In Anti & Politica, Economia, Libertarismo, Varie

DI LEONARDO FACCO

L’Italia è irriformabile. Ergo, è iniziata la fuga di individui e capitali, da questo paese culturalmente fondato sul “nazi-comunismo”. Da due anni, gli imprenditori seri e perbene chiudono e se ne vanno altrove. Dal mese di giugno scorso, i capitali fuggono dall’inferno fiscale edificato da Monti, con l’avallo del parassita Bersani e dello statalista Berlusconi,  più la complicità di ogni altra fetida casta. Da oggi, anche il singolo cittadino, la persona fisica, inizia il suo percorso di libertà, aderendo al “CHIUDI IL CONTO DAY” (c’è un gruppo anche su Facebook), un’iniziativa lanciata ieri dal Movimento Libertario, con la collaborazione di altre associazioni e movimenti politici, e tutti i suggerimenti del caso che verranno forniti da chiunque.

Grazie all’infame bocconiano, essere titolare di un conto corrente significa assumere le sembianze di un “prolet” da spennare e controllare, fino al punto da conoscere i suoi gusti e le sue inclinazioni. Tracciabilità, tasse aggiuntive, fine del segreto bancario, intrusioni di default dell’Agenzia delle Entrate sono scelte intollerabili. Questa mattina, più di un amico è andato in un altro paese dell’Unione europea ad aprire il proprio conto. Altri ci andranno domani e dopodomani. Altri ancora a seguire, sottoscritto compreso ovviamente. C’è chi sta portando la residenza all’estero, considerato che “l’imbecille qualunque” che ricopre il ruolo di premier ha intenzione di tassare attività finanziarie e proprietà all’estero.

Per chi volesse azzerare il proprio conto bancario, eccovi la lettera che l’amico Andrea Benetton presenterà al suo istituto bancario.

“La presente per comunicarVi la decisione irrevocabile di estinguere il conto corrente ‘000000’ a me intestato. La decisione a seguito delle norme introdotte dal governo Monti che:

– introducono uno stato di polizia tributaria dando libero accesso ai dati dei conti correnti agli apparati di governo senza che sia stata prevista alcuna norma per impedire abusi. In un paese dove la corruzione regna sovrana, gli impiegati della Agenzia delle entrate non ne sono immuni. Tale norma è a mio giudizio incostituzionale in quanto viola l’articolo 15 della carta fondamentale che recita: “La libertà e la segretezza della corrispondenza e di ogni altra forma di comunicazione sono inviolabili. La loro limitazione può avvenire soltanto per atto motivato dell’autorità giudiziaria con le garanzie stabilite dalla legge.”;

– introducono una discriminazione non giustificata nella rivalutazione dei estimi catastali a favore delle banche (20% contro il 60% dei normali cittadini), in sostanza un ex-banchiere primo ministro di un governo di banchieri non democraticamente eletto impone sacrifici ai comuni cittadini ma introduce un trattamento di favore per gli istituti bancari;

– introducono un limite alla circolazione dei contanti per indurre forzosamente i cittadini a mantenere il proprio denaro sul conto corrente in modo da garantirvi quella liquidità che fate fatica a raccogliere sul mercato in quanto i bilanci delle banche indicano gestioni irresponsabili con sovraesposizioni debitorie. Come istituzioni bancarie avete perso la credibilità per operare e ora, attraverso l’azione governativa, volete impedire ai risparmiatori che temono un crac degli Istituti di credito di ritirare il loro denaro e imporre a quelli che lo hanno già fatto di rimettercelo. Devono rimanere ostaggio delle banche. L’articolo 1834 del codice civile rende le banche proprietarie del denaro in giacenza sui conti correnti dei cittadini. I soldi non sono “depositati”, sono un prestito. Su questo abuso della credulità popolare il governo sta costringendo le persone ad accettare di finanziarvi forzosamente. Anche il vergognoso provvedimento che obbliga i pensionati a ricevere la pensione su un conto è iscrivibile alla stessa logica perversa nonchè la cancellazione della tassa sugli estratti conto annuali dei conti correnti bancari;

– introducono una garanzia sui vostri titoli di debito da parte dello stato e della collettività. Ora le banche sono attività imprenditoriali al pari delle altre. Nel capitalismo chi sbaglia paga e nel caso chiude i battenti. Se l’attività bancaria non viene più sottoposta a questo principio, si crea una situazione di moral hazard in cui le istituzioni bancarie possono correre rischi come uno scommettitore che punta tutti i suoi averi perché tanto non pagano i vostri azionisti, pagano i contribuenti. Se il problema è che le società bancarie sono diventate too big too fail, la soluzione è un intervento antitrust sulla falsariga di quello che è capitato alle compagnie petrolifere americane di inizio secolo, non il collettivizzare le vostre perdite. Che ciascuno è responsabile del proprio rischio deve valere per tutti, anche per quei risparmiatori che “depositano” somme di denaro su conti di banche insolventi;

Alla luce di queste considerazioni non si capisce per quali ragioni un cittadino dovrebbe continuare a rendersi complice di questa truffa legalizzata ai propri danni mantenendo un conto aperto presso una istituzione bancaria”.

Ammoniva Frédéric Bastiat: Private l’uomo della sua proprietà e lo priverete della sua libertà, della sua individualità e della sua personalità”.

Signor Monti, quelli come noi non sono nati per vivere da schiavi!

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Showing 44 comments
  • mario

    violazioni della libertà/privacy attuate dal governo Monti con la scusa della lotta all”evasione:Con l “eurocomunismo di banche/tasse siamo tutti controllati violando ogni nostro diritto.Dato che si uccide/ricatta la gente per tre soldi,trovo irresponsabile rendere praticamente pubblici e accessibili i dati di un conto corrente di un contribuente(onesto) a sconosciuti(e non solo a dipendenti agenzia delle entrate).Con i rischi che ne”possono conseguire per la sua incolumità.E” ingiusto e incostituzionale togliere la privacy e segretezza bancaria.Idem con l”isee..troppa gente puo”attingere ai nostri dati e diffonderli fra conoscenti e sconosciuti:Inoltre noi cittadini non possiamo piu” disporre del nostro denaro in banca,non potendo piu” prelevare liberamente cio” che ci occorre(anche per nasconderlo sotto il materasso temendo default banche/euro/Italia),visto tutti i divieti,segnalazioni per ogni movimento.Praticamente il nostro denaro è sequestrato.Abolizione del contante,segnalazioni di prelievi/versamenti per cifre irrisorie(1000 euro),isee,redditometro,patrimoniali,ecc..Manca solo il braccialetto elettronico.Tutte queste manovre da kgb(quando gli evasori si sono tutelati nascondendo i loro ingenti patrimoni nei paradisi fiscali)colpiscono solo il solito ceto medio che si fidava dello stato(e non ha nascosto all”estero i risparmi di una vita che per la Camusso/Vendola/Monti sono da “espropiare/tassare” all”inverosimile perchè frutto di chi sa quali nefandezze capitalistiche..)Prima che sia troppo tardi,io e altri cittadini chiediamo alla stampa,associazioni,ecc,o chi puo” far la voce grossa per far valere i nostri diritti(se ancora siamo in una democrazia…)e far eliminare per sempre questi soprusi che violano i diritti,incolumità e privacy del cittadino.Grazie.Mario

  • floriano

    SCUSATE MA DALLA FOGA HO TRALASCIATO IL PARTICOLARE DELLA SPEDIZIONE FATTA IN SLOVENIA PER VALUTARE LA POSSIBILITA’ DI TRASFERIRE I PROPRI CONTI CORRENTI NELLE BANCHE APPUNTO LOCALI.

    VEDO CHE CI SONO DUE LUCA ALLORA CONFERMO TUTTO A GIANLUCA PAVAN.

  • floriano

    CONFERMO GIANLUCA TUTTO QUELLO CHE HAI DECIFRATO E’ STATO VALUTATO NEL MESE DI NOVEMBRE DA VENETOSTATO CUI FACCIO PARTE, TRATTASI PROPRIO DI UNA SPEDIZIONE CON DUE PULMAN DI NORMALI CITTADINI E PICCOLI IMPRENDITORI PRESI ALLA GOLA DALLA FEROCIA ASSASSINA DEL’INFAME ASSOCIAZIONE PER DELINQUERE €QUITAGLIA, I DATI CHE TU HAI DESCRITTO SONO VERITTIERI.
    MEDITATE GENTE E AGITE PRIMA POSSIBILE.

    W SAN MARCO
    VENETO STATO INDIPENDENTE

  • TPM

    per quel cretino qui sotto che vuole i miei soldi tramite tasse e altre cose varie…
    Se vuoi ti dico dove abito, li tengo a casa, e vieni a prenderteli se ci riesci!
    Ti sparo in faccia!!

  • preseverando

    sto tentando di aprire un conto in Svizzera o Svezia, non soltanto per evitare le mani in tasca dei mascalzoni che ancora non abbiamo accoppato, ma anche per sfuggire alla propabile perdiat di valore dell’euro e del dollaro: vorrei acquistare franchi svizzeri. I problemi sono’: 1) se faccio accreditare la pensione sul conto estero in altra valuta, mi rubano da un 3 a un 7% nel cambio; 2) forse devo avere la residenza in quegli Stati o cosa? Ce qualcuno che puo dirmi cosa devo fare e se lo posso fare? Pensate se torniamo alla lira; la mia pesione sara’ svalutata e poi saro’ ancora derubato quando mi accrediteranno l’ammontare sul mio conto in cavluta estera..insomma, credo che la soluzione migliore sarebbe di rimpossessarsi del prorpio Paese, mettendo la nostra valuta con un parametro della nostra reale economia, etc! A quando la mattanza dei mostri?
    garzie

    • citizen kane

      @Preseverando
      Puoi anche scegliere una banca della zona euro e quindi niente % sul cambio.
      La residenza non e’ necessaria; alcune banche la richiedono, ma te ne restano tante altre.
      All’estero le banche online sono diffusissime (ho gia’ postato poco sopra un sito con confronti di condizioni in Austria e Germania, sicuramente ne esistono di simili per paesi di cui conoscete meglio la lingua).
      Nel mio caso la procedura e’ sempre la stessa: la banca spedisce un contratto che bisogna firmare in un ufficio postale esibendo un documento. L’impiegato certifica l’identita’ e inoltra il tutto alla banca.
      L’unico problema potrebbe essere l’assenza di questo servizio in Poste Italiane. Di sicuro c’e’ in Austria, Svizzera e Germania, dove si chiama PostIdent.
      L’Italia l’ho lasciata gia’ da un pezzo, ma talora apro e chiudo conti fuori dal mio paese per semplici ragioni di migliori interessi, facilmente e senza spese. Come gia’ detto l’evasione non c’entra un tubo: non vengo tassato nel paese estero, ma dichiaro gli interessi nel mio paese di residenza dove vengono tassati. Gli uffici tributari della EU comunicano fra loro, quindi vengono a sapere se qualcuno ha un conto all’estero, ma questo e’ tutto: nel resto della EU vale ancora la regola della presunzione di innocenza, quindi se uno non e’ stato incriminato per evasione fiscale non si puo’ andare a curiosare su quanti soldi ci sono o quali operazioni si fanno. Decido di fare un bonifico a Wikileaks? Comprare qualcosa su un sito sozzo? Frequentare un locale gay? Non deve riguardare il Grande Fratello!.

  • Anthem

    Purtoppo chi non ha esperienza di partita iva, lavoro autonomo ecc. non ha la minima idea di cosa si sta parlando e, per mia esperienza, è inutile cercare di spiegarglielo. Può solo impararlo sulla sua pelle quando, inevitabilmente, la mucca smetterà di fornire il latte e dovrà procurarselo da solo, mettendo in campo quello che sa fare, sperare che interessi a qualcuno e che questo qualcuno paghi, imparerà cosa vuol dire lavorare senza sicurezza che la settimana successiva il suo lavoro venga ancora richiesto, senza ferie pagate, senza tredicesima, senza assistenza malattie, senza maternità….senza nulla di nulla, se non quello che sa fare e può offrire. Pur non sapendo se il giorno dopo sarà ancora vivo, il 30 di novembre di ogni anno dovrà anticipare le tasse su quello che, presumibilmente, incasserà nel nuovo anno…per permettere a qualcuno con il sedere al caldo di avere la sua tredicesima per i regalini di Natale e non vado oltre, tanto chi sa sa, chi non sa non impara se non dall’esperienza. Se non rimpiango di avere cercato anch’io un posto al calduccio della pubblica amministrazione è solo perché, quasi sicuramente, avrei fatto gli stessi ragionamenti di quelli che oggi mi sembrano dei babbei.

    • Gianluca

      Hai proprio ragione..si grida alla vergogna senza sapere di che si parla. Chi ha un lavoro a tempo indeterminato è da considerarsi (per qualsiasi cifra si guadagni) un privilegiato ormai, perchè comunque hanno più possibilità ad avere accesso al credito in banca rispetto a chi fa un lavoro precario. Solo per farti capire che dopo 3 anni di partita iva in regime agevolato, non rientravo nei parametri dei studi di settore (secondo loro dovevo fatturare almeno 30k euro io ne facevo 12/15k all’anno). Il commercialista mi disse di pagare lo stesso tasse oltre quello che avrei dovuto realmente pagare per non dover incappare in un accertamento fiscale (a detta sua avrei comunque dovuto versare 2/3 delle tasse nel momento in cui avrei fatto contestazione). Alla fine ho chiuso per disperazione la partita iva, ho spalmato il pagamento delle tasse in 10 mesi e mi sono dovuto trovare un lavoro per pagarle (e vi sembra normale?). Per fortuna a quel tempo vivevo con i miei, e mi hanno dato una mano. Ma se fosse capitato ora che sono sposato e che vivo in affitto, come avrei fatto?

    • Andromeda

      Complimenti per il tuo esplicito commento!!! Questa categoria di dipendenti pubblici dicono che pagano le tasse, ma che pagano sta minchia! Questi sono la nostra rovina!!!!

  • Fatoturchino

    Il tutto é piuttosto ridicolo.Chiudete un conto corrente in una banca italiana, un pó per protesta, un pó per paura, al grido di libertà, proprietà, basta truffe e andate a dare i soldi ai banchieri svizzeri, una delle categorie di banditi finanziari piú feroci del pianeta?Queste delocalizzazioni fai-da-te non sono altro che reazioni istintive di miseri individui spaventati, guidati dai profeti telematici del nuovo millennio, personaggi che tengono rubriche di economia e prodigano consigli di finanza, spesso non sapendo nemmeno ció di cui vanno blaterando.Le banche italiane e i politici italiani hanno le loro colpe, ma non é certamente scappando con le monetine in Svizzera che si risolve il problema.Già solo il fatto che ve lo facciano fare senza fare alcun tipo di ostruzione, a me personalmente avrebbe già fatto saltare piú di una pulce all’orecchio.Ci sono addirittura blog su internet che organizzano pullman di gitanti per il suolo elvetico alla conquista del conto corrente, la grande fuga dalle banche italiane, la grande fuga dall’euro.Mah, che dire, io sono uno di quelli che resterà qui a vedere cosa succede, senza fare tanta polvere.Anche perché prima dei risparmi io penso alla mia dignità.Lo so che la dignità non é buona per fare la spesa, ma so anche che un miserabile, anche se salva quattro soldi, resta sempre un miserabile.

    • Gianluca Pavan

      Contento te…

    • Gianluca

      Forse voi confondente la lotta all’evasione con la privazione della propria libertà. Io la chiamerei “schiavitù silente”, perchè siamo schiavi dello Stato senza renderci conto. Non vi rendete conto di quello che accadrà dal 1 gennaio. Voi accettate di dare all’Agenzia dell’entrate di guardare nelle vostre spese personali, di giudicare un giorno perché sono entrati quei soldi, e perché ne sono usciti. Voglio fare capire a tanti inviperiti con chi vuol fare del proprio denaro risparmiato quel che vuole, che in Italia non esistono solo operai e impiegati che percepiscono lo stipendio al mese, esistono le categorie con Partita IVA (già malmenati dai studi di settore), che non hanno entrate certe e uguali mensili. Immaginiamo solo che un parente per aiutarvi vi presto 1000 euro, voi li versate in Banca, e un giorno l’agenzia dell’entrate vi chiederà chi vi ha dato quei soldi? Cosa fate, fate la fattura o ricevuta fiscale al vostro parente per giustificarlo?
      A te sembra poi giusto obbligare degli anziani ad aprire un conto bancario e ad usare bancomat e carte di credito solo perchè percepiscono più di 500 euro di pensione? Questo non è un favore alle banche italiane?
      Condludo che biosgna stare attenti a gridare evasori al boia, perché ci sono usi quotidiani che a voi sembrano normali, ma che poi sono pratice di evasione…tipo chiedere lo sconto al professionista in cambio di nessuna ricevuta fiscale, questi che lo fanno magari sono operai, e per questo devono avere la testa tagliata come diceva l’amico in un precedente messaggio? Il mal costume esiste da 50/60 anni, vi ricordate il film di Totò “I tartassati”?

    • Borderline Keroro

      E chi ha detto Svizzera?
      C’è tutta una UE che permette la libera circolazione dei capitali.
      Tu comunque dei tuoi soldi puoi fare quello che ti pare.

  • silviopellico ai piombi

    Voi siete la fogna dell’Italia che pur avendo più ricchezza di altri non volete pagare il dovuto delle tasse e volete continuare a fare i parassiti sulle spalle degli onesti lavoratori che pagano fino all’ultimo centesimo di tasse, pur aveno molto meno di voi… ringraziate che c’è Monti perchè se ci fossi io vi metterei tutti alla forca, altro che fuga dei capitali: TAGLIO DELLA TESTA PER OGNUNO DI VOI EVASORI CRIMINALI E PARASSITI, CHE FATE LA BELLA VITA SENZA VOLER PAGARE IL DOVUTO . SIETE SOLO DELLE LURIDE CAROGNE CHE OLTRETUTTO AVETE DA LAGNARVI, RINGRAZIATE CHE LA STATE FACENDO FRANCA DA ANNI SENZA PAGARE UN CAZZO ALLO STATO E MOLTO MENO DEGLI OPERAI

    • LightQuatum

      TROLL

      • daniel

        ma questo da quale caverna esce. E’ la classica persona che vede molto la televione e crede alle puttanate che ci vogliono far credere. Poveretto, sta messo proprio male.

    • incazzato_come_un_bue

      E’ proprio per servi come te che il tuo stato (non il mio) è diventato un assassino.
      Non ci siamo fatti mancare niente in questi anni, lo stato è diventato sovietico, spione ed affamatore!
      Contrariamente a quanto credi, qui non ci sono ricchi, c’è gente normale di tutte le categorie, che non ne puo’ più di errere in schiavitù e di morire per tasse!!! I morti di questo stato assassino non si contano più, …ma tu giustamente non lo puoi sapere se guardi sempre rai3 e santoro.
      Ti auguro di avere l’onore di essere macellato per primo dal TUO stato!
      Auguri bello

    • Borderline Keroro

      Chi te l’ha detto, esimio stronzo, che io sia ricco?
      Prendo meno di molti operai, sempre che mi paghino visto che sono un co.co.co., quindi con più doveri e meno diritti. E molte più spese.
      Nemmeno il computer con cui lavoro mi passano, e se c’è da spremere passano prima da me perché sono “ricco”, per il semplice fatto che ho partita IVA (ne farei volentierissimo a meno).
      Uno ricco non ha alcun problema a difendersi da Equitalia, o sommo minchione.
      Sono proprio i poveracci con 2000 euro in banca che devono temere di più, ma i capibanda a Roma fanno leva sull’invidia sociale e sulla scarsa propensione ad accendere il cervello degli utili idioti come te per imporre qualsiasi cosa.
      Anche la dittatura.

    • FM

      Grazie ai geni del tuo rango siamo (tutti) nella cacca fino al collo.
      Ma ancora non vi basta e non siete contenti.
      Continuate. Ma però con il sedere vostro.
      Un giorno mi sono messo a fate il conto di quante tasse ho versato come dipendente.
      Mi ci usciva un appartamento grande, e qualcuno se lo deve essere comprato con i miei soldi.
      Cosa me ne ho ottenuto ?
      Servizi terzomondiali ? Libertà degna degli ebrei nel Reich o dei palestinesi oggi ?
      Basta.
      Se vi piace, fatevi prendere voi per il culo.
      Io sono soltanto nauseato.

      FM

    • adalgisa dedatto

      complimenti per il tuo acume!!!! sei un dipendente di monti??hai una casa di proprietà’? nooo?? non sei stato capace pur essendo dipendente? quindi con un reddito certo. evidentemente non sai fare sacrifici. quando lavori, se lavori..vai mai a prendere un caffè? o ti prendi delle pause? queste sono evasioni fiscali perchè tu sei pagato per lavorare. sempre. durante le ore di lavoro. poi già il fatto che tu sia stato assunto da qualcuno pubblico o privato…è uno spreco di risorse pubbliche e private di gente che paga le tasse. e ci tocca mantenerti perchè dubito che col tuo cervello(?) potresti mai trovare un lavoro normale. comunque tanta salute. perchè è giusto pagare le tasse anche per gli handicappati… buon anno.
      ADALGISA

  • Gianluca

    Mi accodo ai timori di molti italiani di venire intaccati dei propri risparmi da uno stato divenuto illiberale. Ok, chiudiamo i conti e portiamo i nostri risparmi all’estero. Ma come li portiamo all’estero?

    • Borderline Keroro

      Apri un conto all’estero e fai un bonifico dal tuo conto italiota trasferendo tutto…

  • LightQuantum

    Su piccolorisparmio potete approfondire il come aprire un cc all’estero.

  • Gianluca Pavan

    Unicredit D.D. – banca Slovena: costo 3 euro/mese (STOP). Vuoi operare da internet? Ancora 1 euro/mese (STOP). No bolli, tasse, commissioni su staminchia! Bancomat GRATIS e prelevo GRATIS in tutti gli Unicredit nel MONDO (VERO fatto e verificato). Carta di credito: 20 Euro (STOP)
    Non ti segnalano come mafioso, non ti guardano in cagnesco ma soprattuto Monti non ti controlla i peli del culo!

    Banche itaglianeeeee….prrrrrr !!!

    • Borderline Keroro

      Tutto bello, tranne il nome della banca.
      Banca che, secondo me, sarà una delle prime al mondo ad andare a balle all’aria.

  • Maciknight

    Quando si tratta dell’Italia, non c’è limite al peggio e la realtà supera la più torbida, plumbea e patologica fantasia. Ma all’angoscia occorre sapere anteporre la creatività libertaria, l’estro, l’arguzia, ecc.. Necessità aguzza l’ingegno, nel nostro caso è il parassitismo letale che ci induce a ricercare soluzioni …

  • basta

    Nella UE e nella CEE (comunita’ economica europea = UE + liechtenstein, svizzera e piu’ in generale i paesi schengen) vige IL LIBERO MOVIMENTO DI CAPITALI (SKEI), MERCI E PERSONE tra i membri, chiunque quindi puo’ portare tutti i propri averi via da questa fottuta e putrida fogna italia, e al piu’ presto!

    diffidate e mandate affanculo quei pseudo finanzieri verminosi che dicono che non si puo’ e vi accusano di evasione, anzi i vostri soldi li potete portare OVUNQUE NEL MONDO, non solo in schengen, dove non ci siano limitazioni di importazione di contante.

    ATTENZIONE: somme sopra i 9,999.99euro, quindi a partire dai 10,000.00euro, i terroristi assassini tributari vogliono che le dichiarate con modulo da consegnare alla loro madre, pena sequestro del 40% del totale (o comunque quel cazzo che gli va di fottervi ovvio!), guardate il sito della dogana per info. Solo per rendervi noto il (seppur lieve) rischio.

  • Dexter

    Da quanto si apprende dall’ansa:

    “I beni espropriati da Equitalia ai debitori, non saranno più messi all’asta dall’Agenzia ma saranno venduti dal contribuente. Il debitore venderà il bene pignorato o ipotecato e consegnerà l’intera somma ad Equitalia…”.

    Insomma un povero espropriato si deve vendere da solo il proprio bene, e poi dare i soldi ad equitalia. Una specie di sostituto d’imposta degli espropri !!

  • Riccardo

    @ Borderline Keroro

    Mi sono chiarissime le dinamiche della riserva frazionaria. Solo che:

    1) Il solito povero cristo che ha qualche centinaio di migliaia di euro in banca, magari ereditati o provenienti dalla vendita di un appartamento che non ce la faceva più a gestire, come fa a chiudere qui ed aprire in un’altro stato europeo, usufruendo degli stessi servizi?

    2) Proprio a causa della riserva frazionaria, se tutti andiamo a chiudere il c/c, le banche falliscono, ergo…lo stato interviene nel giro di 24h impedendoti di chiudere il conto con qualche leggina ad hoc fatta a posta per fregarti. Così la fregatura è completa!

    • Borderline Keroro

      @Riccardo
      OK scusa, vedo che hai perfettamente chiaro cosa può succedere. Anche a causa della riserva frazionaria.
      Ebbene, il povero cristo che ha qualche centinaio di migliaia di euro in banca non è poi così povero, e deve temere esattamente quello che succederà.
      Fossi nel povero cristo mi prenderei un paio di giorni per andare ad aprire il conto all’estero. Dopo di che con mossa abile e repentina, operando via internet, sposterei il conquibus oltrefrontiera mettendo in ginocchio immediatamente l’agenzia presso cui ho attualmente il conto. Conto corrente che verrà chiuso non appena andata a buon fine l’operazione.
      A quanto ne so io i servizi non cambiano, essendo all’interno della UE. Solo noi abbiamo restrizioni ignobili.
      In più fanno in modo da farti credere che, se per prelevare da una banca non del gruppo su cui hai il conto ti applicano commissioni da strozzo, figurarsi se hai il conto straniero: no invece. Le commissioni sui prelevamenti ATM sono più basse di quanto pensi. Il costo del conto è inferiore a quelli nostri, non hai spese di bollo né tasse sull’estratto conto (novità della settimana).
      E’ vero che lo Stato interverrà a bloccare i conti, per questo prima te ne vai meglio è.

    • FM

      Racconto una storiella:
      Sciopero dei benzinai.
      Si vedono lunghe file di macchine a mettere benzina.
      “Che fessi”, penso io.
      Passano i giorni.
      Intanto il gregge ha consumato ogni combustibile.
      Quando dopo 4-5 giorni ho avuto necessità di mettere benzina, ho capito che il fesso ero io.
      Non sarebbe successo nulla se ognuno avesse fatto rifornimento normalmente, al bisogno.
      Ma il gregge è gregge e segue il suo istinto.

      Occorre stare davanti al gregge, non dietro.

      Potrei scommettere dei soldi che succederà uguale con le banche.

      FM

  • Catallaxy

    Bell’idea, grazie! Personalmente da ora in poi se devo comprare qualcosa (per esempio i regali di Natale) lo faccio all’estero, anche via internet e, nei limiti del possibile, non prodotti italiani, a meno che non sappia che sono prodotti da un’azienda (o da un professionista) che sta dalla parte della libertà. E qui mi è venuta la seguente idea, forse irrealizzabile ma chissà: una sorta di “certificazione di libertà” per contraddistinguere i beni e servizi prodotti da aziende e professionisti che sono dalla parte della libertà intesa, nelle parole di Hayek, come quella condizione dell’uomo in cui la coercizione di alcuni da parte di altri è ridotta il più possibile. In concreto si tratterebbe di stilare una lista di principi generali di libertà (mettendo in evidenza il contrasto fra questi e singoli provvedimenti dello stato italiano, a partire dalla costituzione) e di pubblicarla su internet insieme ai nomi delle aziende/professionisti che vi aderiscono intellettualmente e che scelgono di rendere pubblica questa loro adesione intellettuale. Questo consentirebbe di mettere noi una tassa al governo sulla coercizione senza metterla a coloro che sono dalla parte della libertà. Questo è solo il nocciolo dell’idea, la quale può essere sviluppata. Qualche suggerimento/commento/critica?

  • Anthem

    E’ un regime intollerabile! Urge decalogo di salvataggio (anche mentale, mi sto incupendo).

  • Borderline Keroro

    Eh no cazzo Leo! Mi hai rubato l’idea!
    Ma prima o poi ci rivedremo, e allora … un abbraccio!

  • Leonardo Facco

    IL COMMERCIALISTA (BUROCRATE DI STATO) SCRIVE:
    Il D.L. 6 dicembre 2011, n. 201, art. 12, co. 1 (c.d. decreto “salva Italia”), ha disposto l’ulteriore abbassamento della soglia di liceità delle transazioni in contanti, assegni non trasferibili e libretti di deposito al portatore, da 2.500 a 1.000 euro.

    Pertanto, a decorrere dal 6 dicembre 2011 sono vietati:

    a) il trasferimento di denaro contante o di libretti di deposito bancari o postali al portatore o di titoli al portatore in euro o in valuta estera, effettuato a qualsiasi titolo tra soggetti diversi, quando il valore oggetto di trasferimento è complessivamente pari o superiore a 1.000 euro. Ad esempio, un imprenditore o un professionista non può incassare in contanti, in un’unica soluzione, una fattura di importo pari o superiore a 1.000 euro, né un socio può effettuare un finanziamento in contanti alla società, un padre può prestare al figlio importi in contanti pari o superiori alla suddetta soglia o un contribuente pagare in contanti cartelle esattoriali per importi pari o superiori a 1.000 euro.

    Il trasferimento è vietato anche quando è effettuato con più pagamenti inferiori alla soglia che appaiono artificiosamente frazionati, in quanto non previsti dal contratto o dalla prassi commerciale. Il trasferimento può tuttavia essere eseguito per il tramite di banche, istituti di moneta elettronica e Poste Italiane S.p.A in quanto i suddetti intermediari finanziari sono tenuti a rilevare l’operazione, identificare i contraenti e comunicare i dati all’Anagrafe dei rapporti presso l’Agenzia delle entrate;

    b) l’emissione di assegni bancari o postali per importi pari o superiori a 1.000 euro senza l’indicazione del beneficiario e senza la clausola di non trasferibilità;

    c) la detenzione di libretti di deposito bancari o postali al portatore con saldo maggiore o uguale a 1.000 euro stante l’obbligo di ridurre sotto la suddetta soglia o estinguere entro il 31.12.2011 i libretti esistenti al 6.12.2011.

    La violazione dei divieti comporta l’irrogazione di pesanti sanzioni (dall’1% al 40% dell’importo trasferito, con un minimo di euro 3.000).

    Intermediari finanziari e professionisti (dottori commercialisti, avvocati, consulenti del lavoro, notai) tenuti ad osservare gli adempimenti in materia di antiriciclaggio qualora, nell’ambito dei servizi prestati, abbiano notizia dell’infrazione dei predetti divieti devono effettuare un’apposita comunicazione entro 30 giorni al Ministero dell’economia e delle finanze per la contestazione dell’infrazione e l’immediata comunicazione della stessa anche all’ Agenzia delle entrate che attiva i conseguenti controlli di natura fiscale (art.12, co.11, D.L. 201/2011). In caso di omessa comunicazione dell’infrazione il professionista è soggetto ad una sanzione amministrativa dal 3 al 30% dell’importo dell’operazione, del saldo del libretto ovvero del conto, senza possibilità di oblazionare.

    • FrancescoPD

      …..ecco rallegra la giornata a tutti questo chiarimento, alla prossima decisione Montiana, arriverà il numero tatuato su un braccio con codice a barre e obbligo di strisciata mensile presso gli amici di Equitalia.
      Credo che per stare meglio, ormai anche la Bielorussia è una via di fuga…

      • Borderline Keroro

        Sono anch’io dell’opinione che addirittura la Cina sia meno illiberale di questa Repubblica ormai marcia.

      • FM

        Il chip, il chip come i cani.
        Tra poco percorreremo le rotte degli albanesi con i gommoni, ma a ritroso…
        Tirana, Valona…

        FM

  • Riccardo

    Si, ma c’è un problema. ll povero cristo che non vuole o non può andare all’estero che fa? Può chiudere il conto qui e poi? Dove li porta i soldi? Sotto il matrerasso? Supponiamo che apra un conto in una banca straniera. Deve rinunciare al bancomat? E per il libretto degli assegni come fa? Non sarebbe più semplice dare l’assalto al parlamento e fare giustizia?

    • Leonardo Facco

      Non rinuncia a nulla, presto daremo informazioni

    • Citizen Kane

      Basta conoscere qualche lingua straniera e aprire un conto all’estero via internet e’ semplicissimo.
      Non tutte le banche accettano clienti dall’estero, ma cercando un po’ si trova.
      Ad esempio, io ho da tempo un conto in Germania. Con bancomat e carta di credito.

      Consiglio di cercare in google “confronto condizioni banche” scrivendolo in diverse lingue ( http://www.google.com/language_tools ).
      Ad es. in tedesco ho trovato questi: http://www.bankkonditionen.at/ oppure http://www.bankenvergleich.net/

      E per le menti telemanipolate che ora si metteranno a ululare “evasori, evasori!”: no, non c’e’ nessuna evasione. All’estero non viene trattenuta alcuna ritenuta d’acconto, ma gli interessi vanno dichiarati nel paese di residenza, dove verranno tassati.
      Pero’ non si sara’ sottoposti ne’ alla dittatura dei mille euro, ne’ alla tracciatura stile Grande Fratello. E prima del grande patatrac delle banche si potra’ mettere in salvo tutto senza limiti.

      • leonardofaccoeditore

        GRAZIE MILLE PER I CONSIGLI

    • Borderline Keroro

      @Riccardo
      forse non hai ben chiare certe dinamiche, in cui entra anche la riserva frazionaria.
      Vediamo però di spiegarci stando molto terra terra:
      le banche raccolgono soldi
      le banche non prestano alle imprese
      le banche con i soldi raccolti perlopiù finanziano lo Stato (BTP BOT che poi cercano di sbolognare ai clienti)
      ergo
      togliere i miei soldi dalla banca Italiana e portarli in una straniera assomiglia a mettere il piede sul tubo dell’ossigeno di un malato terminale
      Non serve dare l’assalto al parlamento, basta fargli mancare l’aria.

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