In Ambientalismo, Esteri

DI FRANCO DE POSSENTIS

Zapatero s’è dimesso e la Spagna andrà ad elezioni anticipate il prossimo mese di novembre.

Su questo sito – poco meno di un anno fa – è stato pubblicato un articolo sul “fallimento delle energie alternative”, con un particolare occhio di riguardo al cosiddetto “miracolo spagnolo”. Venne citato uno studio della università “Rey Juan Carlos” di Madrid di Gabriel Calzada Álvarez.

Il sito climatemonitor.it, riprendendo quello studio ci ha ricordato che “il risultato, tanto contestato dai sostenitori della green economy era che per ogni posto di lavoro verde, venissero sacrificati 2.2 posti di lavoro tradizionali. Convertendo in denaro, tenendo conto che parliamo di valori del 2009, ogni posto green costava al governo spagnolo più di mezzo milione di euro. Ogni singolo posto di lavoro”.

A ciò, si aggiunga il sistema truffaldino e corrotto che sta dietro l’assegnazione di quei miliardi di sussidi inutili (soldi dei contribuenti fatti pagare subdolamente in bolletta!). Le cronache italiane hanno fatto emergere diversi casi legati sia all’eolico che al fotovoltaico. La verità, alla fine, è venuta a galla.

La Spagna, in Europa, è stato il paese che s’è impegnato (economicamente parlando e non solo) di più per la tanto “politicamente corretta” green-economy, ma come ha scritto Carlo Gravina “immediatamente prima della crisi economica, bancaria e finanziaria spagnola, fatto 1 il costo dell’energia elettrica, il governo spagnolo pagava 1,38 per ogni MWh generato da impianti eolici. In altre parole, 6.3 miliardi di euro per il solo 2010. E questi soldi sono arrivati dritti dritti dal bilancio dello Stato, ovvero deficit”.

Cosa è successo subito dopo? L’economia spagnola è deceduta con il contributo dell’altra bolla in stile keynesiano, quella degli immobili.

Nonostante oggi Zapatero sia politicamente finito, nessuno in Italia ha scritto che l’ex capo del governo, solo qualche mese fa, “ha affermato che probabilmente l’affaire solare non è altro che una ennesima bolla per il mercato finanziario ed economico. E anzi ha aggiunto che la Spagna non può più permettersi di sussidiare una FIT così costosa (per lo Stato) e generosa (per l’utente finale)”. Da qui, il motivo della decurtazione drastica di quei sussidi, facendo gridare allo scandalo gli “ecologisti coi soldi degli altri”.

Ebbene, benché la lezione sia stata dura, la casta di babbei della pianificazione italiana non demorde (e si fan chiamare liberali…). Notizia di oggi è la seguente: “5.000 euro per chi acquista un’auto elettrica. E’ una delle agevolazioni previste dal testo unico approvato dalle Commissioni Attività Produttive e Trasporti della Camera per incentivare la diffusione in Italia dei veicoli elettrici”.

Non importa se la benzina per il 70% del prezzo è composta di tasse, non importa se quella della CO2 emessa dai gas di scarico delle auto con motore a scoppio o diesel (peraltro sempre inquinanti) è un falso problema, non importa se la tanto amata “benzina verde” – anni fa portata dai verdi ad esempio come combustibile imprescindibile – oggi viene definita inquinate e cancerogena dagli stessi che la osannavano (Greenpeace e soci). Macché, ora il falso problema è quello dell’auto elettrica da sponsorizzare con altre gabelle, come se non fossero abbastanza. Il furto continua, insomma.

Tornando alla Spagna, oltre all’incredibile danno di cui sopra, c’è anche la beffa: posti di lavoro non creati prima, posti di lavoro persi dopo, incentivi dimezzati e tariffe energetiche aumentate in modo permanente del 20% (per via dei sussidi alle rinnovabili). Addirittura si parla di tariffe raddoppiate per alcuni settori industriali. In Italia non siamo da meno.

Altro che “Viva Zapatero”. Credo che l’epoca dei forconi si stia avvicinando di gran carriera!

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Showing 34 comments
  • Franco PD

    Aggiungo che in Italia è andata peggio! Non posso far nomi per ovvie possibili querele, ma se andate nell’elenco dei maggiori investitori in fotovoltaico troverete dei gran bei nomi, del sud! con ormai migliaia di MW installati tra fotovoltaico ed eolico. A nessuno è venuto in mente che abbiamo brillantemenbte trovato il modo di foraggiare con denaro pubblico (sangue degli italiani distillato bimensilemente in bolletta) la prima industria illecita in italia particolarmente florida da quelle parti?? ma possibile che nessuno c’ha pensato??? Basta energie rinnovabili BASTA!! BASTA fotovoltaico che sono pugni allo stomaco alle superfici agricole, (li avessero fatti almeno in terreni marginali, no! in centro alla pianura padana!! ) BASTA EOLICO superincentivato ed appannaggio di pochi investirori..(non aggiungo altro qui..) BASTA COGENERAZIONE ad oli vegetali che per ogni MW sottraggono 1500 ettari di suolo per produrre colza e girasole quando ogni abitante del pianeta ha a disposizione solo 0,20 ettari per mangiare (se quancuno ha dei dubbi vada nel sito della FAO che l’ignoranza non è ammessa) BASTA CON L’ETANOLO che per fare il pieno al SUV utile per un pieno mette alla fame 1 famiglia africana per 1 anno, o toglie il mais per mantenere un maiale per un anno intero (250 kg di mais) BASTA seguire come delle pecore quello che scrivono i giornali ( o non ne avete ancora abbastanza di inculate) che prima vi hanno fatto investire sulle nuove tecnologie, poi sugli immobili e ora sulle rinnovabili, e secondo voi con le rinnovabili chi la prenderà in culo?? Voi tutti che seguite quello che scrivono i giornali, quello che osannano gli esaltati di greenpeace o i verdi nostrani arroganti ed ignoranti in materia di ecologia, quello che vi dicono gli illuminati della casta come bossi!! Bene, Vi posso dire che quando succederà che perderete tutti i vostri risparmi anche sull’ultima bolla delle rinnovabili, sarà giorno di mia grande soddisfazione perchè sarà l’ennesima volta che il popolo bue che crede alle favole l’avrà presa in culo!
    ULTIMA COSA: NON SOLO LA SPAGNA, MA ANCHE LA GERMANIA SI FA’ LA STESSA DOMANDA leggetevi http://www.ilgiornale.it/interni/il_grande_flop_fotovoltaico/22-03-2010/articolo-id=431445-page=0-comments=1

    Buona lettura

    PS. per l’editore Facco, se vuole un mio commento del mondo della finanza da postare, glielo faccio molto volentieri, qualche seme l’ho buttato anche qui (perchè tutto questo che stiamo vivendo ora nel bene e nel male è frutto del sistema finanziario) ma se volete vi faccio il quadro completo, penso di conoscerli bene ormai….anche dal di dentro!

    • leonardofaccoeditore

      Spettabile Franco, le nostre son pagine aperte. Mandami il tuo articolo a [email protected]

  • Stefano

    Allora, ti assicuro che, almeno nel mio caso, non posso scegliere.
    Da quel punto di vista sono nelle tue stesse condizioni.
    Purtroppo però l’AdE parte dal presupposto che sono un evasore, con tutte le conseguenze.
    Quello che volevo sottolineare è che i nostri olitici sono responsabili dello sfacelo.
    La pressione fiscale è paurosa, ma non è colpa loro che buttano i soldi nel cesso! Nossignori!
    La colpa è degli evasori che non pagando costringono chi non può evadere a pagare di più.
    Ebbene storicamente ogni aumento d’entrate si è tradotto in un aumento di spese; MAI nemmeno pensato di abbassare il debito.

    Le lampadine di una volta erano semplici da costruire, economiche, e duravano meno di quelle attuali.
    Però io volevo solo dirti che non durano tutte le ore che i produttori dichiarano.
    Da qualche parte ho una rivista di Casaclima che parlava appunto di questo argomento, dicendo che in effetti le lampadine a risparmio hanno più difetti che pregi. Se lo ritrovo lo carico da qualche parte, così lo puoi leggere.
    Per consumare meno, appunto, la domotica. Che ti modula luci e riscaldamento in base alle necessità. Che ti abbassa le persiane quando fuori fa troppo freddo, o caldo. Che fa partire gli elettrodomestici in base ad un ordine di precedenza, preferendo certi orari in modo da spendere meno. Eh, ce n’è di robetta.

    Acqua calda per le lavatrici: a doppio attacco ci sono già.
    Ci ho messo 2 secondi a trovare questo sito : http://www.lavatriciadoppioingresso.it/.
    Neanche guardato, ma ce ne sono.
    Immettere direttamente acqua calda permette di risparmiare elettricità per riscaldarla (normalmente immetti acqua fredda e la scaldi con una resistenza elettrica: mai vista la pubblicità del Calfort? Ecco, quella). La cosa è un po’ tecnica, ma nemmeno troppo.
    L’accumulo d’acqua, invece che la produzione istantanea, permette di risparmiare un sacco di energia (è come guidare a velocità costante invece che continuare ad accelerare e a frenare). In pratica la caldaia va sempre, ma a velocità costante. Invece che fare la fiammata per farti la doccia.
    I pannelli acs idem permettono di risparmiare energia; non puoi però mettere pannelli per coprire tutto il fabbisogno invernale, altrimenti d’estate devi buttare via un fiume d’acqua calda (spiegazione per sommi capi non del tutto corretta). Tutto fa.

    Non so che finestre tu abbia messo, ma quelle in PVC hanno anche parti in acciaio, ma in genere sono per la maggior parte in “plastica”, non solo lo strato in superficie. Ma anche fossero completamente in acciaio, a te che ti frega, basta siano isolanti.
    Non c’entra niente l’apertura a ribalta, qui sì entriamo in un discorso lungo e complicato.

    Ora ti fo una domanda che prescinde da tecniche e tecnologie varie: poniamo che io trovi il modo per generare energia elettrica in modo pulito ed economico. Magari con un apparato che ti puoi montare sul tetto di casa con poca spesa. Poniamo che questo sitema possa renderti realmente indipendente dal fornitore, per cui ti renderebbe anche immune dalla tassazione di Stato.
    Secondo te, che fine farebbero fare a me e al mio progetto?
    E se invece decidessi di rinunciare all’energia elettrica e al gas, quanti giorni passerebbero a tuo avviso prima che mi venissero a trovare i servizi sociali (per il mio bene, va da sé).
    Buona giornata

  • Fabrizio Dalla Villa

    Ah, dimenticavo… avere la possibilità di non pagare non significa non pagare. Non avere questa possibilità è automatico che ti fa pagare…. Tu come lavoratore autonomo puoi scegliere, io come dipendente no. Era in quei termini il discorso.

  • Fabrizio Dalla Villa

    Stefano, capisco che tu abbia delle opinioni e le voglia riferire e sostenere. Non capisco invece quando tu riporti quelle altrui e le critichi. Da altre parti mi hanno confermato il discorso del “cappotto esterno”, mentre non mi sono chiari alcuni punti da te trattati. Per esempio l’utilizzo dell’acqua calda per le lavatrici. Bisognerebbe chiedere ai costruttori delle stesse, per avere conferma o meno. Quattro anni fa abbiamo cambiato i serramenti, mettendo quelli in pvc (ovviamente il pvc è solamente uno strato superficiale, sotto cui è tutto acciaio), approfittando degli incentivi. Qualcosina si risparmia. In effetti, tenere aperti i serramenti a ribalta, anziché nel modo tradizionale, la temperatura esterna influisce di meno. Non sono d’accordo sul discorso delle lampadine a risparmio energetico. E’ vero che costano tanto e che sono da considerare rifiuti speciali. Tuttavia, la loro durata (per quello che mi riguarda) è nettamente superiore a quella delle altre lampadine.
    Ovviamente, per risparmiare, basta non accendere troppi interruttori e consumare di meno. Lo ripeto sempre quando sento Jerry Scotti fare la pubblicità di Edison casa: “Vuoi risparmiare…? ” e io gli ripeto: spegni tutto!

  • Fabrizio Dalla Villa

    Stefano, mi spiace ma avere la possibilità teorica di evadere le tasse non significa essere necessariamente evasori. Il discorso dei lavori in nero esiste perché, purtroppo, i contribuenti non hanno la possibilità di detrarre ogni spesa documentata giustificata, dal proprio reddito. Non tutti e non sicuramente i lavoratori dipendenti. Per le energie alternative, qualcuno afferma, invece che di notte è possibile cedere l’energia accumulata in più durante il giorno e non utilizzata. Sono frottole anche queste? Giusto per capire…

    • Stefano

      Chiedo scusa per il lasso di tempo.
      In realtà avevo risposto ieri, ma si vede che ho sbagliato qualcosa, perché la risposta non è stata pubblicata.

      Ma procediamo per punti.
      Dunque, da come avevi scritto pareva che dicessi “io dipendente, io onesto. Tu autonomo, tu evasore. Augh!”
      Se ti lasciassero detrarre ogni spesa giustificata, non potrebbero più tassarti. Stai certo che questo sistema fiscale, profondamente ingiusto e in taluni casi regressivo, è studiato apposta per non rompere i testicoli agli amici.
      Il problema fondamentalmente nasce dal desiderio di far pagare agli altri il nostro biglietto per entrare al circo; solo che, come ben saprai, più persone entrano più bestie si vedono. E più fessi pagano credendo di non farlo.

      Dopo di che, parliamo di conservazione dell’energia.
      Le batterie! Per accumulare l’energia in sovrappiù prodotta di giorno!
      Non ci avevo pensato, che sbadato.
      Fatto sta che la tecnologia attuale è piuttosto costosa ed inefficiente.
      In ogni caso un sistema tampone sarebbe comunque utile anche di giorno, perché le macchine elettriche hanno bisogno di energia prontamente disponibile e magari senza picchi.
      Secondo me con i sistemi attuali ancora non ci siamo.
      Forse l’elettrolisi per bruciare idrogeno nottetempo?
      Vedremo.

      Adesso invece ti dimostro che non sono quel “mostro” che tu pensi.
      Per risparmiare energia i sistemi ci sono. Come dicevi in un tuo post precedente,
      l’energia più pulita è quella che non consumi. Beh, non con queste parole, ma il concetto è quello.
      Orbene: mi occupo di case. E ne vedo di ogni colore.
      Dovessi tu comprarne una, o ristrutturarla, prima di fare gli impianti, ti do un suggerimento: caldaia NON murale, con bollitore a fianco. Se compri un appartamento in condominio è meglio la centralizzata, per un numero interessante di ragioni.
      Ovviamente gli isolamenti devono essere fatti bene: niente cappotti interni; solo cappotti esterni e di spessore adeguato. Vai da un termotecnico BRAVO.
      Lo pagherai ma se è serio ti permetterà di rientrare in fretta dall’investimento.
      Quello che ti dice che bastano 3 cm di polistirolo ti sta prendendo per il cesto (non so dove abiti ma io direi di partire almeno da 8 cm di polistirene, meglio 10). Preferisci la fibra di legno? Vabbè, sempre minimo 10 cm.
      Secondariamente: se puoi fai un impianto di acqua calda sanitaria con il ricircolo ( i verdi dicono che spreca energia, segno che i suddetti non capiscono un benemerito cazzo), e metti il doppio attacco per lavatrice e lavastoviglie (fredda, come al solito, E CALDA).
      Il ricircolo, se il sistema è ben studiato e con le giuste coibentazioni, disperde pochissimo.
      E inoltre avresti acqua calda senza dover aspettare 5 minuti con il lavandino aperto.
      Bella comodità, eh?
      Adesso mi dirai, sì, ma dover aspettare qualche secondo in più è un sacrificio che protegge l’ambiente.
      Troiata.
      Il ricircolo mi permette di portare acqua calda PRONTAMENTE, anche alla lavatrice (ci sono con il doppio attacco), permettendomi di dover scaldare l’acqua con la resistenza elettrica fino a 60° partendo dai 45° anziché dai 10°. Avendo una caldaia con bollitore, questa potrebbe andare a potenza ideale, invece che accelerare di colpo per la generazione istantanea. E’ come andare in auto a velocità costante anziché con stop & go continui.
      Senza ricircolo il doppio attacco non avrebbe senso in quanto prima che l’acqua calda entrasse nella macchina, l’avrei già riempita con la fredda.
      Il risparmio sulla bolletta elettrica sarebbe almeno di 1/3, con lo stesso o minore consumo di metano.
      Le lampadine a risparmio energetico sono una truffa, costano una barca, non durano quanto dicono, e il consumo di energia elettrica per l’illuminazione della casetta familiare incide dal 2 al 4% dei consumi totali elettrici. E sono piene di metalli pesanti, andranno smaltite con tutte le cautele e in più dicono che sono solite emettere radiazioni dannose (lo dicono i verdi: vogliono farci stare al buio?).
      Poi ci sono altre cose bellissime, molto comode e apparentemente lussuose, che aiuterebbero a vivere meglio consumando meno (la domotica).
      Ovviamente bollate come inutili e antiecologiche dai sigg. ambientalisti.

      Pannelli solari acs: con il sistema che ti ho descritto sopra potresti sfruttarli di più.
      Qui il risparmio annuo che abbiamo calcolato può essere di circa 500 € di gas (comunque non una cifra spaventosa).

      Stanno per uscire caldaie a cogenerazione (calore + elettrico), per utilizzi familiari: ma fatti i calcoli non rientri MAI dall’investimento.
      Insomma, ce n’è senza scomodare eolico e fotovoltaico. Poi sei libero di credere nel fotovoltaico, come chiunque.
      Io sono convinto che sia una truffa, ma tu fai come credi.
      Buona serata

  • Stefano

    Allora, prima di tutto complimenti. Ho visto l’ora a cui hai postato. Non si può dire che tu sia uno che se ne sta al calduccio sotto le coperte.
    Ti ho insultato? Non mi pare, ma se ti senti offeso ti chiedo scusa. Sinceramente non volevo.
    Dovresti invece stare attento a quello che dici tu:
    “si dà anche il caso che io, come lavoratore dipendente sia costretto a cedere i soldi delle mie trattenute, senza nemmeno la soddisfazione di evadere il fisco”
    sarebbe come dire che gli autonomi sono tutti evasori.
    E, diciamocelo francamente, chi di noi non è stato tentato, qualche volta, di risparmiare l’IVA su alcune cosucce? E chi di noi, pur dovendo dare il buon esempio, non ha usufruito dell’appartamento di un amico perché si sentiva spiato, pagando in contanti e senza ricevuta per una semplice leggerezza?
    Gli insegnanti che danno ripetizioni, dichiarano qualcosa al Fisco?
    Infermieri arrotondatori ne conosci? Io conosco addiritttura postini, pompieri, cc, che si danno da fare fuori orario. In nero. Ma gli evasori siamo sempre noi: qui ci starebbe bene un rosario di bestemmie, peccato che non sia mia usanza ricorrere al turpiloquio.
    Bòn, chiarito quanto sopra, andiamo al nocciolo della questione.
    Le energie fossili sono in esaurimento. Quindi bisogna trovare altro. Vero.
    C’è l’eolico, ma non funziona quando non c’è vento. Ah, non funziona nemmeno se ce n’è troppo.
    C’è il solare, il quale però, come ha avuto modo di scoprire anche Lilli Gruber, di notte non produce energia.
    Orbene, le reti di trasporto e distribuzione dell’energia elettrica risentono degli sbalzi di energia immessa, quindi bisogna stare attenti a quanta energia “che c’è quando vuole” ci mettiamo dentro.
    L’energia ha la brutta caratteristica di “servire quando serve”, non quando vuole lei.
    Non posso mica fermare le linee di montaggio perché c’è una nuvola o perché Eolo ha deciso di andare al cesso.
    Certo, potremmo usare le biomasse, ma già si sono visti gli aumenti nei costi dei cereali per l’alimentazione umana (ma chissenfrega se in Africa muore qualche negro: dobbiamo fare il biodiesel!) (per gli interisti: il commento era ironico).
    Oppure potremmo disboscare quello che resta di verde: è rinnovabile o no? Eccerto!
    Il tuo datore di lavoro, come i signori che hanno impiantato le pale eoliche al Sud, anche dove il vento non c’è, avrà trovato conveniente beccarsi i certificati verdi o cose simili (dove ci sono), e poi fare vedere che ci tiene all’ambiente è una bona pubblicità. Magari, perché no, è convinto anche di fare un’opera buona.
    Però vedi, certe aziende in generale guardano esclusivamente al profitto, anche giustamente direi.
    Per cui se fanno qualcosa ti dicono la ragione buona. E tacciono quella vera.
    Sul telelavoro sono abbastanza d’accordo, sui mezzi pubblici già meno avendoli dovuti usare.
    Il car sharing o l’utilizzo in gruppo non sempre è possibile.
    Devo andare, ma ci risentiamo.

  • Fabrizio Dalla Villa

    sul fatto che le tasse siano troppe sono d’accordo, Stefano, come sulla necessità di lasciare più soldi in tasca a chi lavora, per esempio dando ad ogni contribuente la possibilità di detrarre dal proprio reddito ogni spesa documentata sostenuta. Non sono d’accordo invece sul fatto di sostenere a spada tratta l’antieconomicità del solare. Lasciamo perdere, per un attimo, l’Italia. Vuoi dire che nel resto del mondo, i governi sfornano incentivi a gogò per spingere questo tipo di energia? Ribadisco: non sono un esperto, però, nel momento stesso in cui il mio datore di lavoro IN TUTTO IL MONDO sta convertendo le proprie strutture nel funzionamento con l’energia solare, il fotovoltaico e il geotermico, qualche domanda me la pongo. In ogni caso, non insulto chi la pensa diversamente da me. Accetto il fatto e basta. Semmai pongo domande, perché, per esempio mi piacerebbe sapere quanti di quelli favorevoli alle centrali nucleari, accetterebbero di averne una vicino a casa. In ultima analisi, tuttavia, il problema è un altro: non tanto il tipo di energia utilizzata, bensì il quantitativo. Io credo che si possa e si debba risparmiare energia (vuoi col telelavoro, come con l’utilizzo dei mezzi di trasporto pubblici, invece dell’auto, oppure, se proprio non si può fare a meno dell’auto, cercare altri automobilisti che compiono quotidianamente il nostro stesso percorso, per condividere le spese… ecc..ecc….). Le energie non sono infinite e, checché ne dicano gli esperti, non sono poi così tanto convinto che i terremoti non c’entrino nulla con le attività estrattive (di petrolio ed altri materiali). Se poi mettiamo che come telelavoratore, i chilometri da me percorsi per lavoro sono veramente irrisori (se mi debbo muovere per qualche riunione si tratta di max 50 chilometri al mese, ma in genere non supero la ventina, ovvero una volta di andata e ritorno) e di conseguenza anche le relative accise e l’IVA che si pappa lo Stato italiano.

  • Fabrizio Dalla Villa

    si dà anche il caso che io, come lavoratore dipendente sia costretto a cedere i soldi delle mie trattenute, senza nemmeno la soddisfazione di evadere il fisco, così come che io paghi tasse e gabelle varie per situazioni non più esistenti… ora non so se esita ancora (fino al 2002 esisteva) la tassa Gescal di 50 lire a stipendo… ed altri balzelli del genere…. purtroppo questa è la realtà. Tu paghi per l’energia solare che non ti interessa, e io con le mie tasse (che mi vengono scippate alla fonte) pago un sacco di mangiapane a tradimento. Non ho nemmeno la soddisfazione di vederli elemosinare pane ed acqua!
    Vogliamo abolire tutti gli incentivi? ci sto. Vogliamo fare in modo che ognuno paghi le tasse sul reddito effettivo e non su quello che qualcun altro presume che egli abbia? ci sto. Però esigo un po’ più di onestà intellettuale, ovvero che ognuno si limiti ad esporre il proprio pensiero senza secondi fini… Non mi sta bene che sull’etichetta di taluni prodotti ci siano indicati degli ingredienti e poi i prodotti siano composti da altri, a prescindere dai prodotti e dagli ingredienti.
    Alle ultime elezioni non ho votato perché non mi piace che qualcun altro scelga per me, il candidato (anche se corrotto o comunque non gradito a me).

    • Stefano

      I mangiapane a tradimento vengono pagati anche da me.
      Peraltro io posso essere definito una specie di cococo, quindi mi becco i contro sia del lavoratore autonomo che del dipendente. Evasione zero, protezioni sociali zero. Quindi qui mi hai innervosito, e non poco.
      Pensa che tu hai la trattenuta di 50 lire per le case Gescal, a me prosciugano quello che prendo con ogni scusa.
      Tanto per essere chiari, quando salterà tutto ( e ci siamo…) io sarò il primo a pagarne le conseguenze
      Se proprio vuoi saperlo gli studi di settore in generale costringono la gente a pagare di più. il mio reddito presunto è più alto di quello reale, e il commercialista mi consiglia comunque di versare qualcosa in più per non avere rogne dopo. Prima di parlare, informati. Io non sono miliardario, ma in proporzione paga di più, e oltretutto sono considerato sempre e comunque evasore. Almeno da quello che dice questo appare.
      Per quanto concerne il voto, sono d’accordo che i due rami del parlamento sarebbero da sciogliere subito.
      Nell’acido.
      Ma qui non vedo secondi fini, si espondìgono certe idee e si discute. Non devo venderti nulla, ti spiego solo un differente modo di vedere su cui puoi fare un ragionamento. E poi vedi tu.
      Gli incentivi al fotovoltaico servono ESCLUSIVAMENTE a sostenere chi produce pannelli.
      Non sono utili né per me, né per te, né per l’ambiente.
      E c’è chi te lo dimostra. Poi se vuoi credere a chi ti promette la botte piena, la moglie ubriaca e l’uva in vigna padronissimo. Ma è lì, non presso di noi, che c’è il secondo fine.
      Mi scuso se sono stato ruvidello, ma ne ho veramente i coglioni pieni di essere svenato e chiamato evasore.
      Potessi evadere lo farei, ma perché lo Stato è ladro e le tasse, ai livelli cui siamo giunti, sono ingiuste.
      Ingiuste e stupide: nessuna nazione è diventata più prospera rapinando i suoi cittadini.
      Non puoi togliere tutto a chi lavora e poi pretendere anche che l’economia cresca.
      Tra una palla e l’altra, tra tasse, imposte, contributi, tariffe e prelievi non so se siamo sotto il 75% di “doni” allo Stato.
      Qui dobbiamo batterci e qui ci battiamo. Io non sostengo che debbano tassare di più i dipendenti, io sostengo che bisogna tagliare le spese dello Stato e le tasse (direi almeno il 20%). E lasciare i sodi in tasca a chi produce, con una meritocrazia ben diversa da quella che ha in mente Montezemolo.
      E ogni volta che spendi, carissimo, esprimi una scelta. Se invece aspetti i servizi dello Stato sarà il burocrate (quello che chiami mangiapane a tradimento) a scegliere per te.

  • Dani27020

    x Giorgio fFidenato: nel tuo assurdo calcolo “Un Kwe, al netto delle accise e dell’IVa costa circa 0,14 €/al Kw. Un Kw della benzina, presupponendo che ilo suo costo industriale sia il 45% del valore di vendita è pari a (1,6X0,45)/10,5=0,06. ”
    Prima cosa non tieni conto del rendimento e parli di un prezzo agevolato (senza accise), secondo se il mercato non offre nulla di così vantaggioso vuol dire che non è così vantaggioso, terzo parli di risorse finite, quindi il prezzo è destinato solo a salire, quindi il tuo calcolo è destinato ad essere meno ottimista giorno per giorno.

    • Giorgio Fidenato

      Non so se non capisci o fai finta di non capire. Ho voluto fare l’esempio di due fonti energetiche comparandole al netto delle accise, per non alterare il risultato, in maniera che si confrontino le pere con le pere e non con le mele. Non so se hai capito ma il costo industriale di vendita dei due kwora (che sono la stessa quantità di energia) per l’elettricità è più del doppi di quella elettrica, segno che costa di più proprio perchè per produrla devo utilizzare un’altra fonte di energia la cui trasformazione non ha un rendimento del 100%. Con questo volevo dimostrarti che sbagli a non considerare nel calcolo del redimento del motore elettrico, anche il rendimento della precedente trasformazione dell’energia. Quanto tu dici per quanto riguarda il salire dei prezzi ti faccio presente che il costo di installazione di un kw da fotovoltaico è circa sette volte superiore a quello nucleare e via crescendo per il fossile, ecc….. Quindi già ora il costo di produzione di un kwora dal fotovoltaico è notevolmente superiore di tutti gli altri sistemi. SWolo che per ora ne te ne accorgi perchè c’è un lauto contributo statale che deriva anche dalle tasse che io pago e che non vorrei per niente darli a quelli del fotovoltaivo

      • Fabrizio Dalla Villa

        ma… essere libertari significa imporre le proprie idee, Giorgio? Non mi sembra… qui ognuno è libero di pensarla come meglio crede. Se il libero mercato mi proponesse tre tipi di energia: petrolio, nucleare, solare, io sceglierei quella solare. Sbaglio? Sono un pirla? forse, però questa mia decisione merita rispetto al pari di qualsiasi altra.

        • Giorgio Fidenato

          Fabrizio hai ragione, ma si da il caso che il sottoscritto, che non è convinto delle favolose prospettive delle energie rinnovabili e quindi personalmente non metterà mai su un pannello fotovoltaico, sia costretto a finanziarle tramite la bolletta elettrica. Se quelli che sono favorevoli alle energie rinnovabili forse persone libertarie dovrebbero rispettare la volontà di coloro che non credono alle energie rinnovabili e restituire loro le tasse pagate a quello scopo. Quindi vedi che noi libertari rispettiamo la libertà degli altri; non altrettanto fanno gli altri verso di noi.

        • Stefano

          Scusate se m’intrometto.
          Essere libertari, liberali, o quello che volete, non significa imporre le proprie idee.
          Ma questo non significa nemmeno starsene zitti e lasciare che passino certe minchiate.
          Il conto della serva dice che senza incentivi il solare è antieconomico. Punto.
          La matematica, purtroppo, non è liberale, non è democratica.
          La matematica non è nemmeno un’opinione, per cui, vedi tu.
          E poi ti rispondo sotto perché mi hai un attimo innervosito.

  • fabrizio pieralli

    per Fabrizio Dalla Villa : se vuoi conoscere prestazioni e limiti delle diverse fonti energetiche , tradizionali e rinnovabili , vai al sito http://www.withouthotair.com/ e scarica gratuitamente il il libro ” Sustainable Energy – without the hot air ” ; l’ autore è un professore del Dipartimento di Fisica dell’ Università di Cambrdge
    ( D. JC MacKay ) e esamina senza pregiudizi le varie fonti energetiche nell ‘ ambito delle attuali conoscenze scientifiche e tecnologiche .
    Sono più di 300 pagine e quindi la lettura è impegnativa ; comunque è chiaro , accessibile , con belle foto e
    molti grafici . Se si trova il tempo di leggerselo , si impara tanto .

  • Fabrizio Dalla Villa

    io credo nell’energia solare, nel fotovoltaico et similia… sono telelavoratore per una multinazionale che ha fatto del risparmio energetico uno dei suoi cavalli di battaglia (insieme al prezzo basso e al miglior rapporto qualità/prezzo). Il problema che descrive l’articolista ci sarebbe anche se al posto dei pannelli solari si vendessero banane o noccioline. Che piaccia o no, c’è anche nella vendita di petrolio (col cartello delle compagnie petrolifere e le accise che si pappano i vari governi nazionali). Premesso che “nulla si crea, nulla si distrugge, e tutto si trasforma”, fisicamente parlando, è ovvio che occorra utilizzare quelle energie che necessitino di minor utilizzo di materia prima. Continuando ad estrarre grossi quantitativi di petrolio, di materiale per centrali nucleari, ecc… siamo sicuri che ce ne sia per sempre? Siamo sicuri che i terremoti non siano in qualche modo correlati alle estrazioni? Gli esperti giurano e spergiurano che non vi siano correlazioni… come è avvenuto con l’Aquila. Secondo gli esperti l’attività sismica non sarebbe stata preoccupante e invece abbiamo visto cosa è successo, con contorno di affaristi senza scrupoli che gioivano per la distruzione di una città!

    • Giorgio fFidenato

      Qui non si tratta di credere o non credere nelle fonti energetiche rinnovabili. Si tratta di capire che sono molto costose rispetto a quelle tradizionali e che chi vuole usarle, deve farle con i suoi soldi. Saèèiamo bene che si può produrre energia elttrica con il sole o con il vento (che alla fine è sempre sole perchè il vento esiste grazie ai gradienti di temperatura che il sole ha creato e che fa spostare l’aria). Se mettessimo tutto a carico di chi la vuole vedresti che questa forma di produzione di energia non è molto a buon prezzo!!!! Che poi ad estrarre petrolio e il resto si creino i terremoti io non lo so se sia possibile (mi pare una cosa abbastanza limitata all’area dell’estrazione e mi pare che in Arabia Saudita non sento molti terremoti devastanti. Per quello bisogna studiare geologia e la tettonica a placche). Però se tu vuoi vivere di solo energie rinnovabili è ora che cominci a pensare di rinunciare a molte comodità, perchè quando non c’è luce o vento dovrai rinuciare anche a scrivere sul p.c. o a tante altre comodità domestiche, oltre alle plastica o alle macchine perchè non ci sarebbe energia sufficiente per fondere i metalli, raffinare il petrolio, estrarre la plastica, ecc….

      • andrea

        tra l’altro, se una fonte energetica economicamente inefficiente, NON PUO’ ESSERLO NEMMENO DAL PUNTO DI VISTA ECOLOGICO

        Solo una fonte economicamente efficiente, potrebbe essere anche ecologia; non è detto che lo sia(il carbone non lo è affatto), ma è una condizione necessaria!

        Infatti se dovessimo sostituire tutte le fonti energetiche con i pannelli solari, questi ultimi avrebbero un impatto ambientale disastroso(occuperebbero una superficie enorme, togliendo spazi alla natura selvatica, all’agricoltura, e a tante altre attività umane;contengono metalli pesanti altamente inquinanti ecc… )

      • andrea

        tra l’altro, se una fonte energetica è economicamente inefficiente, NON PUO’ ESSERE EFFICIENTE NEMMENO DAL PUNTO DI VISTA ECOLOGICO

        Solo una fonte economicamente efficiente, potrebbe essere anche ecologica; non è detto che lo sia(il carbone non lo è affatto), ma sarebbe una condizione necessaria(ma non sufficiente)!

        Infatti se dovessimo sostituire tutte le fonti energetiche con i pannelli solari, questi ultimi avrebbero un impatto ambientale disastroso(occuperebbero una superficie enorme, togliendo spazi alla natura selvatica, all’agricoltura, e a tante altre attività umane;contengono metalli pesanti altamente inquinanti ecc… )

      • Fabrizio Dalla Villa

        Giorgio, allora il mio datore di lavoro, che vuole arrivare a far funzionare tutti i suoi stabilimenti e i negozi (è una multinazionale, con strutture in quasi tutta Europa e in buona parte del resto del mondo) non capisce nulla? Sempre secondo il mio datore di lavoro, una superficie della stessa estensione della Provincia di PIacenza, se fosse ricoperta di pannelli solari, darebbe energia a tutta Italia. Anche questa tesi allora è sbagliata? Intanto, utilizzando il petrolio e i suoi derivati, paghiamo quasi la metà del prezzo in accise (cui aggiungiamo l’IVA), mantenendo la casta politica… ti pare poco?

        • Giorgio fFidenato

          Non è uno stupido, approfitta degli incentivi pper farsi i pannelli. Si da il caso che questi incentivi li prende anche dalle mie tasche e io non sono molto d’accordo. Per un discorso più serio e razionale sulle energie rinnovabili al di la degli slogans, ti consiglio la lettura del libro di Battaglia edito da 21° secolo:”L’illusione dell’energia dal sole. Li potrai trovare numeri e concetti mai smentiti da nessun scienziato!!!

          • Fabrizio Dalla Villa

            Giorgio, vuoi dire che in tutti gli stati del mondo ove è presente il mio datore di lavoro, ci sono incentivi? Quindi anche in Cina, negli Usa, ecc? Secondo me è invece questione di mentalità.

  • Giorgio fFidenato

    Non solo sono una truffa ma sono anche ecologicamente dei disastri. Prendiamo l’auto elettrica. In Italia l’energia elettrica è prodotta per la maggior parte con i combuistibili fossili ( non abbiamo grandi fiumi). Quindi dobbiamo produrre l’energia elettrica con dei sistemi che convertono il calore in movimento di un magnete per generare corrente elettrica. Questo processo non è completamente efficiente, quindi perdiamo molta energia sotto forma di calore. Poi dobbiamo trasportare l’energia dove viene consumata ed anche in questo mivimento abbiamo una perdita. Poi dobbiamo caricare le batterie e abbiamo un’altra perdita. E poi questa energia elettrica deve essere trasformata in movimento ed abbiamo altra perdita.
    In sostanza un motore endotermico (i normali motori in circolazione) hanno un rendimento intorno al 30% dell’energia contenuta nei combustibili fossili. Piero Angela anni fa in un super quark aveva detto che l’efficenza di trasformazione dell’energia contenuta nel combustibile fossile da parte di una macchina elettrica (per vie delle diverse trasformazioni viste prime) si aggira intorno al 10%. Avete capito che disatro ecologico sono le macchine elettriche?

    • Dani27020

      Hai scritto cose lontanissime dalla realtà.
      L’unica cosa vera che hai scritto è che un motore a combustione interna ha un rendimento del 30% (35%), e quindi oltre il 60% viene dissipato sotto forma di calore. Il rendimento di componenti elettriche come trasformatori, motori o batterie è superiore al 90/95%.
      Ti faccio un’esempio: prendiamo un trapano avvitatore a batteria da 500 watt, secondo quello che scrivi dovrebbe scaldare due volte un forno normalmente usato in cucina alla massima potenza, 4500 watt.
      In 10 minuti avresti un’arrosto al posto della mano.
      Ti rendi conto di cosa hai scritto? La prossima volta prova a ragionare un pò di più prima di scrivere fesserie.

      • leonardofaccoeditore

        Mi pare che si sprechino gli esempi dei fallimenti degli eco-catastrofisti. Dai tempi del club di Roma ad oggi, NON NE HANNO AZZECCATO UNA!!! Ciononostante, si son riempiti le tasche di denari pubblici. Il caso spagnolo, infine è emblematico e tutto si sta dimostrando come scritto dal mio collega. Rassegnatevi e, soprattutto, piantatela di inventarvi chimere. Ne basta una ed è mitologica! La scienza è una cosa seria, non è per politicanti da strapazzo statalisti e ladri!

        • andrea

          Che le auto sono più efficienti a livello di consumi energetici E’ VERO, non è un’invenzione degli ambientalisti.
          Ma di certo non sono a impatto 0, come alcuni vorrebbero spacciarle, e la maggiore efficienza energetica dei motori elettrici, è poi in parte compensata dall’impatto ambientale dello smaltimento delle batterie al litio, e da tantissimi altri difetti pratici, come l’autonomia limitatissima(andrebbero bene solo per tragitti urbani), i prezzi molto elevati ecc…insomma forse potrebbero andar bene per chi fa solo piccoli tragitti in città, e un leggero risparmi energetico complessivo ci potrebbe anche essere, ma non è tutto oro quel che luccica!

      • Giorgio fFidenato

        Vedo che non capisci niente. Ma per produrre l’energia elettrica, che in italia si fa per la maggior parte con combustibili fossili, qual e’ il rendimento di questa trasformazione? Se metti in conto anche questa vedrai quante fesserie hai detto.

        E’ troppo facile vedere il rendimento dell’energia elettrica in se, ma l’energia elettrica non cade come la manna dal cielo, bisogna produrla con qualcosa!!! e nel calcolo del rendimento bisogna considerare anche questa trasformazione.

        Poi non l’ho detto io, lha detto Piero Angela che in fatto di scienza non è proprio l’ultimo venuto

        • Dani27020

          Innanzitutto spero non te la sia presa per la mia risposta, ma cerca di capire che certe cose mi fanno sobbollire il sangue.
          Partiamo dal fatto che non si può calcolare il rendimento di una macchina in base al rendimento del generatore (o fonte energetica) che l’alimenta. Altrimenti nel rendimento di un motore diesel dovremmo inserire i costi di trasporto e lavorazione.
          Poi, senza fare calcoli precisi credo che il signor Angela abbia caricato la macchina elettrica utilizzando un gruppo elettrogeno, altrimenti non si spiega una resa simile.
          Vedo però che siamo d’accordo sul fatto che il problema sono le fonti energetiche.
          Non credo che l’umanità possa vivere di solo fotovoltaico, geotermico o eolico con le tecnologie attuali, però consideriamo che il rendimento di un pannello solare è destinato a migliorare, questo migliorerebbe la possibilità di integrare questa fonte alle altre, inoltre anche i materiali con cui sono attualmente prodotti sono destinati a cambiare, migliorandone oltre che la resa anche i costi di produzione e l’impatto inquinante (usando materiali organici), è un mercato giovane che però ha ottime potenzialità.

          • Giorgio fFidenato

            Io non mi arrabbio mai, discuto anche se tallvolta animatamente. Devo rilevare però che continui a sbagliare. Il conteggio sull’energia elettrica è giusto come lo faccio eo e Angela perchè l’energia elettrica non è una fonte primaria (come lo è il petrolio o l’uranio, a parte i costi di estrazione e di trasporto che sono irrisori rispetto all’energia che sono in grado di dare) ma necessita della trasformazione di un’altra fonte primaria (il petrolio, il carbone o l’uranio). In poche parole l’atome è un vettore di energia e non una fonte primaria. Se vuoi è come l’idrogeno. Molti, a sproposito, parlano dell’idrogeno che fonte di energia e parlano della nuovo era dell’idrogeno (uno fra questi è Rubbia che con ciò dimostra di non essre uno scienziato onesto, ma molto politicizzato e politically correct). L’idrogeno è un vettore di energia non una fonte. Infatti lo dobbiamo prendere da qualcosa. Una fonte inesauribile potrebbe essere l’acqua solo che per fare l’idrolisi (separare l’idrogeno dall’ossigeno) dobbiamo consumare dell’energia (usare energia elettrica che dobbiamo produrla con qualcosa). Il rendiconto energetico in questo caso è negativo perchè dobbiamo usrare energia per produrre l’idrogeno che poi ce la da quando si ricombina con l’ossigeno. Tanto vale che quell’energia che abbiamo speso per generare l’idrogeno la consumiamo subito dove ci serve. Un’altra fonte di idrogeno sono gli idrocarburi ma come puoi vedere siamo sempre nell’ambito delle fonti fossili.
            Che il tuo ragionamento sia sbagliato lo dimostra anche un semplice calcolo economico: quanto costa un Kw elettrico e un Kw termico contennuto nella benzina. Ti do alcuni dati: In un litro di benzina sono contenuti , grosso modo 10,5-11 Kw. Il conteggio ovviamente va fatto al netto delle accise che sono diverse sulla benzina e sull’energia elettrica. Io ho fatto un calcolo aprossimativo che potrebbe essere quersto. Un Kwe, al netto delle accise e dell’IVa costa circa 0,14 €/al Kw. Un Kw della benzina, presupponendo che ilo suo costo industriale sia il 45% del valore di vedita è pari a (1,6X0,45)/10,5=0,06. Come vedi costa meno della metà perchè, come ti dicevo dei tener conto della trasformazione dell’energia primaria in corrente elettrica. Pensa poi che per fare energia elettrica non si usa la benzina che è materiale pregiato ma olio combustibile, carbone, nafta pesante ecc….. che cosytano ancora meno. In ogni caso per informarsi bene sula valore delle energie rinnovabili consiglio la lettura del libro del proffessor Battaglia:”L’illusione dell’energia dal sole” edito da 21° secolo. Li si affronta l’argomento energia rinnovabile con i numeri e non con gli slogan

    • Stefano

      Precisiamo una cosa: non abbiamo grandi fiumi, ma in Italia l’idroelettrico produce circa il 10% del fabbisogno.
      Non male.
      Poi questa fetta non è incrementabile perché abbiamo spremuto lo spremibile, nel campo idroeletrrico.
      E prova tu a costruire un’altra diga, i verdi che si riempiono la bocca con le rinnovabili, sarebbero subito con le spranghe in mano a protestare. Pacificamente, le spranghe servono solo come ornamento.
      Per il resto tutto vero.
      Il trasporto dell’energia, che in Italia avviene su cavo in rame, quindi molto efficiente, perde intorno al 17%. Se non ricordo male.
      Soluzione? Madonna santa ragazzi! Ma veramente non ci siete ancora arrivati? I criceti!
      Perdio! I criceti, con le loro ruote, che corrono come pazzi… 1 milione di criceti può arrivare a produrre 487 TWh (terawattora) di energia elettrica. Il sudore della fronte dei criceti può salvare l’universo!
      Senza contare la cacca che producono, ottimo fertilizzante per le piantagioni di polli. Polli verdi, va da sé.

  • andrea

    Non ci vuole un genio per capire che l’economia verde è in gran parte una grande truffa, un investimento a perdere. Basta sapere, come hanno detto ieri in un servizio di super quark, che la Cina è il primo produttore mondiale di pale e pannelli, ma OLTRE IL 90% SONO ESPORTATI!

    Se fossero economicamente efficienti, non ci sarebbe nessuna ragione di esportare quasi tutto…e continuare ad andare a carbone, petrolio, gas e nucleare

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