimo che, abbassando l’offerta di sesso femminile, ne ha aumentato il “prezzo”.

    • andrea

      Non è questione di cristianesimo, ma di cultura “occidentale” in generale…per esempio le donne dell’est europa, fino a qualche decennio fa, prima di essere “occidentalizzate” si concedevano molto più facilmente…poi dopo la caduta del comunismo, col turismo e l’immigrazione di massa , venendo a contatto con le altre culture, hanno appreso dalle nostre donne l’arte di strumentalizzare il sesso, e di usare la fica come un bancomat.
      E oggi la maggioranza delle donne rumene, ucraine, russe sono diventate delle professioniste, anche più avide e smaliziate delle italiane!
      Quando la donna impara a non concedersi più gratuitamente per puro piacere, e a strumentalizzare il sesso, è la fine….ma non credo che sia solo una questione di cristianesimo, ma in generale in tutte le culture monogamiche c’è una certa strumentalizzazione del sesso

      • aurora

        non è forse anche questo il libero mercato ?

        • antonio

          aurora,
          è mercato, ma non è libero, in quanto c’è un attore monopolista che nasconde la merce per aumentarne il prezzo.
          tu mi dai pa patata, io ti dò la banana, già dovremmo essere pari…

          • antonio

            aurora,
            quando parlo con donne, alla fine sempre impongono che è buono e giusto che ci sia sto mercato.
            ma allora… non mi venite a parlare di amore e romanticismo!
            quando lo scarparo mi vende le scarpe, mica dice di amarmi!
            e le canzoni d’amore devono essere tradotte:
            … sei l’amore della mia vita…
            (dammi i soldi)
            … tu sei l’unico uomo per me…
            (dammi i soldi)
            … dal primo momento che ti ho visto…
            (dammi i soldi)
            … finchè morte non ci separi…
            (dammi i soldi)
            INOLTRE… se accettate il mercato e se io devo comprarvi, poi siete MIE… e se poi una merce mia su cui ho investito mi viene tolta, m’incazzo…

          • Pedante

            Non c’è nulla di male con i monopoli privati di per sé. Io sono il monopolista assoluto della mia tastiera, come sei tu della tua.

      • Borderline Keroro

        Vero.
        E tu non lasciarti strumentalizzare: a giro c’è pieno di donne che si lamentano che non trovano più “il maschio di una volta” (epperforza, l’hanno evirato loro).
        Divorziate, femministe con la patata affamata, mogli insoddisfatte.
        Caro andrea: terreno di caccia!

      • antonio

        culture monogamiche e strumentalizzazione del sesso, vero… e vero anche in culture poligamiche. PERO’ ad esempio nell’india tradizionale, l’uomo mantiene la donna, ma la donna gli paga una lauta dote, e in caso di separazione i figli rimangono con l’uomo (li ha mantenuti lui!), la donna esce di casa riprendendosi solo la dote, ma l’uomo non gli deve più niente.
        questa è una situazione EQUA, in cui la “strumentalizzazione del sesso” serve solo a mantenere in piedi una struttura sociale (famiglia) che è indispensabile (secondo me) ma che non si può fondare solo su cose volatili come sesso o amore… quindi i lacci economici RECIPROCI servono per mantenere unita la famiglia!
        sotto il cristianesimo è completamente diverso!
        qui la situazione è INIQUA… il flusso economico è a senso unico e nella pratica sancisce la prostituzione di massa… e questa unidirezionalità del flusso economico distrugge la famiglia perchè:
        – la donna con la separazione ci guadagna e (consciamente o inconsciamente) è stimolata a rompere i coglioni e arrivare alla rottura
        – l’uomo prima o poi lo capisce e si rifiuta di costruire una famiglia.

        • andrea

          Ma il divorzio non è questione di cristianesimo, anzi i cattolici vorrebbero addirittura proibirlo….le leggi che rendono il divorzio un’affare a senso unico, in cui è la donna a guadagnarci nel 90% dei casi, non c’entrano niente con il cristianesimo, ma sono state introdotte solo negli ultimi decenni.

          • Borderline Keroro

            @andrea: non so se te l’hanno detto, ma la Chiesa Cattolica disapprova il divorzio.
            Vero che esiste la Sacra Rota, però, di per sé la regola sarebbe “non divida l’uomo ciò che Dio ha unito”

    • iano

      Certo Certo…hai ragione tu, le donne sono tutte buone come “il pane”per esempio (la signora Franzoni)….

    • Borderline Keroro

      @antonio: errore! Non è colpa dei preti, i quali fanno il loro lavoro (aiutano le coppie a restare unite trombandola loro la moglie).
      La colpa è degli uomini che si lasciano mettere sotto da sempre. Quelli per bene intendo.
      E si sa, le donne hanno un debole per i farabutti: e allora, meglio comportarsi da farabutti.
      La tua donna non te la da? Il mare è pieno di pesci.
      E, come si dice, se non dai da mangiare al cane, quello va a trovarsene in giro.
      L’importante è NON SPOSARLE. MAI.

      Ognuno a casa sua:
      “Ma mi porto il cambio se dovesse capitare che…”
      “no, non ti preoccupare ti porto a casa tua anche in spalla, ti pago l’albergo, ti pago il taxi, ti pago un killer, ma tu non resterai mai a dormire qui, raus!”
      “allora tu non mi vuoi bene”
      “vedi… mi sono sempre piaciute le ragazze intelligenti”

      E se qualcuno/a sostiene che poi vai a finire da solo in casa di riposo, rispondo che è vero, ma che succederebbe in ogni caso. Tanto vale.

      • antonio

        ahah!
        un classico: dormono a casa tua e “casualmente” si dimenticano qualche oggetto, così devono tornare a prenderlo.
        comunque io devo anche poter avere dei figli senza diventare il loro zerbino…

  • Giorgio Fidenato

    Tanto per precisare, su questo sito può replicare chiunque. Si sappia però che i libertari disapprovano qualsiasi tipo di violenza che non sia per autodifesa. Che la commettano uomini o donne ha poca importanza!!!!!!!
    L’articolo intendeva mettere in evidenza che, grazie al main stream imperante, la donna è quasi sempre considerata vittima, anche quando, analizzando bene il fatto, non lo sarebbe. Anche questo rappresenta una violenza, una violenza alla verità. Per questo i libertari di fronte a fatti di violenza si mettono con atteggiamento laico, cioè un atteggiamento di colui che cerca di vedere chi è l’aggressore e chi la vittima, non chi usa la violenza. I libertari rispettano un solo principio e cioè che nessuno può aggredire la persona o la proprietà altrui. Tutto il resto viene di conseguenza, ma sempre basandosi su questo fondamentale principio!!!!!

    • iano

      Bravo trovo giuste le tue parole.Ma vedi in Italia se non vuoi essere attaccato dalle donne, devi essere “TRANS”!!!!

  • Aurora

    Probabilmente avete ragione dicendo che gli uomini e le donne hanno la stessa predisposizione alla violenza. Pur tuttavia gli uomini geneticamente sono innanzitutto, in media, più forti fisicamente di una donna. Non ho mai sentito di donne che violentano gli uomini, anche perchè come tutti noi sappiamo, l erezione non avviene se l’interessato non è d accordo. Cosa diversa è essere violentate, l’ultimo caso agghiacciante è quello che è successo a quella ragazza fuori dalla discoteca di un paeseino vicino l Aquila. Lei è stata presa brutalmente, massacrata e lasciata li’ come nulla fosse. Anche questi sono i poveri uomini che voi state difendendo.

    • leonardofaccoeditore

      :-)

    • iano

      Cara Aurora,sono stanco di questo vostro eterno “vittimismo”Se una donna violenta un uomo,tutti ci ridono sù,dicendo (però che fortunato quello!!)E comunque la violenza non è solo sessuale,Ho visto tanti uomini rovinati dalle donne,(i più deboli si suicidono!)Ho visto donne ricattare gli uomini di molestie sessuali,sotto richiesta di denaro,in cambio del silenzio,Ho visto donne abbandonare marito e figli senza pietà!!Ho visto donne uccidere i propri figli con ferocia inaudita,ho visto donne tradire il proprio uomo per qualche centimetro in più..!!!???ma siete sicure di essere degli “ANGIOLETTI”????

      • antonio

        ma quale centimetro in più? magari!
        al limite, centimetro in più… del portafoglio.

    • iano

      Riguardo la ragazza in discoteca,sappiamo tutti ormai che le ragazze e i ragazzi quando vanno in discoteca si impasticcano e si ubriacano,spesso le ragazze in quel momento non capiscono più niente e ci stanno…facilmente,anche i ragazzi non sono coscienti di quel che fanno,tantè che quando gli passa la sbornia non si ricordano più niente (questa è la realtà purtroppo)ma al mondo ci deve semre essere una vittima e un carnefice…..

      • Aurora

        Prima di tutto io non mi ritengo un angelo nè tanto meno ho mai pensato di essere una “vittima”. Il tuo ultimo commento su ciò che è accaduto mi fa rabbrividire, come puoi giustificare un fatto simile. Non è che un po’ alticci hanno fatto sesso, lei stava morendo dalle lacerazioni che ha subito. E se giustifichi questo fatto allora giustifichi anche il padre poverino drogato che ha lanciato il figlioletto nel Tevere?
        Sicuramente ci sono donne che approffitano degli uomini, e ci saranno sempre fintanto che gli uomini appena vedono una “patata” non capiscono più nulla. Tutta un’altra storia è far finta di non vedere che il più delle volte sono i mariti e i compagni ad essere violenti con le donne e con i figli. Non sarà genetica ma hai mai visto giocare bambini maschi e bambine femmine? i maschi giocano a fare la guerra, le femmine a fare le mamme.
        Riguardo all’altro commento sui centimetri in più, ricordo a voi maschietti che siete voi ad avere fin da piccoli le paturnie sulle dimensioni….. quante volte ve lo siete misurato a scuola? e comunque non avete ancora capito che i centimetri contano poco…… basta saperlo usare.

        • iano

          Certo..certo è meglio darti ragione,gli uomini sono cattivi!!va meglio adesso??i bambini di oggi non giocano più ne alla guerra ne alle mamme,dai un occhiata in giro su internet poi vedrai a cosa giocano…Facciamo che a prescindere dal sesso,il cattivo e cattivo e il buono ò buono.(odio ogni forma di discriminazione!!)Io ho sempre cercato di non fare del male al prossimo,ma se nel mondo succedono brutte cose “non è certo colpa mia”!!

        • iano

          riguardo alla “patata”con i tempi che corrono vale molto di più quella vera….che quella che indenti tu ..!!!!

    • Pedante

      @ Aurora:
      Sono d’accordo con te che i danni fisici inflitti dalle donne alle sue vittime maschili sono molto meno rilevanti (da condannare, comunque). Sono anche in disaccordo con l’ipotesi che la violenza fisica provvenga in misure uguali da ambidue i due sessi, non mi risulta affatto, vorrei vedere i dati. Mi sembra, tuttavia, che c’è un disinteresse assoluto nel mondo accademico sulla violenza femminile. Sul giocare con soldati o bambole, d’accordissimo, sono fattori innati non appresi.

      Non c’è giustificazione per l’aggressione fisica, che non sia l’autodifesa, a mio avviso.

    • Borderline Keroro

      La violenza, carissima aurora, non si svolge unicamente con la penetrazione più o meno forzata.
      Se leggi c’è scritto che anche la tattica del silenzio si configura come violenza.
      E le donne in fatto di tenere il muso e non parlarti sono maestre.
      La violenza è anche la lama di un coltello, certificata da referto del pronto soccorso: “ferita da arma da taglio”.
      Ho conosciuto una che è realmente da rinchiudere, il cui marito le ha pure prese (è lui il ferito), lei adesso sta con un tossico/spacciatore/pregiudicato, è in causa con il mio amico e, sorpresona, LUI può vedere i figli solo con la compresenza degli assistenti sociali, LUI !
      Ah, già, bisogna proteggere la parte debole, il gentil sesso.
      Alla faccia.

  • iano

    Credo che queste “femministe”che protestano contro L,uomo Mostro !!!sia soltanto un movimento di lesbiche,che odiano gli uomini perchè gli rubano le donne!!(questa e la verità)Comunque quello che loro fanno e vera discriminazione sociale,mettendo contro uomini e donne.questa sorta di caccia allo stregone…è una cosa disgustosa.Mentre loro hanno rovinato migliaia di uomini con il loro (tradimento facile)Ma si sa,gli esseri umani devono inventarsi qualcosa !! per dare un senso a questa vita…….

  • Pedante

    Margaret Mead in Coming of Age in Samoa, anch’essa colpevole di frode accademica per far apparire patologici i ruoli sessual occidentali tradizionali. Tutto per accontentare Franz Boas che rimpiazzò Darwin nelle facoltà di antropologia. L’ideologia vinse sulla scienza empirica.

    • antonio

      la mead può anche aver mentito… ma ci sono:
      – le relazioni degli storici greco-romani
      – quelle di viaggiatori e missionari dell’epoca colonialista
      – quelle di centinaia di scienziati seri
      tutti questi, a partire dal 500a.c., fanno parte di una congiura comunista?
      i “ruoli sessuali occidentali tradizionali” sono solo uno delle centinaia di modi possibili di organizzare sessualità e rapporti fra i sessi e, a mia opinione, sono assolutamente insoddisfacenti e malati, proprio perchè determinati da un’imposizione culturale che per secoli non ha tenuto conto della natura genetica.
      per vedere ancora qualche rimasuglio di sessualità sana bisogna andare in africa, sudamerica o oceania, ovvero presso quelle popolazioni secondo te “geneticamente inferiori”.

      • Pedante

        “geneticamente inferiori” – Non ho mai detto niente del genere o non lo direi mai; sarebbe da sostenitore della supremazia razziale, che mi è estranea. Sostengo, invece, che ci sono differenze innate tra i popoli, tutto qui. La volontà individuale predomina ma è condizionata da fattori ambientali.

        • iano

          Gli esseri umani non sono dei cloni,ogni popolo ha la propria cultura e caratteristiche diverse,ed è giusto sia così,pensate che monotonia se fossimo tutti uguali!!La teoria di tutto il mondo un paese,è sbagliata.Sarebbe il caos totale,già non si riesce a gestire una regione,figuriamoci il mondo paese!!!è giusto che ogni popolo abbia i suoi spazi,e il suo pezzo di terra dove vivere.Ma se preferisce andare a vivere in un altra nazione,lo può fare.Basta però che rispetti la gente che lo ha ospitato,e che rispetti leggi e religioni di quel popolo.Quindi la discriminazione non è verso la razza,ma verso il singolo individuo che non rispetta il prossimo.

  • Pedante

    Due cose di cui non si può parlare senza rischiare molto – genere e razza. Condivido questo articolo in pieno. Ma le radici risalgono all’Istituto di ricerca sociale di Francoforte, Adorno, Freud e compagnia bella. L’Occidente deve morire, e per questo bisogna sovvertire ogni istituzione tradizionale.

    • antonio

      ma che c’entra freud? freud è il nemico n.1 del femminismo… freud ha semplicemente riscoperto la NATURALITA’ GENETICA della sessualità umana, schiacciata dalla tua bella tradizione cristiana. e il femminismo non è altro che la rielaborazione del cristianissimo odio per il sesso da parte di donne malate distrutte dalla cultura e educazione tradizionale.
      cattoliche da bambine > femministe da adulte.
      l’unica differenza è che nella tua bella cultura tradizionale ste donne asessuate dovevano accettare comunque il maschio per fame… oggi non è più necessario.

  • Vincenzo

    Una violenza sono le quote rosa, per esempio in una Giunta Comunale. Se sono tutte donne in giunta, ecco i media che esaltano. Perché si può.
    perché essere costretti a cambiare, se una Giunta funziona e garantisce il benessere della cittadinanza, sia maschi che femmine?

  • Fidenato Giorgio

    La stessa cosa succede spesso in una causa di lavoro. Vince quasi sempre il dipendente. Alla mia associazione è capitato che di fronte ad una causa con un nostro ex dipendente il giudice ha valutato così due testimonianze. La testimone del nostro ex dipendente, che è stata sua compagna di vita per un certo periodo di tempo e che era tuttora una sua amica ma senza l’ufficialità della condizione, è stata totalmente creduta. La testimonianza di una nostra dipendente totalmente contraria alla tesi del nostro ex dipendente ed anche della testimone, è stata presa con le pinze perché la stessa è ancora a lavorare presso di noi. Questo ci ha fatto causa perché lo avevamo licenziato in tronco perché si era tanto decantato ma non faceva un cazzo. Dovevamo dargli ancora dei soldi, ma ci accorgemmo, prima di liquidarlo che il signorino si era fatto pagare delle prestazioni dei nostri associati sul suo conto personale. Al che, quando ci ha chiesto di liquidarlo gli dicemmo che doveva lui pagarci e davanti al giudice abbiamo portato le fotocopie dei bollettini postali che testimoniavano il pagamento di somme che andavano a noi ma che lui si era fatto pagare senza che poi, in sede di stipendio, ci avesse detto che lui aveva già preso dei soldi dai nostri clienti. E nonostante questa prova lampante, e ad altre, abbiamo perso!!!! Condannati!!!!

    • iano

      Vedi..caro Giorgio,uno non è che si sveglia la mattina e apre una fabbrico,e fa come gli pare.lo so che le regole danno fastidio ai padroni !! Ma ci sono e bisogna rispettarle,altrimenti andate a zappare la terra !!!Aver fatto un pò di soldi da un senso di onnipotenza.Ma non è così,prima di aprire i capannoni informatevi delle regole da rispettare!!!Vedi il lavoratore non ha tanti diritti,con qualche escamotage viene di solito cacciato.Ma poi basta guardare in faccia quella strega della MARCEGAGLIA,con la sua schifosissima arroganza,per capire che razza di datori di lavoro abbiamo in Italia !!!!!

      • Giorgio Fidenato

        Innanzitutto io non sono un padrone. Mi rapporto con chi vuole fare questo lavoro. Ma mi devi dire qual’è la regola che obbliga me, datore di lavoro, a stipulare un contratto a tempo indeterminato. Io, come datore di lavoro, vorrei sottoscrivere un contratto a tempo determinato con una persona, prevedendo i reciproci risarcimenti in caso di anticipata cessazione del contratto. Inoltre non capisco perchè se il datore di lavoro intende ritirarsi dal contratto a tempo indeterminato deve pagare pegno. Quando un dipendente assunto a tempo indeterminato, magari nel bel mezzo di un lavoro importante da le dimissioni, non subisce alcuna sanzione per la sua decisione. Allora dove sta l’assimmetria? Mi pare che questo dimostri che la parte forte iun un contratto così come oggi è congegnato è il dipendente e non il datore di lavoro. In ogni caso io non voglio stipulare nessun contratto a tempo indeterminato: lo posso fare? NO… e allora non mi stressare con le tue prediche operaiste. Queste devono finire una volta per tutte a facciamo prevalere i contratti e gli accordi volontari tra i contraenti!!!!!!

        • iano

          qual,è la differenza tra un imprenditore mafioso e uno onesto??L,imprenditore mafioso,non rispetta le leggi,mentre quello onesto si!!Ma a quanto pare sia L,uno che l,altro vogliono tirare acqua per il proprio “mulino”!!!!

    • Lorenzo

      Veramente uno schifo..

  • antonio

    sarebbe interessante fare una ricerca sull’istigazione alla violenza delle donne contro il maschio nei media: film, telefilm, pubblicità, talk shows… è in atto una denigrazione, un’umiliazione, una ridicolizzazione del maschio continua, capillare, pressante… ricordo una pubblicità in cui aldo, giovanni e giacomo venivano prima presi a pallonate in faccia dalle pallavoliste e poi finivano a servirle al ristorante… e tutti a ridere! la violenza della donna sull’uomo fa RIDERE!!!
    se ci fosse stato uno spot al contrario, le femministe avrebbero messo le bombe alle tv.
    in brasile, telefilm, la moglie (gelosa ossessiva) taglia il pene al marito: tutti a ridere…
    sigla iniziale di un altro telefilm: 2 pupazzetti di marito e moglie, lui INCAPRETTATO E CON LA TESTA MOZZATA… sottofondo musichetta samba allegra… tutti a ridere…
    FATECI CASO AI CONTENUTI DEI MEDIA!

    • Borderline Keroro

      concordo

  • Borderline Keroro

    Questo genere di sistema per impedire che si conosca la verità è usato un po’ dappertutto.
    In genere si fa leva, innanzitutto sull’autocensura.
    E quando vengono portate alla luce prove che indicano il contrario della propria tesi si fa di tutto per ignorarle.
    Scusate, ma a me viene in mente Calciolpoli, con il capro espiatorio Moggi.
    Mentre colui che è stato intercettato mentre parlava agli arbitri è stato santificato: il regolamento avrebbe previsto la retrocessione per la squadra che invece si è vista assegnare uno scudetto su cui non si è mai indagato!
    Giornalisti di merda.

  • antonio

    un post che condivido, su un tema che mi sta a cuore.

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