In Anti & Politica, Economia

di FRANK MERENDA

Lo Stato è Come Tuo Cognato Sfigato: Quello che Non Fa un Cazzo e Vuole i Meriti grazie alla Propaganda. (La storia che non ti raccontano al liceo “statale”)

Dopo aver scoperto che la povertà è la condizione naturale dell’uomo dall’inizio dei tempi e solo grazie agli imprenditori negli ultimi 200 anni si è creato benessere diffuso, abbiamo anche capito che non sono state le “lotte di classe” a migliorare la vita dei dipendenti ma l’aumento della capacità produttiva.
Ora rimane da sfatare un altro mito, cioè che gli imprenditori si siano arricchiti grazie al “sistema”, cioè che abbiano sfruttato ciò che lo Stato ha creato come scuole, la ricerca pubblica, gli ospedali a proprio vantaggio. O almeno così si insegna a scuola. Ma è proprio vero?
Spoiler: NO.

Anno 1088: nasce l’Università di Bologna. Non per decreto imperiale. Studenti che pagavano professori direttamente. Se il prof faceva schifo, lo licenziavano. Capitalismo educativo puro.
Anno 1209: Oxford. Gruppo di studiosi scappati da una rissa creano spontaneamente quella che diventerà l’università più prestigiosa del mondo. Zero pianificazione centrale. 100% auto-organizzazione.
Anno 1636: Harvard. Fondata da un pastore protestante con donazione privata.
– MIT? Donazione privata.
– Stanford? Magnate delle ferrovie.
– Yale? Mercanti.
– Princeton? Presbiteriani con soldi.
Lo stato dov’era? A tassare i contadini per finanziare guerre.
Gli ospedali invece? nati dalla carità, non dalla burocrazia
Primo ospedale della storia: Basiliade (370 d.C.), fondato da San Basilio con donazioni private.
– I Templari nel 1100? Catena di ospedali autofinanziata dal Mediterraneo a Gerusalemme.
– I Francescani? Lebbrosari in tutta Europa.
– Le Misericordie toscane? Mercanti che si tassavano volontariamente per curare i poveri.
– L’Ospedale di Santo Spirito a Roma (1198): gestito da un ordine religioso per 700 anni. Quando lo stato italiano lo nazionalizzò nel 1870, il servizio peggiorò talmente che i romani rimpiangevano i preti.
– Johns Hopkins (1889): il miglior ospedale americano? Fondato da un mercante con i suoi soldi.
– Mayo Clinic? Famiglia di medici-imprenditori.
– Cleveland Clinic? Gruppo di medici che misero i risparmi insieme.

La ricerca:
Bell Labs (privato):
– 9 Nobel
– Transistor
– Laser
– Cellulari
– UNIX
– Linguaggio C
Progetto Manhattan (statale):
– 1 bomba
– Fine
Xerox PARC (privato):
– Mouse
– Interfaccia grafica
– Ethernet
– Stampante laser
IBM Research (privato):
– Hard disk
– Codice a barre
– ATM
– DRAM

Mentre l’URSS con tutto il suo apparato scientifico statale produceva… Lada e Chernobyl.
Le scuole dell’era industriale: chi le ha davvero create?
Josiah Wedgwood (1770): apre scuole per i figli degli operai. Motivo? Lavoratori alfabetizzati = più produttivi.
Robert Owen (1800): scuole gratuite a New Lanark. Risultato? Produttività +50%, criminalità -90%.
George Cadbury (1890): non solo scuole, intero villaggio modello con biblioteche, piscine, ospedali. Tutto finanziato dal cioccolato.
Andrew Carnegie: 2.509 biblioteche costruite coi suoi soldi. Più di qualsiasi governo dell’epoca.
Lo stato cosa faceva nel frattempo?
Prussia 1810: inventa la scuola dell’obbligo. Scopo dichiarato? “Creare soldati obbedienti e operai disciplinati”. Non cittadini pensanti. Soldati.
Il grande inganno: Lo stato è arrivato DOPO, quando tutto funzionava già:
1. Vede sistema educativo/sanitario privato che funziona
2. Tassa tutti per “fornire il servizio gratuitamente”
3. Nazionalizza le strutture esistenti
4. Propaganda: “Guardate cosa vi diamo noi!”
5. Risultato: quello che prima sceglievi e pagavi direttamente, ora lo paghi con le tasse e non puoi scegliere
La prova del nove: Oggi, dove nascono le vere innovazioni?
– Educazione:
– Khan Academy (privata),
– Coursera (privata),
– Duolingo (privata)
– Sanità: Moderna/BioNTech (vaccino COVID = aziende private), chirurgia robotica (privata)
– Ricerca: SpaceX sta surclassando NASA, DeepMind batte ogni istituto pubblico in AI
Dove lo stato “eccelle”?
– Scuole italiane: 50% di edifici non a norma
– Sanità pubblica UK: 7 milioni in lista d’attesa
– Ricerca universitaria: 90% dei paper mai citati da nessuno

La lezione brutale: I mercanti medievali costruivano cattedrali per la gloria di Dio e ospedali per i poveri.
I miliardari di oggi finanziano ricerca su cancro e viaggi su Marte.
Lo stato costruisce rotonde inutili e assume parenti.
Non è cinismo. È storia.
Quando qualcuno ti dice “senza lo stato non avresti scuole e ospedali”, ricordagli che:
1. Le scuole esistevano 1000 anni prima dell’istruzione pubblica
2. Gli ospedali li hanno inventati i monaci, non i ministri
3. Il WiFi che usa per scrivere cazzate viene da ricerca privata
Lo stato non crea. Confisca e ridistribuisce quello che altri hanno creato.

E questa non è ideologia.
Sono solo date e nomi su Wikipedia.
L’orgoglio di essere imprenditori (quelli veri):
Quando parlano di “padroni sfruttatori”, l’immaginario collettivo pensa al Megadirettore Galattico di Fantozzi. Palazzi di vetro, yacht, sigari cubani.

La realtà? Il 96% delle aziende italiane sono micro imprese.
Tradotto: il titolare + 3-4 dipendenti. Fine.
L’imprenditore medio italiano non sta su uno yacht. Sta in negozio/officina/ufficio 12 ore al giorno. Si alza prima di tutti, chiude dopo tutti. Salta i weekend, rinuncia alle ferie, garantisce personalmente i prestiti in banca con la casa di famiglia.
– Quando un dipendente sta male, chi lo sostituisce? Il titolare.
– Quando c’è una consegna urgente, chi ci va? Il titolare.
– Quando bisogna pulire il magazzino? Il titolare.
– Quando non ci sono soldi per gli stipendi, chi non viene pagato? Il titolare.
– Il pizzaiolo che tiene aperto fino a mezzanotte.
– Il meccanico con le mani sempre sporche di grasso.
– La parrucchiera che risponde al telefono mentre tinge.
– Il barista che alle 5 del mattino sta già preparando i cornetti.
– Il piccolo costruttore che va in cantiere con gli operai.

Questi non sono “padroni”. Sono eroi civili.
Tengono in piedi l’economia reale. Creano posti di lavoro rischiando tutto. Pagano tasse su tasse per finanziare quello stato che poi li tratta come criminali.
E la cosa più assurda? Mentre loro si spaccano la schiena 14 ore al giorno per far quadrare i conti e pagare gli stipendi, c’è gente che dal divano di casa (pagato col reddito di cittadinanza) li accusa di essere “sfruttatori”.
Essere imprenditori oggi, in Italia, non è un privilegio. È un atto di resistenza.
È dire: “Io ci credo ancora. Nella creazione, nel lavoro, nel futuro.”
È alzarsi ogni mattina sapendo che 100 cose possono andare storte e una sola andar bene, e provarci comunque.
È guardare i tuoi 3-4 dipendenti negli occhi e dire: “Tranquilli, lo stipendio c’è”, anche quando sul conto aziendale ci sono briciole.
Non vergognatevi di essere imprenditori. Siate orgogliosi.
Perché mentre altri teorizzano la rivoluzione dal divano, voi la rivoluzione la fate ogni giorno: trasformate idee in realtà, problemi in soluzioni, sogni in posti di lavoro.
Voi non siete il problema dell’Italia. Voi siete l’unica cosa che ancora la tiene in piedi.
E questo, che piaccia o no ai teorici del socialismo da salotto, è un fatto.
Non un’opinione.
Un fatto.

P.S. Il prossimo che dice “ma le strade chi le fa?”, ricordagli che la Via Appia l’hanno costruita appaltatori privati pagati a risultato. Ed è ancora lì dopo 2300 anni. L’asfalto statale dura 3 inverni.

 

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