Le influenze filosofiche
Sull’impalcatura concettuale fortemente individualista che pone al centro di tutto gli uomini e le loro interazioni, Rothbard ha innestato un richiamo ai diritti naturali che ha conferito una solidità ancora maggiore alle tesi libertarie.
Decisiva, in tal senso, è stata l’influenza di Ayn Rand.
Nei testi filosofici dell’autrice di The Virtue of Selfishness è presentata (per la prima volta in questa forma così radicale) l’idea che non è mai legittimo aggredire il prossimo.
«un diritto è la sanzione morale di un principio positivo, e cioè della libertà d’agire secondo il proprio giudizio, in funzione dei propri obiettivi, in virtù delle proprie scelte volontarie, non forzate. Ai propri simili i diritti di un uomo non impongono obbligazioni che di genere negativo: quello d’astenersi dal violare dei propri diritti».
Nel porre le premesse per l’elaborazione teorica dei libertari e nello sviluppare temi fondamentali è stato essenziale il ruolo di autori come Mises e Hayek.
Essi hanno forgiato alcuni strumenti concettuali indispensabili a chiunque voglia lavorare ad un’ipotesi di società integralmente liberale.
Il tema dell’ordine spontaneo gioca un ruolo di rilievo.
In una società la cooperazione emerge non a seguito di un decreto o di un comando, ma in virtù dell’incontrarsi di libere, singole e private volontà.
Come ha messo in evidenza il filosofo inglese John Gray, vi è una conoscenza pratica la quale è «svuotata del suo significato e sprecata in istituzioni che devolvono le decisioni dagli individui portatori di conoscenza implicita, a procedure collettive di decisione».
Queste aberrazioni sono tipiche della pianificazione e sono tanto più evidenti quando le procedure di decisione vengono affidate alla gestione di esperti o funzionari del tutto estranei a quel contesto culturale e totalmente privi di quelle informazioni specifiche.
Solo una gestione decentralizzata nelle mani dei singoli individui, può permettere una gestione adeguata di conoscenze che non si possono aggregare e trasferire.
Questo tema della superiore razionalità dei sistemi fondati sull’autoregolazione e sulla cooperazione valica gli stessi confini dell’economia.