In Economia

DI FUNNYKING*

Il post  SONO FINITI I SOLDI E LA CAMPANA SUONA ANCHE PER TE (CARO DIPENDENTE PUBBLICO) ha suscitato molto interesse e un dibattito furioso, intanto devo scusarmi, probabilmente ho sbagliato nel comunicare perché alla fine purtroppo le reazioni si sono improntate generalmente nel classico tifo da curva: dipendenti pubblici vs. rest of world-

Dunque lo ripeto, occhio a non cadere nel tranello dell’odio, del tutti contro tutti. E’ giusto che i dipendenti pubblici possano essere licenziati come quelli privati? Certamente sì e sfido chiunque ad argomentare il contrario. Ma è altrettanto giusto che essi possano avanzare in carriera per criteri di esclusivo merito oppure rimanere al palo, come è nella aziende private sane (il nepotismo costa, non sopravvivi sul mercato libero con quel sistema).

Tra le feroci risposte del sopracitato post vorrei copiare ed incollare la discussione fra Loriana LepriRiduci e Nibiru_x

ma  te lo sai  a me dipendente pubblico quanto mi ritirano per le tasse ?e sai quanti  dipendenti  privati conosco  che si fanno   pagare in nero per avere meno tasse  da pagare ?e quanti  commercianti conosco che dichiarano un decimo  di quello che guadagnano ?Compreso il mio ex marito pecio’ so quel che dico ,te mi sa poco ,madama la marchesa ,sono favorevole  ai lienziamenti per motivi validi e gravi  ma che ora ci si voglia far passare per i parassiti vedi d’ anda a……………… (rivolto a me)

risposta

Ma te lo sai che non paghi le tasse? Quelle in busta intendo. Tu paghi solo I.V.A., accise  sui carburanti, immondizia e poco altro. Non te ne sei mai accorta che le tue tasse provengono da un giro conto? Non ti sei mai accorta che chi ti chiede le tasse è lo stesso che ti paga? E lo sai che nemmeno i dipendenti privati le pagano? E sai perchè? Perchè il dipendente non paga tasse sul lavoro, gliele paga il l’azienda. Infatti, se non paghi l’I.N.P.S. dipendenti la multa la fanno all’azienda, mica al dipendente. Quindi, le tasse da lavoro dipendente, sono un costo dell’azienda. Non del dipendente. Quindi ragazza bella, sentila la campana. Sta suonando per te. E sai che ti dico? Era ora.

Ci vado pure io a fan’***o se ti dico che, non proprio parassiti siete, ma delle belle sanguisughe?

Sai, noi che produciamo, che rischiamo, che ci svegliamo la mattina pensando a come riuscire nella nostra Impresa, che abbiamo a carico dipendenti, che abbiamo mille problemi, ci siamo abbastanta stufati di mantenervi.

Non ti va di essere una parassita (o sanguisuga)? Licenziati e vieni con noi sul mercato a confrontarti tutti i giorni con i problemi che voi ci ponete davanti….

Dai, vieni… c’è posto…  ti aspettiamo. Facce vedè che sai fare….

 

Tralasciando la schermaglia dialettica, in effetti la questione del “i dipendenti le pagano le tasse?” è interessante.

Il punto è che chi è soggetto a sostituto d’imposta NON ha alcun rischio relativo al mancato pagamento delle tasse sul reddito da lavoro. La questione non è affatto di lana caprina.

Le tasse sul reddito da lavoro dipendente e i contributi pensionistici NON sono tasse che gravano sul lavoratore. Ma tasse a carico del datore di lavoro, il quale, di conseguenza  subisce per intero le conseguenze nefaste di un mancato versamento.

Questa è la mia opinione, voi cosa ne pensate?

p.s. quanto mi piacerebbe che fosse abolito il sostituto d’imposta, tutta questa schifosa e pelosa ipocrisia verrebbe spazzata via in un attimo.

 

*Link all’originale: http://www.rischiocalcolato.it/2012/05/i-dipendenti-le-pagano-le-tasse.html

 

Recent Posts
Showing 44 comments
  • Gabriele

    Premetto che le dinamiche tra i lavoratori dipendenti nel pubblico e nel privato sono simili. Forse c’e’ un po’ più di controllo nel privato ma i fannulloni sono ovunque, soprattutto nei lavori di ufficio è facile “imboscarsi” perchè la produttività non è facilmente misurabile e fidatevi in certe grandi aziende private le cose non vanno poi molto diversamente che nel pubblico. Ora però la tassazione effettivamente ha raggiunto livelli da dittatura medievale e grava pesantemente sulla parte produttiva della società tanto che le imprese faticano a rimanere sul mercato anzi moltissime, troppe sono fallite dal 2008 ad oggi. Per avere una idea della pressione fiscale complessiva in Italia basta guardare qui:
    http://scenarieconomici.it/esclusivo-simulazione-della-pressione-fiscale-e-contributiva-reale-su-9-figure-professionali-dipendenti-ed-autonome-tra-64-e-80/
    Direi che la insostenibilità di questo sistema è evidente a chiunque. Purtroppo il dipendente vede solo una parte di questo scempio: sono convinto che se l’intera pressione fiscale fosse a carico del dipendente ci sarebbe già stata una rivolta sociale, ma col fatto che la cosa grava in maggior parte sugli imprenditori, ritenuti dal popolo soggetti tendenzialmente disonesti la cosa passa inosservata.
    Di fronte a questo, un taglio sostanziale della spesa pubblica anche se a breve termine determina una flessione del PIL ed un aumento della disoccupazione è secondo me necessario.
    Non possiamo permetterci costi inutili se vogliamo sopravvivere, se non ci saranno più attività produttive da tassare qualcuno mi spiega come è possibile andare avanti?

  • Alessandro Colla

    Il problema che si sposino e frequentino tra loro è dovuto alle occasioni di incontro sui luoghi di lavoro e avviene anche tra le altre categorie professionali. Il problema è che nella maggior parte dei casi difendono la situazione di dipendenza pubblica. E magari scrivono sciocchezze come mi capita di leggere in alcuni commenti precedenti. Come il fatto di trovare lavoro solo se uno accetta di fare lo schiavo. Non ci si rende conto che la vera schiavitù è determinata dalla contrattazione collettiva obbligatoria e dall’accettazione passiva ad essere dipendenti di un ente, lo stato, che si è autoimposto e che continua ad autoimporsi con la forza. Quanto ai presunti effetti zero con l’inflazione alta, forse qualcuno non conosce Weimar. Specie se continua a credere che il crollo argentino, come quello di altre realtà, sia dovuto a presunte politiche liberiste. Continuiamo a chiamare così tutto ciò che è il suo contrario, interventismo e inflazionismo. Sarà un ottimo aiuto per l’apprendimento corretto della lingua. Quanto al presunto salvataggio del Brasile, mi sembra che le recenti inchieste sui suoi vertici confermino che la corruzione sia figlia dello statalismo e non madre di esso.

  • Simonisky

    Che poi… fateci caso… si sposano tra loro e si frequentano tra loro… ahahah il dipendente pubblico non è solo una figura lavorativa, ma una vera è propria mentalità

  • stafan cazy

    ma veramente non cio voglia de fa n caiser. Anche io mio mome: Stafan Cazy. no niente non mi va di scrivere. dopo dopo…

  • Massimo74

    @antonio

    Studia và che è meglio, almeno forse le sparerai un pò meno grosse:

    http://johnnycloaca.blogspot.it/2010/06/il-feticcio-della-deflazione.html

    • antonio

      ah beh, certo, se uno accetta di fare lo schiavo il lavoro lo trova… che grandi scienziati economici che siete!
      invece, voi intelligentoni che ce l´avete con l´inflazione, studiatevi gli effetti di questa sui parametri macro di agrentina o brasile 20 anni fa, quando l´inflazione viaggiava al 6000%.
      effetti ZERO!
      investimenti, pil, occupazione, produzione industriale e non, bilancia commerciale… tutto continuava a salire come se niente fosse.
      l´argentina poi crolló perché insistette troppo con la VOSTRA politica liberista… il brasile si salvó perché svalutó in tempo, abbandonando le VOSTRE allucinazioni.

  • antonio

    comunque, ora et semper… ABBASSO LA DEFLAZIONEEEEE !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
    deflazione significa disoccupati a milioni… e a voi non ve ne fotte una minchia! è questa estrema crudeltà (se non sadismo), quel vostro considerarvi la “classe eletta” (gli Imprenditori), il vostro odio per le classi altre, il vostro odio per le regioni geografiche altre che vi accomunano al nazismo.
    voi semplicemente alla “razza” sostituite la “classe”.

  • libertyfighter

    @antonio
    Ma veramente c’è ancora chi è contro la deflazione? Ma che cazzo di lavaggio del cervello che avete subito.
    Allora siccome la televisione oggi costa 100 euro, ma tra tre mesi ne costerà 80, io aspetto tre mesi a comprarmi la televisione. Ma siccome tra 1 anno ne costerà 50, allora aspetto un anno.
    Faccio la stessa cosa per qualunque bene: vacanze, case, libri, cibo. Questa la balzana tesi di economisti da carta igienica tipo Krugman.
    Peccato che la vita umana abbia un TEMPO limitato e il coglione che ragionasse così si troverebbe a non godersi nulla della sua vita sperando di risparmiare soldi fino agli 80 anni. Tu potrai pure comprarti la casa tra 30 anni, così come è giusto SPENDI DI MENO. Ma nel frattempo io me la godo e tu stai sotto un ponte. Le idee di krugman e keynes sono ipotizzabili solo a patto di non considerare il tempo vitale un capitale. Cosa che effettivamente fanno nella loro trattazione economica per criceti.

    • antonio

      intelligentone, non hai capito che io mi mettevo nei panni dell’imprenditore? ma tu saresti tanto coglione da investire in fattori produttivi ai prezzi di oggi sapendo che domani venderai i prodotti a prezzi x% inferiori a oggi?

  • Massimo74

    @antonio

    Succede quello che è successo nell’america del XIX secolo dove nonostante un periodo di forte deflazione dovuta principalmente all’adozione del gold standard, si è contestualmente registrata la più alta crescita economica della storia degli stati uniti d’america.

    • antonio

      certo… grazie alla RAPINA delle terre degli indiani e lo schiavismo dei neri!
      ma fatela finita! siete solo nazisti travestiti.

      • libertyfighter

        Guarda che la “confisca dei territori indiani”, cosa che peraltro in questo blog e in questo movimento sono certissimo che nessuno ha mai approvato né difeso, non ha potuto certo produrre deflazione. I prezzi delle pistole, dei proiettili, delle vettovaglie, dei binari ferroviari, dei motori a vapore, e di quasi tutti i beni non hanno nessuna relazione diretta con l’aumento della disponibilità di territorio incolto. Prova ne sia ad esempio che nonostante l’impero romano abbia confiscato territori a tutta l’europa, la deflazione non l’ha mai sperimentata. E neppure l’ URSS, nonostante si sia pappata diverse miglia quadre di territorio altrui ha mai sperimentato deflazione. Antonio, questo è un posto serio, si parla di argomenti con la pretesa di conoscerli, capirli e spiegare e motivare le proprie deduzioni. Commenti come questo tuo invece sanno di frasi buttate lì a caso, che fanno leva sulla prima pseudospiegazione che ti è venuta in mente, peraltro senza neppure prendersi la briga di verificarla prima di esporla. Così come l’epiteto “nazisti” in un blog libertario, ispira veramente soltanto una tristezza infinita per il basso livello intellettivo mostrato da chi lo usa. Perché riuscire a confondere l’idea nazionalSOCIALISTA con l’idea LIBERTARIA richiede una mancanza di connessioni neuronali veramente fuori dal comune. Quando te ne esci con certe affermazioni, non soltanto NON ci offendi, perché é come se prendi un Cavallo e lo chiami mangusta, ma peggio dequalifichi immediatamente tutti i tuoi commenti come quelli di uno che non riesce proprio a guardare in faccia la realtà. Uno a cui dicono che il sole è grigio e il mare rosso e lui ci crede e lo ripete a pappagallo. Ma che rispetto può ottenere gente che si qualifica così? Ma quale spunto culturale e di discussione dovrebbe nascere tra intelletti tanto sbilanciati?
        Perciò ti prego, visto che immagino che in fondo il tuo cervello funzioni meglio di così, prova ad utilizzarlo in maniera più efficiente e non rilasciare commenti che possono solo fugare ulteriori dubbi sulla tua tenuta intellettiva.

        • antonio

          infatti io non mi riferivo alla deflazione, ma alla “più alta crescita economica della storia degli stati uniti d’america” di cui parla lo squinternato massimo74. tutte le maggiori crescite economiche registrate nella storia hanno come CAUSA PRINCIPALE la VIOLENZA, la capitalizzazione seguente alla rapina e al genocidio.
          studia meglio la storia, intelligentone!
          siete nazisti travestiti, vi distinguete dal nazismo SOLO per l’antistatalismo, ma per il resto siete uguali se non peggio.

  • Guest

    Eh, sì, però come mai non suona per i politicanti? Loro pagano una cippa e frattano soldi nostri con la scusa di avere fatto leggi…per sè! Monti se ne sbatte perché si è assicurato un fine vita molto d’oro e quindi rimanda ai suoi per il futuro che sta loro costrunedo… ora si spera capirete come hanno fatto i re ad essere tali, salvo qualche rara occasione.

  • marco

    per me se i dipendenti pubblici pagassero le tasse a chi li paga sarebbe un bello spreco di tempo e denaro, tanto vale pagarli direttamente al netto delle tasse!

  • Simone S.

    Alberto…encomiabile !!!
    anche xkè quì chi prende i soldi è lo stato, dice poco che il dipendente pubblico non paga,è lo stato , il governo e i papponi che sono li che mangiano alla faccia nostra. Giornalisti è inutile ormai il vostro “lavoro” non sapete più farlo siete smascherati, tra poco vi abbandonano anche i partiti e rimarrete così … come delle minkie secche senza aver nemmeno capito cosa vi ha spazzato via.

  • alessandro

    e state a rompere i cojoni a chi prende mille euro al mese!!
    i privati vanno a lavoro alle 9 e cominciano alle 10
    io alle 7,30 attacco e fino alle 15 non stacco…..
    non uso facebook,non faccio la spesa da casa all’esselunga e non scrivo calzate su twitter!!!
    perché invece di rompere i cojoni a chi prende 1000€ cagate al mese non andate da quelli che ne prendono 30000€,non hanno un badge,non sanno cosa significa malattia,infortunio ma solo ed esclusivamente assenteismo!!!
    c

  • TPM

    Per quelli che dicono che i dipendenti pubblici pagano le tasse e che ci sono imprenditori che beneficiano della spesa pubblica rispondiamo così:

    Da domani nessuna paga le tasse e vediamo chi ci rimette!!!

    Così abbiamo la prova

    • antonio

      tu ci rimetti di certo. non paghiamo le tasse, licenziamo milioni di persone, si crea un esercito di disoccupati, i salari scendono a 300 euri, deflazione spaventosa generale… chi te la compra la cicoria?
      e in un’economia di deflazione chi è quel pazzo che investe 100 oggi per ricavare 50 domani?

      • Massimo74

        Se fosse così allora nessuno comprerebbe cellulari,personal computer,ipad,consolle per videogiochi,ecc., visto che il mercato hi-tech a causa dell’altissima produttività è un mercato in perenne deflazione ormai da anni.
        Di fatto ,però, i dati sulle vendite ci dicono ben altro e il mercato hi-tech risulta essere uno dei più floridi in assoluto.Come te lo spieghi?

        • antonio

          semplice: sta aumentando la massa di persone che acquistano hi tech.
          ma se vanno in deflazione TUTTI i mercati, a causa delle vostre pittoresche politiche economiche, che succede?

  • antonio

    anzi, nessuno paga niente, perchè tutto è una partita di giro, pubblico o privato i soldi girano!
    lo stato paga un insegnante, quello viene alla tua azienda agricola e ti compra la cicoria, tu versi le tasse allo stato (magari!)… non è partita di giro solo perchè c’è un passaggio in più???

  • antonio

    sto discorso della partita di giro è una cazzata. come dire che i dipendenti fiat non pagano la macchiina o un bracciante agricolo non paga la cicoria. sto sito sta peggiorando sempre più… invidiosi di grillo avete deciso di spararla sempre più grossa?

  • Ernesto rossi

    I dipendenti pubblici non pagano tasse mi pare ovvio, è una partita di giro mica ci vuole Einstein per capirlo. Che poi siano pure inutili è la ciliegina sulla torta.
    lo stesso per i privati anche se il meccanismo è più contorto, in ogni caso si tratta chiaramente di un costo a carico dell impresa mica del dipendente. Per la cronaca sono un dipendente privato.

    • antonio

      ma tutto allora è una partita di giro… conosco un imprenditore liberista antistato che tuona in continuazione contro i parassiti, ha una libreria specializzata in libri di scuola… lo stato paga il “parassita” che poi prende i libri per il figlio e inoltre fa andare a scuola gratis anche i morti di fame… lui incassa coi libri ed è diventato milionario… e sputa sul piatto dove mangia.

      • Massimo74

        @antonio

        Non ho capito il tuo esempio, comunque qualsiasi imprenditore che vive ESCLUSIVAMENTE di commesse pubbliche si trova sullo stesso piano dei dipendenti pubblici, ovvero non paga le imposte sul reddito visto che il committente (lo stato) che paga l’imprenditore è allo stesso tempo il beneficiario delle imposte pagate da quest’ultimo,ergo si tratta di una semplice partita di giro.

    • Roberto

      Le tasse dei dipendenti sarebbero una partita di giro anche per i datori di lavoro privati?
      Ma stiamo scherzando?

      Guarda che i versamenti all’INPS e all’AdE si fanno dal conto corrente, mica dal foglio Excel…

    • Fidenato Giorgio

      Caro mio bello i soldi sono tuoi e sei tu che paghi le tasse. Il datore di lavoro prende i tuoi soldi e li versa allo stato, ma le tasse sono a tuo carico perchè vengo pagate prendendoe dal tuo stipendio!!!!!

      • Roberto

        E’ quello che sto tentando di spiegare da una vita, ma ormai mi sto convincendo dell’impossibilità di farlo capire agli italiani!
        Se uno stipendio lordo è di 2000 euro e il netto di 1100, in Italia i dipendenti sono ancora tutti convinti che i 900 se li tiene il datore di lavoro, non si rendono conto che egli fa soltanto il gabelliere dello stato!

  • antonio

    i dipendenti pubblici sono 3.400.000 e non 5milioni.
    la % in italia di dip.pubblici è uguale alla germania e il 50% inferiore a quella degli usa.
    fancazzisti e raccomandati ci sono… ma pure nel privato. quanti imprenditori mettono a lavorare in azienda parenti? e chi lo dice che questi sarebbero più efficienti di perfetti sconosciuti?
    gli stipendi dei dip.pubblici generano spesa pubblica? e quanta spesa pubblica generano gli IMPRENDITORI appaltatori che iperfatturano? di questi non parlate mai…
    in un parco di una città italiana hanno messo n.2 sbarre e n.2 anelli per la ginnastica… costo 110.000 euro!!! iperfatturamento di almeno 100.000 diviso fra assessore e un paio di imprenditori… non credo ne abbiano beneficiato i 2 operai romeni a nero…
    e l’agricoltura italiana che è integralmente sovvenzionata?
    aaahhh… quando c’è da poppare alla tetta di mamma-stato va tutto bene…
    voi dite “ma io non voglio poppare, voglio la libertà di essere competitivo”, cioè non pagare tasse e pagare i dipendenti 300 al mese come in ukraina o cina… beh SIATE CHIARI e ditelo alla gente.
    perchè il vostro liberismo (che bella parola!) ultras è lì che va a parare.

  • Gloria

    … Ho letto un po’ i commenti … e resto un attimo basita, a parte dai toni poco educati di alcuni, ma dall’idea che emerge: IL LAVORO e’ un DIRITTO (scusate le lettere non accentate, sto usando una tastiera straniera e non trovo quelle giuste).

    Io faccio parte dei famigerati “DATORI DI LAVORO” … quelli che a detta di molti sfruttano i lavoratori dipendenti, che dichiarano cio’ che vogliono e tante belle fantasie simili …

    In primis vorrei esprimere il mio punto di vista e sottolineare che il LAVORO non e’ un diritto, bensi’ e’ un DOVERE! Se diamo per buona questa mia tesi, credo non ci sia piu’ bisogno di fare troppe distinzioni tra pubblico e privato.
    Lo ritengo un DOVERE

    • antonio

      il lavoro è una necessità… invece per me è un dovere fare SESSO!
      oh… è lavoro pure quello!

  • Roberto

    Le cose stanno così:

    1) I dipendenti pubblici NON pagano tasse sul reddito da lavoro e NON pagano contributi perchè l’indicazione in busta paga è soltanto un artificio contabile. La busta paga lorda è infatti conferita prelevando il denaro dalla raccolta fiscale. Quindi le tasse vengono prima prelevate per poi essere immesse nuovamente in questa raccolta fiscale effettuata a carico delle componenti non statali del mondo della produzione.

    2) Le tasse sul reddito da lavoro dipendente e i contributi pensionistici sono tasse che GRAVANO sul lavoratore. Mentre sul datore di lavoro GRAVANO le conseguenze civilistiche e penali dei mancati versamenti.

    3) Ognuno dovrebbe essere responsabile del pagamento delle proprie tasse. Per questa ragione è sacrosanta la battaglia di Giorgio Fidenato.
    Un paese civile è un paese nel quale i dipendenti vengono pagati il lordo e poi si recano personalmente a versare i frutti del proprio lavoro allo stato, così da rendersi conto della reale entità della rapina legalizzata a cui sono sottoposti.

    4) I 5 milioni di dipendenti pubblici italiani, per quanto il loro lavoro possa essere inutile o inefficiente, al momento sono essenziali alla sopravvivenza di tutte quelle aziende private che vivono di “mercato” interno.

    Per quanto il dipendente pubblico possa essere considerato un parassita, il non riconoscere che esso rappresenta un mezzo (seppure inaccettabile) per la parziale reimmissione nel mercato di denaro (espropriato ingiustamente) significa avere una visione miope dell’economia.

    La riduzione progressiva dei dipendenti di stato è l’unica soluzione sostenibile per le aziende private del mercato interno, quindi per la maggior parte delle aziende del tessuto produttivo italiano.
    Il taglio netto di dipendenti statali, per quanto possa essere visto con favore dal mondo del lavoro privato, si rivelerebbe una tragedia economica di portata inimmaginabile.

  • daniele

    Inanzitutto distinguiamo due categorie nel dipendente pubblico: I FANCAZZISTI e LAVORATORI VERI:

    Io parlo dei fancazzisti: spero che la pacchia finisca per questi infami…..gente che timbra il cartellino e poi va a farsi la spesa come fanno vedere alle iene, poi quando un’ imprenditore ha bisogno di una firma o di un permesso aspetta i mesi se nn gli anni…..questa è la verità….poi ci sono quelli che lavorano e meritano rispetto!

    Facendo una media razionale per me il buon 80% dei dipendenti pubblici si puo’ levare dalle palle anzi si possono licenziare come gli operai che lavorano nella fabbrichetta presso un privato!
    e poi perchè si possono prendere a calci in culo gli operai e non i dipendenti pubblici!? fuoriii dalle pallle gli imboscati e le merde!

  • vecchiorob

    assolutamente d’accordo.
    sono tutte tasse a carico del datore di lavoro, comunque le si voglia chiamare.
    nel caso del pubblico impiego, vabbè tralasciamo. è semplice partita di giro.

    Il punto fondamentale per i dipendenti pubblici però è questo: il vostro stipendio netto è coerente con livelli di produttività e tipo di mansione? La domanda è ovviamente retorica. In nessun posto nessun datore di lavoro privato pagherebbe un netto simile (con relativo lordo!!) per tali performances.

    Quindi il punto non è tanto che i dipendenti pubblici “paghino tutte le tasse”, quanto che il loro netto sia fuori ogni logica. In condizioni di salario legato alla produttività e al merito non ci sarebbe per loro il problema di “pagare tutte le tasse”. Non ne pagherebbero nessuna, in quanto non avrebbero proprio lavoro!

    • antonio

      senti,
      ma ci vai alla posta? file interminabili (l’impiegato si fa il culo). e al catasto? file interminabili (l’impiegato si fa il culo). e al comune? file interminabili (l’impiegato si fa il culo).
      forse al PAESASTRO TUO LI’ NEL PROFONDO NORD NON FANNO UN CAZZO!
      e del resto il 70% delle baby pensioni sono erogate proprio nella efficiente e produttiva PADANIA.
      ah, un amico fa il bidello a scuola, si ammazza di lavoro, 24 anni d’anzianità e becca 1000 al mese, e ha famiglia… per sopravvivere si sta vendendo i braccialetti d’oro…

      • vecchiorob

        il paesastro mio ha mantenuto il “bel paese” tuo per 70 anni.
        prenditi una partita iva e vieni qui a produrre caro….

        • renato99

          si vede che NON sei un mantenuto dalle mie tasse, perché io ti avrei fatto da tempo morire di fame: nel produttivo nord l’unica cosa che producete, oltre alle corna che vi mettete in testa caso mai non si vedessero, sono EVASIONE FISCALE, connivenza con mafia, ‘ndrangheta e camorra, gentaglia come te e come il povero bossi che ha fatto schifo pure alla morte che non lo ha voluto

          • vecchiorob

            1) siamo noi al nord che abbiamo mantenuto I VERI CORNUTI FANCAZZISTI COME TE al sud e non viceversa…ma con che coraggio!!…
            2) mafia ‘ndrangheta camorra tutta ROBA CULTURALMENTE VOSTRA di cui avremmo fatto volentieri a meno.
            3) visto che i mali del sud siamo noi al nord, FONDATI UN MOVIMENTO SEPARATISTA PER IL SUD. Io sarò il tuo primo supporter!

      • Brus

        Su 20 dipendenti pubblici che lavorano sodo 80 non fanno nulla, vegetano in uffici, senza produrre nulla.
        Poi sfatiamo che pagano le tasse, i soldi sono dei contribuenti, quindi ai dipendenti pubblici sono i contribuenti privati a pagargli le tasse, cosi come per il loro stipendio.

        • dipendentepubblico

          Da dipendente pubblico:
          ti quoto Brus, fra noi “pubblici”, se va bene, lavora il 20% per tutti e le tasse? Le pagate Voi “privati”, com’anche le nostre buste paghe.
          Cosa facciamo però eliminiamo il pubblico? Ok, va bene ma cambierebbero anche le regole del gioco noi “pubblici”, attualmente, siam solo espressione dello sviluppo sociale imposto, null’altro …
          Bye! ;))

          • Xenia

            Voi dipendenti pubblici siete ladri e nullafacenti.Con questo uno Stato serie controllerebbe i miliardi buttati via per le vostre buste paga e non si capisce perchè migliaia di statali soprattutto donne non fanno nulla e percepiscono reddito e contributi.Allora questi lavori dovrebbero spettare a tutti quelli che non hanno un lavoro,invece di solite raccomandazioni ecc ecc.

      • Ave

        Il bidello si fa il culo? Ma le barzellette che racconti fanno almeno ridere?

  • alberto

    state a fa solo demagogia…io ho mio padre e mia madre dipendenti pubblici…..l’ uno militare..l’ altra a 50 anni ancora supplente……..e le tasse le paghiamo bello mio le paghiamo eccome……..io mi ritengo molto fortunato perchè i miei mi consentono di mangiare tutti i giorni e mi danno tutto quello del quale ho bisogno…ma a quali sacrifici? te stai a fa di tutta un’ erba un fascio e sta cosa mi da molto fastidio perchè per voi l’ importante e parlare e ricevere “like” su facebook…….invece de scrive cazzate e aizza la gente fai na bella cosa…prendi na zappa in mano e vai a lavora….se fai cosi farai molte opere di bene…..perchè un italiano nei campi (io c holavorato per 5 anni dai miei 14 ai miei 19 anni) non l ho mai visto…….ci sono migliaia di profughi che pascolano pecore e arano terreni…..vacce a lavora te..pagano bene fidati…..almeno non racconti piu cazzate e nel tuo piccolo fai ripartire la tanto cara economia italiana….chicco mio quante cose non sai…….il lavoro in italia c’ è….ma siamo tutti dottori..siamo tutti gran teste di laurea e non siamo umili…..annamo tutti a pascola le pecore, ad arare campi, a fare i muratori, a roccogliere la frutta (sono esempi di lavori umili) che portroppo noi italiani non faremo mai……la cosa che mi da al cazzo a me e che al giorno d’ oggi si tende a puntare il dito contro le categorie……”tu rubi…quello ruba…loro rubano” ma se vuoi scrivere un qualcosa di veramente serio e profondo devi iniziare ad analizzare te stesso per arrivare poi ad un’ analisi più approfondita della società e mentalità italiana…….per cambiare il paese dobbiamo cambiare noi….dobbiamo essere uniti e non aizzarci a vicenda……me sei calato………

Start typing and press Enter to search