In Economia

monete_oroDI GIOVANNI BIRINDELLI

“La crisi delle banche venete ha raggiunto «livelli» tali che hanno reso necessario «un intervento di salvataggio per evitare i rischi evidenti di un fallimento disordinato».

Il premier Paolo Gentiloni introduce così il decreto varato dal consiglio dei ministri per il salvataggio di Veneto Banca e Popolare di Vicenza”.
C’è qualcuno che ha viste scritte, in qualunque articolo di qualunque giornale relativo al fallimento delle banche venete, le parole “riserva frazionaria”?
Lasciamo da parte le questioni scientifiche.

Mi rivolgo ai totalitari inconsapevoli. Ai collettivisti in buona fede. Ne ho molti fra i miei contatti. Il fatto che durante una crisi bancaria che senza l’intervento coercitivo del governo (nell’immediato 17 miliardi rubati alle persone) sarebbe diventata sistemica, in nessun articolo di nessun giornale sia menzionato il problema di fondo costituito dal fatto che le banche possono prestare denaro che non hanno, non vi sembra strano?

Davvero, anche senza entrare nelle questioni economiche ed etiche: questo fatto non vi fa sentire puzza di bruciato?

Io non sono un ingegnere, ma se leggessi che sempre più aerei di un particolare tipo e modello precipitano e tutto si va a fare tranne che andare a vedere se c’è un problema in quel modello, al punto che non si parla proprio di quel modello da nessuna parte, mi insospettirei…

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  • Sency

    E per quanto riguarda lehman brother bisogna tener presente che tripla AAA non è garanzia totale di impossibilità di fallimento, ma solo una possibilità molto bassa.

    • winston diaz

      Certo, e il contadino veneto che scende dal trattore dovrebbe saperlo. Altrimenti ZAC!, selezione darwiniana, poteva stare piu’ attento agli inghippi del mercato finanziario, cazzi suoi.

      • Sency

        Prima di salire sul trattore usavano la zappa ed erano analfabeti. E dopo essere saliti sul trattore hanno cominciato ad usare anche fertilizzanti e sostanze chimiche. Qualcuno usa le biotecnologie. Se studiassero un po’ di economia non sarebbe così scandaloso, altrimenti potrebbero accontentarsi di fare i braccianti (nel senso di guidare il trattore), senza voler essere a tutti i costi imprernditori o “prenditori” leghisti pro quote latte. Senza contare che la finanziarizzazione e il moral hazard sono stati probabilmente esasperati dalle banche centrali e non dai libbberisti senza scrupoli.

  • Sency

    Winston, io ho capito benissimo a chi ti stai riferendo, si sono messi tutti assieme per promuovere quella cosa e strepitano contro quelli che ne sono rimasti fuori. Però dovresti guardare anche il rovescio della medaglia. Dietro al bitcoin e compagia ci sono soprattutto programmatori di ideologia libertaria cristallina, gente razionale che più razionale non si può, che non si espone nè politicamente, nè commercialmente perchè sono dei nerd incapaci da questo punto di vista. Nel mondo reale questa gente è una minoranza della minoranza e fino a ieri poco importava che avesse ragione. Però hanno trovato l’uovo di Colombo: un meccanismo economico, un sistema matematico, chiamatelo come volete, che ha la capacità (forse) di attaccare alle fonadamenta la moneta di stato e tutto il resto che gli gira intorno. E questo l’hanno ottenuto riuscendo a coinvolgere per puro interesse speculativo i personaggi da te descritti.
    Quindi capisco la perplessità, ma questa è stata sempre la forza dirompente del libero mercato. Piaccia o non piaccia, lo speculatore è nostro amico, come ad esempio anche tutti i personaggi discutibili presentati da Walter Block in “Difendere l’indifendibile”

    • winston diaz

      “E questo l’hanno ottenuto riuscendo a coinvolgere per puro interesse speculativo i personaggi da te descritti.”

      Peccato che tralascino di dichiarare una delle principali caratteristiche del bitcoin: il fatto che TUTTE le transazioni di TUTTI e per SEMPRE siano tracciabili.
      Un nonnulla, per gente che contemporaneamente perora il contante per l’anonimato che esso consente.
      Ammesso che siano in buona fede, nella migliore delle ipotesi, sono quatttro coglionazzi all’ipercubo, abbi pazienza.

      • Sency

        Alcuni wallet bitcoin sono molto difficilmente tracciabili, ad esempio Mycelium.
        Esistono molte cripto totalmente non tracciabili: Zcash, Monero, Komodo (che tra l’altro usa blockchain bitcoin), Boolberry, Husch, Zencash e molte altre.
        Ripeto che non voglio difenderli, sono convinto che agiscano per puro interesse, però dovresti informarti meglio.

  • spago

    Un vecchio articolo su sicurezza certificazioni e mercato..

    https://mises.org/library/what-keeps-us-safe

  • Spago

    Il libertarismo ha a che fare con il binomio libertà/responsabilità. Non è tua responsabilità essere esperto di tutto, ma prima di affidare i tuoi soldi a qualcuno, banca compresa, devi fare delle valutazioni e non andare sulla fiducia. Come per ogni altra cosa, se non te ne intendi tu personalmente vai a chiedere a chi se ne intende.

    Il fatto è che meno ci si fida di default delle banche, perchè tanto poi lo Stato le salva tutte, perchè tanto i depositi sono assicurati, più è sentita la necessità di una valutazione seria del rischio, e più è probabile che questa domanda incontri una risposta.

    Magari a dare risposte si presenta anche Wanna Marchi e a dire il vero un mondo senza venditori di fumo non esiste, ma quale sistema elimina prima e in modo meno doloroso le Wanne Marchi? Il libero mercato, o lo Stato?

    E con quale sistema il libero mercato si libera dei professionisti e delle imprese, banche comprese, che non fanno bene il proprio mestiere? con il fallimento.

    • winston diaz

      Consiglio una discesa nel fangoso mondo reale: teniamo presente che lehman brother era tripla A fino al giorno prima del fallimento, secondo le varie agenzie _private_ di rating…

      E non e’ per caso, una banca, una finanziaria, non vi faranno MAI sapere quale e’ il reale stato dei loro conti e a chi hanno prestato i (vostri) soldi, il loro mestiere e’ proprio giocare sull’ignoranza degli altri e sull’anticipazione a scommessa del futuro (speculazione significa anticipare i movimenti del mercato, ma significa anche fare di tutto per influenzarne l’andamento secondo il proprio vantaggio, cosa che si fa raccontando balle per cercare di far avverare le proprie previsioni su cui si e’ scommesso – vedi il tam tam sul riscaldamento globale da parte della speculazione dell’economia-green, ma anche i promotori finanziari del bitcoin, che stanno facendo di tutto, mistificando le caratteristiche di quella moneta, per spingere piu’ gente possibile (il “parco buoi”) alla gara all’acquisto e all’esplosione del prezzo – sperando che i bitcoin che hanno in portafogli e hanno acquistato a 1, arrivino a 70.000 euri…)

      Non facciamoci prendere per i fondelli… l’armiamoci e partite e’ vecchio quanto il mondo e sta dappertutto.

  • Alessandro Colla

    Non si tratta di diventare tutti esperti di bilancio e di gioco dell’oca. Basterebbe una mentatlità contrattuale e un conseguente sistema basato sulla libera contrattazione. Se deposito il mio risparmio in cambio della sola sicurezza, la banca può anche chiedermi una somma su questa sicurezza. Se una polizia efficiente mi chiede di meno per sorvegliarmi il materasso, posso scegliere in una situazione di libera concorrenza. Se la polizia efficiente non mi garantisce che al materasso possa arrivarci un mio parente convivente con problemi di dipendenza da gioco o da alcool o da sostanze stupefacenti, posso optare per il prezzo eventualmente più alto della banca. Se la banca mi chiede di meno, peggio per la polizia efficiente. Se invece voglio guadagnarci, mi sembra giusto informarmi e rischiare. Ogni negoziante può essere esperto o temerario, il rischio darwiniano è in natura e la filosofia svolge solo l’azione di scoprire gli elementi del rischio. Non sono solo i promotori finanziari a promettere mari e monti a chi li segue, unitamente a dannazione per gli altri. Anche i sacerdoti, per lo meno quelli cattolici e anglicani, agiscono nello stesso modo e la dannazione in questo caso è anche eterna. Se non mi fido, esperto o non esperto, mi limito a non seguirli. Ma anche qui c’è un fattore di rischio, appunto la dannazione eterna. Quando i grandi promotori vedranno pochi clienti saranno più chiari. Se continueranno a vederne tanti anche in mancanza di chiarezza, peggio per i polli. Quando gioco d’azzardo lo so che la probabilità di vincere è una su 999.999 trilioni. Se non lo so, peggio per me e viva Darwin; almeno ingrassa chi lo sa il quale potrà fornirmi la propria elemosina. In fondo chi doveva informarmi (famiglia, scuola, luogo di culto o altro) avrà la dannazione eterna per avermi tenuto nell’ignoranza. O forse no, le divinità che veneriamo ci vogliono ignoranti e premieranno i loro custodi. Da l promotore finanziario mi posso aspettaro truffa od onestà, non libertarianismo. Se poi tra di loro c’è anche qualche sincero libertario, sia il benvenuto. Dal mio vinaio mi aspetto un prodotto di uve e possibilmente senza porcherie solfuree. Non è necessario essere enologi per avere questo desiderio, ma se il vinaio è anche libertario non starò certo a lamentarmi. Dalla mia banca voglio che il mio deposito sia garantito al 99, 99% di riserva frazionaria (ed è già una concessione). Se sono compartecipe in prestiti, voglio una percentuale. In cambio di questa garanzia, la banca mi può ragionevolmente chiedere la perdita del mio deposito in caso di fallimento. Se non mi sento esperto, nessuno mi obbliga ad accettare. Se lo stesso istituto di credito, a scopo pubblicitario, sottoscrive con me un contratto dove si prevede che dell’eventuale fallimento rispondano solo i soci, il curatore fallimentare dovrà onorare quel contratto. Se il contratto non viene onorato, il reato è di truffa. Tutto qui, senza essere necessariamente esperti. E a chi piace il rischio, piaccia anche Darwin. E se non gli piace per ragioni estetico – trascendentali, si attacchi. Al bilancio.

  • andrea

    togliere tutto il denaro dalle banche, lasciare i conti correnti a saldo zero …. in neanche una settimana saltano una dopo l’altra

    • Fabio

      Da una parte, sono consapevoli di questo rischio tant’è che stanno portando avanti la guerra al contante e tracciando tutto e tutti.

      Dall’altra, li togli per farci cosa?
      Trasformi la liquidità bancaria in cartamoneta emessa dallo Stato che solo lui può controllare (permettendoti o vietandoti di convertire)? Col rischio di arrivare a quello che hanno fatto in india dove hanno dichiarato fuori corso tutte le banconote superiori a quello che per noi sono i 50euro?

      Converti nella valuta di un altro stato (esempio in franchi svizzeri, in banconote da 1000 (MILLE) franchi, uno dei tagli più alti del mondo? Dopo lo scherzetto del cambio con l’euro bloccato dai loro politici senza voto popolare, permarrebbe il rischio che anche la svizzera faccia ancora qualche scherzo (possibile dato che la tesaurizzazione della loro moneta ne spingerebbe troppo in alto il valore, potrebbero essere costretti a svalutare per reggere il mercato interno ed internazionale).

      Trasformi tutto in oro, bene rifugio estremo? ma se non sei abbastanza disperato da espatriare, che ci fai?

      intanto lo stato ha riempito di telecamere le strade che portano in svizzera, tanto se non hai nulla da nascondere non hai nulla da temere.

  • Albert Nextein

    La gente , di fronte a vicende simili, dovrebbe iniziare a usare le banche il meno possibile.
    Dovrebbe iniziare a diffidare e prendere provvedimenti per tentare di salvarsi i risparmi.
    Non solo le banche in crisi, ma tutte le banche dovrebbero esser sottoposte ai rigori di una clientela diffidente e non accondiscendente.
    E invece i risparmiatori ingoiano di tutto.
    Menzogne, scuse e distinguo posticci.
    Eppure mezzi per stare un poco più tranquilli ci sarebbero.

  • Spago

    Se le banche fossero lasciate fallire e non ricevessero alcuna forma di aiuto, già questo metterebbe un limite ai loro azzardi.. se i depositi anche quelli medio piccoli non fossero garantiti (almeno da enti pubblici), ma a rischio, le persone si preoccuperebbero di più e si muoverebbero di più in cerca di alternative, e le alternative mano a mano guadagnerebbero terreno. Le banche e le persone che non si adeguassero verrebbero penalizzate e alla fine – come i topi a cui si dà la corrente elettrica – tenederebbero a modificare il loro comportamento. Si spera.

    • winston diaz

      E come no adesso dobbiamo pure diventare tutti esperti di bilancio delle banche, e chi non lo diventa “zac”, selezione darwiniana, perde tutto. Come al gioco dell’oca.
      Mi sfugge come possa avere successo, se non fra i polli, questa evidentemente assurda opinione artatamente sostenuta dai mille promotori finanziari cresciuti negli anni ’80 e ’90 all’ombra delle varie mediolanum, che adesso chissa’ perche’ sono diventati tutti “libertari” e infestano e gestiscono vari blog allo scopo di raccattare clientela per le loro personali speculazioni, promettendo mari e monti per chil li segue, e dannazione per tutti gli altri.
      Meglio lasciar perdere quella gente, sono giocatori di bussolotti peggio delle banche, in concorrenza con esse.
      Col liberalismo/libertarismo non hanno nulla da spartire.

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