In Anti & Politica, Economia

DI ALDO CANOVARI*

L’oppressione fiscale e le vessazioni tributarie costituiscono il principale freno allo sviluppo e sono una delle prime cause della rovina delle nazioni.

Questa importantissima lezione si può trarre leggendo For Good and Evil. L’influsso della tassazione sulla storia dell’umanità di Charles Adams, edito dal sottoscritto.

Una carrellata lunga 5000 anni di storia fiscale, che può aprire gli occhi agli Italiani su tante cose, fra le quali:

– La gran parte degli eventi traumatici della storia furono causati da rivolte fiscali.

– Il cittadino ha il sacrosanto diritto ad opporsi alle rapine tributarie (diritto di appello al cielo di Locke).

– I cittadini di una nazione si dividono in due categorie fondamentali: 1) I Consumatori di tasse (tax consumers); 2) I Pagatori di tasse (tax payers).

– I primi rappresentano una minoranza composta dai parlamentari, consiglieri regionali e loro clientele, alti burocrati, vertici degli organi istituzionali, amministratori di aziende e agenzie pubbliche e para-pubbliche, di società partecipate. Il loro numero può essere stimato in un ordine di grandezza di 500.000 individui (circa l’1% dei contribuenti).

– I secondi rappresentano circa il 99% dei contribuenti.

– L’evasione è perlopiù effetto dell’abuso del potere impositivo.

– La propensione media all’evasione è direttamente proporzionale alla pressione tributaria.

– La vera causa del deficit non è l’evasione, ma l’eccesso di spesa.

– La formula “No Taxation without Representation” è ormai inadeguata (perché i rappresentanti al Parlamento rappresentano in realtà solo i propri interessi e quelli delle proprie clientele). È necessario quindi separare il potere di spendere da quello di tassare.

– La proporzionalità è un principio. La progressività è un arbitrio.

– I governanti dovrebbero conoscere, capire, e avere sempre davanti agli occhi la Curva di Laffer e tendere alla Flat Tax.

Questi sono gli insegnamenti che la storia delle nazioni ci offre.

In Italia, la pressione tributaria è ai massimi livelli tra le nazioni civili. Le angherie tributarie, l’incomprensibilità delle norme, l’incertezza giuridica, le arbitrarie presunzioni a favore del fisco, l’inversione generalizzata dell’onere della prova a carico del contribuente pongono i cittadini alla mercé del fisco degradandoli al rango di servi della gleba.

In Italia, a fronte di una tassazione spoliatrice lo Stato non rende i servizi in nome dei quali sottrae al cittadino molto più della metà del suo reddito e confisca risparmi già tassati, per destinarli agli sperperi delle oligarchie parlamentari, burocratiche, giudiziarie, clientelari.

In Italia, attraverso una norma di recente introduzione (art. 29, D.L. n. 78/2010, e D.L. n.138/2011), gli atti di accertamento (che per più del 60% in sede contenziosa risultano infondati) daranno luogo a riscossione immediata di un terzo della maggiore imposta pretesa, pur in pendenza di ricorso, e quindi pur nella consapevolezza che nel 60% dei casi la pretesa tributaria è illegittima e il pagamento da parte del contribuente non dovuto.

In Italia, quindi, è stato reintrodotto il principio del solve et repete: un principio incivile, dispotico, contrario al diritto e alla dignità del cittadino, un principio inaccettabile, micidiale sul piano etico e giuridico, che provocherà danni incalcolabili all’economia e alla sopravvivenza delle imprese e dei privati contribuenti.

Con l’entrata in vigore di questa folle legge la situazione economica del nostro Paese, già seriamente pregiudicata, verrà ulteriormente aggravata e spinta al collasso.

A tutto questo si è aggiunta l’ultima follia del nuovo governo il quale in luogo di tagliare drasticamente le spese ha saputo solo imporre ulteriori pesanti inasprimenti fiscali che hanno esasperato ancor più il cittadino.

Questo avvilente quadro sintetizza solo alcuni aspetti della dissennatezza-cecità del legislatore. Pretendere, in tale assetto di rapina legalizzata, che i cittadini assolvano correttamente all’obbligo tributario, e scandalizzarsi se non lo fanno, è ipocrisia o idiozia. E, poiché è stata valicata ogni ragionevole soglia di sopportazione, potrà innescarsi in tempi brevi una vera e propria rivolta.

Questo spunto è frutto di una lunga esperienza (24 anni) maturata come giudice tributario.

*Editore di Liberilibri, Macerata

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Showing 60 comments
  • paolo cintolesi

    Ho paura che ci sia una grande confusione, oppure ci sono “gaglioffi” che si inseriscono per deviare o offendere. Credo che sarebbe opportuno rivedere gli accessi!.

    • Julius

      sappiate che esistono staff appositi per queste discussioni per portare scompoiglio e divisione. divide ut impera ciao

  • Scusate una prova; sembra non riesca più a postare …

  • floriano

    CERTO CHE VOI LEGHISTI AL GOVERNO VI SIETE BEVUTI (PARDON) MANGIATI GLI INVESTIMENTI DEI VOSTRI ISCRITTI CON L’ISTITUZIONE DELLA BANCA DEL NORD,

    CERTO MA A VOI HA FATTO PIACERE AFFIANCARE NEL 94 E NEL 2001 QUEL PSICONANO DE MILAN CHE VI HA TIRATI FUORI DALLA MERDA PAGANDO IL VOSTRO SOPPRUSO, PER USARVI POI COME BIDET PER PARTORIRE LEGGI A SUO FAVORE E VOI PRENDEVATE PER IL CULO TUTTO IL VOSTRO ELETTORATO, COME DEL RESTO CONTINUATE A FARE PAGLIACCI.

    PER NON PARLARE DI QUEL MORALISTA DI MERDA DI FINI, CHE VISTA L’ARIA CHE GLI GIRAVA ATTORNO HA CAMBIATO DUE VOLTE IL SIMBOLO E ORA VA A FARE COMPAGNIA PER ULTIMO A QUEL CASINISTA CASINI CON DEMITA E MERDE VARIE, A DIMENTICAVO L’ULTIMO MOVIMENTO DI DENARO LA LEGA LO STA FACENDO VERSO L’ AFRICA CERTO CHE LI FATE PROPRIO BENE GLI INTERESSI DAI VOSTRI COMPAGNI CONTENTO TE!!!!!! MA COPATE CA SE MEIO

    • DECIOMERIDIO

      Stronzo stronzago ….dime la verità… chi t’ha cagao ?

      Ciao , Facanappa !

  • paolo cintolesi

    Io sono perché la vita delle persone sia sempre salvaguardata. I delinquenti, devono andare in galera e scontare la pena fino all’ultimo giorno e lavorando per mantenersi le spese, invece che gravare sui contribuenti. Riguardo poi, alla citazione del Machiavelli, siamo nel ‘500, oggi siamo in un’altra epoca. I produttori di thé a Boston proclamarono lo sciopero contro le troppe vessazioni della “madre” Inghilterra, erano qualche decina. Non stò a dirvi quello che successe dopo. Io insisto che una minoranza (anche infinitesima) con obiettivi chiari, può innescare un movimento capace di travolgere gli ostacoli, apparentemente, insuperabili. Perché non provarci? Carmelo e Fabrizio si può pensare di stabilire quando incontrarci e dove? si dovrebbe essere almeno 15. Che ne dite? saluti e auguri a tutti. A proposito di Equitalia: il signore ha omesso di dire che possono imporre un’ipoteca su un immobile, senza avere l’obbligo di comunicarlo prima al soggetto interessato. Ma che Ente francescano abbiamo. che fortuna!!!

    • passo

      “I delinguenti” Una mattina ti ferma una pattuglia un pò “nervosa”ti provoca a parole,se cerchi di difendere la tua dignità, ti arrestano subito per “oltraggio a pubblico ufficiale”ti portano dentro ti massacrano di botte e Adesso anche tu sei un (delinquente) Ma sei ancora sicuro che Politici e Staff siano poi così onesti ?????

      • Borderline Keroro

        Dove hai letto che consideriamo onesti i politici?

    • Paolo i miei contatti li trovi a questo indirizzo http://www.agriturismoamarant.it

    • ” … Carmelo e Fabrizio si può pensare di stabilire quando incontrarci e dove? …”
      I miei contatti li trovi qui: http://www.agriturismoamarant.it

    • Roberto Porcù

      Quando quel manipolo, armato e probabilmente usando armi alle quali erano già avvezzi, gettò a mare le casse di te, ci sarà stato un vicerè con poteri di decisione perché la corona d’Inghilterra era lontana almeno sei mesi, ma anche questo vicere non era sul posto per decisioni immediate.
      L’entroterra era vasto e cercare i colpevoli era sicuramente molto arduo.
      La situazione italiana è profondamente diversa. Ai Serenissimi hanno fatto quel che han fatto e la loro era solo una “dimostrazione non violenta non autorizzata”.
      E visto come sono subito apparse le scalette, sono convinto che lo stato fosse già a conoscenza di tutto.
      Nel campo di concentramento Italia, siamo tutti sorvegliati speciali.
      Vi invito a non fare cazzate se non avete la forza di essere leone, o almeno fatemi sapere se poi preferite arance o mele.
      Alla rivolta provvederà qualcuno molto più disperato di voi, statene certi, la disperazione sta aumentando.
      In battaglia le prime file sono destinate ad essere decimate, quelli che seguono poi sono quelli che arrivano alla vittoria e prendono le medaglie.

      • Borderline Keroro

        Se non ricordo male a Venezia quel giorno arrivarono i GIS (su un sito che li riguarda ho trovato questa simpaticissima descrizione: 09/05/1997 – Cattura del gruppo Terroristico – Sovversivo “Serenissimi”)
        I GIS, gruppo intervento speciale, sono un reparto d’elite dei Carabinieri. Un bel repartino, tenuto segreto per parecchio tempo, ma esistente dal 1977, in cui operano persone molto in gamba.
        Un reparto dei GIS è pronto per entrare in azione in ogni momento, dovessero averne bisogno adesso non dovrebbero aspettare che l’arrivo dell’elicottero per portarli dove necessario.
        Che poi lo Stato abbia saputo che si stava preparando qualcosa, può essere, visto che i CC sono ovunque e sanno praticamente tutto di tutti.
        In ogni caso mandare i GIS contro quattro sfigati è un po’ come andare a caccia di passeri con missili nucleari. Questo dà l’idea di come il nostro Stato sia forte con i deboli e debole con i forti.
        Esattamente quello che ci sta spiegando in questi giorni il sig. Befera.

  • Per sottolineare la condivisione della chiusura dell’intervento di Roberto Porcù:

    “… Se ricordo bene, Machiavelli insegna che fino a quando non si disponga di forza sufficiente, s’ha da esser volpe e divenir leone solo quando la forza la si abbia.
    Io vedo più realismo ed efficacia in operazioni totalmente autonome di singoli che decidano di far pagare a qualcuno del Palazzo il tribolamento nel quale esse si trovano.
    Sono convinto che due dita in meno al tale di Equitalia abbiano avuto un peso politico molto maggiore dei tanti suicidi. Sono convinto che questa sia la strada che dovrebbero percorrere persone ridotte alla disperazione, non fermandosi a due dita ed ad una sola persona.
    Fino a quando chi detiene il potere politico non saprà della morte violenta di persone ben conosciute e molto vicine, non sarà possibile nessuna riforma democratica.
    Quel tale in barca che ho prima nominato, risolve il suo problema solo azionando un remo come clava e continuando pure poi ad essere ancora lui a vogare, ma senza più zavorra.
    Opinione espressa in ottemperanza all’articolo 21 della Costituzione Italiana. … ”

    L’ho riscritto !!!

  • Roberto Porcù

    Condivido le argomentazioni di Aldo Canovari, frutto di una lunga esperienza (24 anni) maturata come giudice tributario, dice lui, e di un elementare buonsenso, aggiungo io.
    Asserisce che sia necessario separare il potere di spendere da quello di tassare, dice lui, e finire di modificare continuamente le regole del gioco, aggiungo io.
    Asserisce lui, e lo sappiamo tutti, che il problema è che questo non è possibile perché i rappresentanti politici rappresentano in realtà solo gli interessi propri e quelli delle proprie clientele.
    Mentre la GdF batteva Cortina alla ricerca di persone che conducessero un tenore di vita superiore alle loro entrate, Fini, Casini e Rutelli erano in vacanza ai tropici grazie alle loro entrate ben superiori a quanto gli italiani possano permettersi di elargire loro.
    Quattro mesi di studi statistici su quali possano essere eque retribuzioni per chi sceglie di dedicarsi alla politica, non hanno approdato a nulla e la possibilità di una loro ridimensione, nel numero e nell’entità, è di fatto impossibile.
    C’erano tre uomini in barca, uno solo vogava ed ad un certo punto chiese agli altri che gli dessero il cambio. “Ma come, abbiamo votato che a vogare fossi tu, … vuoi che votiamo un’altra volta?
    Per me, liberale da sempre, con le regole democratiche da questo impasse non se ne viene fuori e non credo molto alle rivolte di piazza per la configurazione dell’Italia con tante città egualmente importanti e per la possibilità che ha chi detiene il potere di manipolare l’informazione e di usare alla bisogna le forze dell’ordine.
    Se ricordo bene, Machiavelli insegna che fino a quando non si disponga di forza sufficiente, s’ha da esser volpe e divenir leone solo quando la forza la si abbia.
    Io vedo più realismo ed efficacia in operazioni totalmente autonome di singoli che decidano di far pagare a qualcuno del Palazzo il tribolamento nel quale esse si trovano.
    Sono convinto che due dita in meno al tale di Equitalia abbiano avuto un peso politico molto maggiore dei tanti suicidi. Sono convinto che questa sia la strada che dovrebbero percorrere persone ridotte alla disperazione, non fermandosi a due dita ed ad una sola persona.
    Fino a quando chi detiene il potere politico non saprà della morte violenta di persone ben conosciute e molto vicine, non sarà possibile nessuna riforma democratica.
    Quel tale in barca che ho prima nominato, risolve il suo problema solo azionando un remo come clava e continuando pure poi ad essere ancora lui a vogare, ma senza più zavorra.
    Opinione espressa in ottemperanza all’articolo 21 della Costituzione Italiana.

  • Rodolfo

    Caro D’Agostino,
    ti invio di seguito, con preghiera di pubblicazione, la replica all’articolo di oggi del Giornale e ripreso da Dagospia.
    Cordiali saluti

    Giovanni Lombardo
    Responsabile Relazioni Esterne di Equitalia

    Alla c.a. del dott. Alessandro Sallusti
    Direttore responsabile de Il Giornale
    p.c. a Paolo Bracalini

    Gentile Direttore,

    non possiamo che respingere le accuse che ci sono rivolte nell’articolo pubblicato il 5 gennaio “I tartassati da Equitalia. Schiacciati da interessi e ansia di perdere tutto” a firma di Paolo Bracalini. Articoli come questo, basato su informazioni errate e notizie prive di fondamento, si inseriscono a pieno titolo all’interno della campagna denigratoria in corso che contribuisce ad alimentare un ingiusto e preoccupante clima di tensione nei confronti di Equitalia.

    Sostenere che Equitalia fa da “polizia fiscale” e definire coloro i quali non hanno pagato i propri debiti con il fisco “tartassati da Equitalia” vuol dire continuare a giustificare l’evasione in Italia, pur consapevoli che i numeri sono da capogiro, essendo stimata in 120 miliardi di euro l’anno. Non possiamo stabilire a monte quali sono i cittadini onesti ma in difficoltà e quali gli evasori in malafede. I contribuenti che vogliono mettersi in regola con il fisco sanno, però, che il nostro personale è sempre a disposizione, pronto a riceverli per concordare un piano di rientro.

    PRODI ROVATI BEFERA

    LOGO EQUITALIA
    Nel caso in cui si riscontrino difficoltà oggettive da parte del contribuente ovviamente si cerca di andargli incontro, ma sempre nel perimetro della legge, visto che Equitalia riscuote somme di denaro che non le appartengono, ma che sono degli enti pubblici creditori. La rateazione è l’emblema di tale disponibilità, visto che sono state già concesse un milione e mezzo per un carico di 19 miliardi di euro dilazionati.

    Gli esempi riportati nell’articolo, su cui più volte abbiamo dato spiegazioni sui media, sono usati in modo strumentale e dimostrano superficialità e scarsa professionalità nell’affrontare l’argomento. Sarebbe bastato contattare Equitalia per verificare la correttezza dei fatti riportati, tuttavia si è preferito speculare sul solo nome della società.

    Allora è bene chiarire nuovamente le questioni sollevate.

    Equitalia è nata per rendere efficiente il sistema della riscossione, migliorando il rapporto con i cittadini e una delle azioni intraprese negli ultimi anni di concerto con associazioni professionali e dei consumatori è stata proprio quella di uniformare la documentazione su tutto il territorio nazionale e rendere la cartella di pagamento più chiara e semplice rispetto al passato (“venti pagine di cui non si capisce nulla”).

    È spiacevole poi notare come le storie vengano riportate senza l’epilogo, dimenticando proprio la parte in cui Equitalia ha risolto la situazione.

    CESARE GERONZI ATTILIO BEFERA

    EQUITALIA MARCHIO
    Non appena siamo venuti a conoscenza della vicenda della famiglia di Genova, per esempio, abbiamo provveduto a bloccare l’asta e a concedere la rateazione del debito a 6 anni. Abbiamo cancellato poi l’ipoteca sull’immobile e concesso una nuova rateazione anche per cartelle successive. Abbiamo fatto tutto il possibile all’interno di quanto ci è permesso e nonostante ciò si continua a denigrare il nostro operato.

    Infine, riteniamo di cattivo gusto oltre che del tutto strumentale richiamare il caso di un signore indebitato con il fisco e prematuramente scomparso. Il caso è ben noto a Equitalia, ma non c’è mai stato nei confronti della famiglia alcun atteggiamento vessatorio. E ciò è tanto vero dimostrato dal fatto che non ci sono ipoteche, pignoramenti o vendite di immobili attivati da Equitalia, nonostante il persistere del debito.

    Distinti saluti.

    Roma, 5 gennaio 2012

    Relazioni Esterne Equitalia

    • Borderline Keroro

      ah beh, allora cambia tutto. Svenati sì, ma con tanta tanto amore!
      Che bello avere EquitaGlia in ItaGlia.

      Spieghiamoci: per avere un trattamento meno disumano da questi strozzini bisogna andare sul giornale?
      Per cui se le cose avvengono senza clamore ti levano anche l’aria e tutto va bene?
      Minchia che culo vivere in questo paese!

      • floriano

        SCUSA L’INTROMISSIONE BORDERLINE KERORO; Spero di essere un pò più persuasivo nel tuo intervento mi spiego,QUESTI INFAMI DIPENDENTI PARASTATALI DI €QUITAGLIA FANNO IL LAVORO SPORCO, è come dire che dopo una guerra GIUSTA non voluta dal popolo QUESTI BECCHINI SCAVANO LE FOSSE COMUNI senza PIETA’ tenendo conto, che questaGUERRA l’ha proprio voluta questa POLITICA INFAME ROMANOLEGHISTA PDETISTA UNIONISTACENTRISTA, CHE VIVE NEL LUSSO SFRENATO RAPPRESENTATO DA UN SCLEROTICO OTTANTATRENNE CHE ELEGGE lo STATALISTA CORNUTO DI TURNO IL FIGLIO DI TROIA DI BANCHIERE MONTI che siede in quella PORCELLAIA chiamata CAMERA piena di SANGUISUGHE o in quel BORDELLO del SENATO MAFIOPOLITICO, e tutti coloro che vi siedono attorno che guarda caso sorprendente dopo ottantanni dal ventennio SONO TUTTI D’ACCORDO, sul STRANGOLARE A TUTTI I COSTI IL POPOLO.
        MALEDETTO SIA L’INFAME SAVOIARDO E QUEL VERME SCHIFOSO GARIBALDI E TUTTI QUELLI CHE SONO SUCCEDUTI NEL SOSTENERE CHE QUESTO PAESE E’ UNA REPUBBLICA CIVILE FONDATO SULLA GIUSTIZIA LAVORO E DEMOCRAZIA. (RUPUBLICA DELLE BANANE DI MERDA PER DIR POCO)

        W VENETO STATO
        W SAN MARCO

    • passo

      Credo che quello che state facendo,non c,entra niente con l,evasione fiscale. Con questa retorica scusa,non siete autorizzati a saccheggiare,e depredare i cittadini in difficoltà !!Ma la storia ci insegna che tutti i dittatori che hanno oppresso e perseguitato il popolo,hanno fatto una brutta fine…spero che presto i cittadini Italiani, faranno ai responsabili di Equitalia “la stessa cosa che hanno fatto a Gheddafi”…. Passo

  • macioz

    La rivolta intesa come resistenza fisica temo sarà una battaglia persa.
    Troppo pochi gli imprenditori e pochissimi quelli che agiranno. Saranno visti dalla maggioranza come certi delinquenti che resistono all’arresto delle forze dell’ordine. Se riescono a scappare magari vengono linciati dalla folla.
    La rivolta ha successo quando diventa un fatto generalizzato. Il problema è che in Italia (e direi nel mondo) ancora devo vedere moti popolari in favore del libero mercato. Continuiamo a confondere le proteste contro taluni provvedimenti del governo con l’opposizione all’idea stessa di controllo governativo dell’economia. Se il governo aumenta il prezzo della benzina la gente si incazza e magari scende in strada, ma non perchè è contraria al fatto che sia il governo a fissare i prezzi, altrimenti si dovrebbe incazzare indipendemente da cosa decide il governo. Ultimamente, in genere, ho visto proteste contro il capitalismo “selvaggio”, cioè a favore di più interventismo.
    Devo ancora sentire uno che non parli in favore del diritto al lavoro, alla casa, alla scuola, alla sanità, alla pensione ecc.
    Tutti questi “diritti” corrispondono per forza a coercizione ed espropriazione per qualcun altro, ergo sono l’antitesi delle idee libertarie.
    Il giorno che riusciremo a convincere gli italiani di questo la rivolta sarà bell’e che fatta, in caso contrario, come credo, siamo fottuti senza speranza.

  • Michele Biasi

    Deciomeridio, premettendo il mio scarso interesse per un italia unita, le chiedo di fare delle dovute premesse quando parla del nord che paga per il sud. La premessa che, a mio parere, dovrebbe fare, gliela formulo in maniero interrogativa: chi sono stati coloro che hanno spinto per un welfare particolaristico al sud in funzione anticomunista?

    • Deciomeridio

      Se si spiega meglio , posso provare a rispondere.

  • Deciomeridio

    Citazione :- I primi rappresentano una minoranza composta dai parlamentari, consiglieri regionali e loro clientele, alti burocrati, vertici degli organi istituzionali, amministratori di aziende e agenzie pubbliche e para-pubbliche, di società partecipate. Il loro numero può essere stimato in un ordine di grandezza di 500.000 individui (circa l’1% dei contribuenti).

    Questa frase è completamente falsa.

    I beneficiari dello Stato non solo assolutamente SOLO i politici.

    Sono centinaia di migliaia di Imprenditori e cittadini assistiti a cui ogni anno vanno decine di miliardi di euro.

    Inoltre non viene fatta nessuna distinzione geografica tra chi paga le tasse ( Nord ) e chi le tasse le gode o le spreca ( Sud)

    Ripassare il volume ” Il sacco del Nord ” del Prof. Luca Ricolfi ( Vicino alla sinistra e non alla Lega ) oppure ” Luigini contro contadini ” di Gabrio Casati.

    Il fatto che poi vengano definiti …l’ 1 % dei contribuenti……Ma allora ! Le tasse le pagano o le consumano ?

    Un po più di chiarezza , per favore.

    • Cristian Merlo

      Dovrebbe orami essere ben chiaro che la rovinosità delle logiche di predazione e regolamentazione, di per sé intrinsecamente vocate all’accaparramento sistematico di consenso propagandistico- elettorale, oltre che funzionalmente connesse ai processi volti ad alimentare le svariate politiche di rent seeking, in Italia risulterebbe ancor più esacerbata dai rapporti di potere sostanziale venutisi a creare, a seguito della radicalizzazione sclerotizzata di squilibri strutturali endemici.
      Ad un nord del Paese sostanzialmente vocato al mercato e allo scambio, all’intraprendenza ed all’innovazione, fa infatti da contraltare un sud fortemente pervaso da logiche stataliste ed antimercatiste, per le quali la massima aspirazione non può che tradursi nell’agognato “posto” pubblico, fisso ed eterno, fonte di privilegi e di rendite facili, di prebende e protezioni, da conquistarsi ad ogni modo.
      Va da sé che, eletto il mezzo politico come veicolo per l’affermazione di istanze tese allo sfruttamento sistematico dei tax payers a vantaggio del blocco compatto dei tax consumers, i processi di designazione della rappresentanza politica e di selezione della classe dirigente non possono che rispondere ai condizionamenti di cui si è detto, assecondandone al contempo la natura deteriore. In Italia, insomma, la catalizzazione delle dinamiche di sfruttamento parassitario, di per sé già implicite in quei meccanismi statuali passibili di migliorare il benessere di alcuni gruppi a discapito di altri, verrebbe per giunta stimolata dalla sussistenza di una specifica polarizzazione territoriale.
      Ma come poter giustificare la costituzione e il perdurare di tali processi agli occhi dell’opinione pubblica? E, soprattutto, come continuare a legittimare questo incredibile stato di cose ed evitare che lo stesso possa venire destabilizzato dalla rivolta, sulla carta più che normale, della massa dei produttori (e soprattutto, ed è un dato indiscutibile, quelli radicati al Nord)?
      In realtà, è tutto piuttosto semplice.
      1) Paradossalmente, basta appellarsi a quel parafernale che nella mistica dell’iconografia demagogica contemporanea ha assunto un ruolo ed una presa pressoché totali: non importa che si parli di “politiche solidaristiche”, di “giustizia sociale”, di “giustizia redistributiva”, o ancora della strumentale teoria di corollari che ne segue a corredo. Si ha ormai a che fare con nozioni “assolute” proprio perché assolutizzate: dogmi incontestabili che, ormai da decenni, sono entrati a far parte dell’immaginario collettivo della stragrande maggioranza delle persone .
      2) Anni e anni di acquiescenza, di passiva soggezione ad uno status in cui l’individuo è al più considerato come un minus habens che necessita di tutela costante, che deve essere guidato e comandato in ogni suo passo, oltre che provvisto di tutta una serie di “servizi” che solo lor signori sono in grado stabilire e fornire, conducono necessariamente il cittadino comune a pensare che sia cosa buona e giusta “che lo stato sia legittimato ad occupare tutti i settori nei quali si svolge la vita civile, l’interazione naturale, consensuale e di scambio-cooperazione fra le persone e che possa impadronirsi, previa approvazione da parte di coloro che non subiscono questo comportamento (come accade nelle democrazie moderne) e senza alcun consenso da parte di coloro che lo devono subire, del 50% o più delle risorse e dei redditi prodotti: una condizione che ai tempi di Adam Smith veniva percepita come forma di lavoro forzato totalmente inaccettabile, considerata causa sufficiente per dare inizio a una rivoluzione” (Vitale).
      3) Il produttore, suo malgrado, è ottenebrato dall’ideologia, disseminata a piene mani dagli esponenti dello Stato predone e dai suoi corifei, “che il suo governo è [ad ogni modo] buono, saggio e per lo meno inevitabile, e certamente meglio di altre alternative concepibili “ (Rothbard). Se pur non può essere beneficiario diretto di interessi economici protetti dalla legge, se non riesce ad acquisire sussidi, concessioni o vantaggi concreti e sostanziali, in cambio del proprio supporto, anche passivo, alla causa, può comunque bearsi nell’illusione di poter sempre accedere alla compartecipazione ai micro-privilegi, psicologicamente intriganti ancorché irrisori, generati da quelli che sono il sottoprodotto, il residuato vero e proprio dell’attività di ricerca della rendita parassitaria: i famigerati servizi cosiddetti pubblici, forniti in totale regime di monopolio coercitivo ed incardinati ipocritamente sui dogmi dell’universalità e della gratuità d’accesso.
      4) La remunerazione del lavoro improduttivo e il consolidamento del parassitismo elevato a sistema vanno così di pari passo con l’idea, inculcata nella mente dei cittadini, che “se non vi fosse lo Stato, non vi sarebbe più alcuna tutela da svariati rischi, né vi sarebbero i servizi attualmente offerti da enti e aziende pubbliche, con la conseguenza che la popolazione sarebbe esposta a gravi problemi finanziari” (Tanzi). Non fa nulla se l’assenza di soluzioni alternative dipende propriamente dal fatto che lo Stato abbia instaurato, mediante la blindatura di specifiche zone d’intrapresa, un monopolio pubblico inaccessibile dall’esterno ed impermeabile ad ogni innovazione.
      5) È sempre, di fatto, la miscela esplosiva di apatia, rassegnazione, ignoranza e disprezzo delle più elementari leggi economiche ad imporsi e a far sì che il produttore non capisca che non potrà mai attendersi dallo Stato concessioni e privilegi tali ed in misura tale da sopravanzare, o almeno compensare, i benefici, materiali ed immateriali, che potrebbero invece derivargli dal fatto di poter godere di un maggior grado di libertà. Per il semplice fatto che le pseudo- garanzie calate dall’alto per graziosa concessione di lor signori non potranno mai sostituirsi, sotto nessun profilo, ai vantaggi che rivengono invece dalla possibilità di trarre giovamento dalle nuove ed ulteriori opportunità che si spalancherebbero se solo lo stesso produttore potesse disporre, a proprio piacimento, di una porzione maggiore di quel reddito, che gli è stato taglieggiato proprio perché qualcuno potesse dargli l’illusione di preoccuparsi della sua sorte di elettore. Ci risiamo, è la solita storia del panem et circenses.

    • passo

      Senti “diciomeridio” o come cazzo! ti chiami:devi sapere ch e anche al Sud la gente paga le tasse!(eccome se le paga)! il fisco non risparmia nessuno…Eppure al nord I servizi sono migliori da sempre,lo “Stato”è più presente,e coccola e vezzeggia la gente.Mentre il sud da sempre è considerato come Appendice superflua dell,Italia.Assistiti a chi !!??con i soldi delle nostre tasse,vengono finanziate le vostre belle industrie !!!!(smetti di dire cazzate,per favore).

      • Borderline Keroro

        @passo
        Guarda che ti hanno male informato.
        I soldi prendono la strada Nord-Sud e non viceversa.
        La Lombardia ha molti meno dipendenti pubblici della Sicilia eppure c’è una notevole differenza.
        Che poi non credere che al Nord lo Stato coccoli i suoi sudditi, li svena per mantenere in piedi la baracca, altro che.
        Il problema è che il Sud è in gran parte adagiato nell’assistenzialismo, i politici del Sud sono i più ladri e corrotti che possano esistere, e hanno purtroppo fatto scuola.
        Guarda che assolutamente non considero i settentrionali migliori dei meridionali, ognuno risponde per sé a prescindere dal luogo di nascita. Anzi, quando uno se ne esce con il discorso “almanco i xe dei nostri” a me girano le palle (tra l’altro io non sono “dei nostri” se mi capisci). Uno che mi ruba in casa, che sia nero, azzurro, nerazzurro ( :D ), o di qualsiasi altro colore, mi sta sulle palle. Non mi interessa assolutamente la provenienza del ladro.
        Dovete, al Sud, liberarvi dei politici che mangiano alle vostre (e alle nostre) spalle, che vi dicono che il Nord vi sfrutta e che dovete mantenere le fabbriche del Veneto o del Piemonte con i vostri soldi solo per fregarsi meglio i fondi pubblici.
        Credimi, i ladri sono quelli.

        • passo

          Assistenzialismo,se non c,è lavoro che facciamo? Li ammazziamo tutti così risolviamo il problema no??Forse non sapete che c,è tanta gente onesta che lavora,paga le tasse,e fa sacrifici per la famiglia,quando parlate male del sud offendete queste persone !!Ma certo voi siete tutti onesti e Santi (come se le notizie quì non arrivano)vedi prov.di Milano,Cooprosse ecc,e poi non mi risulta che i politici del nord non mangiano….Questi sono gli Italiani l,uno contro l,altro capaci solo di perdersi in chiacchiere !!Ma in fondo noi non siamo “Egiziani”mail paesedi Pulicinella-

          • Borderline Keroro

            Se lì non c’è lavoro, distruggiamo anche quello del Nord finché ce n’è.
            Che discorsi fai?
            E’ proprio togliendo con tasse assassine che si distruggono i posti di lavoro: più oberano il lavoro esistente, più posti di lavoro si perdono, e, quindi più assistenza devi dare. Perciò devi tassare ancora di più in una spirale sempre più veloce dove chi guadagna sono politici, banchieri e affini.
            Certo che mangiano anche i politici del Nord, chi ha mai detto di no.
            Certo che ci sono le coop rosse, appunto contigue a certa politica.
            Quello che volevo dirti, ma forse non mi sono spiegato bene, è che non è vero che voi mandate soldi al Nord per mantenerci, semmai è il contrario. I vostri politici vi dicono balle per giustificare il fatto che tutti i soldi che vi sono arrivati voi cittadini non li avete mai visti. Prendi il terremoto in Irpinia, o quello del Belice: se davi i soldi per comprare una casa ad ogni capofamiglia, anche fosse stato in affitto, spendevamo meno. E la gente è ancora nei container.
            Vero anche, e ammetterai, che è più comodo piangere sul “mancato intervento da parte dello Stato che ci ha abbandonati” piuttosto che mettersi a tirare su muri.

      • Deciomeridio

        Senti Passo o come cazzo ti chiami : le tasse al Nord si pagano ed al Sud si godono.

        Se poi tu le tasse le paghi tutte , non è colpa mia se i tuoi conterranei ( con-terronei ) non le pagano.

        Se non credi a me leggiti IL SACCO DEL NORD Di Luca Ricolfi , professore universitario di sinistra che ha scoperto , 25 anni dopo Bossi , che solo la Lombardia versa ogni anno allo Stato 50 Miliardi in più di quello che riceve.

        Qundi VAFFANCULO e non ti permettere di predere per il culo me è tutti i padani.

        Se al Nord poi i servizi funzionano meglio rispetto al Sud , è perchè quei pochi soldi che ci rimangono li spendiamo meglio di voi e per il senso civico che contraddistingue la maggior parte dei lavoratori dello Stato e degli Enti locali : da noi il posto all’ ospedale lo trovi senza dover leccare il culo a qualche primario com dovete fare voi .

        Il Sud poi non è una appendice dell’ Italia ma una fistola purulenta piantata nel culo dell’ Umanità.

        Quindi piantala di seccarmi che hai già rotto abbastanza.

        • Deciomeridio

          Comunque vieni al Nord anche tu e vedrai come siamo coccolati e vezzeggiati da finanzieri terroni tutti i santi giorni.

          Povero pirla.

          • passo

            Ho capito quindi voi ce l,avete duro,e noi ci scopiamo le vostre mogli,,,Da 20 anni fate casino,ma non é mai cambiato un cazzo!!! E allora mettiti in coda a Bossi,e lecca il culo a Berlusconi….(Boccalarga)

    • floriano

      PERDONA IL RITARDO NON E’ DA ME INTUIRE COSI’ TARDIVAMENTE CHI STA DIETRO A CERTE CITAZIONI DI CAUSA, MA CREDO DI AVER CAPITO CHI E’ QUELLA COMARE CHE NO POTRO’ O POTREMO MAI AVERE VANTAGGI,

      E’ UNO CHE SI SMERDA LA BOCCA CON TANTE BELLE DELUCIDAZIONI E INTENZIONI SUL PROBLEMA ATTUALE CHE STA VIVENDO QUESTO PAESE CHIAMATO ITAGLIA, E A VOLTE SONO ANCHE CONDIVISE.

      E’ UN PECCATO PERCHE’ SI CELANO DIETRO A UN SCAGNOZZO LEGHISTA CHE SI LAVA LA BOCCA E LA FACCIA CON L’ACQUA DEL PO, E CERCA DI FAR CAPIRE AL POPOLO PADANO CHE NON E’ COLPA DEL SUO ORMAI PARALITICO CAPO,

      CHE DOBBIAMO AVERE ANCORA FIDUCIA DI LUI, SI ORA CHE SI STA RIFACENDO IL TRUCCO ALL’OPPOSIZIONE, E TORNA A FARE TEATRINI NEI PALAZZI DEL POTERE BURATTINAIO

      SENZA PENSARE CHE CON QUELL’ACQUA LA PADANIA L’HA TUTTA INQUINATA DI ALTRI SCAGNOZZI MANTENUTI DA TUTTI COLORO CHE ANCORA CI CADRANNO

      BASTA LEGA BASTA ITAGLIA ROMANOPOLITICA SCHIFOSA E BECERA

      W SAN MARCO
      W VENETO STATO. INDIPENDENTE

      • Deciomeridio

        Dovresti fare meno uso di alcoolici, fratello padano.

        Lo sai perchè i veneti abusano spesso di alcool ?

        Per lo stesso motivo degli Indiani d’ America nelle riserve.

        Per non pensare alla libertà perduta.

  • Pedante

    Per un’esegesi logica e convincente del “rendere a Cesare quel che è di Cesare”, consiglio questo (in inglese):
    http://jesus-on-taxes.com/Page_7.html

    Credo che la Chiesa ha interpretato il senso di questo episodio in modo erroneo (volutamente?). Non è affatto una giustificazione per le tasse.

  • ” paolo cintolesi
    5 gennaio 2012 at 21:08

    Io sono disponibile a iniziare uno scontro frontale contro questa letamaio che è la politica attuale. Occorre, però, passare dalle parole ai fatti! Vogliamo provarci? ”

    Chi vuole aggiungere il proprio nome all’invito di Paolo per cominciare a creare un gruppo CHE DECIDA (solo decidere, senza niente di predeterminato) come muoversi per andare oltre all’indignazione ???

    – Carmelo Miragliotta

    • fabrizio

      Io ci sto.
      La mia battaglia è iniziata da quattro anni.Li sto aspettando.

    • passo

      Caro Paolo,apprezzo molto la tua volontà di voler cambiare qualcosa che non va in questo paese.Ma purtroppo siamo in pochi,a questo popolo mancano le “Palle!”per ribellarsi ad ogni tipo di sopprusi,e sottomissione.é quel vecchio marciume di politici lo sanno bene. Loro si sentono padroni del territori o, e delle persone (sono protetti dalle forze del”disordine”)perciò se vuoi vivere nel”loro”territorio,devi pagareil70%del tuo guadagno in “Tasse”!!!Se osi ribellarti ti rinchiudono in uno di quei carceri di merda dove ogni. giorno calpestano ogni “dirittoumano”, e ogni giorno qualcuno muore.

  • Roberto

    Questo articolo è perfetto! Mi sento di contestare un solo punto:
    “In Italia, la pressione tributaria è ai massimi livelli tra le nazioni civili.”

    Perchè l’Italia non è una nazione civile…

  • paolo cintolesi

    Io sono molto scettico sulla eventuale rivolta degli italiani, fondamentalmente siamo un popolo “bue” e nella stragrande maggioranza “clientelare”. Basta vedere quante “imprese private” hanno miliardi di finanziamenti pubblici dallo stato (pardon! da noi coglioni contribuenti) siamo in una struttura statal-comunista. Io sono disponibile a iniziare uno scontro frontale contro questa letamaio che è la politica attuale. Occorre, però, passare dalle parole ai fatti! Vogliamo provarci?

  • Cristian Merlo

    Nel giorno successivo alla morte dell’adorata moglie, mi piace ricordare il Professor Miglio che, in un suo passo leggendario dell’introduzione a “Dissobbedienza Civile” di Henry David Thoreau, così chiosava: … “l’investitura politica, con il passare del tempo, è diventata soprattutto, e primariamente, ‘mandato a tassare’: cioè licenza che i cittadini (inconsapevoli) accordano ai governanti di manipolare i loro redditi, e dunque una ricchezza ‘privata’, la quale, se accumolata nel rispetto della legge, dovrebbe essere invece intangibile.
    È evidente infatti che su quanto una persona guadagna – vivendo in mezzo ai suoi concittadini, scambiando le sue prestazioni con loro e osservando le regole giuridiche del ‘mercato’- né i concittadini stessi né i detentori del potere possono vantare alcuna pretesa, fondata sul diritto naturale”. Le cose, purtroppo e come ben sappiamo, vanno un po’ diversamente: la casta dei parassiti, quella degli assertori dell’intermediazione politicizzata ed i paladini dell’assistenza pubblica hanno da tempo inscenato tutt’altro gioco. Ma è ancora il Professore Miglio a soccorrerci: perchè “il gioco … dura soltanto finché [questi ultimi] non si accorgono della loro condizione; allora l’incantesimo si rompe: i tributari si ribellano e cessa la pacchia per i parassiti”. Gente, per voi il gioco non è già durato a sufficienza?????? Non è il tempo di dire con forza GAME OVER????

    • fabrizio

      La ribellione nella mia azienda è iniziata da quattro anni.La volta che oltrepassano il mio cancello inizia la rivolta fiscale.
      Coscienza non paura.

    • FrancescoPD

      Hai sacrosanta ragione, ma i numeri ci danno un immenso sconforto…
      Purtroppo la “bestia” stato, ha troppi figli mantenuti, e se li è creati proprio come un’assicurazione sulla vita.
      Basta che fai pure un calcolo spannometrico di quanta forza lavoro c’è in Italia, ovvero circa 20 milioni, da questi devi toglierci ben 3,8 milioni di dipendenti pubblici che vivono alle spalle dei rimanenti 16. Detto questo 16 mantengono 60 milioni di italiani e non…
      3,8 milioni di parassiti pubblici + 20 milioni circa di pensionati di varia natura, capisci bene il perchè non siamo ancora arrivati alla rivolta,.. .. ecco detto, la maggioranza succhia a più non posso dalla cagna Italia.

      Ci vuole e spero che ci sia un incoraggiamento esterno…. a far scattare in chi tra i 16 milioni di lavoratori servi della gleba non possano più farcela a subire supinamente.

      Il fatto che Monti sia andato alla chitichella ed in sordina a peregrinare in giro per l’europa,.. vuoi vedere che ci sono degli sviluppi interessanti… chissà che sia la miccia che ci porterà a liberarci di cotanta zavozza.

      • fabrizio

        Da imprenditore conosco solo la stanchezza fisica che mi ritrovo alla sera,lo sconforto non lo conosco.
        La ribellione o la rivolta fiscale nasce dalle persone che producono e non dai parassiti.

        • Deciomeridio

          Giusto !

          Peccato che molti imprenditori scelgano di suicidarsi anzichè combattere , lasciando in eredità le tasse ai familiari.

          Non mi sembra un ceto sociale molto combattivo.

          Almeno fino ad adesso.

          • FrancescoPD

            ABBI RISPETTO PER CHI PEDE LA VITA E PER LE SUE FAMIGLIE!!!!!!!!!!!
            Sei un mentecatto come il tuo capo leghista

      • Borderline Keroro

        Sai che il sospetto che ci sia qualche piccante novità nell’aria era venuto anche a me?
        Altrimenti non ci sono motivi perché Monti anticipasse le sue gitarelle fuori porta.
        Vedo troppa attenzione da parte dei media, troppi servizi anche su Napolitano.
        E Roma oramai è un far west, dove però la gente per bene non può difendersi grazie ad uno Stato che pretende di fare lui un lavoro per il quale è assolutamente inadatto, secondo me grazie alla magistratura.

    • Leonardo Facco

      Mi associo al tuo messaggio!

      • Deciomeridio

        Non mi sembra di avere insultato nessuno , una volta tanto ma , il vostro cervello bacato deve sempre e comunque reagire.

        Ho semplicemete constatato che molti preferiscono SUICIDARSI , soprattutto in Veneto mentre in Calabria , ad esempio , nessun gabelliere sarebbe tanto idiota ad andare a riscuotere l’ Abbonamento Rai nel comune di San Luca , tanto per fare un esempio.

        Voi parlate spesso di rivolta fiscale e io vi apprezzo per questo ma dobbiamo prendere atto che la vera rivolta fiscale la fanno da sempre i cosiddetti evasori che , guarda caso , sono concentrati in Italia e non in Padania.

        In Padania sono concentrati gli ESATTORI.

        Inoltre in Padania l’ ideologia dominante è una variante del Calvinismo : si chiama CALVINISMO- STRONZO.

        Consiste nell’ avere una cultura del lavoro MITTELEUROPEA per poi affidare il frutto del proprio lavoro ai NAPOLETANI.

        I veneti devono capire alcune cose se solo vogliono SPERARE dico solo sperare di salvarsi.

        Nella loro ancestrale idiozia politica pensano che sia una qualche Lega che li possa salvare dal fatto che per decenni hanno solo pensato a lavorare come muli per mantenere milioni di terroni che hanno vissuto di False invalidità elargite ad esempio da un tale Ciriaco De Mita , memro di un partito , la DC , che loro stessi hanno votato in massa per decenni.

        La cultura mitteleuropea ed austro – ungarica di cui sono imbevuti ( Quella del lavoro che rende liberi )unita al Calvinismo stronzo che amano ( Quello che Dio ti ama solo se fai i soldi ) ha avuto un gran peso nel ridurli in quasto stato pietoso.

        Pochi mesi fa un artigiano veneto 40enne , oberato dalle tasse è entrato in una tabaccheria ed ha detto : ” Fuori i soldi ! ” .

        Poi è , diciamo , “rinsavito ” ed è andato a costituirsi dai carabinieri che lo hanno arrestato.

        Poveretti ! Proprio non ce la fanno ad essere disonesti e ad avere un minimo di istinto di sopravvivenza.

        Gente così rintronata potrebbe fare uno sciopero fiscale ?

        Non penso proprio .

        Gli mancano gli strumenti culturali : sono troppo impastati di perbenismo idiota e senso di colpa.

        Questo discorso vale anche per tutti i restanti popoli della Padania anche se sono i veneti i più idioti ed infatti sono quelli che pagano più tasse , quelli a cui l’ ANAS dei terroni impone agli imprenditori di pagare una tassa di 15000 euro per un passo carraio e contemporaneamente vieta che in Autostrada i cartelli luminosi invitino a donare due euro con un sms per gli alluvionati.

        Se questa gente non inizierà a farsi sentire in maniera forte , alla napoletana per intenderci , dove ogni settimana bruciano qualche mezzo della nettezza urbana , non ci sono speranze.

        Ci vuole ben altro per domare la fogna romana che ha affinato nel corso dei secoli l’ arte di fottere il prossimo , non quella di lavorare !

        Loro non sono stronzi come voi, che tentate di fare le rapine e poi vi costituite.

        Ficcatevelo in testa , se vi riesce.

        Buon anno anche a voi , comunque la pensiate , vi voglio bene.

        • Deciomeridio

          Dopo il CINEPANETTONE DI NATALE intitolato ” Vacanze di natale a Cortina : 80 finanzieri sulla neve ! ” l’ agenzia Equitalia ha annunciato che il prossimo Blitz verrà effettuato al Sud.

          A Treviso , per la precisione.

          • Borderline Keroro

            A Treviso!
            Bellissima!

          • Deciomeridio

            Apprendo proprio ora che nuovi Blitz sono stati effettuati a Genova , Chiavari , Portofino.

            Come potete vedere , siamo ancora in Padania e le mie battute anticipano i fatti.

            Forse per questo tante persone votano in massa lo Psico-Buffone , specie nelle regioni ” rosse “.

            Attendo fiducioso qualche Blitz anche nel Sud.

          • Deciomeridio

            Quello che sta avvenendo mi fa venire in mente un libro di fantapolitica di Gianfranco Miglio che si intitolava : ” Italia 1996. Così è andata a finire ” .

            Si veda a tale proposito il Capitolo ” Lettera di un imprenditore padano scampato al regime “. a Pag 75.

            Arnoldo Mondadori Editore – 1993

            Si descrivono le razzie della Guardia di finanza in Padania.

            Ve lo consiglio.

        • floriano

          Ciao deciomeridio, vorrei sapere che occupazione hai nella società comune per avere tutte queste idee chiare sulla situazione attuale, te lo chiedo perchè mi sembra di vedere o sentire una comare che sta alla finestra ad osservare per poi andare dal parrucchiere a blatterare, di questo e di quell’altro, fammi sapere perchè sei un tipo interessante, pieno di volontà per un cambiamento quello vero intendo.

          • Deciomeridio

            Non vedo che beneficio tu possa trarre nel conoscere la vita di una povera comare.

  • CARLO

    Pienamente d’accordo. Tuttavia l’italiano medio è abituato a subire da sempre le angherie dello Stato, gli onesti cercheranno comunque di pagare i balzelli, anche se iniqui, finché potranno farlo. Più che la rivolta fiscale, sarà più probabile, quasi certo, un aumento dell’evasione, non soltanto ad opera di chi evade per principio, ma anche dei nuovi evasori, coloro che saranno costretti a farlo per necessità.

  • Brillat-Savarin

    Parole sante, di inoppugnabile rigore scientifico.

  • Pippo Gigi

    Più di vent’anni fa ho fatto la tesi sull’eccesso di pressione fiscale e praticamente questo articolo ripete quel che scrissi allora.
    Tutti i fatti storici più salienti, la rivoluzione americana e francese, la rivolta di Baudicca e di Arminio ai tempi dell’Impero romano, per citarne qualcuno, sono dovuti a motivazioni fiscali.
    Non importa la pressione fiscale in se ma come incide sui singoli, in Italia chi paga le tasse ne paga in modo insopportabile e il livello di guardia è stato superato da un pezzo.
    Come nascono le rivolte fiscali? spesso per caso, uno protesta, altri si associano e la cosa aumenta di dimensioni.
    La cosa importante sono gli effetti: se scoppia una rivolta fiscale ed ha successo nulla può tornare come prima, gli sconvolgimenti sono enormi.

    • floriano

      METTIAMOCI PURE IL PERIODO DELL’ANNESSIONE A QUESTA MERDA CHIAMATA ITAGLIA FONDATA DALL’IMBROGLIO E SPARGIMENTO DI SANGUE ANCHE INNOCENTE ANNESSIONE dicevo DEL VENETO, con un PLEBISCITO TRUFFA ESEGUITO SOTTO LA MINACCIA DELLE ARMI, CHE BASTONAVA IL POPOLO CHE RINNEGAVA IL VOTO A FAVORE DEL SI, QUELL’INFAME SAVOIARDO PUTRIDO DI MERDA, CHE CONTINUA A SFILARCI I SOLDI DAL CANONE RAI TRAMITE QUEL COGLIONE EREDE, FIL IBER TO BRUTTO PEZZO DI MERDA SCHIFOSO, PURE ISCRITTO AD UN PARTITO per CASINI (merda pure lui) , MALEDETTO TUO PADRE CHE TI HA GENERATO E QUELLA ZOCCOLA DI TUA MADRE FRANCESE DI STRADA TI MALEDICO TU E I TUOI AVI.

      VENETO STATO
      W SAN MARCO PER TERA PER MAR!!!

  • magneTICo

    – L’evasione è perlopiù effetto dell’abuso del potere impositivo.
    – La propensione media all’evasione è direttamente proporzionale alla pressione tributaria.

    sacrosanto!

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