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ELOGIO-COP3DI MAURO GARGAGLIONE

Le banche fanno transitare fantastiliardi di dollari ogni giorno, di questi solo una minima parte hanno un corrispettivo cartaceo, tutto il resto sono semplici numeri sui computer.

Nessuno di noi del resto, forse solo i più anziani, ha mai visto la paga lavorativa corrisposta in banconote, io non sono mai stato pagato in cash.

Qual è allora il vero significato della paura di un bank run? E’ molto più facile e veloce bloccare i conti correnti che vietare il contante. Il contan…te è rimasto l’ultimo rimasuglio della testimonianza di un diritto di proprietà, un pezzo di carta che ti dice che sei il proprietario della cifra stampata sopra.

Per poter annullare, in caso di bisogno, questo diritto di proprietà, cioè la proprietà del denaro che ti sei guadagnato, gli Stati devono vietare il contante. Del resto non è pensabile che uno che ha 80.000 euro di risparmi, magari frutto della liquidazione, possa uscire con una valigetta di contanti come si vede nei film, perchè non si fida delle banche. Bisognerebbe trasformare quel denaro in “cose”.

Oppure in oro o in bitcoin. La guerra al contante è la guerra al denaro che hai guadagnato, hai risparmiato o che qualcuno ha guadagnato e ti ha lasciato in eredità. Il target della lotta al contante sei tu e quello che hai.

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Showing 4 comments
  • Pedante

    https://www.economist.com/blogs/graphicdetail/2012/04/focus

    N.b.: La Svezia, gulag intellettuale per eccellenza.

  • Enzo

    L’autore dell’articolo, il bravo Mauro scrive che il contane è rimasto l’ultimo RIMASUGLIO di testimonianza di diritto di proprietà

  • charlybrown

    La guerra al contante è la guerra alle transazioni non tracciabili, non c’entra nulla con la proprietà del denaro, che comunque non può esistere in un sistema fiat, cioè senza vera moneta.
    In un sistema fiat le banconote non valgono di più di numeri digitali scritti su un monitor, essendo anch’esse producibili ad libitum dal monopolista di turno a un costo irrilevante rispetto al valore nominale. Sono debiti che verranno onorati solo al momento dello scambio con beni reali, fino ad allora valgono quanto una cambiale non incassata, cioè la carta su cui è scritta.

  • Albert Nextein

    Ricordo, negli anni 60, quando venivano preparate le buste paga per i dipendenti.
    C’era un addetto alle paghe che faceva i conteggi in base alle ore lavorate.
    Poi c’erano altre voci che non so che fossero, forse ritenute , cassa mutua o simili.
    Ma il bello era che queste buste venivano riempite da contanti, anche monete.
    Poi i dipendenti passavano nel giorno prefissato a prendere busta e firmare ricevuta.
    Era una sana consuetudine.
    Quasi un rito.
    Addirittura, ma potrei sbagliare, qualcuno veniva pagato settimanalmente.

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