In Anti & Politica, Economia

CAPRETTODI MAURO GARGAGLIONE

Un mio contatto su Fb lamenta l’interferenza dei sostenitori dei moderni e sostenibili stili di vita. Ora si prepara a sopportare le campagne social-mediatiche di animalisti e vegetariani che condannano la tradizionale strage pasquale di capretti e agnelli.

Potremmo fare un lungo elenco di campagne del genere che, sfortunatamente, sempre più spesso contagiano anche i legislatori che impongono (o propongono) sanzioni ai fumatori, ai consumatori di “cibo spazzatura”, limitazioni alle cure mediche per gli obesi, per quelli che non fanno movimento fisico etc etc. Per non menzionare le bufale pseudo scientifiche propalate sugli OGM, i vaccini, i farmaci per le chiemioterapie e via discorrendo.

Il mio contatto si chiede perchè deve sopportare quest’aggressione – Che campino di insalatine, che si curino con la pet terapy, che facciano jogging anche con la pioggia e la nebbia, ma perchè devono criminalizzare il mio modo di vivere? – conclude arrabbiatissimo.

Quella che lui chiama aggressione, non è un comportamento prevaricatorio che ci è piombato tra capo e collo dalla sera alla mattina. E’ il culmine di un processo intellettuale degenerativo iniziato una quarantina di anni fa allorchè furono avviate politiche di distruzione del concetto di competizione e selezione del più capace, del più intelligente, del più sveglio, sia nella scuola che nel mondo del lavoro.

Il confronto sindacale, il dibattito demokratiko (invariabilmente nelle ore di lezione o durante l’orario di lavoro, come lo sciopero di venerdì), l’uno vale uno applicato in ogni ambito, sono stati i piedi di porco con cui il partito comunista post sessantottardo unitamente alla trimurti sindacale, ha scardinato l’istruzione e la cultura del lavoro ben fatto e ipnotizzato le giovani generazioni, mentre gli imprenditori, le categorie produttive, quelli che non avevano tempo da perdere in politica perché “qui si lavora”, “quei cunt la fabrichetta”, giravano la faccia dall’altra parte. E ci metto anche tanta parte del mondo cattolico che, anzi, teneva bordone ai sessantottardi per non perdere seguito fra i giovani e rimanere arretrata.

Quarant’anni di ricetta cattocomunista egualitaria e solidale, hanno portato a questo, furbacchioni che raccattano voti dai progressisti politically correct, assicurandosi le terga ben appoggiate alla cassa del tesoro (riempita con la rapina fiscale), ignoranti anime belle premiate da vasto seguito kulturale, imprenditori falliti quando non suicidi, fabbrichette chiuse, papi e preti che applaudono alle case popolari assegnate alle “risorse” arrivate coi barconi.

Oggi voti e considerazione sociale si guadagnano così. Gustatevi il capretto finchè potete, o cominciate a essere anche voi estremisti a difendere la libertà, come fanno i libertari. Che l’estremismo per questa causa non è mai abbastanza.

Recent Posts
Showing 5 comments
  • Pedante

    https://www.youtube.com/watch?v=v_bNZa2qMik
    Contro l’ennui di mezza età.

  • Pedante

    Trovo conforto nel vedere uno in camice bianco con la sigaretta in mano. È uno che lotta contro la morte con l’umiltà di chi sa perdere.

    Grazie del articolo.

  • serpe

    Questo è un articolo-minchiata.
    Com’è che appare su questo sito?
    Un libertario dovrebbe essere a favore di:

    limitazioni alle cure mediche per gli obesi, per quelli che non fanno movimento fisico etc etc. Per non menzionare le bufale pseudo scientifiche propalate sugli OGM, i vaccini, i farmaci per le chiemioterapie e via discorrendo.

    Non solo: limitazioni alle cure mediche per tutti!!
    Nessuna cura medica gratuita! Smantellare il sistema sanitario gratuito!

    Ma che libertari siete?

    • Pedante

      Proprio così. Un po’ di fitness darwiniano sarà di grande beneficio per la famiglia e la società civile a cui spetterà il compito di mitigare il prospettato si-salvi-chi-può.

  • Albert Nextein

    E’ il conformismo dell’ignorante pavido , conformista e in malafede.
    Questo è l’andazzo italiano.
    Tutti avviati in quella direzione, già dalle scuole.

    Non c’è ancora sufficiente miseria.
    C’è gente che , appunto, si permette il lusso di pontificare e prevaricare.

    Dopo la guerra si mangiavano gatti, lepri, di tutto.
    Pecore, agnelli, capre, tassi, bovini malati venivano macellati e usati.
    Torme di cacciatori a cercare nei boschi cinghiali, caprioli, istrici, a sparare a tutto quanto volava.
    Trappole di ogni genere.
    Una volta c’era la fame.

    Si dibatteva meno e si lavorava di più, perché c’era la vera miseria.

    Oggi tutti hanno la pancia troppo piena.
    Come diceva il nonno , ” a voi ci vuole della miseria”.
    Poi capirete.

Start typing and press Enter to search