In Anti & Politica, Economia

DI MICHELE ARNESE*

Gli economisti iniziano a studiare il programma dei grillini. Sono in particolare i professori liberisti ad approfondire idee e proposte del Movimento 5 stelle che preoccupa i maggiori partiti. E, a sorpresa, si nota una differenza. Apprezzamento, se non proprio calda condivisione, per i toni e le tesi anti casta politica e partitica.

Dubbi, anzi critiche spesso serrate, per le proposte su economia, tlc ed energia. Significativo il tweet di ieri dell’economista Michele Boldrin, uno degli animatori del sito Noisefromamerika.org: «Creare un’alternativa a questa casta politica per rivoltare questo Stato come un calzino. L’unico in campo, per ora, è il Movimento 5 Stelle», ha scritto Boldrin, che è anche editorialista del Fatto Quotidiano. Boldrin è sulla stessa lunghezza d’onda di Alessandro De Nicola, avvocato liberale e liberista, nonché presidente della sezione italiana dell’Adam Smith Society: sui temi anti casta il movimento di Beppe Grillo ha «posizioni apprezzabili», ha scritto sull’ultimo numero dell’Espresso. Anche Sandro Brusco, economista che insegna negli Stati Uniti, condivide: «Occorre riconoscere al Movimento 5 stelle», ha scritto sul suo blog, «di essere l’unico movimento che si è sempre battuto contro i privilegi della casta senza se e senza ma».

Se si guarda al merito delle proposte, però, i toni cambiano. «Dopo 35 anni di contributi ho il diritto di riposarmi. Non me ne frega un cazzo delle statistiche», ha detto il comico ora politico Grillo parlando del sistema pensionistico. «Sono veramente parole sconcertanti», ha ribattuto Brusco, «Sentir ribadire che la gente deve andare in pensione dopo 35 anni di contributi lascia seri dubbi sul fatto che Grillo comprenda come funziona la spesa previdenziale». Brusco è rimasto esterrefatto pure per un’altra affermazione di Grillo («le grandi banche vanno rinazionalizzate»).

Il liberista De Nicola è stupito per un altro motivo: «Cinque stelle propone, di fatto, di spendere quantità enormi di denaro senza alcuna commisurazione di costi e benefici». Proposte che scasserebbero i conti pubblici, secondo l’editorialista dell’Espresso diretto da Bruno Manfellotto, come quella della «diffusione obbligatoria di Internet nelle scuole, insegnamento gratuito dell’italiano agli stranieri. Tutto bello. Chi paga?».

Non mancano le proposte tra il populistico e lo statalistico. Nel programma del movimento 5 stelle si parla di «abolizione delle authority» e della «statalizzazione della dorsale telefonica, con il suo riacquisto a prezzo di costo da Telecom Italia, e l’impegno da parte dello Stato di fornire gli stessi servizi a prezzi competitivi a ogni operatore telefonico».

Il capitolo «economia» dei grillini oscilla tra proposte alla Paolo Ferrero di Rifondazione comunista («Abolizione della legge Biagi») a idee ultra liberiste ma con venature dirigistiche e definizioni errate di monopolio: «Abolizione dei monopoli di fatto, in particolare Telecom Italia, Mediaset, Fs, Eni ed Enel», si legge.

Nel capitolo «energia» del programma c’è una lunga sfilza di incentivi e agevolazioni pubbliche: «I grillini», dice a Italia Oggi Carlo Stagnaro, direttore studi e ricerche dell’Istituto Bruno Leoni, dopo aver letto il capitolo energetico, «non colgono la portata potenzialmente rivoluzionaria del nuovo assetto concorrenziale del mercato: anzi, concorrenza è una parola inesistente nella parte energetica del programma». «La sensazione», aggiunge Stagnaro, «è che, sebbene alcuni aspetti siano interessanti, chi ha redatto il programma abbia una qualche consapevolezza «ingegneristica» dei processi di produzione/conversione/distribuzione/consumo dell’energia, ma non abbia alcuna familiarità con le sottostanti dinamiche economiche e le opportunità che esse offrono, sia in termini di sostenibilità ambientale che di miglioramento della qualità del servizio e riduzione dei prezzi».

Impostazioni simili si rilevano anche nelle parti del programma sulla «informazione». Ci sono, accanto «alla eliminazione dei contributi pubblici per il finanziamento delle testate giornalistiche», due progetti dirompenti in stile public company: «Nessun canale televisivo con copertura nazionale può essere posseduto a maggioranza da alcun soggetto privato e l’azionariato deve essere diffuso con proprietà massima del 10%» e «nessun quotidiano con copertura nazionale può essere posseduto a maggioranza da alcun soggetto privato e l’azionariato diffuso con proprietà massima del 10%».

*Italiaoggi.it

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Showing 34 comments
  • berto

    Vecchi e obsoleti politici: M5S vi ha rotto il culo, ed ora avete finito pure la vasellina…

  • rik

    sono molto perplesso leggendo la sostanza dell’articolo,poiche’ mettere assieme liberismo e statalismo,mi pare,se i termini sono questi,poco sensato , contradditorio e controproducente,cioe’come mettere nel moulinette una quantita’ di ingradienti e premere il pulsante. Sul limite dei 35 anni per la pensione,mi trova daccordo,purche’ sia una scelta individuale e non un obbligo di legge;basterebbe applicare la riforma pensionistica di Jose’ Pineira adottata in Cile che mi pare molto migliore della nostra e meno dispendiosa e per il programma Grillo,cerchero’ di avere informazioni piu’ dettagliate,poiche’ per ora dubbi ne ho,pur essendo molto favorevole all’opera di pulizia contro questa infame multicolore classe politica..

  • Rorschach

    Ripeto quello che ho scritto altrove. Se uno va in giro a dire che la casta é uno schifo, che i politici devono andarsene a casa, che non se ne puó piú, ecc… E nel contempo che é necessario abbracciare una alternativa integerrima, categorica, corporativa, autarchica, sociale, patriottica, nazionale, ecc… beh… Quel qualcuno non é né antipolitico, né liberale. Fondamentalmente anche Fiamma Tricolore dice queste cose, ma mica per questo é antipolitica o liberale, anzi. Grillo infatti non contesta il metodo della casta, ne contesta il merito. Quindi fondamentalmente per noi non cambia assolutamente nulla con il M5S: é esattamente identico agli altri, ma ha piú visibilitá e presa. A noi non serve qualcuno che si candidi come alternativo “Nel” sistema. Serve qualcuno che si candidi come alternativo “AL” sistema: prendendo cioé il potere, chiudendo il proprio ministero e infine dimettendosi.

  • Dexter

    Basta a farsi queste semplici domande: le proposte di Grillo aumentano o diminuiscono la dipendenza del cittadino dallo stato ? Si permette al cittadino di decidere e scegliere, o come al solito è lo stato a dover scegliere per noi ?
    Purtroppo spesso prevale il modello statalista, si vede lo stato come una specie di Superman infallibile smanioso di farci del bene. Il mondo del Mulino Bianco è più realistico.

  • Lucio

    FERMO RESTANDO CHE CHIUNQUE, GRILLO IN PARTICOLARE, E’ SEMPRE CENTO VOLTE MEGLIO DI MONTI…DICE DI NAZIONALIZZARE LE BANCHE???CIOE’ DI METTERLE IN MANO AI LADRI DELLA PARTITOCRAZIA??? AL CONTRARIO, BISOGNA RESCINDERE TUTTI I LEGAMI TRA LE BANCHE E GLI STATI….LE BANCHE DEVONO ESSERE ENTI TOTALMENTE PRIVATI CHE AGISCONO SUL MERCATO LIBERO. COME TUTTE LE ALTRE AZIENDE…SE VANNO IN ROSSO DEVONO FALLIRE E CHIUDERE …COME UN NORMALISSIMO MOBILIFICIO AIAZZONE!!

  • phoenicius

    Mi limito ad un argomento che mi riguarda da vicino e che conosco discretamente: le pensioni.
    Ho 59 anni e dovrò versare all’INPS (congiuntamente al mio datore di lavoro), fino al maturare del diritto al trattamento di quiescenza (2019) circa 75.600 euro. Sulla base di calcoli effettuati in base ai parametri attuali, questo versamento produrrà un incremento di circa 190 euro aggiuntivi all’indennità di quiescenza già maturata. Ragguagliando tale importo alla speranza di vita, l’INPS (cioè lo stato) mi restituirà circa 24.000 euro. Osservando queste cifre si ricava una elegante definizione della parola FURTO!

  • Elios7

    Il programma del movimento a livello nazionale è chiaro che va chiarito e discusso ancora ma propone dei cambiamenti tutt’altro che sciocchi o ingenui! Continuare con questo sistema economico e previdenziale non è più possibile, ci si deve mettere li e ripartire da capo e ridefinire tante cose. Una cosa che sfugge è che il movimento vuole introdurre anche i referendum propositivi senza quorum così magari finalmente verrà fatto un piano energetico, economico su lungo periodo anche e si potrà vedere cosa ne pensano i cittadini. Non come l’ultimo governo che voleva fare il nucleare nel piano energetico senza chieder nulla ai cittadini (che poi l’hanno bocciato alla grande). Quindi tutto in divenire, ma con l’idea che il parere dei cittadini quantomeno ci vuole.

  • GianLore

    e occhio a che non vengano ripristinate le ghigliottine!!!

  • GianLore

    Certo che questi professoroni con le tasche piene, cominciano a farsela sotto!!!

  • Matteo

    Waiting for The revolution! Grillo will comin’

  • Snow

    Mah, un articolo tranquillissimo che genera reazioni così risentite… E’ chiaro che Grillo riunisce tutta l’incazzatura della gente in un enorme calderone utopistico e di facile presa, ed è veramente bravissimo in quello che fa, nulla da eccepire.
    C’è da riflettere sul fatto che gli esponenti del movimento 5 stelle eletti sono degnissime persone con idee a volte assurde, mentre chi ha governato finora mascherava dietro idee magari buone (mah) una realtà disonesta e approfittatrice…
    La scelta fra questi due modi di far politica oggi inducono me, e credo molti altri, a tenere nel cassetto la scheda elettorale fino a quando qualcun’altro si affaccerà sulla scena. Altrimenti ci si armerà di buona volontà e si faranno le valigie verso lidi migliori.

  • Andrea Piccardo

    Bello: Pensione dopo 35 anni. Perchè dovrei essere COSTRETTO a lavorare fino a 65 anni quando, lo so già, a 45 – 50 ne avrò già i COGLIONI PIENI ?

    Ma poi….perchè lavorare tutta la vita ? Per pagare le tasse ? Mi sa che è questo l’arcano, perchè se se si lavorasse VERAMENTE per vivere basterebbe anche meno( e a MENO ORE ! ). Invece sono 8 e per 40- 50 anni !! In pratica VIVIAMO PER LAVORARE; E NON VICEVERSA !!

    • Roberto

      Se non ti sta bene lavorare tanto nessuno ti vieta di licenziarti fin da ora e rinunciare a raggiungere la quota contributiva per la pensione.

      Su questo, almeno su questo, in Italia siamo liberi…

    • Dexter

      La pensione te la devi pagare tu mettendo da parte i contributi. Se lavori 35 anni con una età media di 84 anni di vita, la tua pensione te la dovrà pagare qualcun’altro. Non si può vivere sulle spalle degli altri, questi si chiamano parassiti.
      L’unica riforma da fare è abolire il monopolio pubblico dell’inps-inpdap, lasciando decidere i cittadini a chi versare i contributi, in che percentuale rispetto allo stipendio e per quanti anni. Allora si che potrai dire “lavoro quanto voglio”, sarai responsabilizzato ad andartene in pensione quando vuoi ed io non dovrò pagare la tua pensione.

  • FrancescoPD

    Anche voi puntate a vivere di politica, alla fine della festa se si scava scopriamo che siete come tutti gli altri, ..obiettivo poltrone, spartizioni, seggi in parlamento etc. etc.
    Riconosco un fatto positivo al M5*,.. …… come si usa dire siete degli utili idioti che ora vanno bene anzi benissimo a scassare definitivamente il sistema.

    • matteo

      ……come se per scassare definitivamente l’Italia bisogna aspettare il M5S…. se è questo quello che temi vota pure per i partiti che l’Italia l’hanno tenuta bene.
      può anche essere che il M5S cambi per diventare partito come gli altri, qui nessuno ha certezze, tranne te ovviamente, la cosa certa però resta che ad oggi nessuno MAI ha FATTO quanto il M5S in termini di coerenza, lealtà e trasparenza.
      capisco però che per uno che teme di perdere tutto il buono che in Italia abbiamo a causa del M5S temi simili non siano nemmeno contemplati.

    • Francescononpiùpd

      mi pare che tu stia prendendo un abbaglio. E’ piuttosto il PD che sta morendo per tutti i suoi conservatorismi, doppiogiochismi, un partito immobile e ipocrita che vuole “parlare agli operai” per svenderli ai banchieri, che dice di essere contro il porcellum e lo ha usato invece senza alcun pudore e limite, che vuole moralizzare ma tollera che il malaffare al suo interno fin quando non viene allo sfacciato scoperto, che dice di volere il nuovo ma mortifica tutti i tentativi di rinnovamento al suo interno, vedi i vari Renzi, Civati, le truppe radicali, i giovani democratici, l’insopportabile culto della mediocrità bersaniana, l’ambiguità veltroniana, la perfidia dalemiana… ma l’ hai visti i candidati 5 stelle ? Visto la foto di quel giovane sindaco, la freschezza e la competenza. Tutta invidia! Magari il PD avesse il coraggio del Mov5stelle… sarebbe salva l’Italia.

      • FrancescoPD

        guarda che PD non sta per partito democratico, il MS5 sono degli “utili” idioti, quelli del PD sono idioti e basta

  • stefano

    Ora cominciano con il pippone tipo “il programma del mov.5 stelle ” sull’energia sono comunisti- sull’economia sono comunisti” e via discorrendo. Poi grillo e’ uguale al berluska… andate a cagare prostitute mentali. Siete solo coscienti che questi cambiamenti vi renderanno inutili quindi per questo partecipate al coro di iene,quali siete, demonizando un movimento PACIFICO partito dal basso. A presto MERDE

  • Giuliano

    Dall’articolo, noto che c’è condivisione sul fatto che il Movimento 5 Stelle (che non è Grillo) stia rivoluzionando lo stile di far politica e che, probabilmente, porterà a sostanziali novità. Si dice anche che, forse, alcuni aderenti al Movimento non sembrano molto preparati su questioni squisitamente economiche. Può essere, ma allora perché le persone che apprezzano l’approccio nuovo non si pongono ad aiutare chi ne sa meno, perseguendo il fine ultimo del miglioramento in Italia ? Non credo nessuno del Movimento rifiuti pareri qualificati e consigli suffragati da conoscenza della materia. E’ proprio questo aspetto di “democrazia partecipata” che si vuole far passare, le porte sono aperte a tutti (tranne a chi si è già bruciato il bonus nei governi precedenti, credo). Avanti con le considerazioni, le critiche, ma anche le soluzioni.

    • Giuliano

      Scusate, ma è solo per cancellare gli avvisi. Non so altrimenti come fare.

  • Jeorge

    Punti di vista. Proseguire sulla strada del neoliberismo o impostare una politica di tipo neokeynesiana? Io sono per la seconda. I cittadini sono per la seconda, a meno che qualcuno non faccia parte di qualche grande banca d’investimenti o di qualche multinazionale per cui si ha tutto l’interesse di ledere i diritti dei lavoratori e della comunità a vantaggio di pochi. Nessuno (tranne i soggetti descritti più sopra) può pensare che quelle nel programma del movimento siano scelte sbagliate.

    • luca

      Manca:
      – “La moneta al popolo” (Ognuno usa la moneta che preferisce, via la moneta legale)
      – La “fabbrica” delle leggi va chiusa (Federalismo alla svizzera piramide rovesciata, “piccole” comunità contano… se non vogliono stare con regioni sono sempre libere di votare “coi piedi”
      – Organizzare servizi dall’alto perche si pensa di fare meglio dei “politici” di prima è una illusione…Meglio dare direttamente al popolo la possibilità di organizzare direttamente i servizi lasciandogli in tasca i soldi delle tasse
      – Ecc…

    • Dexter

      Il liberismo lo hai visto solo tu in questi anni. Con una spesa pubblica di 800 miliardi annui (52% del PIL), a quest’ora secondo le tesi keynesiane dovremmo avere il PIL superiore alla Cina. MA SONO GLI INVESTIMENTI PRIVATI A FAR CRESCERE L’ECONOMIA, non quelli dello stato che presuntuosamente pensa di poter investire i soldi meglio di chi li ha prodotti. Gli italiani producono una enorme ricchezza ogni anno, peccato che lo stato glieli porti via condannandoli a vivere al di sotto delle loro possibilità.

  • kikko ★★★★★

    Volere è potere CARO MIO!!!….il Volere c’è gia’!…….Il Potere ce lo prenderemo PRESTISSIMO!!!!!

    ★★★★★

    • Dexter

      Vuoi il potere ?
      Io invece voglio che sia io a decidere a chi dare i soldi per avere in cambio scuola, università, pensione, sanità. Sono stufo della rapina delle tasse per vedermi imposto il monopolio pubblico su tutto, perché dopo essere stato rapinato per servizi non richiesti e di cui spesso non usufruisco, tutti imposti in regime di monopolio pubblico, non ho i soldi per pagare quelli che vorrei, sono privato della libertà di scegliere.

  • Steven Ponta

    beh, sicuramente alcuni passaggi del movimento non saranno perfetti dal punto di vista economico, ma sono proposte fatte da cittadini onesti per un paese migliore, l’idea dal punto di vista ingegneristico in molti casi è ottima e se non è fattibile dal lato economico saranno sempre cittadini che discutendo tra loro arriveranno a decidere come poterla realizzare, non un gruppo di mezzi criminali, quasi politici e/o amanti di politici…..per esempio solamente levando la pensione di amato di circa 32000 euro al mese, che ritengo offensiva nei confronti di qualunque essere umano, e non finanziando le scuole private che vanno finanziate da chi le frequenta e basta per come la vedo io, si potrebbe avere internet e corsi di italiano in un pò di scuole pubbliche senza problemi, se poi la dorsale telecom fosse dello stato come lo sono le scuole il costo di una linea internet sarebbe irrisorio siccome i cavi del telefono ci sono già e al massimo c’è qualche intervento di manutenzione all’anno…….mi pare che l’articolo in alcuni punti sia troppo critico senza grandi spiegazioni a supportare certe dichiarazioni, certo, non tutto sarà perfetto ma la direzione in cui si vuole andare è quella giusta!

    • Simo

      Aggiungo che, da genitore, darei piu’ volentieri un contributo annuale alla scuola per pagare un abbonamento internet con relativa manutenzione che spendere ogni anno 400 euro di libri che spesso non vengono neppure aperti…

  • matteo

    «I grillini», dice a Italia Oggi Carlo Stagnaro, direttore studi e ricerche dell’Istituto Bruno Leoni, dopo aver letto il capitolo energetico, «non colgono la portata potenzialmente rivoluzionaria del nuovo assetto concorrenziale del mercato: anzi, concorrenza è una parola inesistente nella parte energetica del programma».
    tutto l’impianto elettrodistributivo italiano,è stato pagato dai miei nonni e dai miei genitori.
    quando era il momento di risparmiare perchè tutto era pagato,taaaaak venduto.
    la sip,idem

    . «La sensazione», aggiunge Stagnaro, «è che, sebbene alcuni aspetti siano interessanti, chi ha redatto il programma abbia una qualche consapevolezza «ingegneristica» dei processi di produzione/conversione/distribuzione/consumo dell’energia, ma non abbia alcuna familiarità con le sottostanti dinamiche economiche e le opportunità che esse offrono, sia in termini di sostenibilità ambientale che di miglioramento della qualità del servizio e riduzione dei prezzi».
    la riduzione dei prezzi,senza una diminuzione fiscale,porta ad una diminuzione dei salari.
    se mi diminuiscono il salario,quale beneficio ho dalla diminuzione dei prezzi?

    «Nessun canale televisivo con copertura nazionale può essere posseduto a maggioranza da alcun soggetto privato e l’azionariato deve essere diffuso con proprietà massima del 10%» e «nessun quotidiano con copertura nazionale può essere posseduto a maggioranza da alcun soggetto privato e l’azionariato diffuso con proprietà massima del 10%».
    è risaputo,è storico.
    chi controlla i media,controlla il popolo.

  • giuseppe

    per quanto riguarda la sostenibilità economica sulla parte previdenziale Grillo ha detto(ma non mi sembra esserci sul programma) che vorrebbe mettere un tetto max alle pensioni tipo 3000 euro e con quello che si risparmia alzare le minime o tenere i 35 anni di contributi. Non so quanto si possa risparmiare ogni anno, ma comunque il senso della proposta è che se si deve fare una riforma della previdenza questa deve valere per tutti e non solo per una parte della popolazione (…e sarebbe a dire tutti i ragazzi di oggi che con le nuove norme andranno in pensione ad 80 anni!!!)

  • pablo

    W il movimento 5 stelle l’articolo prende in esame le proposte del programma del movimento e anche lette in un post chiaramente ostile trovo il suddetto programma a dir poco perfetto.

  • Antonio Latrippa

    Abbiamo creato lavoro per chi produce pannolini e ciucce! Pannolini per chi se la fa sotto perche’ adesso ha paura dei propri cittadini, ciucce per riempire finalmente la loro bocca di qualcosa di concreto.

  • sceptikus

    “I politici” parlando di Grillo dicono che è un comico e che fa l’antipolitica.
    Voglio dire che almeno un comico fa ridere e che gli attuali “politici fanno piangere e fanno schifo.
    Se l’antipolitica è il contrario della cosidetta politica attuale benvenga l’antipolitica.
    Sceptikus

  • fagiano

    ROSICAAAAAAAAAAA ahahah

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