In Anti & Politica, Economia

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

DI ELISA SERAFINI*

Il movimento Tea Party Italia, che si batte contro l’eccessivo carico fiscale del nostro paese, si dichiara sconcertato e preoccupato da quella che definisce una manovra ingiusta, incompleta e dagli effetti recessivi. “La manovra è un concentrato della solita politica irresponsabile e vessatrice – dichiara il portavoce nazionale Giacomo Zucco – e lo dimostrano l’aumento folle della tassazione sugli immobili (prima casa inclusa), l’aumento delle addizionali regionali, l’ennesimo aumento delle accise sul carburante, la preparazione per un ulteriore aumento dell’IVA e l’aumento della tassazione sugli strumenti di risparmio e investimento”.

“Si potrebbe pensare che questo sia il prezzo politico imposto dal governo Monti per riforme risolutive dell’emergenza-debito in cui ci troviamo ma non è così: lo stock di debito non viene ridotto, la crescita non viene incentivata. Più che una manovra Salva-Italia la definiremmo una manovra Rovina-Italia.”

Tea Party Italia crede che in tempi di crisi si debbano applicare misure che tendano ad alleggerire il peso dello stato nella vita delle persone non ad aumentarlo. La strada per la crescita è diminuire una spesa pubblica insostenibile ed alleggerire il peso delle tasse, non il contrario. Al fine di evitare la recessione sarebbe doveroso lasciare più soldi nelle tasche dei cittadini, non svuotarle come si accinge a fare Monti.

Quello che propone questo governo tecnico va nella direzione opposta alla crescita, portando soltanto ulteriori nuove tasse, in un sistema già ampiamente vessato come quello italiano, e conseguente miseria. Conclude Giacomo Zucco: “Chi non avrà vergogna di votare questa manovra si assumerà la responsabilità davanti a tutti i cittadini di portare l’Italia alla recessione”.

* Movimento Tea-Party

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Showing 13 comments
  • rik

    Leo,cosa ne dici se in un angolo del mio corridoio ci ricavo un piccola cappella per il culto?Potrei usare le motivazioni della chiesa ed evitare l’ici o l’imu.

  • Robespierro

    …son d’accordo con i signori del thè, ma… “ridurre la spese” è una bella frase che poi muore lì… bisogna essere molto chiari: se si vuole uscire dalla m… bisogna licenziare “tot” statali che possono essere mezzo milione, o più… privatizzare tutte le aziende municipalizzate, statalizzate, regionalizzate, provincializzate, false spa a capitale interamente pubblico etc… parallelamente semplificare e deregolamentare il più possibile, (non le banche) alzare la soglia di chi non deve pagare le tasse, già tanto che uno non gravi sulla società, a molte decine di migliaia di euro l’anno. Insomma ci vuole una cura da cavallo, in certe regioni d’italia, la sicilia tanto per cambiare, quasi tutta la popolazione lavora per il pubblico, sicuramente in quelle regioni capiterà il putiferio, come accadde in calabria, tanto per cambiare, quando il berlusca si ricordò di avere un paio di acini d’uva passa nello scroto e provò a non finanziare le ventimila guardie forestali, scoppiò un casino ed i due acini d’uva passa scomparvero per sempre. Dunque, bene, affermare di tagliare le spese, ma bisogna anche spiegare che vuol dire: licenziare degli statali.

  • Fabrizio Dalla Villa

    Sarà anche un governo tecnico, questo. Tuttavia non dimentichiamoci che ha avuto la fiducia della quasi totalità delle forze politiche presenti in parlamento. E’ interessante notare come gli scontenti non siano tutti concordi sulle motivazioni di tale scontentezza. A sinistra si invoca la patrimoniale, a destra il taglio della spesa pubblica, anche a scapito dei servizi… insomma, mi sa che questo governo ha fatto centro, dal momento che è matematicamente impossibile andare in più direzioni contemporaneamente. Io avrei preferito che fosse, finalmente, introdotta la possibilità per ogni contribuente, di detrarre ogni spesa sostenuta e documentata, dal proprio reddito. Però mi dicono che siamo in emergenza. Evidentemente chi ci ha governato negli ultimi 50, 60 anni, ha fatto un gran magna-magna ed ora, se la coperta è quella, non si può pretendere di allungarla. Occorre tagliare soprattutto sui costi della politica, sui privilegi della casta: Però se Monti avesse agito in tal senso, sarebbe stato immediatamente sfiduciato. Non dimentichiamoci di questo particolare, piccolo e insignificante fin che si vuole… ma pur sempre un particolare!

    • Borderline Keroro

      E’ un governo tecnico caldamente consigliato da “amici degli amici”.
      E non ascoltare certi “consigli” può anche accorciare la vita.
      Vossia capisceee, aaaah?
      Baciamo le mani.

  • Dexter

    Un pareggio di bilancio con la crescita zero o sotto zero non serve a niente.
    Questi professoroni rispecchiano l’università italiana che sprofonda nel fondo delle classifiche internazionali.

    • Borderline Keroro

      E chissà come mai sprofonda nelle classifiche con cotanti geniacci.
      E’ più facile andare ad insegnare a Oxford che vincere una cattedra all’Università di Roccacannuccia, chissà come mai.
      E chissà come mai qui non funziona mai un cazzo.

  • ronpaulsupporter

    Abbiamo disperatamente bisogno di un Ron Paul qui in Italia, altro che storie!

  • rik

    se non sostituiamoi fatti alle parole ci ritroveremo sempre ad inveire ed abbaiare alla luna,muoviamoci.

  • Antonino Trunfio

    stamattina entro in un’azienda industriale mia cliente, varesotto, fondata nel 1925, alla quarta generazione.
    Azienda sana e con prodotti e patrimoni ancora idonei a sopravvivere nonostante Monti e gli altri farabutti che lo hanno preceduto e che lo seguiranno. Vi riporto qui una cosa, che è il sintomo di quello che sta accadendo e che è presagio di quello che sta per accadere.
    Il titolare, uomo anziano e moderato, mi ha detto davanti al distributore del caffè : qualche notte, entro qui, metto il tritolo e faccio saltare tutto per aria. E’ un vero schifo rimanere in questo paese, lavorare e produrre ricchezza.

    Io non ho aggiunto una parola.

  • In effetti, pur sforzandoni, io non riesco a capire come sia possibile “salvare l’Italia” sottraendo risorse a famiglie e imprese per versarle nel calderone pubblico con il solo fine di mettere in equilibrio (far coincidere entrate-uscite) i conti dello STATO. Non è difficile pareggiare le due voci, basta attingere dalle nostre tasche, finchè ce ne sarà !!! Ma questo porterà un vantaggio al sistema Italia o non contribuirà piuttosto al suo declino ed impoverimento ??? Non sarebbe stato più logico tagliare le spese piuttosto che aumentare le entrate ???
    Ho la sensazione di essere davanti a personaggi cresciuti e vissuti fuori da qualsiasi realtà normale oppure … così super-mentalmente-dotati che i loro atti e provvedimenti sfuggono alla comprensione di normali umani.
    Non penso vi sia da aspettare molti mesi per la prova del nove.

    • FrancescoPD

      ..infatti tutti questi professoroni, sembrano “mentalmente dissociati” dalla realtà.

      Se c’è da salvare qualcuno, salvo Passera, ministro dello sviluppo economico, il quale ha tolto l’Irap dal costo del lavoro (prima faceva base imponibile..) era un vero insulto ai principi contabili elementari, ricordo IRAP tassa introdotta da Visco becero statalista comunista del governo Prodi.
      Qui vedi la differenza tra i professoroni di aria fritta e l’uomo che fino a 3 giorni fa lavorava in banca e aveva il contatto con la realtà.

      Purtroppo secondo me questo resterà un lampo in un cielo tetro e minaccioso.

    • Borderline Keroro

      Secondo me la prova del nove sarà a giorni.

  • Riccardo

    Ma davvero qualcuno credeva che Monti potesse fare qualcosa di diverso da quello che ha fatto! Ma suvvia! Siamo seri! Monti è stato messo li per fare quello che i partiti non volevano fare per non perdere consensi. Per fare uscire una economia dalla crisi c’è un solo modo:ridurre drasticamente la pressione fiscale, incentivando i consumi e liberalizzando l’economia. Ma per fare questo occorrerebbe fare una sorta di rivoluzione economica. E chi li sente poi i sindacati? E i vari sostenitori dell’assistenzialismo di Stato? Nessuno avrebbe il coraggio di rifare l’Italia daccapo…ergo…si mette una toppa. Ben sapendo che la toppa ha solo la funzione di prolungare l’agonia. Monti lo sa bene quello che andrebbe fatto. Ha solo un limite: non può farlo.

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