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DI LEONARDO FACCO

Il giorno stesso della sua nomina a governatore della Banca d’Italia, una pletora di allocchi lo ha definito “un economista vero”. Ignazio Visco (il cui cognome rimane per il sottoscritto un tabù a prescindere) li ha subito accontentati e si è presentato per quello che è con queste parole: “Il paese, per uscire dalla crisi, come prima mossa dovrebbe aumentare il prelievo sugli immobili o l’iva”. Impeccabile.

Ecco comparire l’ennesimo profeta della “Patrimoniale”, una tassa che definire ingiusta, canaglia, ladronesca e incostituzionale è poco. Non credo di averlo mai nascosto questo mio genuino sentimento di odio nei confronti della gabella che tanto piace agli Amato, ai sindacalisti, ai collettivisti in genere.

Per questa ragione, all’Assemblea del Movimento Libertario verrà presentata una proposta concreta di “resistenza fiscale” all’ennesima tassa sugli immobili, sulle case. E non ho scritto anticostituzionale per caso, dato che proprio appellandoci alla “carta costituzionale” riteniamo si debba avviare la controversia contro questo Stato delinquenziale e cialtronesco.

Recita l’articolo 47: “La Repubblica incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme; disciplina, coordina e controlla l’esercizio del credito”. “Favorisce l’accesso del risparmio popolare alla proprietà dell’abitazione, alla proprietà diretta coltivatrice e al diretto e indiretto investimento azionario nei grandi complessi produttivi del Paese”.

Come è possibile favorire il risparmio spremendo i cittadini e, ancor di più, estorcendo loro i denari facendo leva sul bene più importante di cui essi sono proprietari?

E’ la crisi – che per noi non è casuale o dovuta alla profezia dei Maya – che ci impone di percorrere la strada di una “rivoluzione libertaria”, la rivolta dei “ceti produttivi”, dei “risparmiatori veri”. E la rivoluzione non si fa subendo come dei sudditi, o peggio ancora come degli schiavi.

Appuntamento, dunque, all’assemblea del Movimento Libertario, che si terrà il 13 novembre prossimo, a Padenghe sul Garda (Brescia).

Tra le adesioni degli ospiti confermati segnaliamo la presenza dei rappresentanti di “Veneto Stato”, “Unione Padana Lombardia”, “Insorgenza civile”, “Front Furlan” “Liberisti ticinesi”, “Piemonte Stato”, “Unione federalista”. Presenti anche le Associazioni “Usemlab” (Francesco Carbone), “Rischio calcolato” (Paolo Rebuffo), “Confcontribuenti (Elisa Serafini), “Tea-party” (Giacomo Zucco), “LibertariaNation”. (Siamo in attesa di altre adesioni, che comunicheremo a breve.

L’assemblea di Padenghe sarà aperta a tutti, e coinciderà con un momento fondamentale del percorso iniziato tre anni fa dal Movimento Libertario. Oltre alle battaglie in corso, altre strategie e collaborazioni, anche politiche, verranno proposte e dibattute. Lo sapete, non ci interessano le chiacchiere, noi prediligiamo l’azione. La libertà la vogliamo conquistare non a parole, perché è un nostro diritto.

Il programma della giornata è il seguente (salvo aggiornamenti):

1- Saluto dell’azionista Mauro Meneghini;

2- Relazione introduttiva e proposte politiche di Leonardo Facco;

3- COFFE BREAK;

4- Interventi degli ospiti invitati all’assemblea;

5- Proposta d’iniziativa contro la tassa patrimoniale;

6- Relazione INTERLIBERTARIANS 2012

7- PRANZO;

8- Riorganizzazione dei clan sul territorio, proposte sul nuovo costo delle tessere per associarsi

9- Nomina di un nuovo membro del Consiglio di Amministrazione

10- Dibattito e proposte con i presenti

11- Conclusioni

Il 2012 sarà un anno che segnerà lo spartiacque fra noi – individui liberi – e loro, i parassiti. Un anno nel quale il fallimento dello Stato interventista mostrerà tutti i suoi disvalori. A noi non interessa essere governati da una banda di briganti, italiani o europei che siano.

Stiamo vivendo un momento storico, ed è quando si concretizzano certe condizioni che la storia cambia e va cambiata. La crisi economica che stiamo attraversando sarà un’ulteriore opportunità per il Movimento Libertario e per le idee che incarna.

L’inizio dell’assemblea è alle 9.30 (senza quarti d’ora accademici se possibile) del 13 novembre prossimo, presso il West Garda Hotel Via Prais, n. 32 a Padenghe sul Garda (Bs).(Tel.: 0309907161- Fax: 0309907265)

www.westgardahotel.com; email: [email protected]

Per chi volesse pernottare nell’hotel saranno disponibili prezzi agevolati per i convegnisti

Per chi volesse passare il week end a Padenghe sarà disponibile un prezzo agevole (per due persone). Per informazioni: [email protected]

W il Movimento Libertario, IL RIGORE DELLE IDEE, LA FORZA DELLE AZIONI!

L’evento su Facebook: http://www.facebook.com/event.php?eid=191678627576781

 

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Showing 26 comments
  • lorenzo

    D’accordissimo con Gerardo! Brescia è off limits per 3 quarti degli Italiani; cercate di abbassare la Latitudine al Livello di CENTRO Italia. Grazie. Per il resto, tutto il sostegno morale possibile!! ciao.

  • Leonardo Facco

    Me lo auguro

  • Gerardo

    (Per Leonardo Facco)
    Spero che un’assemblea del genere si possa tenere un giorno anche a Roma. Questo è un modo di fare Politica con la P maiuscola. Cercare di liberare la gente dal conformismo imperante.

  • Fabio

    Solo chi non ha faticato a sufficienza per creare il proprio patrimonio oggi paga volentieri una patrimoniale… Ricordo che in base alle necessità la patrimoniale sui redditi “alti”, sarà estesa a fasce di reddito “normali” (vedi Grecia, dove la patrimoniale sugli immobili è stata inclusa nella bolletta della luce…)
    Inoltre sarebbe come fare il pieno di benzina in un serbatoio bucato, inutile se non si ripara la falla e di falle il “serbatoio Italia” ne ha molte purtroppo… Una domanda sul meeting di Padenghe, è necessaria l’iscrizione o l’ingresso è libero, è sufficiente presentarsi??

    • leonardofaccoeditore

      SOTTOSCRIVO FABIO!

  • GALGANO PALAFERRI

    con la presente, in qualità di coordinatore nazionale upl, aderiamo alll’assemblea di palenghe del movimento libertario”

  • Albert Nextein

    Patrimonio immobiliare,mobiliare,artistico,etc.
    Se un patrimonio mi appartiene,o me lo sono guadagnato subendo il taglieggiamento fiscale,o l’ho ereditato subendo il deceduto lui già il taglieggiamento fiscale e io con la successione.
    Oppure me l’hanno regalato,o l’ho vinto,ma sempre pagando le tasse per la donazione e per le vincite sulle lotterie.
    Una qualsiasi tassa patrimoniale va ad aggiungersi a altre tasse precedenti pagate per la formazione del patrimonio.
    In sostanza è un balzello espropriativo puro.
    Il furto più furto tra i furti fiscali.
    Il buonsenso della gente comune ha proprio questa sensazione,un furto.
    Direi anche che è un’imposta che va contro quella che è la tutela costituzionale del risparmio in ogni sua forma.
    Ma forte è l’invidia sociale alimentata ad arte dai partiti ladri pro domo loro.
    E’ sbagliata la costituzione,che va demolita e rifatta.

    • Borderline Keroro

      Le tue parole dovrebbeo essere incise sulla roccia ad imperitura memoria.

  • Gerardo

    La patrimoniale, su attività finanziarie e/o beni reali, sarebbe una manna dal cielo soltanto per banche e assicurazioni dato che i loro portafogli sono colmi di debito pubblico dello Stato.

  • Alessio

    Prima di sproloquiare sulla Patrimoniale, almeno studiatevi cos’è.
    Altrimenti poi fate la figura della Gelmini, ma come vedo il livello più o meno è quello.

    • Leonardo Facco

      Cazzo, ci manca un genio che venga a spiegarci le cose. Vieni anche tu a Padenghe, ti aspettiamo.

      • Alessio

        Verrei volentieri se non fossi impegnato col lavoro. Per fortuna ho una professione da portare avanti con una famiglia da mantenere.
        La patrimoniale è ovvio che non vada giù a chi lavora 9/10 ore al giorno e paga regolarmente le tasse. Però di piccole e medie imprese e di piccoli e medi artigiani/professionisti evasori, ce ne sono stati a quintalate in italia negli ultimi trent’anni. Non a caso, nonostante l’economia non cresca da oltre dieci anni e lo Stato sia fallito, l’italiano medio ha ancora un pò di grano in tasca per fare una vita da cittadino di prima fascia (e questo vale anche per il sud). In italia ce lo siamo scordato cosa vuol dire realmente essere poveri (ma presto potrebbe ritornarci la memoria).
        La mia scelta non è quella di far contribuire solo loro però, ma anche quella di mandare a casa (o in galera, a seconda dei casi) quanto prima questa classe dirigente per tagliare tutto il superfluo della spesa pubblica e bloccare e perseguire le evasioni legalizzate che nascono da loro, passano per i loro amici imprenditori e banchieri per finire con l’ultimo parassita statale reggimoccolo.
        Ma nell’immediato, visto il regime in cui ci troviamo e il drammatico stato delle cose, le alternative sembrano solo tre: o s’imbracciano le armi e ci si libera dal nemico di turno in una sanguinosa guerra civile aggravata dal fallimento statale, o si dichiara a gran voce al resto dell’eurozona il default pubblico dell’italia, si monetizza il debito, di fatto cancellandolo con un click e tornando alla lira, ma con tutte le conseguenze nefaste che ciò comporterebbe per la nostra moneta di conto e quindi per il nostro tenore di vita (che si abbasserebbe drammaticamente, per almeno dieci o quindici anni) o si accettano le severe misure imposte da chi c’ha consentito di entrare nell’euro e non fallire già dieci anni fa e si cerca di non penalizzare ulteriormente le fasce veramente più deboli (tipo anziani, disabili, operai e impiegati con famiglie monoreddito, etc.) attraverso il contributo di tutti mediante una articolata e ben calibrata patrimoniale (fatta non necessariamente da un governo tecnico), affinchè il debito sia drasticamente abbattuto e i nostri titoli di Stato in scadenza siano sottoscritti dai compratori a tassi molto più bassi e si possa rimanere agganciati al treno dell’europa in attesa della ripresa dell’economia mondiale (sperando di riuscire a ricomporre un minimo senso dello Stato e della legalità negli animi e nelle azioni degli italiani e sperando che siano riscritte quanto prima le regole di un capitalismo che così com’è stato fin’ora porta solo all’autodistruzione e in breve tempo).

        • Borderline Keroro

          Posso anche essere d’accordo, ma c’è un ma.
          Ogni qualvolta lo Stato italiano si è trovato ad avere soldi extra, ha visto bene di spenderli in cazzate.
          Quindi le cose che hai descritto succederanno più o meno tutte.
          Faremo il default, e ci sarà probabilmente una guerra civile, ma non prima di essere espoliati di tutto.
          Il 13 novembre a Padenghe è domenica, forse anche dalle tue parti è domenica e potresti magari prenderti un break, ma se sei così pieno di lavoro… buon per te!
          Tu dai per scontato che noi siamo un branco di evasori fiscali, spiegami cosa cazzo gliene frega ad un evasore se aumentano le tasse. Agli altri, visto che è evasore.
          Essendo vegetariano, sai che cazzo gliene frega se aumentano il costo della carne!
          Stai cadendo nel tranello di chi cerca di allontanare da sè la colpa per lo stato in cui versa il Paese, additando al popolino il capro espiatorio di turno, l’untore che ha appestato l’economia.
          E vorrai mica che politici, elite e banchieri confessino candidamente la verità, vero?
          Abituati come sono a mentire, non ne sarebbero capaci nemmeno in punto di morte.

  • Alessio

    Chi non ha un cazzo non ha niente da temere con una eventuale Patrimoniale mirata sui patrimoni di una certa taglia. Chi come voi invece, dice a priori che “la proprietà è un diritto naturale e le tasse sono un furto”, magari qualche problemino ce l’ha.
    Buona fortuna !

    • Borderline Keroro

      E ce l’ho sì il problema.
      Si chiama “appartamento in cui abito”, e temo che me lo vogliano portar via per indurmi ad essere solidale verso qualche parlamentare o confindustriale non abbiente.
      Ho il timore che il mio patrimonio, ho solo la casa peraltro molto modesta, rientri per decreto nell’ambito della ricchezza più sfrenata.
      Sono sicuro che il governo si vedrà costretto a chiedere ulteriori sacrifici ai cittadini, come ne avessimo fatti pochi.
      Ovvio che non si può pretendere lo stesso da lorsignori.
      Ti ringrazio per gli auguri e ricambio di cuore, ne avrai bisogno.

  • Caber

    ah, ok perfetto, questo non scoraggerà le potenziali leve che volevo portare :-)

    grazie!

    • leonardofaccoeditore

      GRAZIE A TE!

  • Caber

    Quanto costa la partecipazione?

    • Leonardo Facco

      Non costa nulla, l’assemblea è aperta

  • Albert Nextein

    io penso che di quelli che parlano nessuno abbia chiara la reale situazione.
    Mi sà che ognuno spara numeri in libertà.
    Ma qualcuno che davvero rappresenti il quadro,tutto,ancora non c’è stato.
    Ci raccontano qualcosa a pezzi,senza collegamenti organici che aiutino a definire la totalità.
    Posso capire che un bilancio statale sia complesso,e mi chiedo ma chi davvero tra tutti questi soloni-ladri lo conosca.
    La volgarizzazione del bilancio statale esiste da qualche parte?
    Naturalmente tale bilancio potrebbe esser falsificato,addomesticato , in parte o del tutto.
    La stampa potrebbe preparare dei quadri semplici per far capire alla gente la ratio e la sostanza di tali numeri.
    La gente non sa.
    Se la gente fosse più e meglio informata le rivolte sarebbero già scoppiate ovunque.

  • Comodo “godersi” lo STATO se a mantenerglielo sono gli altri.

  • zenzero

    Sono con voi

  • Borderline Keroro

    Il paese, per uscire dalla crisi, come prima mossa dovrebbe strangolare gli stronzi.

  • Leonardo Facco

    ECCONE UN ALTRO…
    MILANO (MF-DJ)–“Per conseguire l’obiettivo dell’azzeramento del deficit occorreranno tra il 2012 e il 2014 circa 100 mld di tasse e imposte aggiuntive e circa 40 mld di minori spese”.

    Lo ha affermato il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, durante il suo intervento in occasione degli Stati Generali 2011.

  • bloodycat

    Provate a immaginare il mio stato d’animo quando ho letto sul giornale qualcosa come “a sorpresa nominato Governatore della Banca d’Italia VISCO”…. ;) Tuttavia, l’apprendere che si trattava del caro Ignazio non mi ha proprio risollevato il morale. Anzi.

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