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DI LEONARDO FACCO

La Rai è alla canna del gas. Decine di milioni di euro fanno arrossire il suo bilancio, il “canone” è la tassa più odiata da chi abita questa penisola, l’azienda è tra le più lottizzate del mondo. Con questi ingredienti, una persona normale si aspetterebbe che il baraccone di Saxa Rubra venisse privatizzato – come previsto peraltro da un referendum votato a stragrande maggioranza anni fa -, in modo da evitare che i contribuenti continuino a buttare i loro soldi in un pozzo senza fondo.

Che t’inventa la Rai, invece? Prende carta e penna e, a nome della “Direzione Amministrazione Abbonamenti”,  invia a raffica a tutte le partite Iva di questo scalcinato stivale una letterina (che alleghiamo integralmente sotto) con in oggetto la seguente dicitura: “Abbonamento Speciale alla televisione”.

Ciumbia… che mai sarà questo abbonamento speciale?

Ve lo spieghiamo noi. La specialità sta tutta nel fatto che, per la prima volta in assoluto, molte aziende di vario tipo (uffici, officine meccaniche, studi professionali, finanche salumerie e/o tabacchini) stanno ricevendo l’intimazione a pagare la gabella Rai per il fatto che sono possessori di computer ed hanno un collegamento web. Proprio così: “La informiamo che le vigenti disposizioni normative (art 27 del R.D.L. 21/2/1938 n. 246 e art. 16 della L. 23/12/1999 n. 488) – si legge nella missiva indirizzata ai titolari – impongono l’obbligo del pagamento di un abbonamento speciale a chiunque detenga uno o più apparecchi atti od adattabili alla ricezione di trasmissioni televisive al di fuori dell’ambito familiare, compresi computer collegati in rete (digital signage e similari)”.

La chicca, però, arriva a questo punto: spettabile ditta, dovete pagare “indipendentemente dall’uso al quale gli stessi vengono adibiti, come ad esempio la visione di filmati, video, dvd, televideo, filmati di aggiornamento, ecc.”.

Avete inteso bene? Alla Rai, non gliene fotte nulla se Internet e il personal computer li usate per questioni professionali. Secondo loro, il solo fatto di potervi anche collegare al sito www.rai.it è passibile di imposta. Per la serie, siamo alla tassa sulle intenzioni, un genere che, probabilmente, nemmeno Padoa Schioppa aveva contemplato fra le “tasse bellissime” da pagare.

La paginetta giunta in busta chiusa a più di un imprenditore – che lo ha logicamente mandato su tutte le furie – contiene altre perle, classificabili in questo modo:

1- Raggiro e/o presa per i fondelli: “Per agevolarla nel pagamento, allegghiamo un bollettino postale 2105 già compilato, il cui importo è deducibile dal reddito d’impresa”;

2- Intimidazione para-mafiosa: “La informiamo che agli organi di controllo è demandato il compito di verificare sul territorio il regolare pagamento del canone”. Con un bel “minchia” ad inizio frase e la parola “pizzo” al posto di “canone” una lettera del genere potrebbe averla inviata anche Totò u Curtu;

3- Imposizione poliziesca: “Ricordiamo che ai sensi dell’articolo 17 del 6 dicembre 2011, le imprese e le società devono indicare nella dichiarazione dei redditi il numero di abbonamento speciale”.

4- Beffa finale: “Nel rimanere a disposizione per eventuali ed ulteriori informazioni, cogliamo l’occasione per inviarle i nostri migliori saluti”.

Non è finita. Dietro a quel “Dignital signage” (che tecnicamente significa “comunicazione di prossimità”) vengono contemplati anche gli “smart-phone”, i telefonini di ultima generazione, quelli che video chiami e scarichi le applicazioni che potrebbero permetterti di guardare la tele. Ebbene, se il cellulare è intestato alla ditta sarete costretti a sborsare il balzello per mantenere la Radio-Televisione Italiana.

Conclusione: a quanto ammonta l’imposta? Da 200, 91 a 401,76 euro all’anno.

Per saperne di più, e imprecare con cognizione di causa, visitate il sito http://www.abbonamenti.rai.it/Speciali/Speciali.aspx.

Dopo attenta lettura, son certo che qualcuno smetterà di dare del “Lei” a mamma Rai!

QUI LA LETTERA DELLA RAI: LETTERA ORIGINALE

 

Tratto da: www.lindipendenza.com

 

 

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Showing 13 comments
  • Roberto Porcù

    Vi sono italiani sempre più bastonati ed ormai ammaestrati ad accettare le legnate e piegare la schiena.
    Vi sono italiani abituati al diritto alla casa, al posto sicuro ed aiuti pubblici ad ogni necessità.
    C’è già stato il giro di boa e quest’ultimi sono numericamente maggioritari.
    Quando i primi non ce la faranno più e stramazzeranno a terra, saranno i secondi a scendere in piazza e sarà guerra civile, ché i secondi non accetteranno mai vengano meno le loro usuali sicurezze.
    Noi abbiamo esposto un forcone a Padenghe e spesso di forconi ne abbiamo parlato, ma chi con i forconi scese poi in piazza furono siciliani con idee diametralmente opposte alle nostre.
    Io continuo a consigliare a chi è giovane di mettere a frutto altrove le sue capacità ed abbandonare questo paese destinato ad una lunga decadenza senza speranza. Meditate.

  • fabio (da roma)

    il codice di abbonamento andrà indicato anche sulla dichiarazione dei redditi…
    ma il problema non è se bisogni pagare una tassa o meno.
    il problema è che esistono le tasse e non ci si può ribellare affatto.

    ormai penso che neanche l’emigrazione in svizzera possa più salvaci, la vedo sempre più come la camera della morte delle tonnare: corri corri sfuggendo alle minacce ed arrivi dove poi ti fanno definitivamente la festa.
    stanno cedendo troppo, fanno accordi fiscali coi singoli stati europei …. si, è vero che li fanno senza passare per la UE che è imbestialita e fa pressioni in ogni modo per impedirli (come con l’italia), rivederli e mettersi in mezzo (come con uk e germania)….

    il fatto è che non mi va di fare la valigia e partire, ma non vedo vie d’uscita diverse.

  • daniele

    il canone rai è legge?! ma finiamola! la rai è un carrozzone di quei porci dei politici che ci mettono i loro amici a guidarla!

    Che tipo di servizio offre!? SAN REMO? LA SIGNORA IN GIALLO? i film di toto’? chiamarlo servizio mi sembra un insulto!

    CHI NN LO PAGA FA BENE SONO 110 EURO BUTTATI NEL CESSO!

  • iano

    Ormai tasse ci siamo abitua ti .Negli anni ci hanno fatto il lavaggio del cervello,ci hanno incul…cato nel cervello che siamo “condannati”a pagare.Quindi tassa in più tassa in meno,che differenza fa. Il sistema aggiunge una tassa al giorno,osservando la reazione del popolo. Se vedono che non succede niente possono continuare all,infinito!! fino a quando la gente non si deciderà ad entrare nelle “camere”e bloccare questo SCEMPIO…!!!!

  • Sav

    Chi sin!!!

  • Fidenato Giorgio

    @Borderline. Non serve a niente. I nostri illuminati padri costituzionalisti hanno pensato bene di mettere in costituzione che sulle materie fiscali non è possibile fare il referendum. Trattandosi di una tassa non è possibile fare il referendum. Diciamo grazie alla nostra amata costituzione!!!!!

    • Ma … supponiamo fosse possibile abolire questa tassa, poichè la BESTIA deve nutrirsi ti aumenterebbero quella sull’ombra oppure te ne metterebbero una nuova sui battiti cardiaci.
      E’ QUESTIONE DI SMANTELLARE IL SISTEMA, non di smussare leggermente gli spigoli !!!

      • Borderline Keroro

        certo, ma il sistema è armato, noi no.
        Sarà una lotta lunga e sanguinosa, nel senso che ne prenderemo un sacco e una sporta senza poterci difendere.

    • Borderline Keroro

      già, dimenticavo la Costituzione

  • Borderline Keroro

    Ma, il canone TV è dovuto per legge.
    E raccogliere le firme per un referendum abrogativo?
    Non credo che ci vorrebbe molto, basterebbe probabilmente fare la raccolta firme per breve tempo in Piemonte, Lombardia, Veneto e Friuli V.G. e saremmo a posto.
    Poi chiaramente cercherebbero di far rientrare dalla finestra quello che è uscito dalla porta, però…

  • Non è un progetto, semplicemente sono talmente fuori dalla realtà che non se ne rendono conto: a furia di prelevare e estorcere creeranno un deserto produttivo e un mare di miseria e fame.

    • Borderline Keroro

      Carme’, ma tu davvero pensi che gliene freghi qualcosa?
      Siamo messi molto peggio di quello che ci raccontano.
      Se non fosse per la BCE che compra i titoli di Stato saremmo già chiusi.
      Arriverà il momento che dici tu, ma per ora rimandano giorno per giorno, e finché va bene…

      Un piccolo appunto sull’articolo di Leo Facco:
      è vero, stanno arrivando quelle lettere.
      Ma sono lettere non raccomandate, per cui devono dimostrare di averle mandate.
      Hanno detto la cosa in TV? Io non ce l’ho!
      Vogliono i miei soldi? E quali? Non ne ho più, grazie a loro.

  • Roberto Porcù

    Ho appena scritto qualche cosa in merito in fondo ai commenti “Ho pagato le tasse e la mia azienda è fallita”.
    Che sia per indorare questa lettera che abbiano usalo la farfallina di Belen ?

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