In Anti & Politica, Economia

DI ARTURO DOILO

Provate ad appiccicare in una bacheca universitaria un volantino con sopra scritto “Le tasse sono un furto e non pagarle è legittima difesa”. Qualche secondo dopo, il volantino sparirà, perché i “katanga” non sono mai spariti dagli atenei.

Al contrario, un papello che non verrà mai stracciato è quello che vedete nella fotografia, che casualmente ho visto affisso alla Bicocca di Milano: “Corso di marxismo”. Lo hanno tenuto il 19 ottobre scorso.

Ciumbia, ho pensato, chissà cosa avranno insegnato?

Ci ho ragionato sopra ed ho immaginato il corso in due lezioni:

Parte prima: CHI ERA MARX? Avranno spiegato che Marx, ebreo, era un soggetto afflitto dal pessimismo, affascinato dalla corruzione e la cui visione apocalittica non poteva che avere conseguenze devastanti. A ciò, ci avranno aggiunto che era un padre ignobile, influenzato dall’alcool e capace addirittura di non riconoscere il figlio avuto dall’amante e tenuto nascosto per lungo tempo alla moglie. Mi auguro abbiano anche ricordato che Marx era un puzzone, si lavava poco e trattava “Jenny” (la sposa) come fosse un animale. Per concludere era un pizzico antisemita e in tutta la sua vita non mise mai piede in uno stabilimento.

Parte Seconda: IL PENSIERO E LE OPERE DI MARX. Presumo abbiano chiarito che ha vissuto tutta la vita grazie ai soldi del ricchissimo Engels. Dopodiché, parlando de “il Capitale” avran detto che non è altro che una serie di saggi cuciti insieme senza vera e propria coesione formale. I docenti del corso, inoltre, si saranno presi la briga di spiegare che Marx era una specie di falsario, che falsificò deliberatamente il pensiero di autori come Gladstone e Smith pur di affermare le sue “verità”. Insomma, Marx non è mai stato attendibile. Una cosa è passata alla storia del pensiero di Marx: non ha mai capito e compreso cosa fosse il capitalismo. A Marx non interessava trovare la verità, ma proclamarla. In conclusione, Marx è stato un accademico fallito, un professore mancato, amareggiato e rancoroso: il comunista perfetto.

Per ulteriori informazioni sul padre del socialismo reale chiedete allo storico Paul Johnson.

Non pretendiamo che abbiano raccontato agli studenti le meraviglie delle idee marxiste applicate nel corso del Novecento.

Domandone finale: ci sarà secondo voi una ragione per cui le università italiane sono tra le peggiori del mondo occidentale?

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Showing 9 comments
  • apemaya

    Se vai avanti così diventerai un rancoroso e fallito come Marx, ma senza la sua grandezza e le sue opere.

  • Turbadent

    cos’e’ una sottile ironia sui professori universitari e un ripetitivo succedersi di luoghi comuni sul padre del socialismo scientifico?

    • leonardofaccoeditore

      PADRE DEL SOCIALISMO SCIENTIFICO E’ MERAVIGLIOSO. PECCATO CHE MISES LO ABBIA DEMOLITO NEGLI ANNI VENTI DEL VENTESIMO SECOLO

      • Brillat-Savarin

        non vorrei essere l’anima di Marx: chissà che reincarnazioni si sta sbobbando ora…

  • Sebastian

    Notiziona a proposito di comunismo: A Cuba adesso ha aperto il libero mercato delle case!
    Mentre su Quattroruote leggevo che anche le automobili sono state liberalizzate. Addio quindi a quei catorci che circolano per le strade.

    Insomma Cuba, seppur a rilento, sta andando verso il liberismo, e qui in Italia nelle università si insegna tutt’altro.

    • bloodycat

      In Italia si insegna a rabbrividire dinnanzi a termini come “liberismo”, “liberalismo”, “libero mercato”, “capitalismo”…mentre il “socialismo”, chissà perché, è diventato la dottrina che difende i diritti di tutti e il “comunismo” la sua compiuta evoluzione scientifica, e mentre pare che lo Stato sia assorto a garante del benessere dei più deboli e gli evasori fiscali siano divenuti parassiti della società. Fra poco credo che scapperemo noi a Cuba! ;)

    • Borderline Keroro

      Wow, a Cuba hanno aperto alla libera proprietà! Chissà quanti cubani potranno adesso comprarsi casetta, con tutti i soldi che hanno potuto mettere da parte in questi anni in cui Castro ha pensato al bene di tutti.
      Più o meno quello che accadrà in Italia fra una ventina d’anni, resteremo inmutande o peggio.
      Insomma, crnuti e mazziati.
      Sulle strade della flaca i vecchi catorci saranno sostituiti da nuovi catorci.
      Saranno anni duri per quella povera gente, costretta a tutto per sopravvivere da un regime di stronzi.
      Insomma, il regime comunista finalmente cede perché malato terminale quanto e più di Fidel, e Gianni Minà verserà una lacrima.
      E’ finita anche l’era del sistema sanitario migliore del mondo. Cioè quello cubano! Incredibile eh? Già, ma qualche utile idiota ha visto bene di divulgare tale cazzata astronomica di Moore anche in Italia, come ben spiegato qui
      http://www.kultunderground.org/articoli.asp?art=734

      Niente da fare, quando arriva il comunismo, distrugge tuto quello che trova. E quando se ne va non cresce neanche più l’erba.

  • Gian Piero de Bellis

    Una visione un po’ semplicistica di Marx. Peccato perché la ricerca scientifica in ambito sociale non avanza proprio sulla base di queste semplificazioni che vengono regolarmente operate non solo da presunti marxisti ma anche da anti-marxisti che di Marx hanno letto poco o nulla. Un po’ come quelli che criticano Adam Smith senza avere letto le sue opere maggiori. Una occasione perduta.

    • leonardofaccoeditore

      Non concordo per nulla, il libro di Paul Jhonson è assai più esaustivo e MARX e’ indifendibile ed inqualificabile.

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