In Anti & Politica, Economia, Libertarismo

DI MICHELE GUETTA

Per un gruppo di persone che si stanno organizzando spontaneamente per fare rete e resistenza al coronazismo ho organizzato un evento informativo on line venerdì scorso. La partecipazione era libera ma consigliata solo alle persone che volevano aumentare la loro consapevolezza per diventare parte attiva nella disubbidienza e resistenza. Per motivi di privacy e per gli argomenti trattati si è preferito non registrare l’evento. Vista la numerosa partecipazione e gli apprezzamenti ricevuti, riporto l’argomento introduttivo e il video della ristoratrice Silvia Gandin che racconta il suo percorso ed esperienza di disubbidienza. Altri eventi informativi verranno organizzati per affrontare temi specifici e per supportare chi vuole disubbidire a provvedimenti illegittimi.

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Inizio subito anticipando la presenza non prevista di Leonardo Facco, fondatore del Movimento Libertario, scrittore, editore, EX giornalista, che ci fa una graditissima sorpresa.

Saluto e ringrazio Michele Gandolfi, vice presidente del Movimento Libertario e braccio destro (armato) dell’avv. Alessandro Fusillo per essere qui nonostante la mole di impegni per produrre ricorsi a provvedimenti infami.

Ringrazio Silvia Gandin che porterà la sua esperienza di ristoratrice ma la vedremo in differita perché di venerdì lavora.

Tocca a me introdurre il tema della serata: Diventare consapevoli per sconfiggere la paura. Disubbidire per ripristinare i diritti fondamentali.

Ringrazio chi ha stimolato questo incontro, il gruppo di persone che si è attivato spontaneamente nella zona di Pieve di Soligo per fare rete e che si stanno impegnando in prima persona, ringrazio: Renato, Moreno, Roberto, Stefano e tanti altri che mi perdoneranno se non li cito.

Questo evento l’ho organizzato appositamente dopo che ho partecipato a una di queste riunioni, perché mi sono reso conto che anche chi, “come noi”, vuole contrastare tutta questa follia, non ha la piena consapevolezza e gli strumenti adeguati per affrontarla.

Io ho maturato già una consapevolezza perché seguo questa follia pandemica fin dal suo inizio, ma partivo vantaggiato dal fatto che conoscevo e frequentavo Leonardo Facco, Alessandro Fusillo, Michele Gandolfi e tanti altri amici del Movimento Libertario, impegnati da sempre a contrastare l’attacco alla libertà in generale e ad una in particolare, dalla quale derivano tutte le altre: la libertà economica, sotto attacco negli ultimi 30 anni.

Senza libertà economica non possiamo disporre liberamente dei frutti del nostro lavoro. Siamo di fatto schiavi. Non c’è alcuna libertà quando ti estorcono il 70% del reddito, ti vessano di burocrazia, impongono sistemi di pagamento, limitano l’uso dei contanti, sei controllato e sorvegliato in tutti i tuoi acquisti, prelievi, movimenti e se qualche burocrate, pagato con i nostri soldi, presume che tu non abbia dato il dovuto, c’è sempre la presunzione di colpevolezza, sei un evasore fiscale e tocca a te dimostrare il contrario. Il ribaltamento giuridico della presunzione d’innocenza.

Allo stesso modo, adesso ti dicono: sei una persona malata e contagiosa se non dimostri di possedere il lasciapassare coronazista.

Assieme agli evasori fiscali, i nuovi nemici dello sstato [non lo scrivo mai in maiuscolo, ma con la doppia esse, per analogia con le SS, le Schutzstaffelc, l’organizzazione paramilitare del Partito Nazionalsocialista tedesco. N.d.r.] sono diventati i novax. Nel 1938 erano gli ebrei. Oggi, come allora, lo stato utilizza gli stessi metodi: PAURA e PROPAGANDA. Vi invito a leggervi gli 11 principi della propaganda di Joseph Goebbels e poi divertitevi a vederli applicati su tutte le notizie propinate dai media mainstream.

Spero che sia chiaro a tutti che non c’è nulla di sanitario in tutto quello che sta accadendo e che non esiste nessuna soluzione percorribile per via politica o istituzionale.

Con la scusa della pandemia hanno indetto uno stato di emergenza che non esiste nel nostro ordinamento e vorrebbero renderlo perenne. E questo fa molto comodo a tutti loro: politici, istituzioni, burocrati di stato e sanitari, (in)prenditori, parassiti vari, hanno trovato un bellissimo giocattolo che gli permette di fare tutto quello che vogliono e come tutti i bambini non vogliono disfarsene.

Se non vengono fermati, potranno restringere ulteriormente le nostre libertà, se non eliminarle del tutto, utilizzando altra PAURA e PROPAGANDA, due anni fa c’era il terrorismo, oggi una epidemia di influenza19, domani i cambiamenti climatici.

CHE COSA POSSIAMO FARE?

Le uniche azioni percorribili sono: DISUBBIDIRE, PROTESTARE, BOICOTTARE, DENUNCIARE, VIVERE NORMALMENTE NELLA PROPRIA COMUNITA’.

Per quanto mi riguarda non seguo politici, leader, capibastone, non delego più nulla a nessuno di quello che riguarda me stesso, la mia famiglia, la mia proprietà e le mie libertà. Affronto tutto in prima persona.

Prendo a prestito la frase di Leonardo Facco, che è diventato un mantra per noi del Movimento Libertario: “io non ho la verità in tasca, ma la libertà in testa”, questo è lo spirito con cui voglio affrontare questo incontro. A me interessa far emergere solo una consapevolezza: LA LIBERTA’ NON AMMETTE ECCEZIONI.

Questo percorso di consapevolezza non è uguale per tutti, ognuno deve trovare la sua strada, la soluzione può essere solo individuale e l’insieme degli individui che hanno acquisito questa consapevolezza fa la RESISTENZA.

Per affrontare la PAURA e la PROPAGANDA bisogna innanzitutto sviluppare la conoscenza. Non parlo di conoscenza medica o sanitaria, ma della conoscenza dei propri diritti, quelli fondamentali che ci appartengono dalla nascita e non sono negoziabili, non sono una concessione dello stato, che può revocare a suo piacimento, sono al di sopra di qualsiasi carta costituzionale, sono i diritti naturali: 1. Diritto alla vita 2. Diritto alla proprietà privata 3. Diritto alla libertà individuale. 4 Diritto all’autodeterminazione.

A proposito di diritto, sul sito dell’avvocato Fusillo “www.difendersiora.it” ci sono tutti gli argomenti, i ricorsi e la azioni da intraprendere per difendersi. Ha realizzato dei video tutorial che spiega in maniera semplice come comportarsi e agire senza aver bisogno di alcun avvocato. Certo, bisogna impegnarsi, guardare, leggere, informarsi, essere attivi e non passivi. Se avessimo disubbidito da subito in tanti al lockdown, se i ristoratori, gestori di palestre, avessero tenuto aperto esercitando il sacrosanto diritto di lavorare, oggi sarebbe già tutto finito da un pezzo.

Per quanto riguarda il siero magico, non c’è alcun obbligo e quello imposto ad alcune categorie è totalmente illegittimo, SENZA IL VOSTRO CONSENSO NON POSSONO FARVI ALCUN TRATTAMENTO SANITARIO.

Adesso vi lascio all’intervista di Silvia Gandin, a seguire Michele Gandolfi per una panoramica legale dei propri diritti e di come farli rispettare. Al termine saremo disponibili a rispondere a eventuali domande che potrete fare direttamente o tramite la chat che potete già utilizzare.

*Movimento Libertario – Gruppo Veneto

QUI LA VIDEO INTERVISTA DA GUARDARE

https://youtu.be/ok8-D6DaWYo

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Showing 2 comments
  • Michele Guetta

    Il problema non è il draghetto, come non lo era Hitler, ma sono tutti quelli che lo supportano: politici e partiti di ogni schieramento, tutte le istituzioni, burocrati di sstato e sanitari, (in)prenditori che vivono di agevolazioni, contributi e protezione statale e la popolazione sottoposta a ipnosi e PNL. Ho più paura del vicino di casa delatore che del draghetto. Il draghetto senza l’appoggio diretto o indiretto della popolazione non potrebbe fare nulla.

  • Duca Conte Piermatteo Barambani

    Il Draghetto potrà fare strame di ogni libertà e imporre ciò che vuole lui e gli sarà perdonato tutto, perchè finora è risultato il migliore nella UE ed è riuscito a non chiudere nulla.

    E’ comunque chiaro che questi provvedimenti sui vari livelli di GP sono come le menate sui motori Euro 1-2-3-4-…-n: norme sempre più asfissianti e restrittive con inquinamento e contagi che continuano a sforare i limiti.

    Se dovessimo essere costretti ad un nuovo lockdown allora ci sarà da ridere (o piangere), anche se sono sicuro che il gran capo riuscirà comunque a cadere in piedi come i gatti.

    Ad maiora.

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