Pochi giorni fa il mio avvocato, Andrea Comite dello Studio Polisavvocati di Bari, mi ha comunicato che la sentenza d’appello che mi assolve dal reato di bancarotta fraudolenta per dissipazione del patrimonio sociale è irrevocabile.
Sono passati dodici anni dal fallimento della bid.it! Spa, una delle prime internet company in italia (si, con la i minuscola), società che avevo contribuito a fondare nel 1994 nella mia città, Barletta
Nel 2001, dopo un’incredibole serie di vicissitudini, era diventata una delle più importanti internet company del mio Paese, con quasi cento “ingegneri” informatici, nel corso di tutti questi anni, oltre ad un know how di eccezionale qualità, aveva creato uno dei primi siti di aste online in Italia ed in Europa e anticipato di molti anni sviluppi tecnologici come il wireless e i gruppi d’acquisto, Barletta avrebbe avuto tutte le carte in regola per diventare una Silicon Valley
Poi arrivò la bolla e due importanti banche entrarono nel capitale annunciando di credere nello sviluppo del territorio : la Banca Popolare di Bari e la Monte dei Paschi di Siena con la sua Banca 121.
Ricordo ancora le parole di entusiamo e di “amore” per il loro terrtorio da parte dei rispettivi “Presidenti” come Jacobini e De Bustis (allora CEO di Banca 121 e oggi addirittura di Banca Poplare di Bari!) in occasione del loro ingresso nella bid.it!
Il loro entusiasmo, incoraggiò tutti quanti noi, con simili soci avremmo fatto della Puglia uno dei centri di sviluppo dell’internet nel mondo!
Si decise cosi di iniziare il percorso di quotazione in borsa al Nuovo Mercato
Nel 2002… CONTINUA A LEGGERE QUI
Un’altra buona occasione per ripeterlo: non quotate in Borsa la vostra azienda.
Fate sì che i vostri profitti (e le vostre perdite) dipendano dalla soddisfazione dei vostri clienti, non dal gioco d’azzardo degli investitori di titoli.
https://www.youtube.com/watch?v=6wjeFSpo_Ss
Gorini sembra più interessato alla Teoria dei mercati efficienti che non la convenienza di investire in singoli titoli.