In Anti & Politica, Economia

DI LUIGI CORTINOVIS

Non ditelo agli “indignados”, altrimenti potrebbero domandarsi per davvero per quale motivo stanno scendendo in piazza. “Basta tagli”, “basta privatizzione”, “lo Stato deve garantire”, “Vogliamo più servizi pubblici” sbraitano durante le loro manifestazioni.

Ora è arrivato il solito Bortolussi a mettere nero su bianco che di soldi lo Stato ne spende troppi e, aggiungiamo noi, li spende male.

Ecco la notizia: “Tra il 2000 ed il 2010, la spesa pubblica italiana, al netto degli interessi sul debito, è aumentata di 141,7 mld di euro (*), pari al +24,4%. L’anno scorso la spesa ha raggiunto quota 723,3 mld di euro: in rapporto al Pil, sempre nel 2010, le uscite pubbliche dello Stato hanno raggiunto il 46,7%, 6,8 punti in più rispetto a 10 anni prima. Sempre nel 2010, lo Stato ha speso 11.931 euro per ciascun cittadino italiano: 1.875 euro in più rispetto a quanto spendeva nel 2000.

Le spese correnti (per quasi 2/3 riconducibili ai stipendi dei dipendenti del pubblico impiego e alle prestazioni sociali) costituiscono il 93,2% del totale della spesa pubblica. La CGIA, che ha elaborato questi dati, segnala che i redditi dei dipendenti del pubblico impiego, nonostante in questi ultimi 10 anni lo stock dei lavoratori è decisamente diminuito, sono aumentati del +12,9%. I consumi intermedi (manutenzioni, affitti, energia elettrica, acqua, gas, materiale di consumo, etc.), hanno subito un incremento del +24,9%, gli acquisti di beni e servizi da destinare ai privati (medicinali, apparecchiature sanitarie, etc.) sono lievitati del +34,6%, mentre le prestazioni sociali hanno registrato una crescita del +24,6%. Il trend di crescita registrato dalle uscite pubbliche nell’ultimo decennio – commenta Giuseppe Bortolussi segretario della CGIA di Mestre – dimostra che è necessario invertire le politiche di bilancio sin qui realizzate. Non è più possibile agire prevalentemente sul fronte delle nuove entrate per riportare in ordine i nostri conti pubblici. Bisogna, invece, intervenire sulla spesa pubblica improduttiva. In questi giorni sentiamo echeggiare, dopo che i cittadini hanno subito in questi ultimi mesi una raffica di nuove tasse ed imposte, la possibile introduzione di una patrimoniale o, come ha suggerito la Banca d’Italia, il ripristino dell’Ici sulla prima casa. Se ciò si verificasse, darebbe luogo ad un ulteriore aumento del carico fiscale che deprimerebbe ancor più la capacità di spesa delle famiglie italiane che già oggi si trovano in una situazione di estrema difficoltà”.

Il che dimostra due cose che su questo sito avete trovato scritto più volte:

1- Al pagare più tasse (negli ultimi 10 anni la pressione fiscale è molto cresciuta), lo Stato spende più soldi e peggio;

2- Gli “indignados” dovrebbero chiedere meno interventismo pubblico e più libertà.

La seconda è impresa ardua, vista la cultura della massa di “sessantottinos” che hanno invaso Roma sabato scorso. Sono malati di “spesa pubblica”. Purtroppo gli “indignados” sono drogati di Stato e chiedere loro di cambiare mentalità comporta lo stesso impegno che si richiede ad un cocainomane per disintossicarsi.

 

 

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Showing 31 comments
  • Weininger

    Non ho bisogno di glossare la mia “propaganda”. Basta confrontarla con le castronerie di voi libertari che volete distruggere millenni di politeia.

    • Leonardo Facco

      tu sei gravemente malato, sei da rinchiudere, tirannello di merda!

      • Weininger

        Meglio un tirannello che 100000 tirannelli, preferisco l’impero al feudalesimo che si verrebbe a instaurare dopo l’eventuale trionfo dei reazionari “libertari” come te.

        • Giorgio Fidenato

          @Weiniger. Per riprendere un discorso su concetti ed argomenti,qualcuno ti aveva fatto delle domande a cui sarebbe giusto tu rispondessi, visto che sei venuto su questo sito a dire la tua. Rispondi alle domande precise, circostanziate, nel merito degli argomenti e non a slogans ideologici.

    • Libertas

      Voglio rovesciare l’argomento di Hobbes: finché ci sarà lo Stato, ci sarà l’ homo homini lupus. Perché lo Stato giustifica intrinsecamente la coercizione sull’individuo, sempre ipocritamente in nome di un “bene superiore”.

      • leonardofaccoeditore

        DIMOSTRAZIONE ALLA ROVESCIA: PERFETTA!

  • FM

    Ritengo che “Weininger” sia un provocatore. Qualcuno dei servizi (non le toilettes ma quasi)
    pagato fior di soldi estorti agli altri, per venire qui a dire “W LO STATO”.
    Se egli ha altre ragioni per la sua propaganda le spieghi.

    FM

  • zenzero

    Perfetto, perfetto

  • Weininger

    Oppure chiedi soccorso a Shpalmen.

    • Rob67

      bel dibattito ma se dopo 50 anni siamo ancora alle lotte di ideologia ha ragione il mondo finanziario che tenendo in schiavitu’ le popolazioni non gli permette di vedere i propri carcerieri.
      I capitali e la finanza esistono sia in un regime socialista che in un regime liberista.
      Un grande banchiere disse
      “Permettetemi di emettere e gestire la moneta di una nazione, e mi infischierò di chi ne fa le leggi.”
      (Mayer Anselm Rothschild) 1743-1812
      Basta sapere chi emette e gestisce la moneta…………………………..piu’ persone o una sola ma il risultato non cambia…………………forse e’ ora di svegliarci dal torpore delle menti

  • Weininger

    Ok, poniti fuori dal consorzio umano così se t scippano e pestano chiami il poliziotto privato. Bye bye.

    • Libertas

      Il poliziotto “pubblico” invece riuscirà sempre a svolgere il suo dovere, eh già…
      Qui siamo al limite dell’ingenuità, senza offesa.
      Tra l’altro i poliziotti pubblici che ti piacciono così tanto quando si tratta di proteggere un politico o un potente sono effettivamente molto utili. E’ quando si tratta di proteggere il cittadino che cambiano le priorità…
      In fondo gli stipendi che ricevono sono pure scandalosamente bassi. E’ chiaro che chi guadagna così poco non tende a rischiare la propria vita.
      Bisogna capire che differenza c’è tra privatizzazione totale e liberalizzazione. Liberalizzare significa creare concorrenza per un stesso servizio in uno stesso mercato.

    • Giorgio Fidenato

      @Weininger rispondi alle domande che ti hanno fatto, e non divagare sempre in battute stupide ed offensive!!!!

      • Weininger

        Non vedo a quale domanda dovrei rispondere. I libertari sono come i bolscevichi, il loro estremo equivalente, dei rivoluzionari radicali di cui condivido qualche punta antiproibizionista e laica. Per il resto sono un disilluso.

  • Weininger

    Se lo Stato funziona male dobbiamo batterci per farlo funzionare bene, non per distruggerlo, che è invece l’obiettivo dei “libertari”.

    • Rodolfo

      Allora la storia non é servita a niente!
      Continuiamo a fare sempre gli stessi errori!!!
      …ma tu continueresti a dare soldi ad un tuo amico che continua a sperpetarli e non te li restituisce mai , ogni volta con una scusa nuova e diversa??.
      Ma sopratutto SE IO CHE MI CONSIDERO UNA PERSONA LIBERA non voglio aiutare chicchessia e magari voglio vivere in un altra comunità non dipendente dallo “stato”, PERCHE non lo posso fare??? Chi me lo impedisce! Diventerei il solito Anarchico e magari addirittura insurrezionalista.
      Sono egoista? Può darsi! Ma sarò libero di esserlo e di scegliere.
      Voi invece cosa siete!?? ..che MI OBBLIGATE a fare ciò che non voglio già dalla nascita.
      Chi é più egoista e dittatore??? Io che voglio semplicemente vivere la mia vita come meglio mi pare SENZA RECARE danni ad altri…..o VOI STATALISTI invece con la scusa della democrazia ci obbligate a lavorare e fare tutto quello che volete che facciamo senza nemmeno chiederci mai il parere?

      Riflettici sopra!!
      Io che

      • Rodolfo

        ….a proposito….”bastardo liberista” non é un una bella parola detta da chi vorrebbe, come dici, battersi x far funzionate cosa….??!!

      • giac

        Meglio lasciar liberi tutti di investire, esternalizzare e lasciare merda e devastazione ovunque o stabilire attraverso un’organo democratico e partecipato convenzioni e ordinamenti che garantiscano la cooperazione civile e proteggano chi è più debole?
        In ogni caso io credo che tanto il liberismo che lo statalismo siano delle opzioni all’interno dello stesso paradigma, il capitalismo che per definizione è accumulo, accentramento di potere e coercizione

    • Borderline Keroro

      Battersi per mettere a posto questo Stato è fatica sprecata.
      Non so quanti anni tu abbia, ma è da almeno 25 che io mi sento ripetere che risaneranno, che lotteranno contro la corruzione: c’è stata anche mani pulite ma mi pare tutto addirittura peggio che prima.
      Questo Stato è irredimibile. Chi s’è ricavato la sua nicchia privilegiata, piccola o grande che sia, non ha alcuna intenzione di mollare.
      I cosiddetti “diritti acquisiti” (tra cui anche i vitalizi dei parlamentari, le pensioni baby, la legge Mosca, le pensioni monstre, ma anche solo le pensioni d’anzianità o certi trattamenti di invalidità, ecc.) purtroppo non verranno mai toccate se non si fa saltare tutto.
      Dico purtroppo perché un periodo di incertezza, disordine e violenza non fa piacere a nessuno.
      Però le cose stanno esattamente così. Se non te ne sei accorto questa è una nuova “fine dell’impero”.

  • Weininger

    Vedi dove casca l’asino con voi liberisti da strapazzo? Siete dei frustrati qualunquisti incapaci di guardare oltre il loro naso, ottusi e ignoranti. Di fronte al pensiero critico tirate fuori la rivoltella, ai disoccupati sapete solo consigliare leghisticamente di andè a laurà. Lo Stato è il motore immobile dell’economia, se non si muove lui le piccole e medie imprese muoiono. Ma sai di quante infrastrutture avrebbe bisogno l’Italia, col meridione che cade a pezzi, gli acquedotti che perdono, le vie di comunicazione che fanno schifo? Chi dovrebbe investirli i miliardi di euro necessari a ricostruire tutto questo, il pio privato? Ma si privatizziamo tutto, scuole ospedali poste, già che ci siamo anche le forze dell’ordine, tanto siamo tutti capaci di pagarci lo sbirro personale!

    • Rodolfo

      Bravo! Ti sei risposto da solo!!!!!!
      …”col meridione che cade a pezzi, acquedotti che perdono, le vie di comunicazione che fanno schifo???!!
      MA IL TUO STATO IN QUESTI 50 ANNI STAVA DORMENDO???
      O si è fregato tutti i soldi che io e anche te gli abbiamo dato con le tasse pe fare in modo che non accadesse??!!

      È l’errore che fanno tutti! La crisi non la dobbiamo pagare noi MA CHI L’ha CAUSATA!! E non é certo chiedere di risolverla a chi é stato a causarla che si cambieranno le cose!
      Poi….va a lavorare…era una battuta …….

      Alla fine il problema siamo sempre noi cittadini. Aumentano le tasse e guarda caso i servizi diminuiscono e peggiorano sempre più?? Continua a credere che “lo stato” ti risolve i problemi……

    • Borderline Keroro

      “Vedi dove casca l’asino con voi liberisti da strapazzo? Siete dei frustrati qualunquisti incapaci di guardare oltre il loro naso, ottusi e ignoranti.”

      Facciamo una breve analisi del periodo riportato sopra al fine di scoprire dove casca l’asino e ci è, qui dentro, l’ignorante.
      “Siete dei frustrati qualunquisti incapaci di guardare oltre il LORO naso…”
      se tu non saresti l’igniorante somaro che saressi, forse ti acorgieresti delerore: invecie di andare a fare la dimostrasione in piasa, ti convegnerebe tornare sul banchéto della squola el ementare, almeno ti imparerebero a aciendere l’aradio con quela informarti, perche i cuotidiani sicuro non li legi.

      Vedi caro amico dal nick teutonico, prima di dare degli ignoranti agli altri è forse il caso di fare una buona disamina riguardo alla propria “kultura”. Altrimenti ti rispondono a tono. E non è “bèlo”.

      “Il debito pubblico crea occupazione e ricchezza, bastardo liberista” (cit.)
      E qui concordo. Però bisogna vedere per chi drea occupazione, per chi crea ricchezza, e a scapito di chi.
      Dopo di che facciamo una semplice equazioncella per vedere se la “ricchezza prodotta” è maggiore rispetto a quella dilapidata. Ovviamente tu devi provenire da un qualche lontano pianeta se non ti rendi conto del casino in cui siamo. Oppure sei semplicemente uno di quelli che ritengono giuste le teorie dei keynesiani e sbagliata la realtà. Sia in un caso che nell’altro meglio tu continui a vagare nello spazio. Possibilmente senza respiratore, almeno stai zitto.

      Per essere chiari, qui nessuno si batterebbe contro lo Stato se esso funzionasse in modo decente e ad un prezzo accettabile.
      Fatto sta che funziona alla cazzo di cane e costa come un hotel a 7 stelle. Famo pure 8.
      Tu non te ne sei accorto? Devi calarti di brutto! E’ roba sicuramente forte quella che assumi (questa è la parte del liberalismo che ti piace, vero?), dovresti pensare a disintossicarti.
      Ah, dimenticavo! Pensare non fa per te.
      Sei qui solo per offendere e sfanculare la gente, ragionare è faticoso.

  • rodolfo

    … a parte che veramente l'”INDIGNATOS” dovrei essere io. …è mai possibile vedere gente senza lavoro , senza futuro e senza speranza girare per le vie di Roma ballando, vestendosi da carnevale e cantando non so cosa……..ma cos’è sono in festa???!!!
    Io se fossi in quelle condizioni…..e poco tempo ci manca…..altro che INDIGNADOS ….sarei INCAZZATOS ..ma DI BRUTTO……
    Andate a lavorare e non sperate sempre che ci sia la mamma che vi da la mancia la domenica….

  • Weininger

    Il debito pubblico crea occupazione e ricchezza, bastardo liberista.

    • rodolfo

      si bravo!!! , alle spalle dei tuoi figli , pero!
      poveretto! sei proprio messo male!! Ma va a lavorare!!!!!!!

    • Libertas

      Il debito pubblico crea occupazione e ricchezza?
      MINISTERO DELLA PROSPERITA’ E DELL’AMORE RILASCIA SEGUENTE COMUNICAZIONE.

      L’ Italia ha un debito pubblico esorbitante, ma è anche il paese più ricco del mondo e con la disoccupazione allo 0,3%. Infatti ci sono così tanti posti di lavoro che la gente non sa che scegliere. La maggior parte della popolazione svolge tre o quattro lavori contemporaneamente, senza stancarsi e per poche ore alla settimana, guadagnando cifre da record. Infatti il pil pro capite italiano è di 95.000 euro all’ anno, superiore a quello del Lussemburgo. Le nostre piccole e medie imprese realizzano profitti eccezionali, superiori a quelli delle multinazionali nordamericane. La scuola è la migliore del mondo conosciuto, con una preparazione per la matematica e un’attitudine per le materie scientifiche da fare invidia ai migliori cervelli della Silicon Valley.
      Abbiamo le migliori infrastrutture del mondo, strade, autostrade, ponti, tunnel, tutti forniti di una avanzatissimo sistema di pavimentazione e di adattabilità alle condizioni atmosferiche; inoltre il traffico è così ridotto e gli incidenti così rari che si può correre a 200 km/h perfino sulle strade provinciali. La sanità pubblica è incredibilmente efficiente: zero code nei pronti soccorsi, liste d’attesa praticamente assenti e qualità del servizio medico-infermieristico così alta che perfino i malati terminali appena entrano in ospedale guariscono di ottimismo per la bella impressione che hanno avuto.L’università, manco a dirlo, è la migliore della storia umana: completa assenza del baronaggio, strutture di ricerca e di sviluppo al limite della fantascienza golden age, preparazione degli studenti a livelli einsteiniani.
      La criminalità, soprattutto quella organizzata, è un ricordo dei tempi passati.
      Il meridione vive infatti una stagione di crescita economica e umana assolutamente fuori parametro.
      Ma soprattutto è la classe dirigente della politica a essere il punto forte della nostra amata Patria….

      Donne e uomini improbi, morali, onesti, lungimiranti, intelligenti…Quando un politico nostrano ne incontra uno straniero, quello straniero ne resta così intimidito e affascinato da sentire il naturale bisogno di inchinarsi. Il parlamento italiano è praticamente il luogo dove si decide il destino dell’ intera civiltà umana. Gli altri paesi ne sono ben consapevoli, e infatti seguono con ammirazione mista a timore reverenziale tutti gli eventi politici della nostra grande e gloriosa Nazione.
      Insomma, l’ Italia si appresta a inaugurare una nuova ETA’ DELL’ORO!
      Ancora più importante, tutti i cittadini italiano si sentono uniti da una sola e incontrovertibile matematica certezza…il futuro è solo nostro, e staremo sempre meglio!!!

  • Rob67

    pur condividendo la protesta degli indignados contro il sistema finanziario ho sentito dei commenti da parte dei responsabili del movimento che mi hanno lasciato perplesso in quanto indicano un sistema finanziario che ha tolto alle popolazioni del mondo la democrazia e le liberta’ individuali.E’ singolare come chiedano il rispristino delle liberta’ chiedendo di essere garantiti dagli stati.Uno stato non e’ altro che il braccio “armato” della finanza che e’ ormai (forse non per tutti) evidente un mostro dai piedi di argilla che dopo le scempiaggini di tutte le operazioni vedi derivati e porcherie simili devono fare leva sull’economia reale per recuperare le risorse per salvare il CULO.
    Si dovrebbe chiedere piu’ politica ma qualcuno confonde la sana politica con stato.La politica dovrebbe controbilanciare il potere finanziario e cosi’ lo stato perderebbe di forza e la politica che siamo tutti noi troverebbe il ritorno di quei valori che dipendono da una liberta’ individuale e che con il mondo globale della rete potrebbe esprimere tutta la sua forza.
    Piu’ che una protesta vedo ormai la richiesta di cambiare il carceriere della mia liberta’

  • Brillat-Savarin

    Il fenomeno degli indignados è ovviamente “eterodiretto” (quelli che vi partecipano non sarebbero neppure capaci di fare la pipì da soli…): il problema è capire da chi sono orchestarti e a quale sia lo scopo…

  • Libertas

    Mi piace l’ articolo. Dice una sacrosanta verità: gli indignados sono come quegli eroinomani che per disintossicarsi dall’eroina scelgono la terapia del metadone. In pratica passano da una dipendenza a un altra.
    Ma tanto, per fortuna in un certo modo, le loro richieste cadranno nel vuoto. Nessun politico della casta sarà disposto ad accogliere le loro istanze. E chi sarà mai disposto a farlo lo farà perché sa che lo Stato è il più grande catalizzatore di profitto.

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