In Anti & Politica, Libertarismo, Primo Piano

di LEONARDO FACCO

Missione compiuta, nemmeno quest’anno ho compilato il censimento.

La prima volta che mi opposi, fu nel 2001, allorquando mi inviarono un malloppone da compilare (il XIV° questionario generale della popolazione e bla bla bla), in cui avrei dovuto riempire caselline e righe con dati, numeri e notizie varie sul sottoscritto che, in realtà lo Stato già possedeva. Ad un’altra serie di domande afferenti la mia sfera personale (tipo con cosa vai al lavoro?; Che strade percorri?; Quando impieghi a percorrerle) nemmeno mi passava per la testa di perdere tempo per rispondere. Nel 2001, arrivai sin davanti al prefetto di Bergamo, al quale spiegai che – multe o non multe – non mi sarei mai piegato a quella inutile forma di servitù. Tutto si concluse, per farla breve, con l’archiviazione del mio caso.

Lo scorso 10 febbraio, mi è arrivata dall’amministrazione comunale la diffida ad adempiere alla compilazione e consegna del “XV° censimento”, che – come dieci anni fa – avevo già deciso di boicottare.

Ho preso carta e penna e ho quanto segue alla responsabile che mi ha fatto recapitare il sollecito: “Spettabile Comune, ho ricevuto la “Diffida ad adempiere” da Lei inviatami lo scorso 10 febbraio. A tal proposito, eccole la mia risposta. Già nel 2001 non ho rispettato quella legge liberticida che impone l’obbligo di compilare il censimento, senza peraltro aver causato alcun danno allo Stato. A dieci anni di distanza, farò la stessa cosa. Riporto qui di seguito, le parole contenute nella raccomandata che inviai a suo tempo al suo omologo e, successivamente, al prefetto Federico Cono: «Con la presente, il sottoscritto Leonardo Facco, informato sui contenuti dell’articolo 20 del DPR 22/5/2001 n. 276, ritiene comunque necessario, per la difesa dei propri diritti individuali e della propria libertà personale, non compilare il questionario relativo al “14° censimento”, dato che tutte le domande poste o sono inutili, pletoriche e intrusive della libertà individuale oppure possono trovare risposta già nei dati in possesso dello Stato italiano». Ribadisco, dunque quanto sopra. La invito, gentilmente, a fissarmi un appuntamento col sindaco di Treviglio, il dottor Giuseppe Pezzoni, al quale spiegare le motivazioni della mia scelta di disubbidienza civile, oltre al fatto che vorrei avanzare allo stesso una proposta”.

Qualche giorno dopo, mi è squillato il telefono. Dall’altra parte della cornetta c’era il sindaco di Treviglio che – messo al corrente della mia raccomandata – aveva deciso di incontrarmi, per conoscere la mia proposta. Fissatomi l’appuntamento, ci siamo seduti l’uno di fronte all’altro. Era il 17 marzo scorso.

Non essendo intenzionato a fargli perdere del tempo, ho sinteticamente spiegato lui perché non avrei mai compilato il censimento, leggi o non leggi. fatta la premessa, son passato a formulargli la mia proposta: “Caro sindaco, sono disposto a chiudere la faccenda ad una sola condizione. Dato che gran parte dei dati che mi si chiedono sono pubblici, quindi in possesso di enti vari, io son pronto a presentarmi all’ufficio comunale per firmare il modulo precompilato da voi, fatte salve tutte le domande che ritengo legate alla mia privacy. In questo modo, considererei tale azione un servizio reso a me come cittadino dall’amministrazione comunale in cui abito”.

Stretta di mano, cordiali saluti, e la sua promessa che si sarebbe fatto risentire.

Qualche giorno dopo, mi chiamano dall’Ufficio censimento e mi fissano l’appuntamento per sabato 24 febbraio: “Signor Facco, passi pure in mattinata da noi che le faremo trovare il modulo del XV° censimento compilato. Buona giornata”. Così è stato. Un paio di settimane fa, un impiegato gentilissimo (peraltro completamente d’accordo con la mia presa di posizione), mi ha sottoposto il modulo precompilato, fatte salve tutte quelle domande che chiedevano lumi sui fattacci miei. Ho firmato, gli ho stretto la mano, l’ho ringraziato e un paio di minuti dopo sono uscito, con la consapevolezza che per ottenere quel che ti è dovuto è sufficiente un po’ di forza di volontà, un po’ di sana azione e meno chiacchiere inutili.

Qual è la morale? Aver semplicemente costretto un ente pubblico a mettersi al servizio del cittadino. Quel che non han mai fatto i partiti, nonostante le promesse. Come diceva H. Bergson “Bisogna agire come uomo di pensiero e pensare come uomo di azione”!

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Showing 11 comments
  • kovalsky

    bravo Facco, te lo dice un rilevatore del censimento del comune di Milano,( l’ultima volta che ci siamo visti ero alla manifestazione davanti all’agenzia delle entrate un paio d’anni fa.)
    vedi un po’ di cosette al blog rilevatorimilano.noblogs.org

    • leonardofaccoeditore

      MILLE GRAZIE, SPERIAMO DI RIVEDERCI PRESTO!

  • daniele

    Ciao leo….hai fatto bene….quel questionario pacco è proprio ridicolo, quando l’ha compilato mio padre mi veniva da ridere e da inferocirmi…un sacco di carta sprecata per far “lavorare” quei 4 papponi degli uffici comunali di roma….che vadano a fanculoooo!
    Mi piacerebbe vedere se i questionari sono stati compilati dagli abitanti del quartiere SCAMPIA a Napoliii….mi piacerebbe proprio…..che nazione di pagliacci!

  • Deciomeridio

    Hai fatto bene !

    Che la piantino di rompere i coglioni questi fancazzisti che hanno gli archivi di dati e non sanno nemmeno utilizzarli.

    Meglio così , comunque.

    Questi farabutti sono pericolosi.

  • Drago78

    Ahahahahahahaha oddio il tintone tontolone nazionale, quello dire che è patetico è farli un complimento, a quello sputarli è praticamente come fargli una doccia XD… però nei commenti al video, vedo già un cambiamento in atto… questa è cosa buona e giusta. Il popolo sta piano piano reagendo al sistema… speriamo bene. Cmq Nereo sei troppo simpatico ahahahahaha, ciao!!

    • Nereo

      Ciao Drago78!

  • Nereo

    Leo, se hai tempo, dai un’occhiata a questo Pinocchio (il naso sembra proprio il suo). Vorrei creare un video “killer” per costui:
    https://www.youtube.com/watch?v=JfwCJOUW2r0
    Ahahahaha aha aha aha aha aha aha aha aha aha aha! C’era una vecchia trasmissione (“Un due tre”) di Tognazzi e Vianello in cui uno diceva all’altro: “Tinto se non t’intinti non t’indendo, Tonto” o qualcosa del genere! :D :D :D

  • Nereo

    Dimenticavo: anche a me il censimento l’ha fatto il comune. Ahahahahahaha ahaah!

    • leonardofaccoeditore

      GRANDE NEREO!!!!!!!!! LIBERTARIO IN PECTORE!

  • zioAlbert

    Morale della favola: sei un gran rompicoglioni ma … avercene :-D
    Alberto Veneziano

    • leonardofaccoeditore

      :-)

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