In Anti & Politica

BOLDRINIDI MATTEO CORSINI

Apprendo dall’ANSA dell’esultanza del mondo femminista e di quello generalmente affetto da dosi patologiche di politically correctness, dovuto alla decisione della Marina degli Stati Uniti di modificare diversi termini per renderli neutri rispetto al genere.

D’ora in poi, quindi, un macchinista non sarà più definito “engineman”, ma “engine technician”, per fare un solo esempio. Così come da tempo, fuori dal gergo militare, la parola “chairman” (presidente di una società o istituzione) è stato sostituito dal politicamente corretto “chair” o “chairperson”.

Immagino l’esultanza della presidenta della Camera Laura Boldrini, che ha fatto della modifica della terminologia per renderla non discriminante nei confronti delle donne un suo cavallo di battaglia (a mio parere, l’unica cosa per la quale verrà ricordata la sua presidenza).

Resto dell’idea che sia tutto molto ridicolo. Per fortuna esercito ed aeronautica statunitensi hanno per il momento resistito al politicamente corretto, sostenendo che “è più importante concentrarsi su come portare le donne nelle nuove posizioni aperte piuttosto che su come chiamarle”.

Non mi stupirei, però, se tra breve anche questo barlume di buon senso sparisse.

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  • Giannino Ruzza

    Amen: così sia, espressione ebraica, potrebbe avere una corrispondente femminile in “awoman”

  • Albert Nextein

    Dettagli per chi non ha meglio da fare.

  • Pedante

    Il politicamente corretto è un’arma usata dall’élite regnante contro l’uomo bianco eterosessuale e d’origine europea. E le forze armate non sono per niente immuni agli effetti della femminilizzazione.
    http://www.thinkinghousewife.com/wp/2013/10/in-coed-military-men-must-be-feminized/

  • Evaristo

    Il cammino della stupidità.

    paesi poveri
    paesi sottosviluppati
    paesi in via di sviluppo
    paesi emergenti
    ?

    serva
    cameriera
    domestica
    colf
    ?

    handicappato
    portatore di handicap
    disabile
    diversamente abile
    ?

    negro
    black
    colored
    afroamerican
    ?

    • Pedante

      Black people vs. niggaz

      A differenza dei bianchi, alle minoranze è permesso di esprimirsi liberamente senza ripercussioni.

        • Pedante

          https://www.youtube.com/watch?v=v56A46P93eg

          Can white people say nigger?

          • Evaristo

            Si, ma “nigger/nigga” è sempre stato un insulto, se detto dai bianchi ai neri.
            “Nigger” – se non sbaglio – era la storpiatura fatta dai neri stessi in schiavitù di “negro”, che era un termine comunemente usato e non offensivo fino
            agli anni 60.
            Curioso notare come nella prima lezione di pc che ho ricevuto in Usa nel 78 (Jimmy Carter presidente) mi vennero dette due cose circa i neri:
            – call them “blacks”;
            – when you speak with someone call him “man”;
            *** do NOT say “boy”: they cut your throat! ***
            “Boy” era il termine usato dal padrone delle piantagioni per rivolgersi ai suoi schiavi.
            Anche da ADOLESCENTI BIANCHI è evitato, sostituito da “man”.
            Es: si veda qui dal minuto 0:35 in poi usato tre volte:
            https://www.youtube.com/watch?v=epHCMiCtt3M
            *
            Gli Usa si stanno suicidando come lemmings – e con loro tutto il mondo che li segue – con la paranoia della pc politeness.

          • Pedante

            “Nigger” non é sempre offensivo, quando lo dice un nero è scherzoso e simpatico, quando lo dice un bianco invece è “razzismo”. “Negro” era perfettamente innocuo e comune fino all’epoca della lotta per i (((diritti civili))). Si veda l’esordio in TV di Richard Pryor nel 1964 (00:48)
            https://www.youtube.com/watch?v=mmZm2HBMtTQ

          • Pedante

            https://www.youtube.com/watch?v=DDb2byj74oY
            Il regime tollera e anzi promuove l’odio razziale contro i bianchi (i cracker).

  • myself

    “D’ora in poi, quindi, un macchinista non sarà più definito “engineman”, ma “engine technician”, per fare un solo esempio.”

    Non penso che questo sia ridicolo. In fin dei conti si tratta solo di aggiornare una terminologia che è effettivamente obsoleta per i nostri tempi, in quanto anche le donne possono accedere a quelle posizioni. Piuttosto sarebbe ridicolo continuare a parlare – e scrivere nei documenti – dell'”uomo dei motori” quando in realtà si tratta di una donna.

    Semmai il problema del “politicamente corretto” è quando questo vuole sostituire tutti quei termini che sono (a torto) ritenuti avere una connotazione negativa (nero, spazzino, cieco, disabile…) con termini criptici e/o edulcorati (persona di colore, operatore ecologico, non vedente, diversamente abile…).

    • Ari

      Sul PC (molto significativo l’acronimo!), ha ragione il buon Matteo Corsini; tutta una stupidaggine, compreso l’accanimento sulle parole con il suffisso “man”.
      Infatti risulta che “man” viene dal proto-germanico dove significava “persona” indipendentemente dal genere. Quindi, nelle parole inglesi “man” non ha una connotazione maschile e non necessita quindi di essere cambiato.
      Ciò detto, fatemi dire che questi dibattiti sono grotteschi e mi sento io per primo uno stupido a spaccare il capello in quattro su questioni palesemente imbecilli.
      “Chairperson, “Barwoman” ecc… fanno pena e ridere anche senza tirare in ballo il proto-germanico!!!
      Comunque tutti inequivocabili segnali che la tragicomica fine dell’Occidente è vicina.

      • myself

        “Quindi, nelle parole inglesi “man” non ha una connotazione maschile e non necessita quindi di essere cambiato.”

        Non sono d’accordo. Il termine “man” potrà aver avuto in origine il significato di “persona”, ma sicuramente non è così nell’inglese moderno. Infatti, ad esempio, si dice “barman” per un barista uomo e “barmaid” per un barista donna.

        • Ari

          … ti propongo “bartender” che mette d’accordo tutti.
          Mentre come la mettiamo con “Mankind” che vuol dire umanità (quindi uomini e donne + indecisi)?!
          Attenzione che al primo che tira fuori un bel “Womankind” neanche gli rispondo.
          Scherzi a parte, a volte riesco a riderci ancora sopra, quando non penso che con ‘sta manfrina del PC ci stanno fottendo la libertà pezzo a pezzo.
          Se ciò non fosse abbastanza evidente, leggasi il libro “Vietato parlare” di G. Bianco – Leonardo Facco Editore.
          Un libro di piacevole lettura, utile ai contemporanei per sapere quanto siamo imbecilli e utile ai posteri per sapere come mai finì la Civiltà occidentale.

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