In Varie

di DANI ALROGHI

Ci sono vari ricatti vaccinali, e chi di suo non vuole farlo (chi lo fa per scelta sincera e convinta è fuori dal mio discorso) può essere propenso a cedere ad uno di essi.
1. Ricatto morale –> Amici, familiari, persone care spingono per farlo e uno lo fa per non litigare;
2. Ricatto sociale –> paura di essere escluso sia dal giro di amici (misto col ricatto morale) sia dalle varie attività che, si dice (al momento niente di scritto nero su bianco, forse a breve sì) saranno possibili solo ai possessori di green pass, eventi, discoteche, bar, ristoranti, viaggi o quel che è.
3. Ricatto lavorativo –> Se non lo fai perdi il lavoro. Finora gli unici che l’hanno subito nero su bianco sono i sanitari, ma può essere anche ricatto indiretto, ovvero datori di lavoro, anche privati, covidisti a manetta e fissati con questioni del tipo “la sicurezza sul lavoro” che consigliano fortemente ai dipendenti di vaccinarsi e verificano chi l’ha fatto e chi no per vie traverse (i dipendenti parlano “ah l’hai fatto? quando? blablabla). Certo, la legge la costituzione e blablabla ma sappiamo benissimo che, soprattutto nel privato, se un datore di lavoro vuole cacciare un dipendente per qualunque ragione, giusta o sbagliata, il modo lo trova, con un accordo e buonuscita, col mobbing o semplicemente, in caso di ristrutturazione aziendale (molte aziende ridurrano il personale) con licenziamenti “per giustificato motivo oggettivo” che, guarda caso, riguarderanno solo quei dipendenti sostituibili che non sono vaccinati (es. se hai 5 lavoratori non specializzati intercambiabili e te ne servono 3, se 2 non sono vaccinati licenzi loro e nessuno dice niente. Oppure, semplicemente, non rinnovando il contratto se a tempo determinato.
Il pezzo più lungo è quello del ricatto lavorativo perchè è quello più importante e duro da superare. Se uno non vuole farlo spesso si è circondato da persone che o la pensano come lui o che comunque non si sognerebbero mai di dire “se non ti vaccini non voglio più vederti” (ricatto 1). Il ricatto 2 volendo è un ricatto “debole” perchè comunque queste sono cose secondarie a cui rinunciare se uno è convinto.
Il ricatto 3, quello lavorativo, è invece il più infame perchè va dritto al reddito. Dipende anche da azienda e azienda, da lavoro a lavoro, se sei insostituibile o comunque importante (e lì i datori di lavoro sono meno propensi a fare le pulci) o se sei sostituibile o “uno fra i tanti”, come, senza offesa, un operaio non specializzato o un impiegato che fa data entry.
Quanti, se sottoposti a questo ricatto, cederanno? Quanti metteranno in mezzo un avvocato (Fusillo, per i sanitari, ha fatto vari video e sul canale difendersiora c’è una sorta di “tariffario a prezzi umani”, sia consulenza, che fase stragiudiziale che fase eventuale di processo civile, credo non sia l’unico)? Anche qui, dipende. Siamo tutti (me compreso) bravi a dire “non lo farò mai è una questione di principio” ma la verità è che un conto è dirlo davanti a una birra o su facebook, un conto è trovarsi concretamente davanti al ricatto; dipende da vari aspetti, sia dalla convinzione, sia dalla situazione personale (uno con tanti risparmi e poche spese può permettersi di perdere il lavoro più facimente di uno con pochi risparmi e tante spese) sia dall’attitudine (uno può anche ragionare, come extrema ratio, “se perdo lavoro e reddito entro in clandestinità / lavoro in nero / faccio reati a scopo di lucro ecc”)
Personalmente pre-2020 sono sempre stato un sostenitore del “doppio binario”, ovvero il lavoro è lavoro e la vita privata è vita privata, e sul lavoro a volte è necessario tapparsi il naso che tanto finita la giornata c’è la vita privata. Ma qui ora il livello è diverso e la guerra è totale, il doppio binario prima o poi salterà, e la scelta sarà solo fra cedere o resistere su questa o altre questioni.
E, anche se il datore di lavoro è un privato, a mio avviso non bisogna farsi scrupoli a coinvolgere il tanto odiato (giustamente) stato per difendersi. Un privato che è un pezzo di merda è un problema e cercare di mettergli contro un altro pezzo di merda (lo stato, tramite cause civili, ricorsi ecc, appellandosi a leggi, convenzioni ecc) per quanto mi riguarda è eticamente lecito.
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Showing 6 comments
  • trinchero valter

    ma……adesso vogliono obbligare gli stessi avvocati……sarà dura anche x loro entrare in tribunale

  • Roberta Dell'Uomo

    Arrivata la seconda lettera, infermiera a tempo indeterminato. Mi mettono alle strette, vi prego aiutatemi. Grazie

    • Leonardo Facco

      entri nella sezione CORONAZISMO, ASSISTENZA LEGALE e scriva mail all’avvocato Fusillo!

  • MICHELE

    Purtroppo è così dipende dalla situazione personale, lo stesso problema lo abbiamo avuto con la faccenda delle multe con le quali ci hanno minacciato per tutti questi mesi e che a molti fanno paura. Un avvocato anni fa mi disse parlando di come non pagare le multe: in Italia ci sono 2 tipi di persone che si possono difendere, quelle che hanno i soldi e quelli che non hanno nulla a nome loro. Gli ultimi si chiamano nullatenenti cioè persone che non hanno beni e redditi pignorabili dallo stato, io rientro in questa categoria e mi rendo conto che questa è la mia di situazione e la mia di logica è diversa dagli altri. Io mi posso permettere di prendere le multe e fregarmene ampiamente di pagarle ci mettessero quanti interessi vogliono, mi mandassero a casa quante lettere vogliono tanto non le pago e non ci possono fare nulla. La situazione di chi ha qualcosa di pignorabile invece è ben diversa puoi fare appello e vincerlo ma c’è sempre il rischio. Se non mi vaccino a me non succede niente la mia vita va avanti uguale il ricatto morale numero 1 e 2 non mi toccano i vaffanculo si sprecano per tutte le categorie catalogate in entrambi i punti chi invece rischia di perderci il lavoro deve rifletterci sopra, certo è che se hai la possibilità di andare in nero a questo punto la fai. Oppure puoi pagarli con la stessa moneta e portarli in quel labirinto inestricabile che si chiama giustizia civile dove ci vogliono 1219 giorni per fare rispettare un contratto dalla denuncia e registrazione, passando per procedimento e sentenza per poi arrivare in fine all’esecuzione della sentenza mentre la media europea è 637 giorni, se riesci a osteggiare i covidisti della sicurezza sul lavoro con perdite economiche per pagare Avvocati, la trafila burocratica che come minimo occupa una buona fetta di tempo, e eventuali reintegri o risarcimenti per il licenziato che vince i contenziosi legali di sicuro vai a disincentivare il ricatto ma questo è un discorso tutto in teoria e dobbiamo aspettare per vedere come andranno le cose.

    • Daniele Rogo

      Hai ragione, ci sono situazioni e situazioni. Finchè si tratta di 400 euro di multa che se perdi diventano, che so, 600 o 800 magari ti scoccia ma è gestibile anche per uno non ricco nè “nullatenente”, se poi le multe diventano 7 o 8 è un altro discorso.

      Sul lavoro idem, ognuno valuta se il gioco vale la candela ma qui secondo me non c’è in ballo mettersi uno straccio in faccia sul posto di lavoro o cose così, qui c’è in ballo iniettarsi un farmaco sperimentale, che forse non ti darà effetti avversi forse sì, se te li dà forse saranno leggeri e temporanei forse pesanti e permanenti, non la vedo come una cosa da prendere troppo alla leggera, però se uno ha pochi risparmi e non ha grosse qualifiche o, peggio, è un sanitario (categoria stra-ricattata sul tema) è più difficile.

      Per questo non me la sento nemmeno di dare dell’incoerente e del vigliacco a chi cede al ricatto, specie perchè personalmente non l’ho avuto (ora dico che non cederei e sono sinceramente convinto di questo, ma un conto è dirlo un conto è trovarsi davanti) c’è situazione e situazione. Certo, meno gente cede più possibilità ci sono di far saltare il banco. Secondo me i datori di lavoro privati, se non sono degli stra-fissati o degli ottusi cercheranno di evitare cause civili di questo tipo e probabilmente cercheranno una sorta di accordo, magari un’aspettativa retribuita di qualche mese, una CIG, o una risoluzione del contratto con buonuscita, cose così, o semplicemente roba tipo “ok diciamo ai colleghi che l’hai fatto anche se non l’hai fatto”, o magari ad alcuni non gliene frega niente, banalmente dipende chi trovi.

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