In Anti & Politica, Economia

di CLAUDIO ROMITI

E’ più forte di me, soprattutto dopo aver assistito alla scorsa puntata de “L’Ultimaparola”, mi viene da modificare il nome del conduttore, chiamandolo Pappagone, il celebre cameriere gnurantello inventato dal grande Peppino De Filippo. E come il farsesco personaggio, Gianluigi Paragone sembra aver strutturato il suo programma all’insegna di una dissennata confusione in cui, al posto di una equilibrata discussione, si assiste ogni volta ad  una sorta di esposizione a senso unico di tesi a dir poco deliranti.

Proprio con l’ultima puntata si è raggiunto il parossismo di una tale, scandalosa impostazione. Sul tema complesso della crisi economica e finanziaria, abbiamo assistito ad uno spettacolo intellettualmente indecente. Tra chi invocava il ritorno alla vecchia liretta, proponendo la stampa ad libitum di moneta quale panacea di tutti i mali, e chi chiamava in causa la solita teoria del complotto, in tutte la sfaccettature possibili e immaginabili, si è raggiunta – a mio avviso- una vetta di pessima informazione che neppur il peggior Santoro sarebbe mai riuscito a realizzare, e ciò è tutto dire.

In un fritto misto di pauperismo ed invidia sociale -portati avanti dal sinistro Cremaschi-, di amore incondizionato per la spesa pubblica come motore per la crescita -espressa dallo pseudo economista Sapelli- e di demagogico abbandono dell’euro -sostenuto a spron battuto dal destro sociale Storace-  si è dato fiato alla retorica più insensata. Ed in tutto questo bailamme non poteva mancare uno dei più “accreditati” profeti italioti dell’MMT, quel Paolo Barnard il quale, estratto dal sarcofago dell’oblio dallo stesso Pappagone-Paragone, è diventato il campione di chi guarda al periodo della monetina nazionale come ad un Eldorado di prosperità e benessere. Benessere del piffero se attraverso l’eufemistico acquisto dei titoli pubblici operato dalla banchetta d’Italia, così come anche il succitato Sapelli si auspicherebbe, veniva generato un progressivo impoverimento del sistema, attraverso l’inflazione e lo squilibrio nella bilancia dei pagamenti.

Evidentemente, avvalorare l’idea che la ricchezza delle nazioni dipenda dalla quantità di moneta circolante fa molto comodo ad un conduttore a caccia di popolarità a buon mercato, al pari dei suoi ospiti a cui preme molto irresponsabilmente solo la pancia della loro base di consenso. Tuttavia mi girano particolarmente i cosiddetti se penso l’intera che operazione è finanziata a colpi di canone obbligatorio. Stando così le cose, mi sentirei di proporre il pagamento dei compensi di Pappagone-Paragone in titoli del Tesoro. Cominci costui a dare il buon esempio alla banca centrale.

Recent Posts
Showing 26 comments
  • Massimo74

    Magari a Paragone e a tutti coloro che parlano di complotti ed invocano il ritorno alla liretta per poter svalutare ed inflazionare come si faceva un tempo, consiglierei di mettersi d’impegno e cominciare a studiare, magari partendo da qui:
    http://t.co/YQjTpu22

  • Domenico

    Leo, tu che conosci Claudio Messora, ti prego redimilo! Fagli conoscere una visione economica diversa da quella di Barnard, Bagnai, ecc. Se studiasse un po’ di più forse capirebbe!

  • Domenico

    Paragone è stato straordinariamente RIDICOLO qui: https://www.youtube.com/watch?v=FIM62pFhs-c
    goterevelo a partire da 14:25 circa, quando afferma contro Boldrine che “lo stato è stato smontato” e quando Boldrin gli chiede un esempio visto che nessuna azienda pubblica o parastatale è stata mai toccata veramente lui risponde dicendo che è stato smontato perche “guardare lo statuto dei lavoratori e come esempio gli imprenditori che non ricevono i soldi dallo stato” ahahahahahhaaa
    E nega che lo stato sia affarista! Paragone vergognati!

  • Paul

    La prima e l’ultima volta che guardo il programma-farsa di Pappagone, unico vantaggio : se non l’avessi visto non avrei mai creduto che il livello della disinformazione rai fosse di così infimo livello, ho capito anche perchè lo trasmettono a tarda ora : i bambini sono a nanna, comunque non ce l’ho proprio fatta ad arrivare alla fine, preso da conati di vomito o dovuto spengere la tv

  • rosanna sapori

    ussignur…Paragone…miracolato dalla Lega…quando suona la chitarra e canta…giuro…mi mi mi…scappa da piangere…pensare ai soldi del canone così ben spesi…

  • Federico

    Paragone e’ un lottizzato Rai targato Bossi, già direttore della “Padania” e che ora ha capito come cambia il clima e quindi ha trovato nuovi padroni (a sinistra)i. Prima imbrogliava la gente attaccando gli extra-comunitari, e ora imbroglia facendo credere che se la banca centrale stampa tanta carta noi siamo tutti ricchi. Ci piglia per il culo.

  • Waltoc

    Seguo sempre con molto interesse sia questo blog sia i suoi post su FB, molte volte mi trovo d’accordo. Non su questa sua idiosincrasia per L’Ultima Parola, per Gianluigi Paragone e i suoi ospiti. Per la certezza granitica della bontà delle sue idee e per il disprezzo di quelle altrui. Il dubbio, caro amico, il dubbio dovrebbe sempre essere coltivato. Specie in una materia così volatile e opinabile come questa. 1.980.223.000 di euro è a quanto ammonta il debito pubblico italiano, davvero pensa che sia possibile ripagarlo? E quello americano, francese, tedesco, spagnolo …? Davvero siete convinti che con il rigore che predicate se ne verrà fuori? Si, forse lei ha ragione, a lei Paragone può richiamare alla memoria Pappagone, così come a me Mario Monti ricorda Chance, l’anziano e analfabeta giardiniere magistralmente interpretato da Peter Sellers in Being There, viviamo in tempi che sembrerebbero farseschi più che tragici.

  • Albert Nextein

    Sono in tanti a parlare in questa trasmissione.
    La maggior parte dice delle sciocchezze.
    Ma ogni tanto si sentono dei personaggi degni.
    A me piace Messora.Stringato,informato,chiaro.
    Secondo me Paragone l’ha ideata così apposta la trasmissione.
    E cioè, tante voci senza collegamenti.
    Un confronto continuo ,senza tesi precostituite,ma tutti liberi di dire.
    Lui è un conduttore discreto,cui mancano informazioni sul libertarismo.
    Secondo me gli si potrebbe consigliare qualche buon libro.
    Non mi pare un fesso.
    Ci può esser materia.

  • BILL

    Informazione la chiamano?
    Studiate economia, ignoranti pecoroni!!!
    Paragone in un giornale appena normale potrebbe giusto curare i necrologi.

  • Marco

    Urkaa… hanno dato corrente ai pc della claque di pappagone !! ora bisognerà solo dotarli di cervello e qualche utilità l’avranno anche loro ! Alegru !

  • Bepy

    Ma come si fa a scrivere un articolo cosi’ insulso?

  • sgg

    la gente invoca sempre più stato.
    più spesa, pubblica
    più debito
    più stampa di moneta
    ecc…

    siamo rovinati….

  • Gianluca

    Vivaddio che esiste anche l’Ultima Parola, altrimenti sentiremmo cloni di trasmissioni che dicono le stesse cose. Abbiamo ceduto la sovranità alla BCE e dire queste cose è falsità? Monti e gli altri poteri economici stanno impoverendo il nostro Stato.Seguo da mesi molti approfondimenti politici e per fortuna che rientra Paragone, perché certi temi scomodi altri evitano di parlarne, anche se lei lo ritiene inadeguato.

  • MaxP.

    Che articolo assurdo, non son d’accordo su proprio niente, anzi rilancio, il programma di Paragone è l’unico del panorama italiano, specie RAI, che effettivamente stà informando sulla crisi attuale (meglio chiamarla depressione) e stà dando delle verità che in nessun altro programma della TV italiana viene trasmesso.
    Grande merito è anche del contributo dei vari blog (Bioblu) in primis, che contribuiscono ad allargare la visione dell’insieme.
    Insomma se un cittadino Italiano vuole essere informato seriamente su quello che stà avvenendo e vuole sentire delle “vere” alternative consiglio di seguire questo programma.
    E’ ovvio che i lecchini delle lobbye politiche, economiche e sopratutto finanziarie vedono questo programma come pericoloso alla loro stabilità e alla continuazione ai loro programmi di “CONCENTRAZIONE” della ricchezza secondo la formula, sempre di più sempre più poveri, sempre di meno sempre più ricchi.

    • leonardofaccoeditore

      INFORMANDO SULLA CRISI ATTUALE???? CHE TRISTEZZA MI METTE LEI…

    • Domenico

      Guarda che non esistono soltanto le teorie complottistiche alla Barnard per spiegare la crisi. La spiegazione esiste da anni: Teoria del Ciclo Economico.

      • maynard

        La teoria del Ciclo Economico, scuola austriaca di L.Von Mises Friedrick von Hayek si rifà alla teoria di Knut Wicksell ed imputa ad un tasso di interesse minore a quello reale dell’investimento, la causa dell’inflazione. Per l’Istituto Leoni ciò sarebbe invece causa di Recessione.
        La Teoria del Ciclo Economico è qualcosa di ondivago e solo ex-post.
        J.A. Schumpeter imputava alle Innovazioni di prodotto e di processo le vere cause del Nuovo Ciclo , la famosa distruzione creatrice.

  • renato luccon

    vedo con piacere che lei oltre a giornalista e vivere nelle nuvole, è anke economista …… deve però cambiare fornitore penso le dia della robaccia …

  • Fedrick

    Bravo PARAGONE!!!

    Il sig. ROMITI, si arrampica sugli specchi……!!!

    MILIONI DI PERSONE HANNO CAPITO L’INGANNO……!!!

  • paolo13865

    Da quanto capisco che anche per lei guai a chi osa paventare teorie anti euro !

    • leonardofaccoeditore

      NON HA CAPITO PROPRIO NULLA INVECE, DEL RESTO PER CAPIRE BISOGNA STUDIARE

      • Gianluca

        visto che da dell’ignorante a tutti, sii studi le regole sulla netiquette (se sa cos’e’) e su come fastidioso sia leggere messaggi scritti tutti in maiuscolo.

  • marco

    Ennesimo articolo a difesa del sistema marcio, attaccando l’unico programma tv che tratta di politica degno di essere guardato.

    Per l’autore dell’articolo, sostenitore della PROPAGANDA di regime, il problema è chi tenta di fare informazione…. Pazzesco!

    • leonardofaccoeditore

      IL FATTO CHE LI CHIAMI INFORMAZIONE QUELLA DI PARAGONE, LA DICE LUNGA SULLA MISERIA UMANA CHE POPOLA QUESTO INFAME PAESE, CHE QUINDI MERITA SOLO IL DEFAULT. QUANDO PROVERETE LA FAME, CAPIRETE COS’E’ L’ECONOMIA E LA MONETA

    • Federico Degni Carando

      Quale sarebbe, MARCO, la “propaganda di regime”, la teoria secondo cui aumentando la massa monetaria circolante, diminuisce il potere di acquisto del nostro denaro?
      E’ una normale regola matematica. Se in una stanza siamo in 5 con 10 euro a testa ed io mi metto a stampare moneta aumentando a 20 la mia parte, i vostri 10 euro varranno la metà di un attimo prima che la mia tipografia fosse azionata.
      E’ chiaro un concetto così banale?

      • cristian

        Ma se invece di stampare semplicemente denaro dandolo direttamente nelle mani della gente, lo Stato accreditasse conti correnti di Aziende che in cambio producono infrastrutture, trasporti e servizi, l’inflazione non sarebbe così automatica. Ci sarebbe sì maggiore denaro in circolazione, ma anche maggiori prodotti/servizi da acquistare… e le due cose si bilancerebbero.

        Inoltre, il denaro in sé, cioè il contante che hai in mano, che è un bene finanziario, non ha valore fin quando non ci sarà un bene reale da acquistare. Anche se tu, chiuso in una stanza, ti mettessi a stampare moneta, quella moneta non varrà nulla (se non il costo della materia prima) fin quando in quella stanza non ci sarà un bene reale da acquistare.

Start typing and press Enter to search