In Anti & Politica, Varie

DI JUMPITER66

Gli Interventi di Leonardo Facco del Movimento Libertario

alla Trasmissione di Raitre Agorà del 15 luglio 2013

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Showing 49 comments
  • SmerdaCompagni

    Cofferati si offende e si sente insultato e minaccia azioni legali per “Lei deve andare a lavorare”? Allora Berlusconi cosa dovrebbe dire?I comunisti quando li tocchi corrono subito a piangere dai giudici.

  • Giuseppe D'Andrea

    Simpatico, quando Cofferati dice serafico;

    “Se un imprenditore fa scarpe crea lavoro, se lo stato fa una strada crea lavoro”

    Al che mi viene da dire, ecco perchè i sindacalisti non capiscono nulla di economia, per loro è tutta una questione quantitativa (quanto lavoro) e allora possiamo fare ponti sul nulla, strade verso il niente, buche per terra, caccia bombardieri ultrasonici che esplodono da soli; tanto si crea lavoro.

    Ma le ripercussioni? Un lavoro, artificiale e specioso come questo, serve solo a distrarre ricchezza dalle necessità, sprecare risorse inutilmente e a distorcere l’economia, oltre che ad avvantaggiare una piccola pattuglia di burocrati e politici che nel mentre ci guadagnano. Fare 1.000.000 di euro in scarpe a tutto un altro effetto rispetto al comprare un carro armato da 1.000.000 di euro, si genera tutt’altra utilità ed è tutto un altro ciclo di sostenibilità economica.

    Ma Cofferati questo non lo può capire, il Sindacalismo come pensiero non può concepirlo.

    Complimenti vivissimi a Leonardo Facco che lotta come un leone, anche l’imprenditore accanto a te che diceva a Cofferati “lei è una bravissima persona”, testimonia quale livello di ipocrisia e di perbenismo pervade il paese.

  • W la Libertà

    Particolarmente irritante quella donnicciola che scoppia a ridere quando Facco parla di pressione fiscale reale al 70-80%.

    Quella hyaena hyaena di genere femminile celebralmente sottosviluppata che viene etichettata come “giornalista” liquida il gravissimo e drammatico problema della pressione fiscale REALE sulle imprese con una risata a metà tra l’indifferenza e il compiacimento, una risata malvagia, perversa e sadica che dimostra quanto insignificante sia come persona, quanto sia minuscolo il suo lato umano ma anche quanto si senta intoccabile, al sicuro, in alto al protetto.

    Ma è finita la pacchia lurida feccia, presto non sarete più al sicuro ed intoccabili, presto la tua ignobile risata non passerà inosservata, presto il suo orifizio animalesco che chiama bocca nell’atto di schiamazzare e ridacchiare sarà colmato dai forconi degli oppressi.

    E in quel giorno sarò io a ridere di gusto…

  • W la Libertà

    Grande Leonardo!!!

    Ho visto solo ora il video causa problemi di connessione, e mi è tornato il sorriso in faccia dopo tanto tempo!

    Continua così, sei uno dei pochi che ha le palle per dire certe cose!

    Anche se io avrei aprofittato meglio della situazione di visibilità nazionale, io fossi in te avrei concluso la trasmissione mandando a fanculo entrambi i tizi seduti di fronte a te, attirando l’attenzione degli altri media, magari dei telegiornali, sicuramente del web!

    O magari nel momento in cui si parlava della costituzione avrei tagliato corto dicendo che con quella mi ci pulisco il culo quando è finita la carta igienica!

    Gli interventi in ogni modo sono ottimi, grazie di continuare a lottare, insieme a Giorgio e a tutto il Movimento, per la libertà, la tua, la vostra, la nostra!

  • Trollo

    Chi è la GILF seduta accanto al tristissimo Cofferati?
    Perché ride come una ragazzina decerebrata?

    • leonardofaccoeditore

      perchè è decerebrata?

  • libertyfighter

    Grande Leo, e complimenti per l’autocontrollo. Io la troia bionda l’avrei trattata a parole veramente pesanti e a Cofferatti altro che un saggio “cominci a lavorare”…
    Sei un grande, veramente.

  • Pietro

    Grande Facco, i sapientoni non sanno neanche che la Trombing tax sulle transazioni finanziarie in itaglia è applicata da marzo di quest’anno. Infatti le transazioni sono diminuite!

  • Mario

    Caro Leonardo,
    Grazie di esistere

    Mario

    • leonardofaccoeditore

      arrossisco…grazie per i complimenti

  • Albert Nextein

    Cofferati parla di cose che non conosce.
    Di quali opere parla in specifico?
    Lo sa il Cofferati che per arrivare all’apertura di cantieri per opere pubbliche importanti ci vogliono anni, se non decenni?
    Che si fa?
    Ponte di Messina?
    Altre autostrade, magari lungo il tirreno?
    Che si fa, centrali nucleari?
    Nuove linee ferroviarie con trafori?
    Inceneritori ?
    Degassificatori?
    Condotte per gas e carburanti?
    Nuove strade ?
    Aereoporti ?
    Nuovi porti, magari come Gioia Tauro?

    E poi, viene fuori il nimby , not in my backyard.
    Prima si spartisce il gruzzolo fra parenti, clienti, amici, mafia.
    Poi iniziano gli scandali e i processi.

    No, la soluzione nella pratica non può essere quella di Cofferati.
    E’ contronatura .

    In realtà tutti sanno cosa si deve fare, ma non possono affermarlo o proporlo, perché sarebbero sputtanate per intero le loro esistenze personali e politiche.
    Dovrebbero , infatti, dire di aver sbagliato tutto , di non aver mai capito un tubo , e di aver fatto soffrire il popolo senza ragioni pratiche .
    E’ semplice : vanno abbandonate e rifiutate le teorie e le pratiche catto socialiste ad ogni livello, iniziando da una ricostruzione della carta costituzionale. Poi vanno intrapresi provvedimenti in puro stile liberale, senza ammorbidimenti o imbastardimenti. Abbandonando o anche sospendendo la partecipazione all’unione europea.

  • Liberty Defined

    infatti per il main stream silvio berlusconi è un liberista… Aggiungerei un fiscal hawk :-)) Ah Ah Ah

    • Liberty Defined

      Giuro che ho già chiesto perdono, ma non resisto, berlusconi per decenni in italia è stato considerato così https://www.youtube.com/watch?v=HtTfqFhJDN0 tanta è l’ignoranza in materia di liberalismo classico. Viene fatto tutto un calderone perchè è più comodo, e un programma liberal-democratico come quello di fid è considerato estremo

  • Liberty Defined

    Sì è la vecchia storia del prendere i soldi dove sono perchè chi ha qualcosa l’ha rubato e soprattutto “LORO” sanno come rimanere immuni dalle ruberie di stato… Per quanto mi riguarda i kommunisti non troveranno molto, ma rimane il fatto che sarà un altro furto nei confronti dei risparmiatori…

  • Stefano Nobile

    Leo, sono riuscito a vederlo solo ora.
    Devo dire, un leone. Hai lottato con le unghie e con i denti.

    • leonardofaccoeditore

      GRAZIE

  • Carlo Maggi

    Grazie Leo……sei un grande :-)

    • leonardofaccoeditore

      GRAZIE A TE

  • Liberty Defined

    Vedere questo video mi ricorda questo: youtube.com/watch?v=S9KRn36dUL4 Cofferati & c. non capiscono che non siamo animali da fattoria, vogliamo la libertà di decidere della nostra vita

  • daniela

    GRANDE!!!!!

  • Malnatt

    Orazio puoi andare tu in tv a parlare di riserva frazionaria e di signoraggio. Dubito però che chi ha bisogno gli si traduca “flat tax” capisca di cosa si parla.

    PS: signoraggio e riserva frazionaria non sono certo la radice dei nostri problemi che è bensì un paese che vive di stato dove il 70% delle persone non produce nulla e il 30% deve provvedere al loro mantenimento.

    • Albert Nextein

      Signoraggio e riserva frazionaria sono i sistemi che hanno consolidato la complicità criminale tra stato-politica-finanza bancaria.
      Ho letto il libro di G.North, e mi pare di aver capito questo.

      E’ uno dei metodi per fottere i risparmiatori e gli operatori economici onesti.

    • firmato winston diaz

      scusate se mi intrometto, ho letto solo adesso gli spiritosi commenti, ma non so se avro’ mai la forza di guardare tutto il video che ha a tema cofferati, per ora ha attratto la mia attenzione questo commento:

      “il 70% delle persone non produce nulla e il 30% deve provvedere al loro mantenimento”

      Ma questo e’ l’ovvio e piu’ GROSSO problema delle societa’ tecnologico-industriali, riconosciuto da ben oltre un secolo (uno dei nomi che ha avuto e’ plusvalore): tali societa’ sono talmente efficienti che ormai solo una minimissima parte della popolazione lavora davvero per il sostentamento di tutti. (e talmente efficienti che qualsiasi errore di programmazione viene compensato dall’abbondanza)

      Ma cio’ che produce la cornucopia di beni produce anche una maggioranza di suoi semplici usufruttuari.

      A questa gente bisogna trovare qualcosa da fare affinche’ non rompano troppo i coglioni: farli lavorare all’agenzia delle entrate non e’ la soluzione migliore, nemmeno per loro a medio-lungo termine.

      Dico questo perche’ ogni tanto mi capita di leggere in giro la genialata manettara che per risolvere il problema dell’italia basterebbe mettere tutti i disoccupati a lavorare a cottimo all’agenzia delle entrate: pagandoli in percentuale sull’evasione scovata. E’ un commento che compare molto spesso da parte del “cittadino indignato”.

      Si risolverebbe il problema si’: in breve tali esattori delle imposte dovrebbero ricorrere al cannibalismo, mangiandosi l’un l’altro.

      Questi “non produttori” devono avere pero’ dei soldi per acquistare i beni che altrimenti resterebbero invenduti: anche l’idea di farli lavorare nella burocrazia in cambio di uno stipendio ha i suoi inconvenienti, seppure minori dell’agenzie delle entrate, come stiamo purtroppo sperimentando, e quindi e’ da scartare.

      Persino la scuola serve per la maggior parte solo a creare nuovi consumatori ideali, solo una minima parte degli studenti (e insegnanti) e’ in grado di assorbire e propagare la vera cultura che vi e’ trasmessa: la maggior parte scalda il banco, e non per svogliatezza: non ha i mezzi per fare altrimenti. E impara solo a considerare come il migliore dei mondi possibili (evasori a parte) quello in cui vive.

      Essendo cosi’ il mondo, il problema della redistribuzione si pone, ma come risolverlo in modo soddisfacente per tutti, cioe’ senza togliere troppo ai piu’ meritevoli, ma senza lasciar marcire nell’indigenza i disgraziati, o senza addirittura spingersi per eccesso, come accade adesso in italia, nella situazione opposta?

      Non credo esista una risposta definitiva alla questione, credo possa essere risolta solo problema per problema, volta per volta, e credo che a rendere attualmente impossibile la soluzione non sia la mancanza di volonta’ o la presenza dello Stato, bensi’ l’abitus culturale che abbiamo tutti, e che forse in ultima analisi deriva proprio dalla stessa tecnologia e dalla tendenza che essa promuove a pensare che ogni problema anche sociale debba avere una soluzione scientificamente e tecnicamente complicta e precisa, con una legge che lo regola precisamente, come in una delle nostre macchine o case o fabbriche.

      Non e’ solo il marxismo che ha questo difetto, sono le nostre menti educate dal tipo di materialita’ del mondo in cui viviamo. Non e’ credibile pensare che il mondo materiale supercomplesso in cui viviamo non abbia influenza sul nostro modo di pensare i nostri rapporti sociali, fra cui le leggi.

      Ormai viviamo dentro alla macchina da noi stessi fabbricata, di cui siamo parti un po’ fastidiose e se possibile da eliminare, in quanto imperfette.

      Forse prenderne atto puo’ servire a qualcosa.

  • Liberty Defined

    Grazie per aver caricato il video, da anni ho spento la tv per evitare di comprare un nuovo televisore ogni settimana…. Facco è un mito come tutti quelli che hanno le palle per dire la verità. cofferati e la sig.ra al suo fianco hanno l’arroganza di tutti i mantenuti affini al sistema, io non avrei mantenuto la calma davanti a tutte le loro falsità

    • leonardofaccoeditore

      Grazie mille.

  • William

    Bravo Leonardo e complimenti per il tuo autocontrollo. La tipa bionda mi faceva venire voglia di prenderla a calci in faccia.

    Forse sarebbe stato importante espandere sulla curva Laffer visto che i dati delle entrate tributarie degli ultimi due anni chiaramente confermano in maniera incontrovertibile che siamo nella parte discendente della curva (cosa tra l’altro confermata da economisti di regime).

    • leonardofaccoeditore

      grazie, ma impossibile ragionare in certe trasmissioni

  • Sigismondo di Treviri

    Io Cofferati non lo manderei a lavorare. Che lavoro può fare uno che non ha mai fatto nulla in vita sua tranne chiacchierare e turlupinare i creduloni? Meglio lasciarlo fare quello che fa. Sta in buona compagnia. Finchè dura c’è da mangiare anche per lui. Quando la vacca da mungere non avrà più latte ci sarà la resa dei conti. E allora mi auguro che per questi signori si metta male.

    • leonardofaccoeditore

      raccogliere mais ogm! ahahaha

  • Orazio

    Ma invece di parlare di queste cose, perchè non si parla della sovranità monetaria, perchè non si parla della riserva frazionaria, perchè non si parla del signoraggio.
    Perchè non si parla del fatto che, le tasse si sono un furto, ma quali sono le cause?
    Questo è uno spettacolino di bassa lega… o per dirla in modo semplice un modo per distrarre l’attenzione.
    Peccato che queste trasmissioni, siano fatti ad uso e costumo di coloro che non vogliano far sapere quanto sopra.
    Vergognoso.
    Parlare di tasse, in questo modo e stupido.

    • leonardofaccoeditore

      Guardi altro e lasci stare la sovranità monetaria, di cui credo che lei capisca una cippa!

    • Marco Tizzi

      Anche il ciclo mestruale dell’opossum o l’attività sessuale della beatitudine angelica possono essere degli argomenti interessanti, ma questa volta si parlava di tasse: chi le paga, chi le prende.

      • leonardofaccoeditore

        AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH, GRANDISSIMO

  • Malnatt

    Leonardo il problema è semantico: quando uno del nord dice “vai a lavorare” generalmente intende il lavoro come attività produttiva, dove cioè si usano le mani collegate al cervello per produrre beni o servizi anche se più beni che altro. Per uno come Cofferati nato si al nord ma ormai ampiamente romanizzato, andare a lavorare significa recarsi sul posto di lavoro e fine, stop, punto. Timbrare da tempo non è un obbligo, fare qualcosa non lo è mai stato è sufficiente stazionare nei pressi del supposto luogo di lavoro, il tutto inframezzato magari da più pause caffè e dalle fatidiche e fatali colazioni di lavoro, robe tipicamente mediterronee, pause pranzo che durano ore quando noi ci mangiamo un panino o un’insalata anche con l’AD, 10-20 minuti e poi via di nuovo a ruscare.

    Ora capisci perchè mando leggiadramente a quel paese un Chiavegato che mi viene a riprendere con fare ducesco e terminologia pallonara (cartellino giallo), tipico sport meridios, dicendo che nord o sud non fa differenza, basta che sei italiano e sei mio nemico. E questo sarebbe quello che ci dovrebbe indicare la via? Ci manca l’inno al meticciato e poi siamo a cavallo. Com’è cambiata la LIFE dai tempi della pacata concretezza di Fabio Padovan, uno che non alzava mai la voce nemmeno quando di sdraiava davanti alle camionette della GDF con aria beffarda, ora siamo a quelli che della vita (italiana) hanno capito tutto: da nord a sud siamo tutti uguali, mi pare di sentir parlare Agazio Loiero.

    • leonardofaccoeditore

      Hai ragione

  • [email protected]

    Grande Facco.
    Sentire le sue parole in una tv di stato mi ha dato energia, ho avuto finalmente la bellissima sensazione che qualcosa sta succedendo nella direzione giusta.

    Insopportabili gli atteggiamenti e i sorrisini di coloro che si sentono ancora paraculati dallo stato e le sue leggi, gente che si sente legittimata a sentirsi sicura ed in una posizione di superiorità morale del tutto artificiale ed inesistente.

    Un piccolissimo appunto: questa gente, nella loro ignoranza e mentalità distorta dallo statalismo, è convinta che impiegare tempo per fare qualcosa e percepire uno stipendio sia lavorare.
    Per loro non è importante sapere se stanno facendo qualcosa di utile o meno ai fini della produzione di ricchezza, e quindi nel momento in cui dicono “io lavoro” (Cofferati), ne sono convinti.
    Secondo me è su questo punto che bisogna insistere, spiegare che lavorare (come lo intendono loro) e produrre, sono cose diversissime.
    L’appunto è questo: credo sia perfettamente inutile dire ad un Cofferati che non lavora, bisogna piuttosto spiegargli che non PRODUCE, non importa se lui capirà o no il senso, quello che importa è che lo capiscano quelli che ascoltano.
    Sia chiaro, mi rendo conto che per fare ciò sia necessaria una pazienza ed un distacco incredibili ed io non sarei stato in grado di avere la milionesima parte del suo autocontrollo davanti a gentaglia di quel genere, ma credo sia un punto importante da spiegare e lei ha i numeri, le capacità ed il carisma per poterlo fare.
    Ancora complimenti e grazie.
    Un saluto .

    • Albert Nextein

      Particolarmente ottusi i ragionamenti della signora a fianco del Cofferati.
      Alla quale , per farla ragionare , poteva bastare la seguente domanda : ” ah, si, lei è una dipendente privata? Bene, allora mi dica ,chi le versa mensilmente lo stipendio, un evasore? Oppure uno che è destinato a chiudere prima o poi baracca perché in italia l’iniziativa privata è punita e depredata?”
      I dipendenti si devono ricordare che i soldini che incassano finiranno, se va avanti così.
      A chi si rivolgeranno, poi ? A Cofferati?
      Io dico che la miseria sta arrivando.
      Per taluni va ancora molto bene, specie per i dipendenti pubblici e privati.

    • Albert Nextein

      Dimenticavo.
      Io distinguo tra il lavoro, e l’impiego del proprio tempo.
      Lavorare è una cosa, occupare il proprio tempo in certe attività no .
      Un musicista lavora, un politico, no.
      Un addetto alla mungitura di bovini lavora, un burocrate, no.
      Un fabbro lavora , un sindacalista, no.
      Un muratore lavora, un assessore, no.
      Un dentista lavora, un parlamentare, no.
      Una ragazza che fa strip-tease lavora, un finanziere, no.
      E potrei continuare.

      In italia non conviene poi tanto lavorare.
      E’ meglio impiegare il proprio tempo in attività di contorno, meglio se non produttive.
      Coordinamento, controllo, gestione, amministrazione, e fregnacce del genere.

      • [email protected]

        Albert Nextein, è esattamente ciò che intendevo.
        Per gentaglia come la giornalista credo che la cosa più utile non sia tanto di smontarla con delle battute, quanto smontarla spiegando il perché.
        Per far sì che cambi qualcosa non serve gente pecora che cambi fronte solo per simpatia, ma gente che ragioni.
        In questo senso degli idioti come la giornalista e Cofferati possono tornare utili per permettere di veicolare dei ragionamenti efficaci.
        Un saluto .

    • leonardofaccoeditore

      Grazie mille

  • Anthem

    Finalmente si rivede Facco in tv a sturare un po’ di cervelli!!! Evviva!

    • leonardofaccoeditore

      ahahahhaha

  • Fabiotto

    Grazie a dio esiste una persona come lei!!!!
    Costruisca qualcosa di veramente nuovo per dare un futuro a questa italia e alla gente che si fa il mazzo tutti i giorni…..siamo tutti stanchi di questi politicanti!!!!
    Grazie ancora

  • Marco Tizzi

    Un paio di umili suggerimenti da me e un amico per la prossima volta, anche se sono consapevole che mantenere la calma è dura (la signora giornalista che rideva sprezzante era insostenibile).
    – Cofferati rispondi a questo quiz: visto che voi dipendenti pubblici pagate le tasse, il giorno che noi imprenditori ci rompiamo i coglioni e facciamo sciopero fiscale totale voi lo prendete lo stipendio?
    – lo Stato spende 15 000 euro a testa ogni anno per vecchi e bambini, non credete di “investire” già abbastanza? Non pensate che ormai chiunque abbia capito che la favola dei “servizi” che “offrite” è meno credibile della befana?

    La parte sulle tasse dei dipendenti pubblici è stata ottima, ma temo che la stragrande maggioranza degli italiani non sappia cosa sia una partita di giro.
    Per il resto: non ho la TV da tanti anni, quindi non sono un intenditore, ma mi è sembrato un buon intervento: ovvio che uno contro tutti è dura.

    • leonardofaccoeditore

      GRAZIE!

  • Albert Nextein

    Cofferati è politica vecchia.
    Fuori dal mondo.
    Senza prospettive, senza futuro, come il comunismo che ha in testa.
    Finiti.
    Bravi a vendere parole , proposizioni e teorie i cui costi essi non sostengono , ma mettono in conto alla gente comune.
    Come il debito di 2300 miliardi, come la pressione fiscale espropriativa e progressiva, come le spese correnti pubbliche, ed il costo insensato dei dipendenti pubblici.
    E’ uno dei compagni più uguali degli altri.
    Politica, banche, e sindacati hanno impoverito la popolazione , e l’hanno imbragata in uno stato liberticida.
    E a tutti deve essere chiaro che se in italia non conviene fare impresa, investire, spendere, risparmiare ed arricchirsi, la gente manda tuttu a quel paese. La gente si ferma.
    Le aziende chiudono, il risparmio evapora, banche e stato falliscono.
    Bata con lo stato padre-padrone-padrino.

    Ottimo Leo.

    • leonardofaccoeditore

      Grazie

  • Marco Tizzi

    Grazie Leonardo.

    • leonardofaccoeditore

      a te!

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