In Anti & Politica, Libertarismo

DI CLAUDIO TANDIN

I Veneti si preparano ad andare in ferie con un’altra bella sorpresa marchiata tricolore: altri 5 centesimi di accise (più IVA) sui carburanti che vanno ad aggiungersi a tutte le altre che nel corso dei suoi 150 anni di storia lo stato italiano ha via via aggiunto per coprire le sue spese.

La Repubblica delle banane, arrivata ormai alla soglia dei 2.000 miliardi di euro di debito pubblico lotta ormai per la mera sopravvivenza, consapevole che la fine è vicina.

Com’è nella natura delle zecche, che pur di sopravvivere , non esitano ad ammazzare l’organismo del quale sono parassite, così la classe politica italiana ha inaugurato un’altra manovra che costringe a 90 gradi i contribuenti veneti.

E chi se ne frega se per molti dei nostri il combinato degli aumenti di tasse ed imposte (sulle assicurazioni, sulla benzina, sui depositi bancari, sulle prestazioni sanitarie etc) e dei tagli alla spesa sociale rappresenta veramente un bagno si sangue.

E naturalmente dei tanto annunciati tagli ai costi della politica non si è visto traccia.

Noi di Veneto Stato non ci stiamo e pazienza se, i politici veneti, collaborazionisti dello stato italiano, a cominciare dal governatore (?) italiano della regione Veneto continuano a inchinarsi alle loro segreterie per mantenere i propri privilegi.

Davanti a uno stato che si comporta da nemico dei suoi cittadini sudditi noi proponiamo l’unica alternativa, la piena indipendenza, da raggiungere pacificamente attraverso un referendum per la costituzione di uno Stato Veneto, senza accise e senza politici italiani. da mantenere.

Per questo ancora una volta Veneto Stato scende in piazza. L’iniziativa si terrà in tutte le città del Veneto, per protestare contro l’ennesima rapina made in ITALY.

Per Venezia L’appuntamento è per sabato mattina dalle ore 9.00 alle ore 12.00 presso la rotonda Romea a Marghera davanti all’hotel Holiday INN “ex motel AGIP”.

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Showing 6 comments
  • FABRIZIO DALLA VILLA

    6 centesimi al litro? la differenza è stata di almeno 30 centesimi. Qualcuno mi dovrebbe spiegare come sia possibile che un paese privo di sbocchi sul mare (l’Austria per l’appunto) abbia i prezzi dei carburanti più bassi di un paese con oltre 3000 km di coste ed un numero considerevole di porti dove far attraccare le navi. Quale ragione logica c’è dietro a ciò?

  • rredini

    Confermo. Il parassita, per sua natura, non sa fare altro… e a costo di darsi la zappa sui piedi, portando a morte l’organismo parassitato, continua imperterrito a fare il parassita. C’è da dire che, nella sua visione meschina e ristretta di parassita, confida di poter parassitare anche i prodotti della putrefazione seguita alla morte…
    In natura nulla si crea e nulla si distrugge, ma tutto si trasforma… E chi dice che l’esito della trasformazione non possa essere parassitato?
    No! l’unica soluzione è un buon antiparassitario, come potrebbe essere uno Stato veneto con una Costituzione antiparassitaria…

  • Leonardo Facco

    SONO DEI DELINQUENTI, DEI RAPINATORI SENZA ALCUNA GIUSTIFICAZIONE: CANAGLIE DI STATO!

  • Roberto F

    Vorrei ricordarre che in questo caso il parassita da mantenere è lo “spettacolo”…… sei centesimi al litro è una cifra enorme, spropositata, specialmente adesso che la cinta è sempre più stretta.

  • Fabrizio Dalla Villa

    tra una decina di giorni sarò in vacanza in Alto Adige e quindi, quando avrò bisogno di fare il pieno, andrò oltre confine, in Austria, dove la benzina costa mediamente 20 centesimi in meno, al litro. Alla faccia dei papponi nostrani!

    • Giorgio fFidenato

      prego precisare: non è alto adige, ma Sud Tirol. Lasciamo il fascistissimo nome dell’Alto Adige alla storia!!!!

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