In Esteri

DI ANSA

Il Parlamento catalano ha approvato a scrutinio segreto la risoluzione che dichiara l’indipendenza dalla Spagna e la costituzione della Repubblica catalana. L’opposizione unionista non ha partecipato al voto. Il parlamento catalano ha anche aperto il “processo costituente” della Repubblica e deciso l’entrata in vigore della “legge di transizione giuridica e di fondazione della Repubblica”.

Il premier spagnolo Mariano Rajoy ha reagito al voto del parlamento catalano chiedendo su twitter “tranquillità a tutti gli spagnoli”. “Lo stato di diritto restaurerà la legalità in Catalogna”, ha aggiunto.  Rajoy ha poi definito la proclamazione di indipendenza della Catalogna “un atto criminale” e “contro la legge”. Rajoy ha invitato gli spagnoli a “stare tranquilli”. “Lo stato reagirà”, ha aggiunto: “Faremo le cose per bene, con misura, con efficacia”.

Il Senato spagnolo ha approvato l’attivazione dell’articolo 155 della costituzione contro la Catalogna, chiesta dal governo di Madrid.

“La Catalogna è parte integrante della Spagna e gli Stati Uniti sostengono le misure costituzionali del governo spagnolo per mantenere la Spagna forte e unita”: lo afferma il Dipartimento di stato americano in un comunicato.

La bandiera spagnola è stata tolta dalla facciata del palazzo del parlamento catalano.

Poco prima, Rajoy,  davanti al Senato aveva detto che il governo di Madrid destituirà il presidente catalano Carles Puigdemont, il vicepresidente Oriol Junqueras e tutti i membri del Govern con i poteri straordinari che gli saranno concessi dalla camera alta. La procura generale dello stato spagnolo è pronta a chiedere l’incriminazione per “ribellione” del presidente catalano.

La incriminazione per “ribellione” – che comporta pene fino a 30 anni – preparata negli ultimi giorni in un vertice della procura potrebbe essere estesa al vicepresidente Oriol Junqueras.

A Barcellona, i partiti indipendentisti hanno presentato nel Parlamento catalano una risoluzione che sarà votata dopo mezzogiorno nella quale si afferma: “costituiamo la Repubblica catalana come stato indipendente e sovrano di diritto democratico e sociale”.

Migliaia di persone sono davanti al Parlamento di Barcellona, in un mare di bandiere indipendentiste.

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Showing 5 comments
  • Alessandro Colla

    Il Dipartimento di stato U.S.A. ha perso una buona occasione per evitare di essere legittimamente accusato di indebita ingerenza negli affari di altre sovranità. Con questa uscita tradiscono il pensiero di Jefferson e gli ideali di autodeterminazione. Inoltre è un’uscita tipicamente clintonian – obamiana, non in linea con le motivazioni che hanno portato al successo l’attuale amministrazione. Forse il problema consiste negli affari di qualcuno che ritiene siano più vantaggiosi se trattati con una Spagna unita.

  • Albert Nextein

    Notevoli gli Usa , che perdono una buona occasione per starsene fuori da affari altrui.
    Loro che per nascere come entità statale hanno combattuto contro il Regno Unito.

  • vetrioloblog

    Se la Catalogna sarà una repubblica meno statalista della madre Spagna, sarà valsa la pena di chiedere l’indipendenza. Altrimenti rimarrà agli indipendentisti la magra soddisfazione di essersi scelti lo Stato padrone sotto il quale morire.
    Quanto alla solidarietà con la Spagna espressa dagli Stati Europei e dagli Stati Uniti, mi sa tanto di paura di evitare situazioni simili in casa propria.

  • Giovanopoulos

    “Repubblica catalana come stato indipendente e sovrano di diritto democratico e sociale”.
    “democratico e Sociale??!!
    Cominciamo bene!…
    …se fossi in loro, aggiungerei anche “…fondata sul lavoro”.

    • Dino Sgura

      Ormai il decentramento è un fenomeno inarrestabile. Sempre di secessione si tratta, a questo punto fortunati gli Spagnoli.

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