In Esteri, Scienza e Tecnologia

DI GIUSEPPE SANDRO MELA*

Il fatto.

Centinaia di migliaia di famiglie tedesche si sono viste tagliare i fili della corrente perché non riuscivano più a pagare le bollette della energia elettrica. Intanto, i costi dell’energia continuano a crescere giorno dopo giorno. Il Presidente dell’Associazione dei Social VdK, Ulrike Mascher, accusa il Governo Federale di non valutare “la dimensione sociale della politica energetica”.  l Presidente del consiglio di amministrazione della Consumer Reno-Westfalia, Klaus Müller stima che “Dal dieci al quindici per cento della popolazione fatica a finanziare i costi energetici in continua crescitai”.

Il risultato è che, ogni anno, 600.000 famiglie sono scollegate per morosità. Famiglie a basso reddito e pensionati su i più colpiti, anche se il costo del riscaldamento era generalmente coperto dalle autorità sociali. “In precedenza, la povertà energetica era un fenomeno marginale, ma ora sta per molti diventando diventato un problema di tutti i giorni”, ha aggiunto Müller.

Come detto, circa 600.000 abitazioni all’anno sono scollegate a causa di fatture non pagate. Ciò è causato principalmente dalla forte espansione delle fonti energetiche rinnovabili, che hanno di fatto incrementato di circa il dieci per cento i prezzi dell’elettricità nel 2011.

Infatti, 400 fornitori di energia hanno aumentato i prezzi. Secondo un sondaggio fatto dalla Verivox per conto di “Welt am Sonntag”, i dati dimostrano che nella prima metà del 2012 hanno incrementato i loro prezzi in media del 3,5 per cento, oppure hanno annunciato l’intenzione di farlo. Sempre Verivox aggiunge che nel prossimo anno è “prevedibile un ulteriore aumento delle tariffe di rete e dela sovrattassa EEG, per cui si può aspettare un aumento dei prezzi di circa il 4,6 per cento,”.

Secondo il giornale “Welt am Sonntag” la colpa sarebbe della politica federale che impone il cosiddetto supplemento EEG per sovvenzionare i consumatori che usufruiscono della fornitura di elettricità verde. L’EEG nel prossimo anno dovrebbe aumentare dall’attuale 3.6% fino al 5.2%.

Il Cancelliere Angela Merkel (CDU) ha annunciato che l’onere dei costi sui consumatori imputabile alla legge sulle fonti energetiche rinnovabili (EEG) “non deve superare in modo permanente” 3.6 centesimi per chilowattora.

Künast rende il governo responsabile

Il presidente dei Verdi, Renate Künast, imputa al governo federale di colpa dell’aumento della povertà energetica. mentre il leader FDP per le prossime elezioni regionali in Nord Reno-Westfalia, Christian Lindner, accusa la CDU di sbagliare l’entità dell’aumento dei prezzi dell’energia. Serve nuove centrali termoelettriche a carbone ed a gas ed un monitoraggio permanente degli effetti della legge sulle energie rinnovabili.

Commento.

Tutto ciò che presenta contraddizioni interne prima o poi é destinato a crollare sotto il peso delle sue incongruenze.

Adesso, il mito delle così dette “energie rinnovabili” sta rivelandosi per quello che é, e che da sempre ogni persona di buon senso capiva: una utopia economicamente non più a lungo sostenibile.

Di per sé il concetto di “energie rinnovabile” sarebbe bello ed accettabile, ma suo vero problema é un costo maggiore di un ordine di grandezza rispetto all’energia prodotta con energia termica oppure atomica. Fin tanto che la tecnica non possa mettere a disposizione tecnologie che la rendano competitiva, l’installazione massiva delle ‘”energie rinnovabile”, fotovoltaiche od eoliche, é possibile solo dietro immani sovvenzioni statali.

E la grande depressione incipiente non consente più a lungo la possibilità di sostenere questo onere.

Si dovrebbe anche dire che dietro queste scelte più ideologiche che economiche si celavano una lunga serie di interessi non sempre cristallini. In altri tempi, le generose sovvenzioni statali avevano finanziato un ampio numero di centri di ricerca, che non hanno però saputo giungere ad un progetto producibile su larga serie a costi competitivi. Esattamente come le ancor più generose sovvenzioni statali hanno supportato gli acquisti di celle fotovoltaiche prodotte dalla Q-Cells. La vita e la morte di questa azienda é chiaramente significativa del disastro. Nata da un gigantesco investimento pubblico in una ricerca, condotta con la pigra lentezza che caratterizza ogni azione pubblica e fortemente colorata politicamente di color verde, la Q-Cells arrivò alla fine a produrre pannelli fotovoltaici che erano comprati esclusivamente perché l’acquisto era sovvenzionato dallo stato. Nel tentativo di almeno ridurre il disastro economico, Q-Cells avviò la produzione nell’Est asiatico, e dopo pochissimo tempo la quasi totalità dei pannelli fotovoltaici venduti in Germania era prodotta in Cina ed in Malesia. A questo punto, la Q-Cells dovette dichiarare bancarotta.

Al momento attuale si assiste al paradosso che il Governo tedesco,finanziando gli acquisti di impianti fotovoltaici, non solo non genera indotto alcuno nel suo territorio e rende soltanto felici soltanto i cinesi, che esportano da loro un prodotto altrimenti fuori mercato.

In ordine temporale, questo é l’ultima, dolorosa, constatazione di quanto sia disumanamente costoso cercare di realizzare ideologie utopiche.

Ai nostri Amici tedeschi sono serviti quasi centoventi miliardi di euro bruciati sull’altare dell’ideologia verde per capire che in Germania il sole é anemico ed il vento latita. Lo avessero chiesto ad uno scugnizzo napoletano avrebbero avuto subito la risposta ad un costo ridicolo.

 

* Link all’originale: http://www.rischiocalcolato.it/2012/05/gotterdammerung-la-gigantesca-bancarotta-fraudolenta-delle-energie-rinnovabili.html

 

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Showing 59 comments
  • Mirko Paglia

    Secondo i dati Terna, nel 2014, il consumo interno lordo di energia elettrica (al netto dei pompaggi) è stato di 321.834 GWh di cui 48,9% da fonti tradizionali, 37,5% da rinnovabili.

  • Ing. Mirko Paglia

    Secondo le prime stime, nel 2013 la domanda di energia elettrica è stata soddisfatta per l’86,7% con produzione nazionale (di cui 56,8% termoelettrica, 16,5% idroelettrica, 1,7% geotermica, 4,7% eolica e 7,0% fotovoltaica) e per la quota restante (13,3%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. In
    dettaglio, la produzione nazionale netta (277,4 miliardi di kWh) è in diminuzione del 3,6% rispetto al 2012. In aumento le fonti di produzione idroelettrica (+21,4%), fotovoltaica (+18,9%), eolica (+11,6%) e geotermica (+1,0%); in calo invece la fonte termoelettrica (-12,0%).

  • Andrea Segatta

    Bravo Luca!! E’ quello che ho scritto io. ENEL è terrorizzata dalla diffusione delle rinnovabili e in particolare del fotovoltaico! E cerca in tutti i modi di ostacolarlo, basando tutto sulla sua INCONCEPIBILE posizione di MONOPOLISTA!
    Il fatto che il fotovoltaico non è competitivo è una bufala pazzesca. E lo dimostro con i numeri:
    Esempio : impianto 20 kW , produzione media 1300 kWh/anno , per 25 anni : 650.000 kWh
    Costo …. facciamo 2300 €/kW, totale 46.000 €.
    In totale fanno circa 7 cent€/ kWh.
    Fate i conti sulle vostre bollette . € che avere speso diviso kWh assorbiti. Rimarrete stupiti! Non meno di 20 cent€/kwh.
    Come è possibile tutto cio? Semplice… perchè ad esempio ENEL compera energia dagli impianti fotovoltaici a 8 cent€/ kWh e poi la rivende a meno di 1 kW di distanza (no oneri di dispacciamento e rete) a 20 cent€/ kWh.
    QUESTI SONO NUMERI NON OPINIONI. NUMERI REALI, VERIFICABILI , INCONTESTABILI.
    Lo scrivo per tutti : non facciamo ci la guerra fra pro rinnovabili e contro rinnovabili. La guerra va fatta al MONOPOLISTA che frega tutti.
    Lo capite o no! Le opinioni non mi interessano.. sono i NUMERI che parlano!!!

  • Luca Paci

    Ho seguito con sgomento il “dibattito”. Ma nessuno si è accorto o ha riflettuto che la notizia riportata è una bufala creata ad arte? Neanche vi ha sfiorato l’idea che le rinnovabili, creando una “ricchezza” diffusa, una “democrazia” energetica sia vista come un pericolo dalle “solite” lobby che fino ad oggi hanno disposto di noi come meglio credevo, o come più tornava comodo? Un esempio per tutti:
    la politica di sostegno alle rinnovibili è un costo insostenibile per le famiglie tedesche che svengono scollegate dalla rete elettrica a causa del rincaro del costo dell’energia gravata del peso del contributo per sostenere le FER. Bene questo è l’assunto. Tenendo conto che il costo dell’energia in germania è notevolemte più basso di quello italiano, possiamo stimare che il costo annuale per una famiglia media in germania sia di circa 700€.
    Il rincaro dovuto al sostegno delle FER, come detto, potrebbe arrivare addirittura al 5,2%!! Accidenti!!! 35€ in più l’anno!!! Caspita è intollerabile, tenendo conto che le stime sull’aumento dei prezzi del petrolio incida sulla stessa famiglia per quasi 1000€/anno!
    Non mi stupisco più di tanto dei commenti ma mi chiedo piuttosto come un giornalista possa pubblicare tali oscenità.

    • Ing. Mirko Paglia

      Il concetto di #democrazia #energetica mi garba moltissimo! Altri termini che bisognerebbe mettere in testa a tutta questa gente sono #obesità #energetica che è la quantità di energia usata per il superficiale e l’inutile (luci accese per niente, utilizzi poco efficienti dell’elettricità ecc…).
      La democrazia parte dal popolo non dai monopoli! Dalla gente che sapientemente s’informa e non dice fesserie ma parla con numeri e non con dicerie.
      Per quanto riguarda ENEL … diciamo che per il momento è interessata al fotovoltaico … ma fino a quanto non ha il monopolio del controllo, trova scomodo gestire i piccoli impianti. Poichè il costo del MWh diminuisce fino ad una soglia limite (poi subentrano i costi della gestione) … bisogna imparare ad accumulare l’energia da fonti non programmabili! ;)
      Lasciamo fare agli esperti che, misura e conoscono il problema!

  • Ing. Mirko Paglia

    @gigi no Gigi gli incentivi sono stati pensati proprio per questo motivo.

  • gigi

    Secondo me pensare che gli incentivi abbiano la sola causa di diminuire i prezzi è un po troppo semplicistico. Puo essere vero nel breve termine, ma pensiamoci bene. Mettetevi nei panni di un venditore di pannelli solari. Un giorno con un certo prezzo hai una certa domanda di pannelli. Dopo arrivano gli incentivi, questi permettono a piu persone di comprare i pannelli, quindi il venditore di pannelli solari (che non ha cambiato il prezzo) si ritrova una domanda piu alta. Secondo voi, cosa farà?

    Potrebbe investire e fare piu pannelli lasciando il prezzo invariato. Ma questo richiede tempo e l’uso di parte dei ricavi. Potrebbe invece decidere di alzarne semplicemente il prezzo. Questo è semplice da fare e non richiede tempo.

    Seguendo il secondo ragionamento l’incentivo potrebbe addirittura far aumentare il prezzo dei pannelli nel medio-lungo termine. Dal mio punto di vista, non si puo essere certi che senza incentivi il prezzo sarebbe maggiore o minore. Secondo me, il mercato è semplicemente stato modificato e prima o poi si dovrà correggere.

  • domenico

    @Ing. Mirko Paglia
    Guardi che forse franintende un po’ la mia morale. Premettiamo una cosa, io non sono uno di quelli avidi e stronzi che dice ben venga l’inquinamento, ben venga la sofferenza di altrui gente presente e futura, basta che ho gli sghei in tasca.
    Le mie conclusioni arrivano da una direzione diversa da quella che dice “fare soldi è più importante di tutto”. Ed il motivo di questo suo fraintendimento è di non capire la natura stessa del denaro.
    Tutto è ricchezza, dal petrolio che può trasformarsi in una miriade di cose all’aria più pulita, sono tutte cose per le quali la gente sarebbe disposta a pagare per averle, e col progresso scientifico sempre più ricchezza arriva, perchè sempre più cose sono possibili, sempre più materiali aumentano di potenziali utilizzi, ecc.
    La percezione della positività di queste cose deriva dalla egoistica natura umana (che non è una cosa negativa), il libero mercato è fatto di attori che fiutano l’affare dell’aria pulita come di quelli che fiutano l’affare del petrolio. Lei non è esente al mercato, perchè le sue azioni sono frutto di sue decisioni individuali, non dello stato, e questo basta ad inserirla nel libero mercato. Non ha importanza che si muova per far soldi o per salvare l’ambiente, sempre alla ricerca di un qualche bene è.
    Il denaro si riflette in quasiasi cosa, non è con la nascita del denaro che abbiamo iniziato a dar valore alle cose, tutte le cose hanno già un valore che è soggettivo in ognuno di noi, e nell’insieme degli uomini (il mercato) il valore diventa quasi oggettivo (attraverso complessi sistemi sociali che poi l’economia pretende di modellizzare con metodi come quello della domanda e dell’offerta).
    Il denaro in particolare, la moneta insomma, è nato come “la merce più facilmente scambiabile”, la più diffusamente accettata (le consiglio il libro “cosa è il denaro” di Gary North).
    Pertanto se nel caso della “marea nera” quegli uomini che hanno gestito quel problema hanno agito in quel modo, primo non può stabilire che lo abbiano fatto con la stessa mia testa (io venero la libertà individuale non gli sghei!) e secondo non mi pare che il libero mercato imponga “pensate ai soldi e non all’inquinamento dei mari”. Piuttosto io vedo in continuazione errori umani che vengono socializzati attraverso il troppo statalismo, e qui fare esempi è inutile. Cos’è il libero mercato funziona solo tra persone oneste e lo stato no? Tutto funziona meglio tar gli nesti, solo che nel mercato puoi scegliere con chi stare, le aziende che inquinano molto più di quanto producano (il mercato in automatico stabilisce la convenienza, io potrei inquinare curando il cancro, lei cosa sceglierebbe?) falliscono, nessuno le vuole. Mentre lo stato non fallisce mai, crea corporazioni attorno a se poichè ha il potere di incentivare mercati rispetto ad altri, magari in direzione opposta a quella indicata all’insieme delle volontà individuali.
    Lo stesso stato che punta sull’energia pulita le fa il ponte di messina e la TAV, utili o meno che siano non credo lei accetti tutto.

    Sul fotovoltaico io le ho gia detto che è il possibilissimissimissimo futuro. Le smart grid che cosa bellissima. Ma chi cazzo è contro una società bella. Chi è che vuole inquinare?
    Ma se lei capisse che finanziare oggi cose non ancora competitive toglie al domani, e che con i livelli di debito dello stato, di ricchezza estorta ai cittadini e di finanaza ormai piena di denaro FIAT che non ha una corrispondenza nell’economia reale, ben presto sarà o un iperinflazione o una nuova grande depressione. Me ne sbatto del solare oggi e delle smart grid tra un po’ di anni, potevamo aspettare 50 anni, non crollava il mondo per effetto serra o nucleare, ma non ci troveremo in depressione e avremmo conservato più risorse per fare altro (magari risolvere tanti e tanti altri problemi dell’uomo oltre quello dell’energia pulita).
    Questo non per dare tutte le colpe al solare, ma esso appartiene ad una mentalità comune che risolvere le cose per via centrale e non attraverso il mercato è possibile.
    Sbagliato, finora il progresso lo hanno dato solo i liberi uomini, gli stati centrali hanno creato solo ingiustizie e rapinato il futuro.

    Studi la Scuola Austriaca, non perderà la sua morale mi creda, semplicemente la affiancherà ad una mentalità più pratica e meno ideologica. Non lo dico con arroganza, Io sono ingegnere ed avevo ed ho una mia morale priprio come lei.
    E poi tuteli un po’ dei suoi risparmi in oro, se mai nessuno glielo avesse detto.

    • Ing. Mirko Paglia

      @Domenico, forse non ha capito … il fotovoltaico, grazie agli incentivi è diventato competitivo … purtroppo è rimasto in testa alla gente come voi che non è conveniente perchè non fa guadagnare!!!! E’ assolutamente competitivo soprattutto! ma li vuole leggere i numeri??? 15 c€/kWh è quasi il prezzo di mercato al GME nelle ore di punta! I grissi impianti sono da tempo sotto i 10 c€/kWh e la rivendono a 12-13 c€/kWh. Sui capannoni è assolutamente conveniente metterli autoconsumando l’energia e vendere quella prodotta in eccesso a costi sotto i 15 c€/kWh!
      Lei sta FALSIFICANDO la realtà se davvero, come afferma, chi vuole un ambiente sporco? perchè esiste il superfluo? perchè facciamo l’acqua in bottiglie di plastica? perchè non ricicliamo? Lei non ha l’ordine di grandezza del disastro ambientale … ed è questo il problema della popolazione: NON E’ ISTRUITA.

  • domenico

    Lei parte da alcuni presupposti corretti, ma poi si perde in ragionamenti sbagliati.
    E’ infatti proprio perchè l’uomo è un essere corrotto che io non voglio che esistano persone che possano decidere della società.
    Ed è proprio per questo che il denaro serve.

    Noi viviamo con delle risorse che ci sono necessarie. La scelta è se scambiarcele gli uni con gli altri attraverso un mercato secondo le nostre necessità, oppure se delegarne la gestione per noi ad una autorità. Ma le risorse non si aboliranno, rimarranno sempre. E’ solo abolendo la nostra necessità di risorse che si otterrebbe la società degli uomini incorruttibili. Ecco perchè io giudico irrealistico un uomo senza interessi egoistici.

    Il libero mercato fa si che gli uomini si organizzino in funzione dei propri interessi attraverso un sistema di scambio di risorse che non avverrebbe se non soddisfacesse entrambe le parti. Se uno non è daccordo nessuno gli impone un affare, per ogni cosa è necessario il libero consenso.
    Pensare che si debba sperare in un abbandono del’interesse economico da parte dell’uomo è assurdo. Tutti gli esseri viventi vivono grazie ad un proprio egoismo e continuare ad aspirare ad una “società degli angeli” è roba da sognatori.

    L’alternativa al libero mercato è solo lo Stato, che decide per gli altri. Il fatto che gli uomini siano sempre corruttibili fa sì che la figura degli oligarchi è sempre pericolosa. E nemmeno la democrazia ha impedito questo, in quanto un sistema di scelta maggioritario non può di certo esser definito “governo del popolo”. Basti vedere come attraverso la democrazia si sono fatti strada tanti dittatori in passato ed oggi.

    Il problema quindi non è rendere democratico l’accesso al potere, ma ridurre il più possibile il potere stesso.
    Si badi bene che io dico che va ridotto il più possibile, lo stato forse non si abolirà, ma chi governa non deve poter gestire tutto. Solo la gestione di servizi veramente ma veramente essenziali e la gestione di una piccola cassa sociale per i veramente ma veramente bisognosi.

    Quindi non si può togliere soldi ad altri perchè si pensa che il solare è meglio è va incentivato. Lei non sa dove sarebbero andati quei soldi, in quali ricerche, a far lavorare quali persone. Ed il semplice fatto che il solare serva per questioni di inquinamento è sempre e solo una sua idea che lei è libero di perseguire con i suoi soldi ma non con quelli degli altri.
    Perchè non si sa quanto sull’effetto serra è vero e quanto è invece un complotto messo su da Al Gore (con la sua bella villetta tutt’altro che ecologica) per far piacere a qualche lobby del verde. Oppure che non sia una mossa dei governi per tenere attiva la produzione altrimenti in depressione come con gli incentivi alle auto.
    Ed anche il nucleare sarebbe sicuro se gestito come si deve, ed una ricerca continua in queso campo chissà che non porti a qualcosa di nuovo, magari alla fusione fredda.

    Ovviamente le mie sono parole MIE che non debbono indirizzare per forza degli investimenti di tasca sua verso nucleare o altro di “inquinante”, ma voglio che ognuno si assuma i costi delle sue decisioni. Meglio sarebbe se eventuali scelte di nucleare sì o no non siano prese a livello centrale nazionale, ma in un contesto federale (locale), ognuno in funzione delle proprie necessità economiche, fiducia nella corretta gestione di scorie ecc. da parte delle autorità locali, e fobie ambientali.

    Lei è convinto che “fotovoltaico = energia pulita … prezzo maggiore ma costo inferiore”, questa è solo la sua idea, e chi la condivide mi creda che la finanzierà. Ma chi non ritiene il guadagno ecologico un vero guadagno, o ama la CO2, oppure gli sta sul cazzo il Sole, applicherà altre equazioni e deve essere libero di farlo.

    Il solare può essere una delle tante grandi opportunità dell’uomo, ma se non riesce ad autofinanziarsi si finisce con l’avere un domani più ecologico non si sa con qual vantaggio (non sapremo se avremo salvato l’umanità dall’estinzione per via di una glaciazione da the day after tomorrow come credono certi, oppure avremo solo un arietta più pulita vicino le aree ricoperte da centrali a carbone con le discariche di pannelli al silicio, non proprio semplice sabbia della spiaggia), meno capitale economico da poter investire in nuove ricerche o imprese (perchè assorbito un tempo dagli incentivi ad una cosa ancora fuori mercato) e qualche lobbysta verde al posto di quello del carbone.

    Solo il mecato, l’insieme delle libere volontà individuali secondo ognuno i propri interessi, fa sì che ci sia progresso senza lobby e senza eccessivo sperpero di capitali.

    • Ing. Mirko Paglia

      @Domenico quelli che la pensano come lei sono quelli che nel Golfo del Messico, (la famosa “marea nera” della multinazionale del petrolio BP) hanno versato milioni di tonnellate di petrolio in mare … perchè? i costi di una chiusura immediata della falla avrebbero prodotto una perdita maggiore! Meglio tentare di recuperare il petrolio con il rischio di inquinare!
      E’ già signor Domenico, costa meno inquinare! Costa di meno produrre oggetti usa e getta piuttosto di riciclarli perchè dopo c’è il business dello smaltimento! facciamo le centrali nucleari perchè dopo il business dello smaltimento è ENORME ed incalcolabile!
      Gli imprenditori che pensano a vendere le loro attrezzature al terzo mondo (pagate e vendute bene) negli anni ’90, per acquistarne dei nuovi più potenti e più veloci (magari licenziando qualche persona), hanno dato la possibilità ad altri di produrre con la stessa qualità ma a prezzi inferiori .. perchè la manodopera incide notevolmente meno!
      Il libero mercato funziona SOLO tra persone di ugual livello culturale e di diritti ma soprattutto tra persone ONESTE! Mi spiace ma questa utopia ha generato e genererà mostri! L’affermazioni delle fasce estremiste di questo periodo ne è la conseguenza.

      • gigi

        Secondo lei noi viviamo in un libero mercato? Secondo lei puo esistere un libero mercato dove ci sono persone che possono stampare soldi? Perchè dà la colpa di tutte queste cose a qualcosa che non c’è da parecchio tempo? (la Federal Reserve è stata istituita nel 1913) Dal mio punto di vista, tutte le cose che dice lei sono il frutto di un mercato totalmente distorto che tra l’altro è alla frutta.
        Ma poi, le sembra davvero così estremista pensare che io decido come usare le mie risorse?

        • Ing. Mirko Paglia

          @gigi … non ci sono persone che stampano i soldi! ci sono stati! che stampano le proprie valute monetarie non più, come si faceva una volta con la valenza in oro, ma con la valenza di mercato (equilibrio domanda offerta). La banca d’italia ha proprio questo scopo (basta andare a leggere lo statuto) http://www.bancaditalia.it/servizi_pubbl/conoscere forse è meglio che si legge un po’ di nozioni base.
          Siamo in un libero mercato anzi fin troppo libero! è per colpa di mancanza di regole che si sono potuti fare i Subprime si è messo a disposizione sul mercato libero di una cosa che non stava nè in cielo nè in terra ma produceva ricchezza vendendo aria fritta!
          @FrancescoPD mi sembra di avere di averle dato la risposta. Sarò più chiaro SENZA incentivi il fotovoltaico NON AVREBBE MAI POTUTO RAGGIUNGERE IL LIVELLO DI PREZZO del kWh prodotto competitivo con le altre fonti!
          non sono denari estorti scusi francesco non la pensavo così forviante … lei utilizza l’energia prodotta da fonti che generano rifiuti, tossine, scorie ecc… si? io no! lei è giusto che paghi un sovrapprezzo! chi sporca DEVE PAGARE! è ora di finirla con l’ipocrisia! lei è uno di quelli in cui non crede nella raccolta differenziata scommetto!
          Tanto per intenderci, e qua sig. FrancescoPD sta andando sul ridicolo, le rinnovabili non hanno toccato i bilanci dello stato se non in positivo (aggiungendo posti nuovi di lavoro e il rispettivo indotto) chi paga è chi utilizza energia prodotta da fonti tossiche!
          Sa che io la famosa A3 praticamente non la pago? e sa perchè? io autoconsumo l’energia che produco per il 90%! Purtroppo chi ci smena sono le persone con reddito basso che non possono permettersi un impianto da fonte rinnovabile! quella è la mancanza dello stato … la sua incompetenza è anche in questo modo di distribuire gli incentivi a pioggia! Perchè io che ho un reddito basso devo ricevere la stessa tariffa incentivante di uno ricco sfondato (che può permettersi di impianti più grossi!)? Questi sono i problemi! mica le cavolate che leggo qua dei 600.000 persone che gli tolgono la corrente perchè costa troppo!! NON HANNO I SOLDI A PRESCINDERE! (magari lo stato tedesco gli installa gli impianti fotovoltaici … naturalmente è una battuta …)

          • gigi

            Guardi che si sta contraddicendo da solo. La banca d’italia è un’autorita indipendent, non statale. Ufficialmente lo stato non stampa nulla. Ma a parte questo, la banca d’italia non fa nemmeno piu quello. Si dovrebbe aggiornare, è da almeno 10 anni che è la BCE a stampare. E non mi sembra che esista lo stato Europa.

            Ma a parte questi dettagli. Anche se fosse lo stato a farlo, ci sarebbe qualcuno che puo stampare soldi. Lo stato è fatto di persone mi sembra.

            Tra l’altro i derivati, secondo me, sono conseguenza di un mercato distorto. Un libero mercato non esiste in presenza di banche centrali (ma per sapere questo bisogna sapere un minimo di economia austriaca)

          • FrancescoPD

            @mirko
            ahahah esilerante proprio divertente la sua risposta
            Gli incentivi serono per abbassare il prezzo dei pannelli…
            ma Lei crede in quel che dice, sarebbe grave, ma se mi dice che sta facendo pubblicità a se stesso in un momento difficile umanamente la capisco!
            Ricordo che qui a Padova patria nazionale di del PV dove abbiamo una multinazionale di primissimo livello ed altri produttori di pannellim sono di fatto falliti tutti (tranne uno salvato per il coppino da quattrini russi!)

            Il PV glielo scrivo a catratteri cubitali, PER L’ITALIA E’ STATA UNA VERA TRAGEDIA! se lo metta in testa, e glielo dice uno che lo conosce bene (non in senso tecnico, non mi interessa questo, ma dal punto di vista finanziario)

            Oltre aver creato un debito sulle spalle del povero solito contriubuente pantalone per 8MLD anno per i prossimi 20 anni (bazzecole vero) ha fatto un BUCO IMMANE in questi anni anche nella bilancia dei pagamenti. Me ne scuso ho solo il dato aggiornato al 2010, l’Itallia ha un deficit di bilancia dei pagamenti con l’estero per il solo PV di 15MLD, soldi usciti dall’italia per ingrassare industri cinesi, che erano in grado di fare paqnnelli a prezzi bassi, NON perchè qui ci sono gli incentivi, ma perchè possono fare il prezzo che vogliono,.. ecco perchè i produttori italiani sono falliti.
            In sostanza ci siamo senati nell’immediato per comprare e far fare utili immediati ai cinesi, e ci siamo messi il cappio al collo per i prossimi 20 anni.

            Un’altro discorso:
            Le energie rinnovabili sono state NIENTE ALTRO CHE IL CALCIO AL BARATTOLO DELLA FINANZA!
            I soldi vanno dove rendono di più a minor rischio, peccato però che quedta economia falsa tarocca sia pagata dal solito contribuente pantalone. La finanza , le banche, i politici, apparentemente non sapeano dell’arrivo della crisi, in realtà sapevano benissimo e hanno cercato di dare il calcio al barattolo pensando che poi l’economia si fosse rianimata nel tempo. esercizio finanziario a carico del solito contrinuente, ecco perchè le banche hanno finanziato questa robaccia (vecchia di 50 anni ricordo) solo perchè il rischio era già automaticamente scaricato sul contribuente grazie al GSE, di fatto una cartolarizzazione work-in-progress!!
            Alle banche non interessava una mazza della nuova tecnologia (chimiamola tale per piccoli miglioramenti) ma finanziava vecchia collaudata anacronistica tecnologia proprio perchè dava garanzia al pari degli incentivi girati pro-soluto garantiti da terzi,.. un colossale trasferimento di denaro, altro che investimenti produttivi!

            Le ricordo che anche qui in Italia ci sono holding che con tutte le controllate hanno in produzione più di 1.000 MW cadauno (si ha letto bene) ,.. un amico di una di queste nei ruoli chiave, mi chiamo venerdì scorso per un saluto (tra l’altro questa ha investito in tutte le rinnovabile tranne nel PV….ci sarà un motivo per il quale un grande investitore professionale neanche ha considerato il pv..! ) e mi dice: con il 31.12.2012 noi come investitori chiudiramo definitivamente il settore rinnovabili, siamo già proiettati su altro.
            Condivisibilissimo, anche il sottoscritto da almeno sei mesi la testa è su altro, le energie rinnovabili sono nate morte proprio perchè non sono un’attività che sta in piedi con le proprie gambe, … e finchè era sostenuta da pantalone ci stava, ora è definitivamente morta, e aggiungo per fortuna cosi la finiamo con il prenderci in giro!

            Poi non mi tiri fuori del picco del petrolio, altra fregnaccia per i boccaloni, basta che si guardi il grafico del gas dell’ultimo anno per capirlo da se! .. poi se prendiamo il petrolio ed il gas di scisto ne abbiamo ancora per generazioni, tutto il tempo per avere nuove tecnologie serie, si aggiorni, che ora con una turbina a gas (la macchina tecnologicamente più avanzata in questo momento) di energia ne ha fichè vuole, quando vuole e a costi schifosamente bassi!!

            CO2 un’altra fregnaccia per i boccaloni,.. i governi mondiali sanno di questo problema, e sanno anche come risolverlo nell’immediato e a costo zero,… basta che si riuniscano e prendano una semplice decisione, il giorno dopo la questione sarebbe già risolta, senza cambiare ne stili di vita e aggiungo assolutamente a costo zero! questo il bello!
            Visto che si firma come ingegnere, vediamo se ci arriva da solo!! ..
            Ma tant’è questa politica la si adotterà quando non servirà più sostenere l’economia anche con queste fregnacce ecologiste delle energie rinnovabili utili per mantenere un sistema colluso e corrotto tra politici e finanza, nel vano tentativo di tener su un’economia malata di spesa pubblica (danno su danno).

            Aprire il cervello, è come un ombrello, funziona solo se aperto!

      • FrancescoPD

        @mirko
        vedo che è molto prolisso e prodigo a promuovere la sua attività, ma latita nel rispondere ad una sola semplice domanda (vedi sopra):
        Mi risponda a questa domanda:
        “Se non ci fosse l’incentivazione (quindi denari estorti al contribuente in bolletta, … come ha fatto la grecia con l’IMU tanto per intenderci, ..o la paghi o ti stacco l’utenza – alla faccia della democrazia e della libertà di scelta) ..ecco QUANTI impianti sarebbero stati fatti SENZA incentivi?

        Ecco quando saranno in greedparity, torni a parlarne, saremo tutti ben felici di ascoltarla, per ora stà solo facendo danni ai già disastrati bilanci statali,.. e di tutti noi, visto che sta ipotecando il futuro con debiti certi di 8MLD a regime per i prossimi 20 anni.

        • domenico

          Ti rispondo io
          Senza incentivi avrebbero realizzato solo gli impianti a coloro che volevano pagare di più per avere energia più pulita.
          Invece hanno fatto sì che molti italiani si trasformassero in degli pseudo imprenditori dell’energia, buoni solo a guadagnare i soldi delle tasse degli altri.

          • Ing. Mirko Paglia

            Ringraziamo gli incentivi che hanno ottimizzato le economie di scala per poter produrre fotovoltaico a costi oramai sotto gli 0,7 €/W (produzione industriale). In alternativa saremmo rimasti ad un costo di produzione sopra i 3 €/W di 10 anni fa! … purtroppo non è stata fatta formazione e tutto si è puntato sul rendimento “finanziario” e non sulle emissioni evitate di inquinamento nell’ambiente!

  • Roberto Porcù

    Mi meraviglio di tutta questa sicurezza. Io faccio l’imprenditore, acquisto l’energia elettrica in media tensione (20.000 Volt) e le mie non sono lavorazioni standard sempre uguali, ma sono costretto a cambi continui per seguire il mercato. Questo per dire che non sono un imprenditore che va in barca a vela e la fabbrica gliela mandano avanti i dipendenti. Premesso questo, a me, che sono molto più anziano di quanto altri appaiono nelle foto, l’esperienza impone di navigare a vista. Ho una grande difficoltà a predirre il futuro e se ripenso al passato, c’erano una miriade di cose che erano convenienti sino all’intervento di una leggina passata inosservata ai più. Un’impresa avrebbe bisogno di certezze per fare investimenti e queste certezze in Italia non ci sono. La spesa più grossa è il socio occulto stato che non solo non lavora, ma disfa le produzioni con una legislazione di durata annuale: un socio che è meglio perderlo che trovarlo, … e per questo tanti scelgono di perderlo.
    Il vicedirettore della centrale Enel di Fusina (VE) mi spiegava anni fa (non ne ricordo il motivo, ma c’era una richiesta energetica maggiore della disponibile) che quella centrale funzionava per metà a carbone e per metà a gasolio, ma se avesse funzionato in pieno le sue emissioni sarebbero uscite dai parametri fissati dal comune di Venezia, così, diceva, “lavora a mezzo regime, e poiché il carbone è più conveniente, essa va a carbone”. Beh, io penso a quanto tempo sia necessario per progettare una centrale ed a costruirla, poi i politici cambiano qualcosa e mezza centrale ci si poteva risparmiare di farla. Enel queste cavolate può sopportarle, io, non potendo prevedere il futuro, le scelte avventate non posso permettermele. Certo, se lo stato mi desse i soldi, un impianto fotovoltaico penso che lo farei, ma, i soldi li vorrei vedere prima. La fiducia nel mio socio occulto è sotto zero, qualunque sia il colore dei governi.

  • Ing. Mirko Paglia

    @nico il calcolo dell’inquinamento si chiama LCA (Life Cycle Analisys) ed è regolato da una serie di normative ben precise. Ci sono vari metodi tutti validi, il problema, sulle questioni complesse, sono le valutazioni iniziali. Ma su di una centrale a carbone o ciclo combinato è “abbastanza” semplice (valori piuttosto simili per considerazioni diverse) … un pò più complesso per la centrale nucleare (valori troppo lontani per considerazioni diverse).
    Lasciate lavorare gli ingegneri competenti in ogni singola materia.

  • Ing. Mirko Paglia

    @gigi io il capitale l’ho speso adesso ed il valore è corretto. Bisogna confrontarlo con 25 anni di svalutazione e di interessi di un medesimo capitale investito e vedere se è superiore o inferiore al capitale speso per l’acquisto dell’energia elettrica e le simulazioni (basta cercare un foglio excel) sono tutte in positivo dopo il 10-12 anni (se non si contano gli incentivi) in 7-8 (con gli attuali). Se la gente non la pensa come me è perchè non ha fatto i conti non per altri motivi!

    • domenico

      Pemesso che non conosco nessuno, a parte lei, che mi abbia mai comunicato dei risultati così positivi.
      Ma poi non ho capito, dopo 10-12 anni senza contributi abbiamo il BEP, considerando anche il costo di un mancato investimento sicuro (sicuro per modo di dire con la finanza di oggi)?
      Oppure abbiamo semplicemente recuperato di più rispetto a quanto della svalutazione di un ipotetico capitale investito è rimasto?
      Ad ogni modo spero che lei non consideri i semplici dati di targa sulla resa, so che esiste una tolleranza fornita dai fornitori ma non so quanto essa sia attendibile, anche alla luce che vengono calcolate con dei test in condizioni standard, e questo a detta di alcuni costruttori come la Schuco.
      Per i motivi che le ho esposto è una resa variabile, ed oltre a quei motivi c’è anche il problema dell’inclinazione. Lei all’installazione come li inclina: a 39° sempre come fanno molti oppure ad un angolo che tiene conto delle diversa latitudine sul territorio italiano? In tutta italia c’è una variazione di un 6-7°. E comunque senza inseguitori solari i 90° si raggiungono solo a mezzogiorno in prossimità di alcuni giorni estivi o invernali ( non proprio ai solstizi ovviamente). Lo dico perchè la corretta disposizione del pannello dipende più da lei che dai costruttori.

      • Ing. Mirko Paglia

        @Domenico il PBS è quello che calcolano tutti con gli incentivi e varia in funzioni del costo dell’impianto su tetto. Se lo valuti su di una copertura in fase ci costruzione … il valore decade mostruosamente da 12 anni a 7-8 anni (sempre senza contare l’incentivo). Se devo fare un impianto nuovo su di un tetto già esistente il costo è oramai sceso sotto i 2.800 €/kWp se devi installare su di un tetto in fase di ristrutturazione o nuova costruzione il costo è di 2200€/kWp (cioè togli quello che non metti in tegole e togli la manodopera che comunque avresti per la formazione del tetto). Il costo di smaltimento è compreso nel costo di acquisto solo per i pannelli con marchio PVcycle http://www.pvcycle.org/). Se vuoi fare il pignolo ti fai un VAN considerando un risparmio a famiglia di circa 4000 kWh/annuo ovvero quasi 900/1000 € di bolletta. L’assicurazione è la stessa del tetto contro la grandine (ma ti conviene sempre “litigare” con l’assicuratore che non sempre sa quel che deve assicurare).
        I problemi sono ben altri di quelli sopra elencati per le energie rinnovabili! date retta a tecnici del settore e non improvvisati tecnici del fotovoltaico!
        I dati di targa, sono pronto a testimoniarlo con il mio impianto, sono inferiori rispetto alla realtà! Oggi ho prodotto (e la giornata non è ancora finita) oltre 30 kWh e di calcolo dovrebbero essere 26-29 per una giornata media! … premetto che dalle 15 c’è una pianta che fa ombra su metà impianto (e mio padre non vuole assolutamente e giustamente tagliare!).
        Invito ad usare un software canadese http://www.retscreen.net/ (un foglio di calcolo anche in italiano gratuito) che offre la possibilità di fare due conti sia “fisici” che economici.
        Su una casa nuova è stupido non fare un tetto completamente in fotovoltaico integrato! è l’unico tetto che guadagna! Guardi che gente tecnica come me va anche a calcolare la perdita in funzione della temperatura! Le condizioni STANDARD per il calcolo sono uguale a tutte le procedure STANDARD che esistono in tutti i campi! Gente qua si fanno i conti! I numeri danno retta al fotovoltaico!
        I PROBLEMI SONO LA GENTE CHE NON CREDE! perchè banalmente costa … non compriamo la medicina che ci fa guarire perchè costa! buttiamo il latte e distruggiamo migliaia di quintali di pomodori e arance perchè farebbero crollare il mercato (con tutti quelli che, nel nostro paese, muoiono di fame o ostentano la fame!)
        Problemi di inclinazione????? si può cortesemente informare prima? quelle variazioni non fanno variare di moltissimo la produzione (c’è una bellissima tabella tra i miei appunti http://www.green-building.it/PUB-00.htm).
        Ma non ha mai visto la produzione http://www.portalsole.it/liveplant.php oppure guardi in certe scuole o in certi comuni il famoso pannello della produzione fotovoltaica?
        Il problema non è il funzionamento ma le persone che non ci credono … ed aggiungo il sistema di distribuzione elettrico che non è predisposto per la generazione distribuita!
        http://approfondimenti.gse.it/media/ConvegniEventi/Presentazioni%20e%20Interventi/10285_PRES_ELSAGDATAMATFINMECCANICA_LETIZIAGABBRIELLI.pdf
        http://www.enel.it/it-IT/doc/reti/enel_distribuzione/rete_sviluppo_rete_2011_2013_v1.pdf
        se ne parlava già nel 2008 ed adesso sta facendo i primi passi l creatura delle SMARTGRID!

  • FrancescoPD

    @mirko
    si fa di tutto per arrampicarsi sugli specchi vero?
    Mi risponda a questa domanda:
    “Se non ci fosse l’incentivazione (quindi denari estorti al contribuente in bolletta, … come ha fatto la grecia con l’IMU tanto per intenderci, ..o la paghi o ti stacco l’utenza – alla faccia della democrazia e della libertà di scelta) ..ecco quanti impianti sarebbero stati fatti senza incentivi?

    Poi un ‘altra cosa, visto che si firma come ingegnere, e taccia gli altri da medioevali, … ma lei sa che il fotovoltaico è una teccnoligia che risale agli anni ’50 ed è rimasta sempre la stessa per oltre 60 anni??

    Lei si immagini se tutti questi quattrini buttati, bruciati sperperasti, seppelliti con gli incentivi fossero stati indirizzati alla ricerca pura per nuove tecnologie, a cosa si poteva arrivare??
    Ricordo che il più grande balzo tecnologico è stato fatto durante la 2^ guerra mondiale dagli stati uniti con il piano “Manhattan” dove misero uniti 700.000 individui scienziati e collaboratori da ogni parte del pianeta per realizzare l’atomo.
    Al di la del deprecabile uso fatto, il balzo tecnologico, organizzativo, scientifico e qualta’altro fu immenso.
    Ecco se le risorse fossero state destinate ad un nuovo piano “Manhattan/energetico” forse ora avremo energia pulita senza avere pannellli che deturpano il paesaggio, avremmo tecnologia che ci consentirebbe di fare un’infinita di altre cose, … ed invece abbiamo preferito disperdere una montagna immensamente grande di denaro (parliamo di 160 mld) nei 20 anni solo per il PV una volta a regime.
    E non mi venga a parlare che si sono creati posti di lavoro, esiste uno studio ben documentato tedesco che dimostra in modo inconfutabile che per ogni pèosto di lavoro creato nelle rinnoivabili, cone le stesse risorse se ne sarebbero potuti creare ben 7 (sette) in altri settori.
    Continuare su questa strada è volere rimanere nel medioevo, questa è la certezza!

  • Roberto Porcù

    @ ing. Mirco Paglia – “Vediamo l’ignoranza a quanto ammonta! Tra 10 anni quanto pagherà il kWh di energia elettrica?” Già vediamo! Che già ne abbiamo molti di maghi che leggono nel futuro, e lei, ingegnere, ci si vuol mettere? Posso giocare a fare il mago anch’io ed affermare che tra 10 anni, con la motivazione della non equità tra i Cittadini che pagano molto e quelli che pagano un’inezia, il governo prenderà la palla al balzo per applicare una tassa compensativa (ché i quattrini fanno sempre comodo e quello che un governo precedente promise conta nulla).
    Concordo con FrancescoPD a ché lo stato si tiri fuori da queste decisioni economiche, la pianti con gli incentivi agli uni pagati dagli altri e poi chi vuole scommettere sul futuro e farsi gli impianti se li faccia a proprie spese.

    • Ing. Mirko Paglia

      Non pensavo fosse magia la matematica e la fisica … forse nel medioevo … è tanto caduta la nostra civiltà?
      Impianto 3 kWp – 24 mq circa prezzo attuale 2.800 €/kWp chiavi in mano, manutenzione annua 100 € (per un piccolo impianto da 3 kWp la manutenzione consiste in una lavata con un getto d’acqua nei periodi di siccità e dopo quelli di nebbia, ma devono essere puliti durante il giorno) cambio inverter 1.300 €. Durata presunta 25 anni. Produzione annua mediata nei 25 anni 1.100 kWh/kWp per esposizioni sud e sud-ovest e sud-est nelle regioni del nord 1.300 da Roma in giù. Otteniamo che al nord 15c€/kWh da Roma in giù 13c€/kWh. Tali valori rimangono costanti. Attualmente noi paghiamo 0.2164 €/kWh a 0.2722 €/kWh. Tra 10 anni probabilmente almeno il +30%.
      L’assurdo non è il dare l’incentivo, cosa corretta! “Il premio va dato anche ai bambini buoni”. Il vero problema è la confusione che ha generato … fotovoltaico = guadagno … equazione SBAGLIATA. fotovoltaico = energia pulita … prezzo maggiore ma costo inferiore!

  • Alessandro

    Per quanto riguarda l’Italia, l’avvento del fotovoltaico e dell’eolico nel sistema energetico sta rendendo decisamente competitiva la produzione di energia rinnovabile rispetto all’energia tradizionale. Nelle ore diurne, ore di punta della domanda energetica, il fabbisogno è coperto, molto più di prima, dalla produzione da fonti rinnovabili che, secondo le normative, hanno la priorità di utilizzo rispetto alle altre fonti energetiche.

    Cosa significa questo? Questo significa che le tradizionali centrali rimangono veramente utili e necessarie solo nei momenti marginali in cui le fonti rinnovabili, per definizione intermittenti, non producono o producono meno.

    L’avvento massiccio delle rinnovabili ha scombussolato il meccanismo delle tariffe biorarie avendo creato maggiore disponibilità di energia nei momenti di maggiore richiesta.

    Nello specifico accade che, nelle fasce orarie pre-serali, quando gli impianti fotovoltaici iniziano il loro quotidiano calo produttivo, l’energia aumenta di prezzo: i dati parlano di un +30%. Questo avviene perchè le classiche centrali, che di giorno vedono considerevolmente calare la loro utilità, devono alzare i prezzi per poter far fronte ai costi fissi di funzionamento, costi a cui devono comunque far fronte, a prescindere dal loro effettivo funzionamento ed a prescindere dall’energia che riescono a vendere sul mercato.
    http://www.fotovoltaiconorditalia.it/mondo-fotovoltaico/fotovoltaico-rende-anti-economiche-centrali-combustione

    • Ing. Mirko Paglia

      Giusto per dare valore ufficiale a quanto dici: http://www.mercatoelettrico.org/Newsletter/20120119newsletter.pdf

    • domenico

      Certamente, ma questo può esser ben visto come un “costo collaterale” che l’intromissione forzata del fotovoltaico ha generato nel mercato energetico. Non ci vedo nulla di più competitivo attraverso una concorrenza perfetta.
      Insomma il concetto di “essere competitivi” è un altra cosa. Il solare diventa competitivo quando è più conveniente come tecnologia rispetto alle altre.
      Non si può partire invece da un mecato distorto (solare incentivato e di una legislazione sfavorevole ad altre tecnologie) affermando che il conseguente costo collaterale che le “energie sporche” dobbono instaurare per rimanere sul mercato e che le rende solo a posteriori quindi meno convenienti del solare, sia stata la competitività del mercato energetico a produrlo.
      Banalmente essere più concorrenziali significa migliorare il proprio rapporto qualità/prezzo, non far peggiorare quello degli altri creando l’illusione che la società stia migliorando in qualità della vita, stiamo solo pagando di più per stare meglio.

  • domenico

    @Ing. Mirko Paglia
    Guardi io le mie idee me le sono create attraverso uno studio amatoriale dell’economia.
    Soltanto se ci si decide a sacrificarsi un po’ nello studio di questa materia in maniera più estesa rispetto a quella a cui noi ingegneri siamo abituati (l’economia aziendale), cercando di comprendere quella che è la “teoria economica”, allora sì che cambia anche il modo di pensare riguardo al benessere comune, al futuro, ecc.
    Io la mia scelta l’ho fatta, sono vicino alle posizioni teoriche dell’economia della Scuola Austriaca, che generalmente da come vedo sul web è quella più apprezzata dagli ingegneri, per cui ho le mie idee precise sulle cause dell’attuale crisi economica e sulle conseguenze che si verificano con l’interventismo sul libero mercato, con la monopolizzazione monetaria alle banche centrali, con lo stimolo dell’economia attraverso la “stampante monetaria”, ecc.
    Posso dirle che nessuno qui è senza empatia per gli altri, ma semplicemente crediamo nella libertà, e non perchè ideologicizzati al liberismo come potrebbe comprensibilmente credere, ma perchè abbiamo le nostre ragioni.
    La ricchezza della nostra società è secondo me “potenzialmente” a crescita infinita nel tempo, ma sempre limitata nel presente, non la si crea stampando monete, e pertanto se indirizzata male nel lungo periodo l’errore compiuto emerge, e anzicchè progresso abbiamo depressione.
    Se oggi vivremo una nuova grande depressione la colpa è solo di aver collocato male le nostre risorse. Non potevamo permetterci un istruzione per tutti anche nelle discipline più disparate (quelle che producono meno ricchezza di quanto costano per insegnarle), un assistenza sanitaria per tutti a tutti i livelli (anche per i casi meno disperati), una pensione per tutti con soli 20 anni di contributi, una casa (mutuo) per tutti, un lavoro statale per molti, assistenzialismo alle aziende altrimenti fuori mercato, ecc. senza contare che il tutto viene gestito da amministrazioni centrali ben lungi dall’essere senza corruzione, clientelismi e sprechi.
    Se lei sta vivendo nel sogno della grande madre Europa socialista, che pensa a tutto lei, deve rendersi conto che lo ha potuto fare solo grazie alla creazione di un enorme debito pubblico che darà a suo figlio, grazie ad un continuo spostamento di ricchezza dai privati cittadini come lei all’economia statale, e granzie ad una enorme creazione di denaro che per non diventare inflazione necessita di spostarsi dall’economia reale alla finanza, la quale ha ormai supertato di ben 8 volte il PIL mondiale, col riscio di generare bolle su bolle che sono appunto distruzione di questa ricchezza fantasma di derivati di derivati tenuti in piedi solo da denaro FIAT. E a giudicare dai livelli di questa finanaza a voglia di bolle e di gente ghe vedra cadere a zero le prie azioni, i propri fondi pensione, ecc.

    Ecco perchè qui c’è una certa idiosincrasia nei confronti di chi pretende che ci sia una preferenza statale nei confronti di certi mercati, di chi crede che si debba pensare ai “diritti” e non ragionare coi soldi, è proprio questo modo di pensare che ci ha portati a questo punto.
    Non si può dare valore alla ricchezza solo quando si tratta di qualcosa di direttamente percepito, come l’assistenza sanitaria, il benessere della società ecc. e poi aborrire il denaro o gli inetressi economici come se queste ricchezze che noi abbiamo oggi siano piovute dal cielo e non siano invece state allocazioni passate di investimenti. Questo è dipeso proprio da una non conoscenza della disciplina economica che quella sì che andrebbe insegnata nelle scuole. Invece del concreto si pensa a impartire solo ideali.

    Perchè non affidare la battaglia energetica al libero mercato? Se le fonti rinnovabili sono vincenti vinceranno, non avranno bisogno di aiuti, e chi investirà in queste fonti lo faccia di tasca propria, sovvenzionare cose fuori emercato, perchè troppo antiquate o perchè ancora non pronte, equivale alla tanto contestata “socializzazione delle perdite e privatizzazione degli utili”.

    @Andrea Segatta
    Qui nessuno non vuol sentire. Qui si vuole solo che a decidere non sia qualcuno con nome e cognome, ma la società attraverso il suo tribunale per eccellenza: il libero mercato.
    E’ proprio quando le decisioni non sono affidate alla concorrenza che sorgono le lobby a far decidere all’amministratore centrale ciò che a loro conveniente.
    E la PARASTATALE azienda Enel non mi pare certo espressione di libero mercato.

    L’invito sottinteso è: una letturina della teoria economica della Scuola Austriaca di Economia
    Saluti

    • Ing. Mirko Paglia

      @Domenico, a prescindere che l’economia non è una scienza, non ha presupposti di correttezza unilaterale e tanto meno di modello rappresentativo.
      Partiamo dal principio unico ed inequivocabile che la causa di questa crisi non è economica ma causata dalla finanza creativa: nell’aprile 2009, il Fondo Monetario Internazionale ha stimato in 4.100 miliardi di dollari Usa il totale delle perdite delle banche (e sono solo le perdite!).
      Le mie idee invece sono basate sul fatto che gli esseri umani sono corruttibili, vogliono dominare il prossimo ed in genere vogliono sempre essere i migliori.
      Le mie scelte sono semplici: tutto è sbagliato tutti questi movimenti nascono con il seme dell’autodistruzione. Qualsiasi meccanismo sociale-economico creato dall’uomo che si basa sull’autoesaltazione è destinato a crollare. Un giorno quando si penserà di dare meno importanza al denaro, quel giorno sarà la nuova civiltà.
      Il fallimento degli eccessi del libero mercato, come quello dell’autocontrollo globale, fanno parte degli estremismi folli dell’uomo.
      Tutto nasce quando non si vuole riconoscere che prima di se stessi c’è il genere umano.
      Tale discorso vale anche per le rinnovabili! Purtroppo il controllo pessimo ed incompetente, dei nostri governanti, ha portato ad una bolla speculativa in questo settore in particolar modo del fotovoltaico. Peccato però che funziona! Un impianto fotovoltaico FUNZIONA il problema è la mentalità della gente “e ma quanto lo pago”! … badando sempre di più al prezzo che al costo … ma soprattutto ai benefici ambientali (se correttamente utilizzato!).
      E’ sempre la stessa minestra … se non usi bene un oggetto rischi di farti male … l’economia è un oggetto fatto di cristallo dato in mano a degli elefanti miopi!

      • gigi

        Penso che lei non abbia mai letto nulla di economia Austriaca, se no non scriverebbe una cosa come “a prescindere che l’economia non è una scienza, non ha presupposti di correttezza unilaterale e tanto meno di modello rappresentativo”. Tra l’altro in tutti i suoi commenti cerca di evitare di parlare dell’aumento dei costi del fotovoltaico. Secondo l’articolo gli aumenti ci sono stati e ce ne saranno ancora. La spiegazione secondo la quale non sia una tecnologia pronta mi sembra accettabile. Nessuno qui esclude che un giorno ci sarà, ma oggi le persone non ce la fanno gia così, dobbiamo appesantirle ancora di piu?

        Tra l’altro lei definisce l’automobile, il petrolio, l’atomo grossi errori della storia. Cosa? E lei sarebbe un ingegnere? Ma si rende conto di come lei stesso vivrebbe senza? Se le fanno così tanto schifo, non li usi.

        • Ing. Mirko Paglia

          Vediamo l’ignoranza a quanto ammonta! lei tra 10 anni quanto pagherà il kWh di energia elettrica? io certamente 15 c€. Questo è possibile perchè guardo ai costi del fotovoltaico e non ai prezzi! Perchè l’economia ha salvato il mondo dalla catastrofe naturale? Più incompetenti come voi ci sono in circolazione e più le cose peggiorano! Basare tutto sull’economia ed il libero mercato e non sulle persone è il peggiore degli errori che si possa commettere in questo secolo!

          • gigi

            Tutte le persone che non la pensano come lei o sono ridicole o sono ignoranti o sono incompetenti. Ma si sente quando parla?
            Se non sbaglio, il pensiero dominante in italia da un bel po di tempo è piu simile al suo che al mio. La situazione che c’è oggi non penso dipenda da persone come me.

            Lei certamente paghera di piu di quello che “ha calcolato”, sarebbe meglio che tenesse conto dell’inflazione.
            Inoltre lei basa tutto sul fatto che l’effetto serra sia Ina certezza. La volevo informare che è solo una teoria, infatti si dice: teoria dell’effetto serra

      • FrancescoPD

        @mirko
        sue parole “Tale discorso vale anche per le rinnovabili! Purtroppo il controllo pessimo ed incompetente, dei nostri governanti, ha portato ad una bolla speculativa in questo settore in particolar modo del fotovoltaico”.

        Appunto!
        Fuori lo stato da queste decisioni economiche, via gli incentivi, e chi vuole farsi gli impianti se li fa con i propri soldi!

        saluti

        • Ing. Mirko Paglia

          Sono assolutamente d’accordo! ma prima lo stato si deve impegnare a rendere obbligatoria la produzione da fonte rinnovabile sugli edifici per i quali si rende un costo di produzione del kWh inferiore ad un certo valore (poniamo il PUN a 120 €/MWh). Gli incentivi dovranno scomparire gradualmente però non da oggi al domani! altrimenti creeremo un buco di centinaia di milioni di euro.

        • Ing. Mirko Paglia

          … dimenticavo, bisogna far pagare a chi usa l’energia da fonte rinnovabile i costi dell’inquinamento prodotto … delle malattie ecc…

          • nico

            E come lo calcoli questo inquinamento?
            E’ un po’ come dire che l’inquinamento associato all’energia che Lei ha consumato per scrivere questo messaggio sarà causa di una qualche malattia.
            Siamo nel campo del possibile, ma difficilmente dimostrabile con gli strumenti scientifici.
            Quello che Lei dice è folklore per poter alimentare il fotovoltaico, che senza incentivi non andrebbe da nessuna parte.
            E gli incentivi sono una distorsione del processo di selezione della tecnologia attualmente migliore. Opportunity cost!

  • Andrea Segatta

    Mirko purtroppo non c’è peggior sordo di chi non vuole sentire.
    Queste campagne contro le rinnovabili hanno un unico mandante :ENEL.
    Ogni kWh prodotto da fotovoltaico è un guadagno in meno per ENEL, e ora che le installazioni sono tante ENEL deve bruciare meno gas nelle sue centrali termoelettriche.
    ENEL , monopolista è il vero DANNO per tutti.
    Ma lo sapete che chi vende energia ad ENEL riceve 80€/MWh, ed ENEL rivende la stessa identica energia ad utenze vicinissime fisicamente (quindi senza oneri di rete) a 200€/MWh ? Fate i conti sulle vostre bollette : euro spesi diviso energia assorbita se non mi credete.
    Non facciamo una guerra fra pro e contro le rinnovabili perchè il destino è segnato: il futuro E’ DELLE RINNOVABILI.
    Facciamo una guerra vera al nemico di tutti cioè IL MONOPOLISTA ENEL!

    • Ing. Mirko Paglia

      Bhe Andrea … le rinnovabili garantiscono una costanza di prezzo del kWh ed una diminuzione del PUN nelle ore di punta (proprio per la maggiore presenza di quota fotovoltaica) … però semplifichiamo una realtà tecnica complessa con vantaggi che per noi tecnici sono evidenti per le future generazioni, ma non convenienti economicamente per chi vede con l’occhio del proprio portafoglio. Per le generazioni future si dovrebbe essere disposti a donare la propria vita … ma il dio denaro ha sovvertito questo ordine naturale.

  • italo

    CIT
    “Come detto, circa 600.000 abitazioni all’anno sono scollegate a causa di fatture non pagate. Ciò è causato principalmente dalla forte espansione delle fonti energetiche rinnovabili, che hanno di fatto incrementato di circa il dieci per cento i prezzi dell’elettricità nel 2011.”

    Scusate ma l’articolo mi sembra delirante .

    Un aumento del 10% a causa delle rinnovabili causa il distacco della corrente di 600.00 famiglie!!!!!!!! dando per vero tutto non c’è da preoccuparsi tanto delle rinnovabili
    ma si vede piuttosto che anche la grande economia tedesca ha a dir poco qualche problemino .
    Se così tante persone vanno in crisi per l’equivalente del 10% della bolletta elettrica.………..

    e noi in italia che dovremmo dire , altro che 10% della bolletta elettrica !!!!!!!

    • Ing. Mirko Paglia

      Bravo Italo hai centrato il VERO problema sottolineato subito nel mio primo post!

    • Gian

      Mi sembrano ovviamente parole in libertà.

  • Ing. Mirko Paglia

    Carlo Butti ma siamo ingegneri siamo qui per risolvere i problemi! non per crearli! Sono assolutamente contrario alle distese di impianti fotovoltaici senza senso, io sono per questo genere di impianti: http://efficienza-energetica.blogspot.it/2012/03/il-primo-impianto-fotovoltaico-al-mondo.html
    Sono molto contrario a mettere qualsiasi pala eolica senza un PAN decente e senza stoccaggi!
    Sono per la generazione diffusa soprattutto con la microcogenerazione (che ho sempre sostenuto pià del fotovoltaico). Corretta integrazione e sistemi energetici integrati … non è con la demagogia che si risolvono i problemi, ma un’attenta pianificazione anche dei consumi: http://www.genitronsviluppo.com/2009/10/05/efficienza-energetica-analisi-consumi/ ma si stava male 20 anni fa? Perchè non usare la nuova tecnologia per consumare la metà?
    Qua siamo per il progresso! Il progresso costa inizialmente OVVIO! ma è la logica dei consumi che deve cambiare per evitare la così detta obesità energetica che sta dilagando in tutto il mondo (nei paesi sviluppati)

  • CARLO BUTTI

    Bene, sconciamo il nostro territorio con distese di impianti fotovoltaici e schieramenti di mulini a vento: poi, quando piove o c’è bonaccia chiudiamo bottega e accendiamo le candele, magari tirando moccoli…

    • Anthem

      AHAHAHAHAHAH almeno rido! grazie di cuore…ridere di questi tempi non è per nulla facile

  • Ing. Mirko Paglia

    Siamo alle solite. Chi decide cosa è giusto da cosa è sbagliato? I numeri, non di certo i soldi che non hanno nessun valore in natura!
    http://europa.eu/legislation_summaries/environment/tackling_climate_change/index_it.htm
    http://climate.nasa.gov/
    Se i cambiamenti climatici esistono e l’uomo ne è una delle cause bisogna necessariamente rendere i nostri atteggiamenti sostenibili. Non bisogna andare contro natura, purtroppo è quello che la società sta facendo, badando più al portafoglio che alla propria esistenza ed a quella delle generazioni future.
    L’europa presta soldi all’1% alle banche ed alle pubbliche amministrazioni ma li rivuole indietro! non sono a fondo perso! quindi devono “rendere”! Se le banche non trovano nessun investimento con adeguato rischio NON INVESTONO E FANNO BENE!
    I 25 anni NON SONO SULLA CARTA a meno che reputiamo i test di invecchiamento inutili e non corretti … allora mi preoccuperei degli stress test di una centrale nucleare che non siano attendibili (spero siano attendibili più i secondi che i primi!).
    Domenico non riesci a capire cosa centra la scelta individuale di un padre di famiglia nei confronti di un figlio con l’obbligo a cui è sottoposta la collettività nel finanziare un dato mercato, come quello delle fonti rinnovabili? … la logica insegna che le esigenze dei molti sono più importanti di quelli dei pochi o di uno solo … ma ti assicuro che le esigenze delle future generazioni sono molto più importanti. Dare la possibilità ad una tecnologia di evolversi senza prevedere i possibili la sua sostenibilità è sbagliato. I grossi errori della storia sono stati fatti proprio dal mercato libero (l’automobile, il petrolio, l’atomo)!
    Domenico sono contento di sbagliare se il mio errore da la possibilità di migliorare! Ma quando insisti a fare affermazioni sul fotovoltaico senza avere un minimo di nozione ti rendi completamente ridicolo.
    Chi non pianifica è la persona qualunque che vive alla giornata … chi non pianifica rischia di perdersi!
    Ma quando parli così parli perchè hai un impianto fotovoltaico e leggi le produzioni e li confronti con i tuoi consumi?
    C’è un motivo base perchè il fotovoltaico è stata ritenuta una tecnologia importante: la tecnologia fotovoltaica può dare un notevole contributo nella transizione verso un mix energetico con maggior presenza di rinnovabili. L’abbassamento dei costi di produzione dei moduli fotovoltaici a valori inferiori a 0,5 €/Wp è però condizione necessaria affinché questa tecnologia possa affermarsi anche senza incentivi (attualmente siamo a 0,7-0,8€/Wp). La grid party la si otterrà tra pochi mesi quando il costo del kWh (quello chiamato PUN) salirà a causa dell’innalzamento della filiera petrolifera/metano. A mitigare lo stesso PUN nelle ore di punta sarà proprio la presenza di fonti rinnovabili. Meglio si distribuisce il settore della generazione distribuita e meglio si pianifica e struttura il PAN (uno in italia decente non l’abbiamo!), più l’energia avrà costi inferiori. Purtroppo l’errore grosso che fanno tutti gli esseri umani è sempre lo stesso: più c’è disponibilità di un bene più lo si spreca! e qui andrebbe connesso uno sviluppo della tariffa proporzionata al nucleo familiare ed all’utilizzo di tecnologie efficienti!
    E per finire: il kWh del fotovoltaico (presupponendo sia un fotovoltaico prodotto non in Cina) è “pulito”, quello prodotto dal mix energetico nazionale (qui le procedure di calcolo http://www.gse.it/it/comunicazione/GSE_Documenti/Documenti%20GSE/Fuel%20Mix%20Disclosure/Procedura%20mix%20energetico%20impresa%20di%20vendita.pdf) assolutamente NO (anche se meglio di tanti altri). Conclusione tu usi 1 kWh prodotto da fonte non rinnovabile, sporchi e giustamente paghi, io uso i kWh prodotto naturalmente dal fotovoltaico che è sostenibile dal punto di vista ambientale (http://www.pvcycle.org/).

    • Roberto Porcù

      @ ing. Mirko Paglia – Lei afferma “Se i cambiamenti climatici esistono e l’uomo ne è una delle cause …” ed io correggo la sua frase con “I cambiamenti climatici esistono e se l’uomo ne è una della cause …” perché, che ne dice, magari potrebbe esserne la causa anche il Sole che lavora ciclicamente ?
      In merito al dovere della collettività di impoverirsi per pagare le cure di un malato, non ci vedo nulla di strano, tutto funziona come un’assicurazione, a chi tocca, tocca, e tutti si paga.
      Tornando alle energie alternative “sostenibili” solo con grossi esborsi della collettività, penso che la collettività dovrebbe essere messa al corrente dei costi economici, dei vantaggi e degli svantaggi.
      Penso che la grande utopia delle energie rinnovabili abbia da noi causato l’innalzamento del costo dell’energia elettrica per le famiglie e per le fabbriche che quando per produrre, di energia elettrica ne devono consumare molta, vanno a farlo altrove, a meno che lo stato non intervenga con sovvenzioni come per l’alluminio in Sardegna.
      Questo bisogna spiegarlo bene, come costi e come effetti, poi se i Cittadini approvano, non ho da obiettare.
      Bisogna anche spiegare che se un gruppo editoriale sposa la causa delle energie rinnovabili, “forse” è di proprietà di un tale che, “forse”, ha grandi interessi in una società elettrica privata che produce energia usando fonti rinnovabili e quattrini pubblici rinnovabili con tasse infinite.
      Potrebbe succedere che un giorno “il circolo dei saggi” se ne esca affermando che la deriva dei continenti ed i terremoti risentono delle vibrazioni in superficie del trasporto ferroviario, della motorizzazione, … delle lavatrici negli appartamenti, … e che il rimedio sia quello di spostarsi a piedi od in bicicletta, salvo ovviamente chi deve spostarsi per servizio con auto blu, … è nell’interesse della collettività, che diamine!
      Dipenderà se ci saranno persone interessate a farlo credere che abbiano grande possibilità di influenzare l’opinione pubblica.

  • Ing. Mirko Paglia

    Domenico, come faresti a calcolare quanto costa 1 kWh da energia fotovoltaica?

    Il tuo ragionamento è poco “umano”: Se la gente ritiene opportuno un investimento in fotovoltaico è libero di farlo, ma non può pretendere che sia la collettività a pagare le sue scelte. Se questa affermazione fosse giusta, vuol dire che per quanto sia giusta una scelta, è sbagliata perchè la maggioranza (la collettività) non vuole … Usando una “parabola/metafora”: ho un figlio malato di tumore. Per dargli una possibilità su 100 di continuare a vivere occorre che tutta la famiglia di 5 figli diventi da ricca a povera per il costo dell’operazione. Seguendo il tuo ragionamento dovrei rimanere ricco, data la bassa probabilità di riuscita, per far stare bene gli altri 5 … Ebbene se è una cosa giusta, tutta la collettività si deve prende carico dell’impresa.
    Per fortuna l’Europa ragiona proprio come un buon padre di famiglia!

    • Roberto

      Per fortuna l’Europa ragiona proprio come un buon padre di famiglia!

      Si come no, da buon padre di famiglia. Per questo la BCE continua a sfornare centinaia di miliardi di prestiti all’1% alle banche per fare speculazione sul debito invece di obbligarle a convogliarli verso imprese e famiglie…

    • Borderline Keroro

      Egr. Ing. Paglia,
      chi decide che una cosa è giusta? La collettività? O lei? O Pecoraro Scanio?
      Se la collettività è chiamata a finanziare, mi pare che debba avere anche la possibilità di decidere se il progetto è di suo interesse/gradimento.
      Troppo comodo separare l’autorità (chi decide) dalla responsabilità (chi paga).

    • domenico

      Mi scusi ma la retorica non mi interessa. Cosa centra la scelta individuale di un padre di famiglia nei confronti di un figlio con l’obbligo a cui è sottoposta la collettività nel finanziare un dato mercato, come quello delle fonti rinnovabili?
      Se un mercato non sta in piedi da solo non si può pretendere di estorcere ricchezza da altre parti (senza sapere a quali mercati la si toglie, ovvero a quali persone e quali lavoratori se questo la rende più sensibile) per far contenti ambientalizti e lobby dell’energia pulita.

      Il suo errore consiste nel ritenere la collettività un famiglia che deve restare unita, al punto da dimenticarsi che si vive in una realtà di individui singoli a cui non si può sempre predendere che si riconoscano nella collettività.

      Quanto alla domanda ora ho capito, lei distende i costi fissi del fotovoltaico ai 25 anni. Mi perdoni, non sono molto “tecnico” in energetica.
      Ad ogni modo esistono anche costi variabili di esercizio (come la refrigerazione) e manutenzione, solo che non sono ovviamente applicabili nel caso di impianti domestici. Quest’ultimi infatti sono meno efficienti di quelli “a terra”.
      Comunque la risposta rimarrebbe uguale. I 25 anni sono solo sulla carta, al 10° anno il rendimento cala dell’1% annuo ed inoltre cala anche con la temperatura, motivo per cui è necessaria (negli impianti migliori) la refrigerazione. Le ore di miglior rendimento non sono mai quelle con più sole (poichè le più calde) e quindi tenendo conto di tutte queste cose si scopre poi che sto fotovoltaico non è proprio la panacea dei nostri problemi energetici.
      Potrebbe diventarlo con ottime ed auspicabili probabilità, ma questo non ci obbliga a pianificare già oggi, perchè se non si segue il mercato naturale si produce un costo sulla società.

    • Fidenato Giorgio

      Ing. Paglia, ma come ragiona? Ma perchè non si fa carico di tutti i malati del mondo e, per salvarli, non si impoverisce? Ma quando capirete che la medicina e le cure sono una questione di risorse e non di cuore? Quando la smetterete di esaltare la medicina europea aperta a tutti, anche poi se tutti i paesi hanno giganteschi debiti da pagare e che verranno trasferiti alle future generazioni?

      • nicola

        D’accordo con Fidenato sulla medicina che anche questa e’ una bolla che spreca tante risorse e non e’ sostenibile difatti si dovrebbe tornare alla vecchia prevenzione ma pero’ cadrebbero tanti privilegi e benefici di medici e farmacisti, saluti

  • Ing. Mirko Paglia

    Per quanto riguarda la competitività dell’energia. E’ imbarazzante che non si calcoli mai quanto costi 1 kWh prodotto dal fotovoltaico negli anni di vita dell’impianto (25 anni) … fatti due conti veloci si scopre che è al di sotto dei 15 c€/kWh circa … il VERO PROBLEMA dell’energia fotovoltaica (non della rinnovabile … ci sarebbe a lungo da discutere sulle differenze) è la connessione e lo scambio in rete. Le tecnologie attuali stanno sviluppando la tecnologia delle smartgrid per meglio gestire le fonti energetiche discontinue (ad esempio anche l’eolico) o, come diciamo noi energy manager, fonti non programmabili.
    Se c’è un problema non deve essere quello economico, se si devia il problema al denaro, vuol dire che si sta sbagliando l’obiettivo del genere umano e della civiltà!
    Il soldo deve essere ridotto ad uno oggetto di scambio universale! Non si può barattare la salute con il concetto “costa troppo” o peggio ancora lo sviluppo di una cultura o civiltà più progredita perchè il prezzo da pagare è alto!

    • domenico

      Mi scusi, sono un giovane ingegnere pure io, ma mi pare che il problema economico del fotovoltaico non risieda negli €/kWh ma ai costi fissi iniziali, difficilmente recuperabili (anzi irrecuperabili senza incentivi statali) nei 25 anni di utilizzo.
      Che poi non sono mai 25 anni, è arrotondato molto per eccesso, anche perchè già dopo il 10° anno c’è un calo di rendimento dell’1% annuo.
      Se all’Enea o da altre parti non creano pannelli con rendimenti superiori questo problema economico permarrà.

      Ad ogni modo il fatto che le fonti rinnovabili abbiano un incidenza sull’aumento delle bollette energetiche deriva da un rapporto dell’Aeeg, ed è stimato incidano del 40% dell’aumento. Il resto ovvimente sono tasse e aumento del petrolio.

      In ogni caso io credo che scopo dell’ingegnere (la cui etimologia cme ogni Uniersità insegna è “ingegno”) sia quello di trovare soluzioni razionali e non ideologiche, legate ad un senso di stima ambiantale o altro.
      Io credo che niente sia più razionale del mercato, ovvero del soldo per dirla come lei.
      Il libero mercato fa si che ognuno si prende le responsabilità delle proprie decisioni, non esistono debiti collettivizzati e le cattive decisioni da parte di un politico centrale che ragiona sull’ideologia e non con la ragione non avvengono.
      Se la gente ritiene opportuno un investimento in fotovoltaico è libero di farlo, ma non può pretendere che sia la collettività a pagare le sue scelte. Alla lunga se un prodotto è buono (inquina poco, ha un buon rendimento, migliora in generale la nostra qualità della vita) allora viene venduto, non servono pianificazioni centrali per renderlo accettato.
      Le pianificazioni centrali portano ad anticipare tecnologie non ancora pronte a sostituire quelle esistenti, portano ad investimenti sbagliati che un domani presenteranno il conto: in termini di debito, in termini di sviamento di mercato verso investiemnti e Knowhow sbagliati, ecc.

      la civiltà progredita storicamente è stata generata dal mercato, e non dalle decisioni di pianificatori centrali dei politici o di chi ne fa le veci. Quindi non tema che la società vada allo sbando perchè non si è investito nel fotovoltaico, la tecnologia in questo campo sta avanzando e sarà sostituita quando è conveniente. Altrimenti consumeremo risorse e basta.
      La teoria della “Mano invisibile” di Smith insegna bene.

    • Borderline Keroro

      Egr. Ing. Paglia,
      mi permetta di dissentire: se noi non stiamo attenti ai costi, va a finire che per vedere la TV stiamo senza mangiare. Credo che l’esempio, parendomi lei una persona intelligente, sia sufficiente.
      Che poi questo ragionamento vada contro le sue idee politiche e ai suoi convincimenti ecologici, posso capire.
      E posso anche comprendere che, dal punto di vista professionale, la cosa la renderebbe meno ricco, ma io che mi vedo recapitare bollette da incubo ne ho le palle piene di chi, e non mi riferisco necessariamente a lei, insiste nel fare il frocio con il culo altrui,
      Distinti saluti

  • Ing. Mirko Paglia

    Questo articolo è piuttosto interessante. Invito a leggere le statistiche http://www.energy.eu/ e scopriremo che in Germania hanno un costo della benzina/diesel inferiore di circa 10% rispetto a noi, un costo del kWh termico di circa il 25% dall’altra parte c’è un -25% circa del kWh elettrico. Andare a dire che hanno problemi di costi totali a causa delle rinnovabili è certamente eccessivo. I più poveri hanno difficoltà a pagare a prescindere! Senza elettricità si può vivere … senza fonte di riscaldamento in molte parti della germania si rischia di morire.
    Ricordo anche che il costo di una casa, rispetto all’Italia, è enorme (quasi la metà) ho delle foto sul mio facebook dove, quando sono stato a Francoforte, rendono testimonianza di quanto dico.

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