In Esteri

DI ROBERTA*

La Svezia fa nascere discussioni molto vivaci tra chi pensa che sia una nazione stupenda, chi pensa che sia l’opposto e tutti quelli che si trovano più o meno a metà strada.

Oggi Roberta condivide la sua visione sui motivi per non vivere in Svezia.

Vorrei sfatare alcuni miti sulla Scandinavia. Io abito in Svezia da un paio d’anni e sono capitata qua per caso (amore) ma sono stanca di incontrare italiani che vengono qua con il mito della Svezia total Welfare.

Ragazzi, svegliatevi, i tempi sono cambiati, la crisi c’è pure qui solo che non ne parlano.

1 ) Il clima. Siete sicuri di voler passare diversi mesi all’anno in un clima freddo e ventoso (anche d’estate?). Pensateci. Fino a quando siete in Italia non ve ne rendete conto, ma il clima italiano è uno dei migliori al mondo.

2 ) Concetti svedesi: Jantelagen e lagom. Concetti socialdemocratici che appiattiscono l’individualità delle persone.

3 ) Razzismo contro gli stranieri. Una triste realtà, soprattutto se non siete di colori chiari.

4 ) Niente borse di studio per gli studenti EU e zero lavoretti. I lavoretti ci sono ma li tengono per i ragazzi svedesi. Hanno chiuso pure la possibilità agli extra-EU di studiare all’università con tasse più alte che in America.

5 ) Freddezza svedese. Fare amicizia con uno svedese è difficile. Magari vorranno fare conoscenza per curiositá, mentre sarete in Erasmus, tanto prima o poi ve ne andrete…

6 ) Difficoltà nel trovare lavoro – protezionismo svedese. Il lavoro si trova solo in casi particolari e in campi in cui il Paese ha particolarmente bisogno: medici, ingegneri, IT. Bisogna però dire che gli ingegneri se non formati alla scuola locale vengono messi a svolgere lavori di minor conto per ”svedesizzarli”.

7 ) Lingua – difficile impararla bene, ci vogliono anni, soprattutto per acquisire un accento decente. Un accento sbagliato vi penalizzerà, inserendovi in automatico nella lista degli ”stranieri”. Senza conoscenza della lingua non si trova lavoro (a parte alcune eccezioni). Infine, nei corsi di lingua nessuno vi insegnerà la pronuncia esatta.

8 ) Welfare in decadenza. Gli svedesi il welfare se lo vogliono tenere per loro! Recentemente Reinfeldt ha proposto la possibilità di poter lavorare fino volontariamente ai 75 anni. Proposta di cui nessuno è entusiasta perché sospettano che il governo voglia innalzare l’etá pensionabile (al momento fissata a 67).

9 ) Tasse. Anche se le abbassano le aumentano da altre parti!

10) Sistema sanitario organizzato bene ma medici di bassa qualità, a parte pochi specialisti (ai quali si accede dopo una trafila). Meglio i dentisti ma bisogna essere svedesi per accedervi senza pagare cifre alte (120 € per estrarre un dente, 150 dal dentista d’emergenza). Infine impossibile andare dal medico privato senza avere un determinato reddito, non si viene accettati.

11) Un altro dato da non sottovalutare, soprattutto per i maschietti italici che credono di venire qua a fare conquiste: le ragazze non vi calcoleranno. Sarete una parentesi piacevole, una novità, poi tornerano dallo svedese (che possono comandare a bacchetta quanto pare a loro). Inoltre dopo i 25 la leggendaria bellezza svanisce (ingrassano ecc.),

12) Il problema degli alloggi a Stoccolma (ma pure in altre città svedesi). Io, ad esempio, sono in fila da due anni e anziché diminuire i giorni di attesa sono aumentati (!). Idem per quanto riguarda trovare un appartamento: gli svedesi iscrivono i figli praticamente da appena nati perché in certe zone ci vogliono 20 anni e non si può scegliere l’appartamento che si vuole – te lo danno loro.

Infine anche l’acquisto di un appartamento risulta difficile in città se non disponi di un salario più che alto, soprattutto a Stoccolma. I prezzi della case sono inferiori all’Italia ma non molto se conti che poi devi, oltre ad aver pagato la casa, anche pagare il diritto ad abitarvi.


* Link all’originale: http://www.italiansinfuga.com/2012/02/09/dodici-motivi-per-non-vivere-in-svezia/

 

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Showing 23 comments
  • Deciomeridio

    Caro Leonardo Facco.

    Noto che sono diverse settimane che non scrivi le tue scemenze sulla Lega Nord.

    Cosa è successo ?

    Ah ! Capisco !

    Per anni hai descritto Bossi come il cane da compagnia di Berlusconi, avendo venduto il simbolo del Carroccio al cavaliere , mai supportate da documenti se non qualche pezzo di carta straccia da te recuperato in qualche cestino di Via Bellerio.

    Oggi invece Bossi ha mandato a fare in culo il cavaliere facendogli sapere che glifa pena : come si concilia questa arroganza di Bossi nei confronti di Berlusconi col fatto che quest’ultimo sarebbe proprietario del simbolo del Carroccio ???

    Infatti non si concilia e rappresenta la prova del nove che nei tuoi libri hai scritto solo falsità.

    ” Bossi non lascerà mai Berlusconi! Perchè Berlusconi ha comprato la Lega ed il suo simbolo ! ”

    ” Bossi è il cane da compagnia di Berlusconi e non morderà mai più ! ”

    Queste sono le stronzate scritte per anni da giornalisti epolitici di mezza tacca.

    L’ anticomunismo di facciata del Cavaliere è andato a farsi fottere ed ora esso vota COI COMUNISTI da lui tanto odiati, tra una leccata di culo e l’ altra a Mario Monti ed a Bersani.

    Stanno addirittura pensando di fondersi in un Partito Unico che potrebbe chiamarsi INSIEME PER L’ ITALIA !Una ammucchiata con dentro tutti:cani e porci ma soprattutto troie.

    Aveva proprio ragione quel tale che scrisse tanti anni fa : IL PATRIOTTISMO E’ L’ ULTIMO RIFUGIO DEI FARABUTTI.

    Oggi la Lega Nord è la sola forza che si oppone al governo dei Banchieri e della finanza internazionale che il vostro sito contrasta, e giustamente , aggiungo io.

    Nemmeno una parola su Davide Boni.

    Questo ti fa onore in quanto anche tu hai capito che i poteri forti hanno attivato l’ Ufficio Porcate e Colpi Bassi del Tribonale di Milano al solo scopo di cercare di far cadere la Regione Lombardia ed avere così , dopo il colpo di Stato di Monti a Roma ,il pieno controllo del Paese , potendo gestire in tal modo sia la Capitale Politica che quella Economica della Nazione.

    Le recenti accuse a Romano La Russa sono ancora più indicative di questo tentativo di replicare il golpe romano anche in Padania.

    Nel frattempo il governo Monti ha smontato la Riforma federale messa in piedi solo e grazie alla Lega e sta eliminando tutti i provvedimenti di Maroni , dal contrasto all’ immigrazione clandestina alle norme contro il teppismo negli stadi.

    Se i provvedimenti leghisti fossero stati così innocui per il potere centralista romano, non pensi che li avrebbero lasciati stare ?

    Ora l’ unica nota dissonante alla piena affermazione di un governo eterodiretto grazie alla complicità di Giorgio Napolitano ( che andrebbe processato per alto tradimento ) resta soltanto la Lega Nord ed un uomo in precarie condizioni di salute ( come l’ Italia ) di nome Umberto Bossi.

    E in molti lo stanno capendo : soprattutto in quella enorme massa di coglioni che in Padania hanno creduto per anni alle promesse farlocche del piazzista Silvio Berlusconi.

    Ma anche numerosi elettori della sinistra, rovinati dai provvedimenti di Monti e dall’ Euro di Prodi, stanno passando alla Lega.

  • Massimo74

    @Andrea

    Il dato del 52% da quel che capisco è una stima preliminare che fà riferimento al 2011, ma non è ancora un dato ufficiale mentre quello del 2010 che parla di un rapporto debito/PIL al 38% è un dato ormai acquisito.Direi che bisogna aspettare ancora qualche tempo per avere una valutazione certa dei dati maroeconomici dei diversi paesi.
    In ogni caso il rapporto debito/PIL non è l’unico dato da tenere in considerazione (oltretutto un debito che non supera il 70% del PIL è comunque perfettamente sostenibile), estremamente importante è ad esempio l’incidenza della spesa pubblica in rapporto al PIL e qui la differnza tra i due paesi risulta evidentissima: mentre nella confederazione elvetica la spesa è inferiore al 35% del PIL, in Svezia si arriva a toccare il 52% del prodotto nazionale lordo (un pò come in italia con la differenza che lì almeno i servizi offerti sono decenti e i politici rubano molto meno).
    Questo è il motivo per cui la Svizzera è un paese mediamente più ricco della Svezia nonostante non disponga di alcuna risorsa naturale.

  • Roberto Porcù

    Ma come ci girate attorno a cercare un ago perso nel fienile, Roberta ha gentilmente fatto per noi un resoconto dalla Svezia, come non lo troverete su nessun pieghevole di agenzia o documentario televisivo. Ci ha detto degli aspetti positiv e ci ha detto anche di quelli negativi e noi dobbiamo solo ringraziarla per questo.
    Lei là ci vive, qualcuno la invita ad andarsene se non le piace, ma questi sono affari suoi e lei è libera di vivere come vuole e dove vuole. Poi, si sa, nei racconti ciascuno ci trova quello che più interessa ed a me ha fatto piacere sentire raccontare del welfare e dell’accoglienza da chi ha modo di sperimentarli. Da noi ci fanno sentire schifosi egoisti e ci tassano all’infinito con lo specchietto di un welfare che non si raggiunge mai.
    Siamo nella civiltà della comunicazione, di notizie è importante riceverne tante e queste sono per me utili.

    • Andrea

      Lo scritto può essere interessante per chi pensa di trasferirsi da quelle parti, ma col welfare c’entra poco!

  • Massimo74

    @Andrea

    Non so dove hai preso il dato del 52%, ma a me risulta che l’ultimo dato ufficiale disponibile è quello del 2010 e parla di un debito pubblico svizzero al 38% del PIL, quindi perfettamente in linea con quello della Svezia.
    Comunque se l’opinione dei libertari sul welfare svedese è fondata sul nulla come dici tu, allora ci dovresti spiegare come mai la Svezia che nei primi anni 70′ era il 4° paese più ricco al mondo per PIL procapite, oggi dopo una politica che nel corso degli anni ha contribuito ad accrescere sensibilmente la spesa pubblica per finanziare quelle politiche di welfare che a te sembrano piacere così tanto,è crollata al 15° posto nel mondo, ben sei posizioni dietro la Svizzera.Una differenza non di poco conto sopratutto se si pensa che la Svezia è un paese estremamente ricco di risorse naturali, mentre la Svizzera ne è del tutto sprovvista.Se mai ce ne fosse bisogno, questa è l’ennesima dimostrazione che il libero mercato e il rispetto della proprietà privata oltre ad essere il sistema economico e sociale che rispetta maggiormente i diritti di ogni individuo, è anche quello che porta maggiore ricchezza alla collettività nel suo complesso.Tutto il contrario di quello che accade in paesi socialisti come il nostro dove lo stato arriva addirittura a pretendere di controllare oltre il 50% della ricchezza prodotta in un anno.E i risultati sono sotto gli occhi di tutti…

    • Andrea

      Io dicevo solo che questo articolo contiene opinioni, solo opinioni basate sull’ideologia, non puoi dimostrarmi che il Welfare svedese è in fallimento, dicendo che le donne dopo i 25 anni diventano brutte, e il clima è troppo freddo. Se credete di avere ragione, portate numeri e fatti un po’ più convincenti!
      Per quanto riguarda il debito pubblico, la mia fonte è il FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE:

      http://www.imf.org/external/pubs/ft/weo/2011/02/weodata/weorept.aspx?sy=2010&ey=2011&scsm=1&ssd=1&sort=country&ds=.&br=1&pr1.x=20&pr1.y=14&c=144%2C146&s=GGXWDG_NGDP&grp=0&a=

      il debito Svedese è 39% circa del PIL, contro il 54% della Svizzera. La differenza è minima, ma se per voi il 39% di debito pubblico, significa WELFARE sull’orlo del fallimento, allora anche la Svizzera sarebbe da considerare già fallita da un pezzo (l’Italia poi non ne parliamo!)

  • maschile individuale

    mah! alcune mi sembrano difficoltà tipiche degli stranieri, altre critiche che non hanno a che vedere con il sistema politico.
    sarebbe stato meglio presentare il livello di indebitamente degli svedesi ad esempio.

    comunque il dubbio è: ma perchè la gentil donzella italica innamorata non se ne va dalla svezia se è un inferno del genere?

    • Andrea

      Il debito svedese è il seguente:
      36.8% of GDP (2011 est.) secondo i dati del Cia Factbook, e il budget statale del 2011 è addirittura positivo (+0.6% of GDP) altro che fallimento imminente!

      Dal punto di vista delle finanze statali, la Svezia sta messa meglio della Svizzera(che è considerato il Paese più liberista d’europa), che si ritrova con un debito del 52.4% del Pil. L’opinione dei libertari sul welfare svedese sono fondate sul nulla, solo chiacchiere e ideologia!

      • maschile individuale

        tu stai considerando solo il debito pubblico ma ci sono altri debiti che, a mio modesto parere, andrebbero sommati:

        http://it.finance.yahoo.com/notizie/il-paese-pi%C3%B9-indebitato-al-mondo.html

        e la Svezia non è messa tanto bene.
        non so poi quanto questo studio sia credibile ma è bene tenerlo presente secondo me.

        se vuoi possiamo aggiungere che nell’elenco vi sono Paesi considerati tradizionalmente socialdemocratici e altri liberisti (dico tradizionalmente perchè gli anarcocapitalisti vedono tutti come liberisti).

        • maschile individuale

          pardon, nella parente è “tutti come socialisti” e non “tutti come liberisti” ovviamente.

  • fabio (da roma)

    per quanto negativo, non renderà mai l’idea come questi articoli del 2010 su la stampa riguardo la terza città svedese: MALMO

    ed in due anni le cose non fanno che peggiorare!!

    “Immigrati in rivolta nel “ghetto” di Malmö”
    Il sobborgo Rosengaard di Malmö è ancora una volta teatro di violente sommosse da parte di giovani immigrati, stipati in questo ghetto che ghetto proprio non è, dato che tutti abitano in abitazioni decorose, dotate di ogni confort, dai bagni in maiolica alle cucine completamente arredate. Tutto pagato dal Comune.
    Nella notte fra mercoledì e giovedì, una turba di giovani indossanti passamontagna e maschere di vario tipo ha preso d’assalto scuole, autovetture, chioschi e cassonetti, dando alle fiamme tutto ciò che trovava sulla propria strada.
    Dopo la mezzanotte si è aggiunto un gruppo ancor piú consistente di giovani immigrati che ha continuato l’opera di distruzione su vasta scala. I vigili del fuoco accorsi per domare gli incendi sono stati accolti a sassate e contro di loro sono stati sparati dei razzi. Una pattuglia di polizia che è stata inviata per proteggere i pompieri è stata fatta segno al lancio di oggetti di gni tipo e ha dovuto immediatamente chiamare rinforzi. Soltanto dopo aver arrestato alcuni dei capi, si è potuta placare, almeno temporaneamente la sommossa.
    I giovani fermati, quasi tutti sotto l’effetto di droghe, hanno spiegato che l’azione scatenata nella notte era una vendetta per l’arresto arbitrario di un loro compagno, eseguito dalla polizia svedese il giorno prima. Sono occorse parecchie ore per spegnere gli incendi e per rimuovere i relitti delle auto incendiate o distrutte. Una testimone oculare ha detto: «Ho paura. Stanotte bruciava dappertutto, specialmente lungo la via Ramel dove abito. Ho visto tutto dal balcone e non ho il coraggio di scendere in strada nei prossimi giorni».
    Quando pareva che la sommossa fosse finita, è ricominciato, nel pomeriggio di ieri, giovedì, l’attacco agli edifici, con il lancio di materiale incendiario. Questa volta fuoco e fiamme si potevano vedere fin dal centro di Malmö e centinaia di agenti antisommossa sono stati inviati nella zona.
    Un portavoce della polizia ha riferito, alla televisione svedese, che altri gruppi, provenienti da città e centri vicini, si sono aggiunti ai dimostranti. Non si esclude l’ipotesi che la rivolta sia stata organizzata da elementi esterni, forse addirittura dall’estero, probabilmente di ispirazione islamica, per creare disordine in questa città svedese dove un terzo dei 278.000 abitanti sono stranieri e 60.000 di essi sono musulmani provenienti soprattutto dai Balcani e dal Maghreb. La maggioranza di questi giovani non ha finito la scuola e stenta a trovare un lavoro. Oppure non vuole abbassarsi a svolgere mansioni umili. Come ci dice uno di essi quando gli domandiamo perché «protesti in quel modo» senza motivi. «Vogliamo tutto e subito. Come gli svedesi, altrimenti sfasceremo tutte le loro belle cose».

    SECONDO ARTICOLO:
    Oltre la bassa recinzione di legno, al centro di tre edifici di edilizia popolare, c’è il campetto dove Zlatan Ibrahimovic ha tirato i primi calci a un pallone. Tutt’intorno, si vedono solo donne con il velo che tornano a casa con la sporta della spesa.
    Andreas Konstantinidis, il presidente di quello che è stato definito il ghetto della nuova Svezia multietnica, è un uomo dall’aria mite. Racconta di essere arrivato a Malmö nel 1974, anno dell’invasione di Cipro da parte della Turchia. Conosce palmo a palmo queste strade, i suoi palazzi, e le storie della difficile integrazione di chi li abita. Le statistiche parlano di 23 mila abitanti e 170 nazionalità, con una schiacciante prevalenza di Paesi segnati da guerre e lotte interne: Iraq, Afghanistan, Palestina, Somalia. Le percentuali di disoccupazione sono da brivido: quasi il 90 per cento non lavora e sopravvive con i sussidi del mitico welfare scandinavo.
    Le violenze dell’altra notte non sono una novità. Sui quotidiani non passa giorno senza che le cronache non riportino episodi di scontri con la polizia e tensioni con la maggioranza sempre più esigua di svedesi (180 mila persone su un totale di 270 mila abitanti). E non mancano di sottolineare che tutto questo si deve al fatto che la grande maggioranza degli immigrati ha lo status di rifugiato politico. Come dire: gente che in Svezia non cerca una vita migliore ma che semplicemente si trasferisce qui per necessità vitale, finendo per esportare nella tranquilla Scania conflitti che infiammano terre lontane

    • Andrea

      In alcune città americane episodi di violenza legata all’emarginazione razziale e ai conflitti etnici sono all’ordine del giorno, eppure il welfare è ridotto al minimo. Quindi cosa cavolo c’entra il welfare? casomai l’errore della Svezia è di essere stata fin troppo liberale con gli immigrati di culture troppo differenti e incompatibili, avrebbero fatto meglio a escludere i musulmani per principio. Il problema potrebbe troppa ideologia liberale e multiculturale, non troppo welfare!

    • Andrea

      In alcune città americane episodi di violenza legata all’emarginazione razziale e ai conflitti etnici sono all’ordine del giorno, eppure il welfare è ridotto al minimo. Quindi cosa cavolo c’entra il welfare? casomai l’errore della Svezia è di essere stata fin troppo liberale con gli immigrati di culture troppo differenti e incompatibili, avrebbero fatto meglio a escludere i musulmani per principio. Il problema potrebbe essere troppa ideologia liberale e multiculturalismo, non troppo welfare!

  • michele lombardi

    ogni welfare e’ insostenibile in quanto tale

  • Citizen Kane

    Boh, sono in Europa centrale da anni, ma quelli che criticano il paese in cui possono lavorare, campare solo perche’ qua mancano o’ sole, o’ mare e a pummarola buona non li ho mai potuti soffrire.

    Se quello era cio’ che volevo dalla vita, chiaro che me ne restavo in Italia. Mi sarei dovuto far mantenere da mamma e papa’ fino a 50 anni, avrei dovuto combattere con burocrati che non hanno voglia di lavorare (quando entro in una stazione, ufficio postale, anagrafe italiano mi sento male), avrei dovuto sopportare i comportamenti di concittadini incivili (ad es. che ti chiudono la macchina in doppia fila o fanno casino fino alle due di notte)
    e ora non potrei neppure usare piu’ i contanti.

    E poi il clima italiano sara’ anche bello in inverno o per chi in estate puo’ starsene sdraiato in spiaggia, ma da giugno a settembre non si vive dall’afa.

  • Giuseppe D'Andrea

    Beh, ci sono alcune cose come quelle sulle donne un po tirate; gli italiani per mia conoscenza si innamorano delle svedesi (e delle straniere in genere), ma non hanno la flessibilità mentale per capire che la loro nuova moglie ha una mentalità molto diversa dalla loro e che se vogliono conviverci devono farsene una ragione…

    Per il resto la Socialdemocrazia Scandinava non è tutta oro e sopratutto non è un prodotto primigenio, infatti in un passato non troppo lontano i paesi scandinavi hanno assaporato un liberismo che il nostro paese non ha mai nemmeno sfiorato. Inoltre per quanto lo stato sia presente e a volte opprimente, ci sono cose che sono molto positive e liberali, come un sistema giuridico e un sistema legale efficiente, la finanza paradossalmente gode di un ampio grado di libertà e i governi ‘socialdemocratici’ sono stati molto meno incoscienti a livello economico rispetto a quelli mediterranei e centroeuropei.
    Conoscendo il pragmatismo di quei popoli, sono sicuro che adotteranno all’occasione misure più liberali (come già hanno fatto in passato) mettendo da parte la socialdemocrazia, cosa che invece noi difficilmente faremo dato che il pragmatismo non ci appartiene e preferiamo morire piuttosto che mettere da parte l’astrusa demagogia socialista.

  • Andrea

    Ma che cazzo c’entrano il clima ,le donne(che invecchiano e ingrassano in tutto il mondo, non solo in Svezia), la lingua, la cultura, il razzismo(che abbonda anche nei paesi liberisti), o la “freddezza svedese” col Welfare? pur di andare contro il welfare per pregiudizio ideologico, vi attaccate a tutto!
    Questo articolo è solo una serie di opinioni personali, di una persona che s’è trovata male in Svezia, ma non c’entra niente col welfare, non è che se vado negli USA e mi trovo male, allora è tutta colpa di Obama, e dell’aumento della spesa pubblica

    • Andrea

      E’ come se uno dicesse che a Hong Kong le donne fanno schifo, il cibo è una merda, le case costano care, la gente è stronza e “fredda”, l’inquinamento è alle stesse, e la natura è stata sterminata da una massa di orrendi grattacieli, per colpa del troppo liberismo. In parte sarebbe vero(dove regna l’ideologia liberista, non ci sono politiche di tutela dell’ambiente e della salute), ma per il resto sono solo opinioni personali che non c’entrano nulla!

      Per esempio vi siete dimenticati di scrivere, che in Svezia esistono politiche di tutela ambientale all’avanguardia, e quello è anche merito dello “statalismo”. Oltretutto la precedenza degli svedesi su borse di studio, lavoro e case, è uno svantaggio solo per gli stranieri, ma è un enorme vantaggio per i locali.
      E il compito di uno stato efficiente, non è coccolare gli stranieri, ma tutelare gli interessi dei cittadini, anche a scapito degli stranieri.

      • Borderline Keroro

        Certo che il compito dello Stato non è coccolare gli stranieri, tranne in Italia. Dove specialmente quelli che vengono da paesi del terzo mondo godono di aiuti impensabili per noi autoctoni.
        Il discorso sulle donne, fatto da una donna, può essere ben compreso.
        E comunque ho potuto notare come le scandinave si rigirino i loro ragazzi come vogliono.
        Sono veramente belle come razza, da giovani, ma poi si rovinano; sarà l’alcool, che da loro è venduto a prezzi assurdi presso distributori di Stato, altrimenti quelli si attaccano alla bottiglia dalla mattina alla sera (come fanno quando vengono da noi anche i ragazzini delle medie).
        Le nostre donne non fioriscono a 40 anni ma sono mediamente meglio conservate. Si parla ovviamente in generale.
        E sebbene piene di difetti, non raggiungono i livelli inverecondi delle scandinave o delle americane. O tedesche.
        Se sei separato o divorziato puoi capire. Moltiplica per 5 la stronzaggine di un’Italiana.
        Per il resto parliamo di welfare: se non hai il diritto di abitare nemmeno in una casa di proprietà a meno che non paghi, non vedo come si possa essere felici. E altrimenti ti metti in fila per una casa pubblica (hai letto? I bambini vengono iscritti alla nascita alle liste d’attesa); casa pubblica che, simpaticamente, ti verrà assegnata da un burocrate, senza possibilità di scelta: prendere o lasciare. Non tirarmi fuori “a caval donato non si guarda in bocca”, perché sono convinto che il burocrate per sé e chi vuole lui la sceglie bene.
        Per quanto riguarda la tutela dell’ambiente, sai, non è che ci voglia un grande impegno vista la densità di abitanti. Diversamente da Hong Kong, che sarà pure stato un posto di merda, ma in cui i cinesi cercavano di scappare appena possibile; malgrado le magnifiche sorti e progressive molto degli operai lavoratori costruttori di qualsiasi cazzata del gigante rosso.
        La tutela della salute ti è stata spiegata, ma pare tu non abbia capito una cippa: “Sistema sanitario organizzato bene ma medici di bassa qualità, a parte pochi specialisti (ai quali si accede dopo una trafila)”.
        Ma forse tu ne sai di più di una che ci vive da un paio d’annetti.
        Ti ricordo inoltre che la Svezia fino al 1976 seguiva un programma di eugenetica molto simpatico. Roba da nazisti (ma nazismo, fascismo, comunismo, socialdemocrazia e robetta simile hanno la stessa radice socialista e statalista).
        Ultima cosetta: se vai negli USA e ti trovi male non è colpa di Obama. O meglio non solo di Obama, ma dell’aumento della spesa pubblica sicuramente sì.
        Perché checché ti raccontino i signori keynesiani o gli adepti della MMT, i debiti non possono crescere all’infinito: prima o dopo ti chiedono di onorarli. Ed è quello che sta capitando oggi, e, come puoi intuire, mo’ sono cazzi.

        • Andrea

          Ma d’accordo il Welfare si può anche mettere in discussione, però in questo scritto si parla in generale dei pro e contro di un paese, che col welfare e la spesa sociale c’entrano poco.
          Ripeto, sarebbe come incolpare il liberismo, di tutti i difetti e problemi che riguardano Hong Kong!
          Se si vuole criticare il welfare, mi sembra fuoriluogo parlare di donne stronze che sfioriscono presto, del clima, del razzismo, degli svedesi antipatici ecc…

        • IO

          E qua si dimostra che non hai capito un cazzo della MMT. Se lo Stato è TITOLARE della VALUTA ed EMISSORE della STESSA e la suddetta VALUTA ha un cambio LIBERO sui mercati, il debito dello Stato denominato in quella VALUTA può crescere all’infinito e mai RIPAGATO.

  • Luigi

    Praticamente un inferno. Dev’essere per questo che migliaia di svedesi premono alle frontiere del nostro amato paese tentando di entrarvi ad ogni costo, anche illegalmente. Vedi un po’ cosa può provocare il welfare!! Infine dispiace che le svedesi sfioriscano, dopo i 25 anni mentre le italiche cominciano a fiorire a 40, immagino.

  • Borderline Keroro

    Minchia! Un postoaddirittura più allucinante dellla I’ tagglia.
    Il welfare è definitivamente l’oppio dei popoli: li rincoglionisce alla grande.
    Credo che la Svezia, quando crollerà tutto, diventerà un posto molto migliore.
    Per quanto concerne le ragazze, avendo frequentato qualche scandinava in gioventù, posso dire che in effetti è come descritto da Roberta. Epperò ero cosciente che mica me le dovevo sposare, c’era il libero “mercato”.
    Comunque le Italiane sono migliori in tutti i sensi.

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