In Anti & Politica, Esteri

DI LEONARDO FACCO

Hugo Chavez ha seri problemi di salute. Sui giornali le rare fotografie pubblicate lo ritraggono gonfio in visto e completamente calvo per causa la chemioterapia post-operatoria. In Internet circolano video in cui, debilitato dalle cure, non riesce a svitare il tappo di un barattolo che contiene il tanto amato petrolio della fascia dell’Orinoco. Dopo una lunga assenza dal Venezuela – era a Cuba per farsi curare – ha dovuto ammettere che un tumore lo aveva colpito, ufficialmente alla prostata, ma verosimilmente al colon (secondo quanto riportato da “El Pais” di Madrid).

La domanda ricorrente tra i fans del caudillo, ma anche tra i suoi detrattori, è la seguente: Come sta veramente Chavez? Sopravviverà il presidente alla malattia?

C’è una storia, a metà strada tra la macabra profezia e la leggenda locale, che vuole che chiunque abbia “profanato” la tomba di Simon Bolivar, el “Libertador”, sia diventato concime per la terra. Ebbene, come scritto a suo tempo su “noticierodigital.com”, la mattina del 16 luglio del 2010, Chavez era presente all’apertura del sarcofago – a cui tanto teneva – contenente i resti del grande condottiero latinoamericano. Queste le parole da lui pronunciate un anno fa: “Abbiamo vissuto momenti incredibili, abbiamo visto i resti del grande Bolivar. Confesso che ho pianto”. Il tutto, riportato sull’account personale di Twitter del presidente e rilanciato al mondo intero. La motivazione ufficiale della riesumazione del cadavere del “Liberatore delle Americhe” era squisitamente scientifica, per ben 19 ore i resti di Bolivar sono rimasti a disposizione degli esperti. (qui il link con il video commentato da Chavez: https://www.youtube.com/watch?v=vqRT4q7zQg8).

Per chi non lo sapesse, il tiranno di Caracas ha una fissa tutta sua, è convinto – o forse lo hanno convinto – di essere una specie di reincarnazione dell’ex-generalissimo. Per chi – come il sottoscritto – ha seguito i suoi discorsi, letto i suoi interventi e ascoltato le sue prediche non si tratta di una novità. Chavez ha sempre fatto uso, ed anche abuso, smodato del buon nome di Bolivar per avvalorare molte delle sue farneticazioni politiche.

Veniamo ad oggi. Tra la cinquantina di persone presenti durante la riesumazione, non sono mancati personaggi e collaboratori molto legati politicamente a Chavez. Quattro di loro erano personalità politiche di spicco del sistema di potere che oggi governa il paese sudamericano, invitate a quell’evento personalmente dal presidente. Che fine hanno fatto quei quattro? Tutte deceduti!

William Lara, presidente dell’Assemblea Nazionale (Parlamento) è scomparso il 10 settembre del 2010 causa un incidente automobilistico.

Il generale Alberto Müller Rojas, importante pedina della “Revoluciòn bolivariana” ha chiuso definitivamente gli occhi il 14 agosto del 2010.

Luis Tascòn, deputato del PSUV, è andato all’altro mondo, peraltro causa un cancro al colon, il giorno precedente, ovvero il 13 agosto 2010.

Clodosvaldo Russian, altissimo dirigente statale, è morto il 20 giugno del 2011, dopo essere stato curato a lungo dopo un ictus che lo aveva colpito in precedenza.

Tutte personalità molto vicine a Hugo Chavez, tutte presenti all’esumazione del corpo di Simon Bolivar.

Le attuali condizioni fisiche del presidente del Venezuela – come detto poco sopra – non sono rassicuranti. Nonostante tre cicli di chemioterapia, non vi è ancora certezza che Chavez sia un uomo guarito. Per questa ragione, tutti osservano con attenzione i comportamenti del primo cittadino, che attualmente è ancora a la Habana, al quale non è stata ancora scongiurata la malattia.

C’è chi sostiene che la “Maldiciòn de Bolivar” possa finire col fare secco anche lui.

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Showing 30 comments
  • Albert Nextein

    Non conosco la situazione venezuelana.
    Mi pare di ricordare che prima di lui ci fosse al comando un immigrato giapponese.
    Pare anche che il Venezuela sia potenzialmente molto ricco,pur con una popolazione piuttosto povera,mediamente.
    Ho letto qualcosa di questo satrapicchio , e non mi pare diverso dagli altri suoi simili.
    Ho sempre diffidato del potere,istintivamente, e a maggior ragione dello strapotere incarnato dai dittatori.
    Questo è un dittatore.
    Non credo di mancar di rispetto ad alcuno se auspico che costui se ne vada al creatore al più presto.

  • Libertas

    Ma dite sul serio o sparate la prima stronzata che vi passa per la testa?
    Populismo è una cosa positiva, dittatura illuminata meglio di democrazia autoritaria…ma che avete “sforato”?

    • andrea

      Veramente io ho scritto che il populismo è una cosa negativissima, e dovessi scegliere tra un regime populista, o la dittatura di un uomo solo, sceglierei la seconda. Tutte le dittature peggiori della storia(nazismo, fascismo, comunismo) sono stati regimi populisti, e le grandi monarchie e imperi del passato, sono stati senza dubbio migliori del nazi-fascismo!

  • andrea

    Mah, secondo me è inutile gioire per la morte di un politico autoritario e populista, perché in fondo ha fatto la volontà della maggioranza del popolo Venezuelano(ovviamente anche a danno di una minoranza relativa), e finché una buona parte dei venezuelani continuerà a pensarla in un certo modo non cambierà mai nulla. Morto un papa se ne fa un’altro!

    E purtroppo temo che tra non molto tempo, a giudicare dalla massa di INDIGNADOS, “nascerà” qualche Chavez anche in Europa e negli USA, perché in fondo è questo che chiedono e desiderano i manifestanti nelle piazze, vogliono sicurezza per il futuro, e pianificazione economica.

    • Libertas

      Mi guarderei bene dal dire che Chavez abbia fatto volontà della maggioranza del suo popolo. Ho amici venezuelani che vivono qui in Italia i quali danno una versione totalmente diversa dalla tua: anche se dal volto relativamente “umano”, lo Stato venezuelano è una vera dittatura. Ti dico solo che gli agenti del governo, in tempo di elezioni, costringono le persone che non vogliono votare ad andare alle urne, dove ovviamente sono costrette a votare Chavez mentre vengono supervisionate senza il diritto alla segretezza.
      L’immagine reale del Venezuela è questa…e peggio ancora.

      • andrea

        infatti non ho detto che tutti i Venezuelani sono con lui, come non tutti gli americani staranno dalla parte degli indignati di Wall Street, e non tutti gli Italiani giustificano i devastatori di Roma. Però molto probabilmente gode di un vasto consenso, e credo che una parte della sua politica, sia ispirata dalle richieste e dalla volontà popolare. Insomma anche Hitler in fin dei conti si è limitato a realizzare ciò che una parte consistente del popolo tedesco voleva. Se il popolo tedesco non fosse stato antisemita, a Hitler non sarebbe mai venuto in mente di perseguitare gli ebrei!

        • Libertas

          caro andrea, non voglio fare una polemica inutile, dal momento che tu -mi pare di capire- sai del Venezuela solo quello che puoi apprendere dai media. Quello che intendevo dire, è che solo un’esigua minoranza vuole Chavez al potere, altrimenti non sarebbe una dittatura! Se ti sto dicendo che lì le elezioni sono un trucco talmente spudorato da essere quasi incredibile, è perché ne ho la conferma. Quindi sei libero di credere che Chavez abbia un vasto consenso, ma sappi non è così.

          Rispondo anche a quello che ha detto serpe: “per quello che ne so io i venezuelani hanno una tendenza al disordine e alla malavita fortissime.” Ma li conosci? Sei mai stato in Venezuela?O riporti semplicemente le opinioni di qualcun altro?

          • andrea

            Hai ragione, conosco il Venezuela solo dai giornali, e da quello che scrivono sembrerebbe che non dico la maggioranza assoluta, ma almeno un 30-40% dei venezuelani(anche nei governi democratici europei, in cui le elezioni sono libere e non truccate, spesso la maggioranza al governo, non arriva nemmeno al 50% di consensi), sia dalla parte di Chavez. Poi quale sia la verità non lo so, probabilmente la situazione è simile all’epoca del fascismo, in cui molti erano costretti a iscriversi al partito per lavorare, ma esisteva anche uno zoccolo duro di fascisti convinti, che era di dimensioni non indifferenti(tipo almeno un 30%)

          • serpe

            Guarda proprio tre giorni fa stavo parlando di Chavez con un immigrato venezuelano nel nostro paese. E’ da lui che ho preso queste impressioni. Dicono che siano alle stelle tutti gli indici di criminalità. Sembra che se vai in venezuela come turista hai il 100% di probabilità di venire rapito e poi rapinato. 4000 rapimenti nell’ultimo anno. E non è vero che siano così poveri. C’è povertà, ma c’è proprio un’attitudine malavitosa.
            Sarebbe come pretendere di instaurare una democrazia nel quartiere di Scampia a Napoli….

          • serpe

            Ma io non capisco perchè una cosa così semplice non viene capita: ogni popolo si veste come meglio crede e come ha più bisogno. Inutile elaborare succose teorie…..

          • serpe

            Non sono i popoli a doversi adattare ai nostri pensieri, bensì sono i nostri pensieri che devono adattarsi ai popoli.

      • andrea

        Comunque resto convinto che in situazioni come quella del Venezuela, morto Chavez, ne viene fuori subito un’altro, e non è detto che sia migliore di quello precedente!

        • serpe

          Concordo. Infatti nel valutare i popoli non si deve cadere nel tranello del “sono tutti uguali”.
          Si potrebbe invece dire che ogni popolo ha il sistema di governo che si merita. E per quello che ne so io i venezuelani hanno una tendenza al disordine e alla malavita fortissime. Di conseguenza morto Chavez ne apparirebbe subito un altro.

    • _Salvatore

      “…perché in fondo è questo che chiedono e desiderano i manifestanti nelle piazze, vogliono sicurezza per il futuro, e pianificazione economica.”
      Chissa per quale strana associazione mi immagino dei bei maiali all’ingrasso: sicurezza per il futuro e ben pianificato! ognuno in una sua bella gabbietta, aria condizionata (per il benessere degli animali – oggi mooolto in voga) e cibo a volontà. Viva la democretineria!

      • andrea

        Purtroppo temo proprio che con l’aggravarsi della crisi, il cosiddetto occidente, politicamente prenderà una direzione completamente opposta al liberalismo, e forse assomiglierà molto al Venezuela di Chavez, o nella migliore delle ipotesi alla Russia di Putin. La cosa non mi piace per niente, ma purtroppo bisognerà farsene una ragione, e cercare dei modi per sopravvivere o sfuggire al regime autoritario e populista che verrà!

        • serpe

          Ma guarda un pò oggi è la giornata della concordia. Concordo anche su questo, anche se valuto l’arrivo del populismo in maniera diversa da te. Per me è positivo.

          • andrea

            E perché mai sarebbe positivo? secondo me è quasi meglio una dittatura non populista, piuttosto che una democrazia autoritaria e populista, visto che spesso le folle, le masse, riescono ad esprimere solo il peggio dell’umanità. Una folla illuminata e saggia non esiste, non è mai esistita, e non esisterà mai, mentre un dittatore o monarca, può anche essere intelligente, colto, e saggio, sicuramente molto più di una massa di persone inferocite!

      • Leonardo Facco

        BRAVOOOOOOOOOOOO!

        • serpe

          Ma Bravo cosa, Facco, bravo cosa?. Sei pronto ad ammettere tutto e il contrario di tutto? Ma vai a farti una noiosissima 3 giorni di chiacchierate libertarie, vai!.

    • Leonardo Facco

      Ti ricordo solo che alle ultime elezioni parlamentari, Chavez non ha preso la maggioranza, ma per via di una legge elettorale truffa (rispetto alla quale Calderoli appare un neofita) ha la maggioranza dei deputati.
      Infine, io non gioisco per la morte di un politico populista e tirannoide, ma se succede non mi metto a piangere!

      • andrea

        Ma anche a festeggiare per la morte di un tiranno non ci sarebbe niente di male.
        Io non festeggio sono convinto che il problema è che in alcune situazioni particolari, politici come Chavez nascono come i funghi, e trovano sempre un terreno fertile su cui mettere radici, e spadroneggiare!

      • andrea

        Ma anche a festeggiare per la morte di un tiranno non ci sarebbe niente di male.
        Io non gioisco solo perché sono convinto che il problema è che in alcune condizioni socio-economiche particolari, politici come Chavez nascono come i funghi, e trovano sempre un terreno fertile su cui mettere radici, e spadroneggiare!

    • FrancescoPD

      Errore caro amico, ho avuto occasione ahimè di essere in venezuela per lavoro per una settimana durante il 2006.
      Con tutte ler persone che ho parlato, ripeto tutte, ce ne fosse stata una che parlasse bene di Chavez…
      Il paese è completamente allo sbando, al tutti i park dei ristoranti ci sono guardiani con il fucile a pompa, corruzzione alle stelle e situazione economica da burundi con un rating vicino alla “D”.
      Non è da augurare male a nessuno, ma c’è sempre una giustizia divina, vuol dire che stavolta è intervenuta a liberare un popolo ed una nazione che potrebbe essere uno speldore ed invece è alla canna del gas per colpa di un dittatore malato di mente. Ricorda che chi prende il potere con la forza, o è abituato a fare le elezioni truccate (e questi le truccavano a risultati consolidati con il computer, perchè Chavez épeggio ancora della bielorussia di Lukaschenco) non gli si può dire che ha la maggioranza del popolo con lui.
      E’ un tiranno e basta, senza se e senza ma, e qualunque sia la causa per togliercelo dalle balle, che sia la benvenuta.

      • andrea

        Io ricordo che qualche anno fa, a meno che non fosse stata tutta una messa in scena, la gente dei quartieri malfamati, intervistata dalle tv americane, sembrava davvero adorare Chavez come fosse un eroe, quasi un santo!

        Quindi probabilmente agli inizi avrà avuto anche l’appoggio dalla parte più povera del popolo, che poi avrà perso, come succede a quasi tutti i leader che rimangono al potere per troppo tempo, e senza realizzare le promesse fatte

        • FrancescoPD

          Prova te con le televisioni puntate a dire come la pensi in un paese con un dittatore simile, e vedrai che fine farai… Alla mattina prima passavano i becchini a vedere se c’erano cadaveri da recuperare, poi passavano la nettezza urbana…siamo a questi livelli!
          Ricordo (2006) che la domenica a reti unificate il caudillo Chavez che allora era in piena forma, propinava ben sette ore di sermone domenicale con le sue farneticazioni, alla faccia della prularità di pensiero.
          E senza andare lontano, in Bielorussia, altra bella personcina al potere, nel 2000 quanto c’erano solo 5 aziende italiane che operavano con quel paese,.. a mezzogiorno partiva una sirena e dopo qualche secondo partiva il sermone di Lukaschenko, o in mancanza di lui, qualche lettura di regime, tanto per rincoglionire la gente un’altro po, le persone erano terrorizzate fino al midollo…
          Se nel 2000 qulcuno me la raccontava non c’avrei creduto, ma ero là senza parole!!
          Mi ricordo che attraversai la strada da buon italiano a piedi con semaforo arancione, beh ricordo di aver visto l’interprete sbiancare dalla paura che qualche poliziotto mi avesse visto.
          Prova te a dire quello che pensi in paesi simili!.. alla faccia della libertà di pensiero, immaginiamoci tutto il resto.

          • andrea

            Ma guarda non ho problemi a credere a quello che scrivi, solo che devi capire che non è facile farsi un’idea realistica su un’altro Paese solamente leggendo i giornali, o guardando un documentario, purtroppo in molti casi è difficilissimo distinguere la verità dalle innumerevoli menzogne che i giornalisti ci propinano.

      • Leonardo Facco

        CARO FRANCESCO, LA TUA TESTIMONIANZA VALE PIU’ DI MILLE PAROLE!

  • Borderline Keroro

    Io non credo alla maledizione, ma se muore Chavez me ne farò una ragione piuttosto in fretta.
    Uno stronzo in meno.

    • leonardofaccoeditore

      Infatti, ma mi sembrava opportuno scriverne, giusto per dare una informazione in più che circola altrove.

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