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TRIPADVISORdi REDAZIONE

“Stiamo rivedendo il provvedimento dell’Antitrust, ma da un esame preliminare della decisione riteniamo che non sia ragionevole, siamo fortemente in disaccordo con il suo contenuto e faremo appello”. Questa la posizione di Tripadvisor dopo la decisione dell’Antitrust che ha multato la societa’ per 500 mila euro. “Crediamo fermamente che TripAdvisor rappresenti una forza positiva, sia per i consumatori sia per l’industria dell’ospitalita’”, aggiunge la nota. “Combattiamo le frodi con forza e abbiamo molta fiducia nei nostri sistemi e processi – aggiunge Tripadvisor – Da un primo esame riteniamo che le conclusioni dell’Antitrust siano ingiustificate e non in linea con la realta’ commerciale e non solo quella di societa’ che si occupano di “contenuti generati dagli utenti” ma di qualunque societa’ in qualunque settore”.

“La politica di tolleranza zero dell’Antitrust – continua Tripadvisor – significa che ci avrebbero condannato anche se solo una recensione su un milione fosse stata considerata non accurata. E’ stato adottato uno standard che non e’ realistico per nessuno modello di business. Si dovrebbe giungere alle stesse conclusioni contro una banca che utilizza la parola “sicuro” o “protetto” perche’ 1 cliente su 200 milioni ha subito un tentativo di frode sulla sua carta di credito. O contro una societa’ di sicurezza di internet che utilizza termini simili perche’ lo 0.0000005% dei suoi clienti ha preso un virus sul suo computer. Nessuna organizzazione, business o persona al mondo e’ piu’ incentivato di TripAdvisor ad assicurarsi che i contenuti sul sito siano accurati.
Fondamentalmente, se le persone non trovassero utili le recensioni non continuerebbero a tornare sul nostro sito”.

“L’interesse principale di TripAdvisor e’ mantenere il sito privo di frodi – prosegue ancora la nota – infatti, sono piu’ di 300 milioni le persone che ogni mese vengono su TripAdvisor perche’ lo considerano un sito di viaggi valido e utile. Ed e’ il 98% degli utenti italiani ad aver dichiarato che le recensioni di TripAdvisor sono precise rispetto all’esperienza che ha poi avuto. I nostri sistemi e processi sono estremamente efficaci nel proteggere i consumatori dalla piccola minoranza di persone che cerca di raggirare il nostro sistema. Abbiamo team e sistemi sofisticati per individuare i responsabili di frodi e mettiamo in atto forti penalizzazioni per dissuaderli.

Le recensioni passano attraverso il nostro sistema di monitoraggio che ne mappa il come, cosa, dove e quando. Utilizziamo sofisticati strumenti automatizzati e algoritmi per individuare modelli di attivita’, impiegando le migliori pratiche adottate in vari settori, come le carte di credito e le istituzioni finanziarie, con un team di oltre 250 specialisti dei contenuti, che lavorano 24 ore su 24, 7 giorni su 7 per mantenere la qualita’ delle recensioni”. “Milioni di persone utilizzano ogni giorno il nostro sito per trovare aiuto nel prendere le migliori decisioni ed essere sicuri di ricavare il miglior valore possibile dai loro soldi guadagnati con fatica. Senza una piattaforma come la nostra milioni di consumatori si troverebbero in una condizione peggiore. La missione dell’Antitrust e’ di proteggere i consumatori quindi i principi alla base delle nostre due organizzazioni dovrebbero essere allineati. Tuttavia non possiamo non notare che in questo caso l’Antitrust ha portato avanti il procedimento sotto l’impulso di un’associazione di imprenditori e non di consumatori, che invece l’Antitrust ha il potere di tutelare, e che non e’ presente nella documentazione in atti quasi nessun reclamo da parte di consumatori. Vogliamo rassicurare la nostra community sul fatto che il business di TripAdvisor rimane invariato: la preziosa risorsa di viaggio che milioni di persone utilizzano ogni settimana continuera’ a operare come sempre, cosi’ come porteremo avanti al 100% il nostro impegno verso i sistemi efficaci e aggressivi che utilizziamo per individuare le frodi”, conclude Tripadvisor.

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Showing 6 comments
  • CARLO BUTTI

    Ho l’impressione che tutti gli Antitrust, nessuno escluso, anziché comportarsi da agenzie di tutela dei consumatori, secondo il loro statuto istituzionale, si siano fatti strumento di lotta fra potentati economici: chi si vede sopraffatto da un concorrente più capace o più fortunato, lo accusa di abuso di posizione dominante o di consimili fattispecie trasgressive. In questo modo, anziché “mantenere libero” il mercato, come vorrebbe l’ideologia neoliberale, i burocrati anti-monopolio lo distorcono a danno dei consumatori, indebolendo le posizioni dei produttori più efficienti e rafforzando quelle dei meno efficienti. Hanno una visione statica dell’economia, fondata sul dogma dell’equilibrio; un equilibrio che esiste solo nei modelli libreschi, non nella realtà, dove domina invece la “distruzione creatrice”. Gli Antitrust, invenzione dello Stato, sono illiberali come lo Stato. Da distruggere, gli uni e l’altro, senza pietà

    • Pedante

      +1. Ancora più dannoso perché insidioso e stimato dal pubblico.

  • Pedante

    Se non seppelliremo il mostro neoclassico sarà lui a seppellire noi, vivi.

  • Pedante

    Fa bene l’Antitrust.Troppe recensioni rovinano la sorpresa.
    https://www.youtube.com/watch?v=NG3-GlvKPcg

  • Fausto

    Allo stato non piace la libertà.

    • leonardofaccoeditore

      Lo Stato è l’antitesi della libertà :-)

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