In Economia

stampante_denaroVOCI DAL WEB

Continuo a leggere articoli in cui si parla di banche centrali, come la FED americana, che “stampano moneta”.
Ogni volta che leggo sta “cosa”, della “moneta” che viene “stampata”, mi viene un certo senso di irritazione che non riesco ad ignorare.
Il motivo è che seppure ormai di uso assolutamente comune a praticamente tutti, il verbo “stampare”, con oggetto “moneta”… non ha senso!
E’ come dire stampare “oro”, ovvero produrre “oro” con una stampante… si può? no, per cui non ha senso.
Ciò che si stampa sono, sempre e soltanto, le “banco-note” (le note del banco), cioè dei “biglietti”, che, di per sè, a differenza dell’oro, non hanno alcun valore.
Le banconote, sono una delle “forme” della “valuta” (le altre forme, sono le “monete metalliche prive di valore intrinseco”, e le scritture contabili, anche se digitali) e NON SONO, in nessun modo “moneta”.
Qualcuno potrà alzare le spalle e ritenere che io stia a fare il pignolo su distinzioni irrilevanti perchè tanto è “ovvio” che quando si dice “stampare moneta” si intende la stampa delle banconote.
Sì, è “ovvio”… il problema però è che se quando dici “moneta” intendi le banconote… che parola usi per intendere la “moneta” VERA, quella che è fatta di beni materiali come, per esempio, l’oro.
Questa “confusione” tra “moneta” e “valuta”, che io qui denuncio per l’ennesima volta, porta veramente a perdere completamente la possibilità di “capire” da dove deriva il “valore” delle banconote, della “valuta”, e di come si formano “i prezzi”.
Cerco di rendere evidente il “problema” con un semplice esempio.
Tutti sanno e dicono che se si stampa valuta (banconote) si crea svalutazione (infatti, svalutazione, non smonetizzazione), che significa “perdita di VALORE” delle banconote per aumento dei “prezzi”.
Ma com’è che avviene sta “cosa” della “svalutazione” e perchè?
Ecco l’esempio:
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Tizio produce bicchieri, ne ha fatti dieci e li vende a 5 Euro… con 5 Euro si può comprare 1 panino da Caio, quindi sa che con quei 10 bicchieri si può comprare 10 panini.
Caio sa che con i 5 Euro che Tizio gli dà per comprare i suoi panini, si può comprare un bicchiere… quindi, ogni volta che vuole un bicchiere, fa un panino da vendere a Tizio. Caio fa 10 panini, perchè vuole dieci bicchieri.
Improvvisamente… la banca centrale decide di stampare 100 Euro, e li dà a Sempronio.
Sempronio va da Caio e si vuole comprare 10 panini.
Anche Tizio va da Caio con 100 Euro, e si vuole comprare 10 panini.
Caio però ha dieci panini in tutto e, per accontentare entrambi i clienti, li mette in vendita a 10Euro all’uno, invece che a 5, così entrambi i clienti ottengono 5 panini e non c’è disparità di trattamento tra un cliente e l’altro.
Il giorno dopo Caio va da Tizio a comprare un bicchiere e gli vuole dare 5 Euro; altolà dice Caio, eravamo sempre d’accordo che un tuo panino vale come un mio bicchiere… ieri mi hai chiesto 10Euro per un tuo panino, ed ora vuoi un bicchiere per 5 Euro? Mi spiace, ma da oggi anche i miei bicchieri costano 10 Euro l’uno; sennò, come faccio a comprare gli stessi panini di prima?
Il sig. Rossi, non lavora più da tempo, ha però una pensione, di 300 Euro al mese.
Era abituato a mangiare due panini al giorno… ma da quando i prezzi sono aumentati… ne riesce a comprare solo uno… la metà di prima.
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Fine dell’esempio

Morale: stampando banconote, il prezzi aumentano perchè i BENI ESISTENTI sul mercato rimangono invariati ma l’aumento delle unità di valuta disponibili, dovuto alle nuove banconote immesse sul mercato, crea maggiore domanda di beni.
Ma, a prezzi aumentati, con lo stesso numero di unità di valuta ci si compra MENO DI PRIMA; ciò significa che le unità di valuta, hanno “PERSO VALORE”.

Domanda: ma se stampare banconote fa perdere valore alla valuta… allora bruciare banconote ne fa aumentare il valore?
Risposta: Sì

Allora converrebbe bruciarle, così, a parità di stipendi e di risparmi, si comprerebbero più cose, no?
il problema è che la stampa delle banconote ha fatto scontento il Sig. Rossi che si compra la metà di quello che comprava prima, ma ha fatto contento il Sig. Sempronio che si è comprato 5 panini, che gli sono stati praticamente regalati dalla Banca Centrale… ovvero, la Banca Centrale, stampando valuta, ha impoverito il Sig. Rossi, per arricchire il Sig. Sempronio.
La stampa di valuta, infatti, non “arricchisce” il mercato, non apporta nuovi beni sul mercato (nuovi panini, nuovi bicchieri), ma incrementa la domanda di beni.

Chi crede che stampando banconote, si possa comprare “di più” (o che si possa estinguere debiti senza conseguenze sui prezzi!)… sbaglia alla grande. I beni sul mercato rimangono sempre quelli (in un dato momento) e non dipendono dal numero di banconote (unità di valuta) immesse nel mercato.

Ora… cosa c’entra tutto quanto sopra con la distinzione tra “moneta” e “valuta”.
C’entra in questo senso.
Se fosse vero che la Banca centrale stampasse “moneta”, allora per ogni banconota stampata e distribuita, PRODURREBBE ANCHE L’EQUIVALENTE NUMERO DI PANINI E BICCHIERI.
Capito?

Cioè, la MONETA è FATTA CON I BENI (le monete d’oro, erano e sono infatti “moneta”, in quando sono un “bene” esse stesse, in quanto hanno un loro VALORE intrinseco)… la VALUTA è fatta con qualsiasi cosa che “non vale”.

Stampare MONETA significherebbe immettere “beni”, “oggetti di valore”, sul mercato; stampare VALUTA significa solo aumentare le unità di valuta in circolazione le quali, quindi, competendo tutte assieme per l’acquisto della stessa quantità di beni, si troveranno a essere “diluite” e perdere di “valore unitario”… cioè si svaluta.

Questa distinzione è fondamentale per tenere presente che nel rapporto tra stampa di valuta, e prezzi, in mezzo c’è la “moneta”, ovvero “i beni”.

Dirò di più.
L’esempio sopra riportato non spiega come si sono formati i prezzi quali 5Euro per un bicchiere e 5 per un panino.
Perchè 5 e non 10 o non 2?
La risposta è “in breve”: perchè solo “una parte” dei “beni” sul mercato costituiscono “moneta” e su quella parte, dato il suo “valore”, le “banconote”, traggono il loro valore, da cui derivano i “prezzi”.
I beni che costituiscono “moneta” sono quelli che stanno “al banco”, quello stesso “banco” che ha emesso le prime “banco-note” dalle quali prime banconote derivano i primi prezzi.
Quindi, la valuta anche nella forma di banco-note, trae valore dalla moneta che è costituita dai beni che stanno al banco, sulla base del valore della valuta si formano i prezzi; variando il numero di unità di valuta senza una corrispondente variazione di beni moneta, si ottiene una variazione dei prezzi.

Quindi, conclusione… se si dice che si stampa moneta… come fai poi a spiegare che la moneta è fatta di beni e non di banconote e che le banconote prendono il valore dalla moneta!?

Boh!

Hal Ex

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  • GIovanni

    Bel ragionamento ma il problema ad esempio qui in Cina è che i cinesi non sono ricchi , ma hanno tanta moneta ma il governo essendo una dittatura può decidere di non comunicare al mercato che c’è più moneta ..quindi niente inflazione e tutti piu ricchi..

  • ale

    hai spiegato nella seconda parte dell’articolo il meccanismo dell’inflazione e deflazione ma per completezza avresti dovuto parlare anche di stagflazione, a parte queso il mio punto di domanda è sulla prima parte dell’articolo che con la prima non c’entra assolutamente nulla e nemmeno hai capito il disappunto di chi si lamenta perché perché le banche stampino moneta, il punto è che la moneta dovrebbe essere stampata da un istituto pubblico e non privato che con svariati meccanismi sono diventati poi dei perfetti falsari legalizzati, e così è successo anche per i primi gioiellieri che seguendo l’esempio dei templari emettevano note di banco e quando si sono accorti che la maggior parte delle persone non ritirava più il proprio oro hanno cominciato ad emettere più note di banco di quelle che realmente potevano fare in base alle riserve d’oro in loro possesso, in pratica le banche oggi fanno la stessa cosa ma affinando e complicando il processo, cioè apparentemente si sono date delle regole per generare denaro dal nulla e riescono anche a farsi pagare dallo stato per produrre moneta.

  • chesi

    il prof. auriti aveva ragione quando sosteneva che noi viviamo in un contesto ti distorsione culturale. chi ha inquinato le nostre vite sono le banche centrali. la moneta è solo carta ,ma se aquisisce valore è perche siamo noi che diamo valore a quei pezzi di carta. gia questo spiega che la moneta appartiene ai cittadini. se mettiamo un banchiere a stampare moneta in un’isola deserta il valore non nasce,perche manca la gente.e invece noi siamo debitori di tutta la moneta in circolazione perche emessa con interessi..siamo come quei animali che nascono e vivono in gabbia, la nostra è una curvatura della liberta,pero facciamo molta fatica a capirlo….

  • Dave

    Analizzando la formula di scambio su cui si basano tutti gli economisti l’ inflazione viene generata solo se gli altri termini non possono essere che costanti ovvero il sistema utilizza la piena capacità produttiva, solo in quel caso l’unica variabile sarebbe il prezzo che quindi aumenterebbe.

    Mi sembra chiaro che nei periodi di crisi la capacità produttiva è molto lontana dal suo massimo, quindi se può crescere diventa anch’essa una variabile.

    In ogni caso non vedo come si possa avere paura delle conseguenze di una potetica inflazione quando la recessione in cui siamo già oggi ha conseguenze economiche e sociali anche peggiori.

  • stefano angeli

    Stampare moneta (pardòn valuta) non crea ricchezza, ma la sposta…nell’esempio la spostava dalle tasche del pensionato (ma anche di Tizio e Caio) a quelle di Sempronio. Normalmente la produzione di valuta crea svalutazione, ovvero incremento dei prezzi, ovvero inflazione. L’inflazione sottrae ricchezza a tutti trasferendola normalmente allo stato. L’Inflazione infatti è una tassa.

  • Dave

    Ultima domanda, se con il sistema attuale il denaro in pratica viene creato facendo un debito come si potrà mai avere la possibilità di ripagare quanto è stato prestato più gli interessi?
    Mi sembra ovvio che per pagare gli interessi bisogna fare un altro debito perché in circolazione non esiste neppure il denaro necessario a coprire quanto dovuto.

    Inoltre anche volendo raggiungere il pareggio di bilancio per cercare di ridurre il debito in realtà non si potrebbe fare altro che tagliare tutte quelle voci del bilancio statale che sono un costo e non danno profitti come la scuola, la sanità …( ma che sono la base del vivere civile, se solo i ricchi possono permettersi di studiare e curarsi ritorniamo al medievo), in questi anni si è fatto proprio questo e il risultato è stato quello di ridurre i posti di lavoro, quindi meno consumi, quindi decrescita.
    con la recessione il pil scende e pertanto il rapporto debito , pil sale in percentuale, questo vuol dire che delle entrate dello stato una parte sempre più grande sarà spesa per pagare gli interessi sul debito, quindi si dovranno fare altri tagli e così via in un circolo vizioso che non può che avere conseguenza disastrose per i popoli.

  • Dave

    Vorrei fare una domanda a chi ne sa di più in merito:

    Come è possibile che nel bilancio delle banche centrali venga messo nelle passività il valore nominale della valuta creata?
    In primo luogo mi pare che il costo tipografico sia molto inferiore e inoltre per la stragrande maggioranza si parla di moneta virtuale ( ovvero di semplici numeri digitati su un terminale ).

  • Dave

    Recentemente ho letto questo articolo ( http://memmt.info/site/stampare-moneta-non-crea-inflazione/) che sottolinea il fatto che l’aumento di valuta in realtà non porta necessariamente ad un aumento dei prezzi, considerando la situazione economica attuale in cui siamo molto lontani dalla piena occupazione e le risorse non sono sfruttate come potrebbero.

    voi cosa ne pensate?

    Riguardo al fatto di far stampare valuta ai privati o meno, se questi traggono un profitto dal vendere banconote allo stato perché lo stato stesso non potrebbe fare la stessa cosa tenendo per se tale profitto?

  • krommino75

    Non è un mio ragionamento, è quello che hanno fatto per secoli tutti gli stati con la sovranità monetaria e che alcuni continuano a seguire, a differenza dell’Italia e paesi della zona euro che l’hanno regalata ad una cricca di banchieri criminali. Lei è un altro troll che si arrampica sugli specchi, ha già esaurito gli argomenti. Ignorante e presuntuosA sarà lei e anche qualcos’altro! Si nasconda parassita!

    • Tommasodaquino

      La “carenza” di moneta come causa delle crisi è una spiegazione che veniva data dai mercantilisti nel 1500…..almeno cerchiamo di innovarci un po’, no?

  • Roberto Fedeli

    Ok secondo il suo ragionamento basta che sia lo stato a stampare (il succo è quello) certo come no pubblico è bello si stampano un paio di trilioni e abbiamo risolto tutti i problemi, non si pagano gli interessi tanto non è rischioso e quel denaro basta stamparlo…….giustamente.
    Allo stato serve gente come lei ignorante e presuntuosa!

  • krommino75

    Lei non capisce che i banchieri privati non servono ai cittadini o fa finta che è ancora peggio, statalizzare le banche significa renderle pubbliche che stampano moneta a credito per conto dello stato che non ha più interessi da pagare ai banchieri privati usurai criminali. In Iran li impiccano, in Cina gli sparano in testa e qui in Europa li servono e li lasciano rubare alla grande. Auguri troll del cazzo

  • Liberalista

    Statalizzare le banche vuol dire mettere i politici al posto dei banchieri. Se lei non capisce il significato di ciò che sostiene, mi dispiace per lei. Auguri

  • krommino75

    Liberista la cazzata di mettere un politico al posto di un banchiere l’ha detta lei! Per risolvere il problema bisogna statalizzare le banche, quelle private non dovrebbero neanche esistere e invece stanno imponendo le loro regole non scritte (sic!) a tutti quanti.
    Appunto Roberto che sta dicendo, il materiale non manca, mi dica chi ci sta guadagnando adesso, me lo dica! Mi risulta che quando c’era la lira, a prescindere da politici ladri, la situazione era ben diversa, visto che l’Italia era tra le prime sette potenze industriali del mondo, mentre nel giro di qualche anno siamo diventati da terzo mondo con la perdita assoluta di ogni sovranità nazionale, con uno stato che non fa lo stato. In Ungheria si sono ripresi la sovranità monetaria e stanno da dio tanto per fare un esempio, le vostre chiacchiere da bar sono fuffa.

  • Roberto Fedeli

    @krommino75 Che tristezza…. eppure materiale dove capire i funzionamenti di base chi ci guadagna e chi invece perde non mancano.
    Dimmi solo una cosa se tu fai un debito diciamo per comprare casa paghi 500 al mese per il mutuo e spendi 700 per le altre spese il tuo stipendio è 1200 e non hai altro stock di valuta disponibile. Che fai continui a spendere per le altre spese 700 e magari cerchi anche di spendere meno per ogni evenienza oppure spendi 800 al mese e accumuli altro debito?
    Lo stato al posto tuo non ci penserebbe due volte (tanto paghiamo noi)……

  • Liberalista

    Quindi se al posto di un banchiere (che stampa, decide, interviene) ci metti un politico (cosa che peraltro avviene già, visto che il legame è talmente stretto che è impossibile capire chi fa cosa) risolvi il problema. Che ideona!

    • renato.dragonetti

      e perchè un banchiere deve “”””stampare””””” ossia creare moneta? Un banchiere privato non hanessun diritto di creare moneta.E’ un falsario legalizzato.

  • krommino75

    Lo stato ha ceduto la sovranità monetaria ad un ente privato che stampa moneta, assumendosi il potere immenso di stamparne quanta ne vuole, quando vuole e decidendo a chi darla e non, oltretutto chiedendo degli interessi agli stati i quali sono costretti ad indebitarsi e continuare a pagare un debito fasullo matematicamente impossibile da estinguere, tanto a rimetterci sono sempre i cittadini. Stampare soldi no non rende ricchi, ma straricchissimi. Le banche non falliscono mai perchè non funzionano come le normali aziende, la contabilità bancaria è in realtà una grande truffa, tra soldi in nero, vari livelli di signoraggio, interessi e derivati. Se poi una banca privata fallisce è perchè era stato pianificato in precedenza, vedi Lehman brothers! Tutto il resto arriva di conseguenza, il potere d’acquisto lo decidono le banche private in collaborazione con varie associazioni criminali di rating e di controllo (di facciata), poi i politici servi eseguono gli ordini e chi si mette contro finisce male, gli esempi si sprecano: Moro, Kennedy, Dalla Chiesa, le stragi di piazza, le strategie della tensione, le guerre, perchè in ogni guerra c’è sempre di mezzo una banca PRIVATA, basta vedere chi si è arricchito durante e dopo ogni grande guerra o crisi finanziaria, guarda caso sono sempre loro: i banchieri privati, coloro che stampano soldi, moneta, valuta o come cazzo volete chiamarla!

  • renato.dragonetti

    …. il potere d’acquisto fissato dalle banche private oggi è bassissimo.perchè a fronte di uno stipendio di 1200 euro a dir tanto si hanno prezzi di case di 120000 per 70 mq e affitti a minimo 600 euro. Il resto dei prezzi e del basso potere d’acquisto viene a cascata.Tutto alto in rapporto allo stipendio medio.

    • eridanio

      Ai bimbi buoni la dolce Euchessina ….lei mi sa che ha spinto parecchio :-)

    • FrancescoL

      Non vedo l’ora che lei pianificatore centrale ci spieghi come andrebbe “fissato” il potere di acquisto. Per me usa dei termini senza conoscere il significato, la materia prima che è sempre stata scarsa è il buon senso e lei ne è la riprova.

    • Fabio

      lei parla di stipendio netto, mentra il lordo è il doppio e ci deve aggiungere 13ma, 14ma e 15ma (il TFR) . il totale per il datore di stipendio è altissimo e non hai idea di quanto lavoro si dovrebbe fare per una tale resa.

      purtroppo conviene unirsi al piagnisteo di chi condanna i padroni cattivacci e tiranni chepagano pochissimo e pretendono tantissimo.

  • renato.dragonetti

    Sono costernato nel leggere certe cose, voi liberisti o non sapete o fate finta di non sapere come vanno le cose ma andiamo con ordine:
    1) la cosa piu importante è che la banca centrale non stampa nessuna moneta ne la regala a nessun signor Sempronio della strada.
    Quando la Banca Centrale stampa moneta oggi , non da soldi a nessuno che passa da quelle parti , tipo che hai scritto l’articolo ma come stai messo?????
    Oggi come oggi non fa altro che regalare denaro alle banche, difatti quando le banche private sperperano i soldi dei correntisti in speculazioni e investimenti fasulli (difatto oggi le banche sono anche banche d’affari cioè fanno una specie di impresa ma solo per arricchirsi all’infinito) la Banca centrale(ente privato di proprietà delle banche private) non fa altro che comprare titoli di stato allocati nelle banche private e così danno del denaro gratuito a bassissimo tasso di interesse alle banche. Difatti oggi per causa del liberismo lo Stato per finanziarsi dà i suoi titoli di stato alle banche private le quali in cambio, creano denaro dal nulla(allo scoperto) a costo di interessi del 3 o 5 % cioè altissimi. Fatta questa precisazioni e considerato che la grande maggioranza dei titoli di Stato rimangono allocati nelle banche quando una banca non ha piu denaro dei correntisti da spendere oppure gli Stati non pagano gli interessi stratosferici, la banca fa quello che ho detto sopra ossia si becca i denari gratuiti dalla banca centrale. Ecco il significato di stampare moneta.
    ovviamente l’idiota dell’articolo pensa che stampare moneta oggi significa che sia un processo puramente tipografico.L’idiota dell’articolo non ha capito che oggi la creazione della moneta o della valuta avviene per un processo puramente informatico. La stampa della moneta tipografica avviene per rinnovare la moneta circolante attraverso i bancomat e gli sportelli postali o bancari.

    2)Sull’esempio tipicamente liberista dei panini il discorso è esilarante.
    Caio siccome ha solo 10 panini allora raddoppia il prezzo.Ma idiota che hai scritto l’articolo, non capisci che il tuo ragionamento non ha senso.Perchè se la domanda è doppia Caio non fa altro che aumentare la produzione dei panini allo stesso prezzo, magari assumendo anche un dipendente e dando lavoro.Forse che c’è penuria di materia prima perchè è finito il grano nel mondo???? forse c’è stata l’invsione di cavallette e non c’è piu grano nel mondo??? forse è scomparso il 90% di acqua dalla pianeta Terra improvvisamente e non si può piu fare il pane???Idiota!!
    Il discorso invece vale esattamente per l’opposto. Se non c’è moneta in circolazione(deflazione) e gli stipendi sono bassi vuol dire che il potere d’acquisto è basso, cioè io con 10 euro ci compro 5 panini invece che 10 panini. Questo è il problema di oggi.

    3) La moneta o valuta ha la si distribuisce o con stipendi base per certe categorie di persone non abili al lavoro (perchè lo Stato è monopolista e creatore della moneta epuò dare questa moneta quanta ne vuole) o per chi è abile al lavoro tramite la creazione di lavoro.Lo Stato può e deve contribuire a creare lavoro oltre ai privati, per garantire la piena occupazione.In questo modo si distribuisce denaro in giro e il potere d’acquisto rimane elavato anche se c’è una inflazione moderata fossanche a due cifre, perchè ciò che determina il valore della moneta non è la quantità che c’è in giro ma il potere d’acquisto degli stipendi.
    Oggi chi determina il valore della moneta o della valuta (che sono la stessa cosa ormai perchè non esistono piu monete di argento od oro che ne determinano il valore perchè grazie alla tecnolgia le banconote sono difficilmente falsificabili) sono gli stipendi e i prezzi di prima necessità ossia le case. Il costo delle case e degli affitti determina il valore di una moneta percè il resto è tutto un processo a cascata.Siccome oggi lo Stato non svolge piu la funzione di clmiere dei prezzi, oggi chi determina il valore cioè il potere d’acquisto della moneta (o banconota) sono le banche private che direttamente o attraverso immobiliari di cui sono proprietarie fisssano i pressi delle case e degli affitti e da qui avviene tutto un processo a cascata che determina il potere d’acquisto di una moneta e di uno stipendio.

    • leonardofaccoeditore

      Lei è ignorante così, per natura, ho ha studiato per diventarlo?

      • renato.dragonetti

        credo che qui sono l’unico a non esserlo o non far finta di esserlo perchè ho spiegato quello che ho scritto.La teoria di chi ha scritto l’articolo sopra non ha nessun tipo di ragionevolezza nè è quello che succede nella realtà.
        nella germania post bellica prima guerra mondiale l’inflazione era altissima perchè c’era una vera e propria penuria di materie prime per carestia, inoltre quelo poco che si produceva veniva venduto all’estero per ripagare i debiti di guerra.Ecco perchè l’inflazione era a tre o quattro cifre.Gli stipendi decuplicavano per aumentare il potere d’acquisto, ma il problema non erano gli stipendi basi ma la materia prima per produrre che mancava. Non c’entra nulla con lo scenario dell’articolo.

        • George

          Ti stimo tantissimo! Ed hai pienamente ragione, non farti scoraggiare dalle pecorelle qui presenti

  • FrancescoL

    non rende ricchi, anzi

    • Rufini Emiliano

      Ma chi l’ha detto che i 100 euro vanno tutti a Sempronio?Vanno divisi per Tizio Caio e Sempronio!Che in questo caso produrranno più panini e più bicchieri mantenendo lo stesso prezzo accontentando tutte le richieste.

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