DI SILVIO LEO
Ora vi spiego in parole semplici cosa vuol dire delocalizzazione.
Sul tavolo ci sono tre giocatori: un imprenditore, la banca e lo Stato.
I primi due si mettono in gioco, mentre l’ultimo passa sempre e resta a guardare.
Dei due giocanti, ipotizziamo che l’imprenditore vinca 100€, la banca gli dice bravo ma mi devi ciò per cui hai potuto vincere più gli interessi.
Ci può anche stare visto che si è assunta l’impegno di rischio.
Poi subentra lo Stato che gli dice: “bravo ma per me non c’è nulla??”
” Perché dovrei darti qualcosa visto che non hai partecipato al gioco?”
Ribatte l’imprenditore e rincalza:
” Oltretutto il tavolo era il mio e le carte le ho potute comprare con i soldi della banca e stai giocando a casa mia”.
Alzando la voce, lo Stato gli dice:
” Amico caro, con i tuoi soldi, posso realizzare servizi efficienti, costruire ponti, scuole e uffici”.
L’imprenditore allora ribatte:
” Certamente è molto nobile quello che proponi e merita la mia attenzione, ma se vinco 100 e te ne devo 70 a te che neanche hai partecipato al gioco e 20 alla banca per avermi fatto giocare, a me cosa resta?”
Con prepotenza lo Stato si alza dal tavolo, chiama i suoi scagnozzi e fa pignorare tavolo, carte e casa al povero imprenditore, che non gli rimane altro che giocare in altri tavoli, magari in Paesi stranieri.
Questo è il motivo per cui ho chiuso la mia piccola azienda, con 14 dipendenti anche se andava bene!
Non ritornerei indietro neanche per tutto l’oro del mondo!
Bravi, ottimo esempio.
e neanche sono nobili quegli ‘ideali’ se non a chiacchiere di cui si riempiono la bocca e media loro complici.
redistribuiscono le briciole comprandosi la complicità di ogni attore economico. Ma non sei neanche libero di dissentire perché anche se hai un minimo di spina dorsale e rifiuti di partecipare al gioco la sua guardia e la sua forza armata interviene subito per imporre la voce del padrone forte e chiara, per quanto stupido ed idiota possa essere il piano che spiega.
“posso realizzare servizi efficienti, costruire ponti, scuole e uffici”, dicono.
Peccato che i ponti poi crollino (Genova?), le scuole pure (e anche quelle non crollano devono chiedere agli studenti il materiale che servirebbe, dai gessetti alla carta per il c*lo), gli uffici sono quelli che servono a vessare meglio e tra i “servizi efficienti” ci sono anche gli scagnozzi che nell’esempio pignorano il tavolo.
Ah a proposito… l’imprenditore ha poco da andare a giocare ad un altro tavolo. Anche quello è a rischio pignoramento. Ovunque vada.
Può starci.
Ma la similitudine migliore rimane quella con le cosche mafiose.
Quelle che ti spremono il pizzo e ti assicurano “protezione” .