In Ambientalismo, Scienza e Tecnologia

ROBERTFRALEYLETTI PER VOI

Il World Food Prize, il Nobel del cibo istituito nel 1986 dall’agronomo e ambientalista statunitense Norman Borlaug (a sua volta vincitore del Nobel per la pace nel 1970 per il suo impegno conto la fame nel mondo) è andato a un ricercatore della Monsanto. Il biotecnologo Robert Fraley lavora nel colosso americano dei semi Ogm da oltre trent’anni e a lui si deve lo sviluppo del primo seme di soia geneticamente modificato nel 1996.

Fraley dovrà condividere i 250mila dollari con due colleghi biotecnologi, Mary-Dell Chilton, che opera presso la società biotech Syngenta, e Marc Van Montagu, presidente dell’Institute of Plant Biotechnology Outreach all’università di Ghent.

Per Monsanto l’assegnazione del premio – con la motivazione di aver contribuito a migliorare e accrescere la disponibilità di cibo nel mondo – è un riconoscimento importante che smorza le critiche cui è oggetto in tutto il mondo da parte di ambientalisti e istituzioni, contrarie allo sviluppo delle coltivazioni Ogm.

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Showing 4 comments
  • federico

    Domenico ti ricordo una frase di Henry Kissinger che son sicuro tu sai chi è tanta cultura ti ritrovi addosso!

    “Se controlli il petrolio controlli le nazioni, se controlli gli alimenti controlli i popoli”

    tra l’altro chissà se hanno letto l’articolo fino alla fine:

    premio finanziato dalla stessa Monsanto e Syngenta ahahahah!

  • Loris Asoli

    Ci manca che diano il premio nobel per la pace, alla memoria, a Hitler e Stalin, e il quadro è completo!

    • Domenico

      Ma stai zitto, solo gli idioti che purtroppo solo la maggiornaza) credono solo nel male degli OGM e dell’innovazione tecnologica, ed i politici ne approfittano per farli contenti. Se c’è un modo per risolvere problemi come la fame nel mondo è solo il progresso teconologico, tutto il resto son solo cazzate dette da gente che non ha neanche studiato chimica o biologia.

  • federico

    “nel 2050 la popolazione sarà di 9 miliardi, coltivazioni in grado di reggere superproduttività e siccità saranno essenziali”..

    estate 2012 negli Usa:

    http://articles.chicagotribune.com/2012-08-29/business/chi-latest-threat-to-droughtstricken-corn-aflatoxin-20120829_1_aflatoxin-contamination-corn-harvest-corn-samples

    ne han da lavorare a queste temperature, speriamo bene per l’estate in corso

    http://www.internazionale.it/news/stati-uniti/2013/06/13/in-colorado-peggiore-incendio-di-sempre-bruciate-360-case/

    ho ascoltato 2 minuti su Telepordenone un uomo cappelluto che parlava proprio di aflatossine in Lombardia del mais tradizionale..del nucleare..gli inceneritori..Veronesi..sempre la stessa storia..balle.
    Alla domanda “non crede che anche negli Ogm ci siano interessi dietro?” ha risposto..”boh..può darsi”
    Un po’ come Veronesi sugli inceneritori..boh..mah..

    Mah..

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