In Anti & Politica, Economia, Libertarismo

DI REDAZIONE*

Devo scusarmi. Ieri ho postato: “Ecco perché non ti do lavoro”. Sono stato molto rude. E’ stata una cosa oltremodo scortese. Come se non fosse abbastanza, ho pure sbraitato che “non assumerei una donna”. Avrei dovuto controllare il mio linguaggio. Chiedo sinceramente scusa. A volte posso davvero sembrare anti-sociale. Per favore datemi la possibilità di spiegarmi. I miei comportamenti anti-sociali derivano da un grosso trauma avuto da bambino che mi ha tormentato durante tutta l’adolescenza e può ancora influenzare la mia tempra. Ma voglio cambiare. In realtà sono già cambiato. Vi darò lavoro. Questa è una proposta di lavoro, ho anche preparato un contratto. Non preoccupatevi, è molto conveniente e anche politicamente corretto.

Nel mio precedente e incendiario post ho condiviso il mio personale pensiero sul motivo per cui non voglio vendere il mio appartamento, far partire una nuova compagnia e dare lavori ben pagati (secondo gli standards ungheresi) a una dozzina di persone. Ho provato ad essere socialmente responsabile, ma evidentemente non mi sono sforzato abbastanza.

Quando originariamente postai quell’articolo in Ungheria, mi colpì molto quante fossero le persone interessate al mio personalissimo problema. Ho pensato, perché tutte queste offese? Voglio dire, ci sono così tante altre offerte di lavoro. Perché sono così arrabbiati con me per non dar loro un lavoro? Ora che ho tradotto l’articolo in inglese, mi è chiaro un altro fatto ancor più sbalorditivo. Che io dia o meno lavoro non interessa solo a milioni di ungheresi, ma a milioni di persone da tutto il pianeta Terra. E’ diventato il post #1 su Hacker News.

Ha provocato molti pensieri negli Stati Uniti, in Polonia, Romania, Slovacchia, Slovenia, Serbia, Croazia, Canada, Gran Bretagna, Belgio, Australia, India, Germania, Portogallo, Repubblica Ceca, Finlandia, Grecia, Moldavia, Francia, Olanda, Italia, Austria, Spagna, Svezia, Singapore, Nuova Zelanda, Svizzera, Norvegia, Giappone, Brasile, Lituania, Irlanda, Bosnia, Israele, Russia, Danimarca, Indonesia, Emirati Arabi, Turchia, Cina, Estonia, Bulgaria, Lituania, Hong Kong, Malesia, Argentina, Sud Corea, Messico e più di altri 50 paesi. In un giorno.

Dei miei primi 50000 lettori, a 48000 non è piaciuto ciò che ho scritto.

Farei meglio ad essere molto social. E’ un terribile destino quello di turbare a tal modo persone di ogni dove. Innanzitutto vi prego lasciatemi esprimere quanto sia pentito. Non avevo alcuna intenzione di offendere nessuno, specialmente le donne. Non intendevo sembrare sessista, sono decisamente amante delle donne. E neanche discrimino contro gli uomini, ma per piacere non prendetela male. Voglio bene a tutti, inclusi i più anziani. Avete cambiato il mio modo di vedere le cose, ora sono una persona migliore, vogliosa di creare una dozzina di posti di lavoro. Ho già preparato il seguente semplice contratto.

L’Ungheria, ancora riconosciuta come “Europa” conferma di voler concludere questo contratto con Jakab, anche conosciuto come “Andor”, l’8 Gennaio 2012. Questo accordo è basato sulle seguenti clausole:

Il contratto stabilisce una partnership tra l’Europa e Andor.

La partnership verrà denominata “WWW Partnership” e avrà come obiettivo l’assunzione da parte di Andor di almeno 13 – tredici – persone in Europa, il che è una vittoria per gli assunti, una vittoria per Andor e anche una vittoria per l’Europa. La WWW Partnership è a beneficio di tutte le parti.

Inoltre, Andor accetta di:

Restare in Ungheria e far partire un nuovo business.

Assumere 13 persone in modo legale al 100%.

Di pagare un salario netto mensile minimo di €760.

Pagare il costo totale di assunzione di €1086 ogni mese senza alcuna lamentela.

Inoltre l’Europa accetta di:

Tassare non più del 30% gli stipendi.

Porre la corporate tax a non più del 10%.

Porre l’IVA non superiore al 15%.

Punire la corruzione invece di Andor.

Questo contratto è soggetto alle leggi e regole del sano buon senso.

Cara Europa,

Questa è una buona proposta d’affari vecchio stile. Ti prego di considerare i miei calcoli. Ora che non lavoro, porto solo €300 alle tue casse. Noccioline. Ciò non è bello né per te né per me. Come puoi vedere, non è bello neanche secondo milioni di persone, che non hanno un lavoro e sono molto arrabbiate con te, e anche con me, perché non gliene do uno. Se mi fa il favore di firmare il contratto qui sopra, io diminuirò il numero di elettori scontenti di 13. E qui viene la parte migliore. Porterò alle tue casse €7840 ogni singolo mese senza lamentarmi. Ho inviato questa gentile proposta allo Stato Ungherese il 6 Agosto 2011, ma sfortunatamente non ho ancora ricevuto risposta. Quella proposta originalmente contiene anche calcoli dettagliati. Quindi per piacere decidi se preferisci che io non apra l’impresa e continui a pagarti miseri 300€, o riceverne 7840€ ogni mese.

Per favore scegli di ricevere di più, invece che di meno. La cifra più alta rappresenta soldi veri, con cui potrai finanziare molti servizi sociali, e ogni altra cosa tu solitamente fai con le tue entrate. Non te lo chiederò. Penso realmente che questo accordo sarebbe uno scenario più che vittorioso per tutti noi. Aspetto tue notizie. Puoi trovarmi sulla mia pagina Facebook, o scrivere un’email a [email protected].

Signore e signori, so che non siamo ancora pari. Ho ferito i vostri sentimenti. Potete vedere che sto tentando in ogni modo di farmi perdonare per tutto il dolore che ho causato con il mio blogpost. Ma penso che siamo tutti persone, e il denaro non è la cosa più importante. Permettetemi di spiegare perché sono stato così rude nel mio post precedente. Il trauma che ho menzionato prima è quello di essere nato in un paese comunista, da una donna. Lo so, il comunismo non vi suona poi così male quando nazionalizza i film di Hollywood usando torrent. Lo so, è anche molto figo essere un pirata, e affermare che la proprietà è un furto, che tutto dovrebbe essere gratuito, che il denaro è il diavolo e che le imprese schiavizzano le persone. Sì, sono cose che va di moda dire oggigiorno, ma vi prego di credermi, vivere in un paese dove il comunismo è vera realtà fa schifo (“sucks ass” in originale, ndR).

Lo so, anche il “social” può essere cool. Hey, uso anche io Facebook. Ma vivere in un socialismo sfinito è molto frustrante. Ti rende molto antisociale. Posso assicurarvelo, perché ho trascorso tutta la mia adolescenza nel cuore del socialismo. Se foste stati al mio posto, avresti davvero, davvero odiato sentire la parola, sociale.

Tutto è iniziato da persone, che sostenevano che tutti dovrebbero essere uguali. Il ricco non dovrebbe aver più soldi del povero. Il povero ne aveva più bisogno. L’idea di uguaglianza, che tutti si meritano una vita migliore, era molto popolare.

Per farla breve, sbatterono i miei nonni fuori dalla loro villa, e ci misero dentro delle persone povere. Pensavano che i miei nonni non avessero bisogno neanche della loro terra e della loro macchina, che fosse ingiusto che loro avessero così tanto, quando altri avevano così poco. Ritenevano ingiusto che gli avidi capitalisti schiavizzassero i poveri, specialmente, perché molte di queste persone povere non avevano neanche un lavoro, ed erano affamati, mentre altri vivevano in ville sfarzose, mangiavano molto bene e avevano pure dei gioielli. Ciò infastidiva moltissime persone. Senza lavoro, le persone sono affamate, e ciò le rende molto molto molto arrabbiate con coloro che hanno più di quanto basta per mangiare.

Nuove voci divennero estremamente trendy in politica. Arrivrò la Seconda Guerra Mondiale e poco dopo mi trovai nato in Ungheria, un paese molto socialista. In verità, tutti avevano un lavoro! Infatti era un crimine non avere un lavoro. Chi non aveva lavoro era chiamato “közveszélyes munkakerülő”, che significa pericoloso vagabondo. Ma era estremamente raro, un pò di poeti, qualche intellettuale, ma la maggior parte delle persone era occupata. Era obbligatorio essere molto molto molto sociali. Tutti dovevano essere tuoi amico, dovevi dire “elvtárs” all’altro, cioè compagno. Essere antisociale allora era molto meno tollerato di adesso. Molti sono irritati perché sono tanto socialmente irresponsabile da non dare lavoro a delle persone, se non voglio. Ma era del tutto illegale qui vent’anni fa essere antisociale. Cos’ illegale, che c’era un solo partito, quello socialista. Il MSZMP. Il Partito dei Lavoratori Socialisti Ungheresi. Un grande partito, e tutti avevano un lavoro. Nessuno aveva bisogno di far l’elemosina per un lavoro.

Il socialismo proteggeva i lavoratori. Non avevo il dilemma se far partire o meno un nuovo business. Aprire una propria azienda e fare tanto profitto quanto desideravi non era un’opzione. Era illegale. Il MSZMP incarcerava quei pezzenti che volevano danneggiare la classe lavoratrice provando a fare profitti per se stessi. Tutti erano uguali. uguali nel senso, che tutti avevano da mangiare. Fondamentalmente pane, burro e latte. Uova. Erano economiche e disponibili. La domenica carne di maiale con patate. Avevamo anche un canale TV, chiamato Hungarian Television. C’erano programmi televisivi, tranne il Lunedì. Ma negli altri giorni la TV ci insegnava quanto fosse bello il socialismo, e che un giorno avremmo raggiunto il comunismo, quando i soldi non sarebbero più serviti per nulla, perché tutti potevano avere tutto ciò di cui avevano bisogno.

Prima di Natale, il MSZMP solitamente importava banane e arance dai paesi capitalisti per renderci ancora più felici. Sfortunatamente dopo 40 anni non avevamo ancora raggiunto il comunismo, quindi non potevano importare abbastanza banane da soddisfare i bisogni di tutti gli ungheresi. No, non c’erano abbastanza banane, per cui nei negozi le nascondevano dietro le casse. Ma se conoscevi una persona molto importante, per esempio un ufficiale del partito, che era importante perché proteggeva i lavoratori e il socialismo dalla minaccia capitalista, potevi chiedere qualche banana. E allora dicevano alla commessa del negozio di riservare un chilo di banane per te. Ma dovevi comprarle con discrezione, perché gli altri avrebbero potuto arrabbiarsi molto con te. Perché loro non avevano neanche una banana mentre tu ne avevi un chilo? C’erano voci, non so se vere o false, che durante il socialismo, i leader del partito socialista potevano comprare tante banane quante volevano.

Alle superiori, circa vent’anni fa, mi insegnavano che il capitalismo fosse brutto e il socialismo molto bello. Dicevano che il capitalismo fosse brutto, perché le avide aziende capitaliste, come Coca-Cola, schiavizzavano la classe lavoratrice, e mettevano pure qualche tipo di droga, cocaina o altro, in quel drink dal colore pericoloso.

E quei poveri giovani che ascoltavano della musica orribile e ballavano nella loro cieca passione per quella porcheria capitalista! Mi insegnavano, che nel socialismo potevo avere tutto quello di cui avevo bisogno, non c’erano disoccupati, e che il socialismo proteggeva i lavoratori dagli avidi capitalisti che avrebbero tanto voluto schiavizzarle. E infatti, se avevi bisogno, per esempio di un telefono, potevi dire allo stato che ne avresti gradito uno, e loro allora scrivevano il tuo nome in una lista d’attesa. Dopo 10-15 anni, se erano d’accordo che ne necessitavi, portavano un telefono a casa tua, ed era molto economico, a meno che ovviamente tu non volessi chiamare fuori dell’Ungheria, che era impossibile.

Cos’altro posso dire. Il pane costava veramente, ma veramente poco. Talmente poco, che molto Ungheresi che ora sono affamati, hanno le lacrime agli occhi se ripensano a quanto costava poco il pane durante il socialismo. Ne potevano mangiare uno o due chili senza problemi. La carne era più costosa e a volte fresca, ma non molto spesso. Quindi il socialismo aveva anche i suoi pro. Ma in generale, ero molto molto depresso, invidiavo fortemente gli occidentali per il loro stile di vita capitalistico.

Una volta mi fu permesso di andare a Vienna, Austria. La nostra moneta era il fiorino, che non era convertibile in valute occidentali. Ma il partito socialista era buono e ci dava delle monete occidentali ogni anno se ne avevamo bisogno. Così potevo comprarmi qualche scellino, penso del valore attuale di 20-30 euro, e avevo pure un passaporto e mi lasciarono sedere su un bus a vedere con i miei occhi quel corrotto mondo occidentale. Piangevo letteralmente.

Quando tornai indietro ero molto, molto, molto depresso. In particolare, perché a scuola dovevo dire agli insegnanti la lezione come me la avevano insegnata.

Altrimenti non solo mi avrebbero cacciato dalla scuola, ma non mi avrebbero mai fatto entrare in un’università, o ancor peggio, avrebbero potuto imprigionarmi o colpire la mia famiglia. Ma ancora, il pane era a buon prezzo finché non poté più esserlo, e l’Unione Sovietica collassò e noi entrammo a far parte dell’Unione Europea.

Il socialismo si basa sulla sopravvivenza del più corrotto, invece che del più adatto.

Fondato sull’ideologia della protezione. Protegge i deboli in un modo molto simile a quello con cui la mafia “protegge” i deboli. I socialisti creano un enorme pasticcio, specialmente quando sono nazional socialisti. Come quei ragazzi muscolosi nei film gangster, di solito rasati, braccia spesse, collo solido e piuttosto volgari. Ti fanno sentire a disagio, bisognoso di protezione. E allora – per una “equa” parte dei tuoi soldi – offrono il loro servizio di protezione. Garantiscono la tua buona salute. Ovviamente, rifiutarsi non è un’opzione. Ti proteggono comunque, è obbligatorio. Il socialismo rende più e più persone soggetti alla necessità di protezione. E’ una spirale verso il basso. Sempre più persone hanno bisogno di essere protette sempre di più, per cui devono essere imposte sempre più tasse, altrimenti il socialismo ovviamente non potrebbe rispettare la sua promessa di proteggere tutti i bisognosi.

Preferisco il capitalismo.

Scusatemi, ma è ancora così. Penso che abbia più senso, e credo che questo schema di “protezione” sia una truffa. Un imbroglio, un inganno, una frode, un bidone. Un raggiro. Infatti, non c’è alcun bisogno di avere tutte queste tasse. nessuno ne ha bisogno! Né i datori di lavoro, né i dipendenti. E’ una stupidaggine essere contenti più tasse ci sono, in particolare quando ad essere tassati sono gli altri, come le banche, le multinazionali o chiunque altro tranne te. In realtà nessuno ha bisogno di essere protetto da questo estremismo socialista. So che posso sembrare aspro, ma sono convinto che sia vero. Molte meno tasse sarebbero perfettamente sufficienti senza le truffe che, quelle sì, danneggiano coloro cui viene promessa protezione. Gli estremisti socialisti sono come elefanti in un negozio di porcellane. Noi datori di lavoro potremmo benissimo tirar avanti con i nostri amici dipendenti come amici, se quei trolls non ci dipingessero come nemici. Potremmo fare grandi progressi, se non proteggessero nessuno.

Ma come potrebbero le persone bisognose stare meglio senza tasse sui ricchi?

Molto semplice. Potremmo essere d’accordo sul fatto che assumere donne incinte, donne di ritorno dalla maternità, o donne in generale, giovani, malati, anziani, disabili – chiunque ha bisogno di aiuto – sia esentasse.

Supponiamo che voglia assumere qualcuno con uno stipendio netto di €760. In questo ipotetico scenario molte persone si proporrebbero, pronte per lavorare. Se fossi fortunato, alcuni di loro sarebbero esentasse. Dovrei prendere una decisione piuttosto semplice. Pagare €1080 oppure se trovassi persone esentasse adatte al lavoro, potrei diminuire in modo significativo i miei costi, rendendo il mio business più competitivo e molto profittevole. Ovviamente, tutti i miei dipendenti riceverebbero gli stessi 760€ netti, indipendentemente dal loro status, e sarebbero trattati tutti allo stesso modo sul posto di lavoro. In questo modo lo stato aiuterebbe questo tipo di persone a trovare lavoro senza obbligare me a pagare alcun extra. Al contrario, facendomi pagare meno, invece che di più. Aiutando il mio business pure, invece di buttarmi fuori dal mercato con regolazioni assurdamente insensate. E ovviamente, lo stato avrebbe ancora grandi entrate dalle tasse dei lavoratori (non esentasse), dall’IVA, dalle tasse sulle droghe legali come l’alcol ed altre. Quei soldi potrebbero essere spesi per aiutare quelle persone che davvero non possono lavorare per niente. Credetemi, idee come questa sono ben più responsabili socialmente del socialismo.

Specialmente del nazional socialismo.

*Tratto da Riecho Economia e Libertà

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  • Deckard

    Ma che c’entrano i latifondisti con il libero mercato? In un mondo basato sui principi libertari la proprietà del capitale sarebbe suddivisa in una molteplicità di soggetti, ognuno in competizione con gli altri per l’accesso alle risorse disponibili, tra cui il lavoro. Di conseguenza il lavoratore avrebbe la possibilità di contrattare individualmente un salario sulla base di una fondamentale legge di domanda-offerta. I datori di lavoro avrebbero quindi interesse ad assumere le risorse migliori offrendo salari migliori, sicurezza e condizioni di lavoro più favorevoli, ecc. Le situazioni cosiddette “di cartello” in cui pochissime grandi imprese detengono il controllo oligopolistico non sono il frutto del libero mercato bensì del sistema corporativo-statalista di cui parlavo nel precedente post.
    A questo punto però, dal momento che non ho oggettivamente il tempo di entrare nel dettaglio su ogni punto delle tue osservazioni, permettimi di farti notare un problema di fondo che rende impossibile proseguire un dialogo costruttivo: tu sei arrivato su questo sito senza aver minimamente approfondito le base del pensiero anarco-capitalista e lo confondi/sovrapponi totalmente con un misto di neoliberismo (alla Milton Friedman per intenderci) e neoconservatorismo (alla Bush). Tra i neoliberisti/neo-conservatori e i libertari c’è un abisso…
    Stai quindi impropriamente utilizzando nel tuo ragionamento esempi e critiche che non hanno nulla a che fare con i principi genuinamente libertari.
    Tanto per fare un esempio, quello che tu intendi come “liberalizzazioni” non sono assolutamente quello che i libertari (anarco-capitalisti) intendono: infatti mi spiace deluderti ma il sistema sanitario americano è tutt’altro che “liberalizzato”. Al contrario è in mano ad un cartello oligopolista (sempre di tipo corporativo-statalista) che impedisce di fatto una libera concorrenza tra le impresa, tenendo artificialmente alti i prezzi dei servizi sanitari, causando così un altissimo livello di inefficienza sistemica.
    Detto questo ti saluto cordialmente e chiudo (solo per motivi di tempo e non di interesse) la mia partecipazione a questa discussione.

    • antonio

      per me il vostro bell’ideale NON ESISTE! è trascendente.
      il latifondo non c’entra? ne ho parlato avendo in mente la storia del sudamerica. nelle città costiere dei paesi colonizzati c’era un po’ di stato, funzionari designati dai regnanti europei… ma a partire da 50km nell’interno fino a 3000km lo stato era assente (e ancora è così in vaste regioni), ovvero la situazione agognata dal vostro ideale.
      quindi fu un esperimento congruo per verificare cosa accade nella situazione da voi sognata. e cosa accade? IL LATIFONDO! pesce grande mangia pesce piccolo, rapporti basati sulla FORZA. gente schiavizzata, sfruttata, impoverita all’osso!
      e il latifondista che si trasforma in… “l’etat c’est moi”. ha una sua “polizia”, una sua “giustizia”, proprietà grandi come il friuli… il tutto nato assolutamente spontaneamente in zone dimenticate da dio.
      vaglielo a spiegare a lui che “la proprietà del capitale sarebbe suddivisa in una molteplicità di soggetti”…

      • andrea

        Bravo, questo è in concreto l’anarcocapitalismo che sognano i libertari.
        Ma tanto sono come i comunisti, non sanno ragionare in maniera concreta, se la realtà smentisce le loro teorie, ti rispondono che è il mondo che è sbagliato, non la teoria, e l’anarcocapitalismo perfetto non è che ha fallito, ma non è mai stato realizzato. (un po’ come l’URSS per i comunisti, che sarebbe fallita perché non era abbastanza comunista)

        • antonio

          e già… è tutto colpa dello stato.
          colonialismo: colpa dello stato.
          omicidio e furto: colpa dello stato.
          inquinamento: colpa dello stato.
          inondazioni: colpa dello stato.
          invasione delle cavallette: colpa dello stato.
          gli orsi della kamchatca si ammazzano tra loro: colpa dello stato (ex sovietico)… ahah!

  • antonio

    deckard,
    dove ho detto che il denaro è il male assoluto? ho detto che è una malattia pensare SOLO al denaro. o solo al lavoro o solo alla produzione… o solo a qualsiasi altra cosa. qualunque cosa quando diventa ossessiva, quando diventa “complesso autonomo”, ovvero prende vita propria nella psiche, ovvero non serve più a te ma tu servi a lei, diventa una PSICOSI.
    le “regole basate sullo scambio volontario” non esistono! ti faccio un esempio: i costumi sessuali.
    osserviamo che paesi anche contigui (ad esempio indonesia e isole del pacifico) hanno costumi sessuali distanti anni luce… ad esempio nell’islamica indonesia il sesso prematrimoniale viene punito con la morte, nelle isole del pacifico un padre si vanta se la figlia tromba col numero più alto possibile di uomini.
    inoltre osserviamo all’interno di ognuno di questi sistemi un’alta similitudine di comportamenti sessuali degli individui.
    come cacchio è possibile spiegare sti fenomeni attraverso le vostre teorie del “libero arbitrio” o “regole volontarie non imposte”???
    mi pare più semplice, logico, vero spiegare sti fenomeni sulla base di CULTURE COMUNI a intere popolazioni che spingono inconsapevolmente i singoli a sentire e comportarsi in un certo modo.
    e in campo economico la vostra “libertà contrattuale” è illusione ottica nel migliore dei casi (menzogna paracula nel peggiore).
    sono un latifondista, possiedo 1000 ettari di “fazenda”… nei paraggi vivono 100 persone che non hanno niente e potrebbero morire di fame. sono talmente disperate che posso permettermi di farle lavorare per me a 100 euro al mese, zero ferie, zero malattie, 12 ore al giorno di lavoro. e se scassano i’ball posso licenziarle quando voglio. io guadagno 50.000 euro al mese.
    POSSIAMO DIRE CHE IL RAPPORTO DI LAVORO TRA ME E LORO E’ PARITARIO E LIBERAMENTE SCELTO???
    POSSIAMO DIRE CHE IO HO 1000 ETTARI E LORO NIENTE PERCHE’ IO IN PASSATO HO LAVORATO PIU’ DI LORO???
    io dico che è più probabile che in passato i miei avi COI FUCILI hanno rubato la terra ai loro avi…
    ed ecco che FURBAMENTE entra in gioco la PAX LIBERTARIA: una volta che la voluta sperequazione nella distribuzione del capitale (= potere) è raggiunta, non dobbiamo più aggredire fisicamente, la proprietà è un diritto “naturale”, lo stato è kattivo, le tasse sono un furto, i sindacati (che vorrebbero che dessi ai braccianti 200 euro e che io quadagnassi solo 40.000 al mese) mi sfruttano…

    • antonio

      dimenticavo 2 cose.
      1) non è vero che liberalizzando i prezzi calano. ad esempio per la sanità uno svedese (statalizzato) paga il 9% annuo del proprio reddito, un americano (liberalizzato) il doppio. e non credo che la sanità americana sia il doppio qualitativamente migliore di quella svedese…
      2) se dai un’occhiata a un mappamondo dei debiti pubblici, vedi che c’è una correlazione quasi perfetta fra entità del debito pubblico e benessere medio dei cittadini… ma debito pubblico significa attivismo dello stato, o no??? tranne 3 eccezioni (su 200 paesi) i paesi più benestanti sono quelli con maggior debito (europa, nordamerica, giappone) e, ironia della sorte, i paesi più “virtuosi” sopo proprio gli ex comunisti e alcuni “paesi-canaglia” (venezuela, libia, iran)

      http://www.agoravox.it/?page=article&id_article=8254

  • Deckard

    Concordo completamente sul punto di partenza, se anche per te denaro a credito significa abolizione delle banche centrali, della riserva frazionaria e ritorno al gold standard.
    Non concordo invece assolutamente su quelli che per te sono gli sviluppi (un mix di liberalismo e marxismo), perchè il fallimento storico di questo sistema, che è già stato messo in atto in misure diverse negli ultimi 100 anni di storia, è talmente evidente da non lasciare spazio al dubbio.
    Il ricatto, come dici tu, è la diretta conseguenza di un sistema economico ibrido che ha creato distorsioni enormi, creando un patto mafioso-imperialista tra politica corrotta, finanza e grande impresa che ha di fatto escluso dallo sviluppo una larga parte della popolazione umana.
    Il concetto di “redistribuzione”, icona del pensiero democratico, non è nient’altro che un espediente demagogico-propagandistico (molto efficace peraltro) che permette allo status quo corrotto di tipo socialista-corporativista-mercantilista un pieno controllo delle risorse che, invece di essere allocate direttamente all’interno di un sistema volonatario di libero scambio, sono da loro sistematicamente depredate.
    A proposito poi del concetto di reddito minimo garantito, ti propongo questo ragionamento: ma se Puffo Poeta deve avere diritto al reddito minimo garantito perchè Puffo Quattrocchi non deve avere la figa minima garantita o Puffo tontolone la laurea minima garantita?
    E da dove verrebbero fuori i soldi per pagare queste garanzie? Ci vorrebbe come al solito un comitato di persone “più uguali delle altre” che decide cosa e chi tassare (ah per il bene comune, s’intende!)

    • Francesco

      Deckard, tutti i puffi hanno il reddito minimo garantito che e’ uguale per Tutti , quindi non e’ necessario nessun comitato. Con il Denaro a credito ( aggangiato ai beni e servizi reali e non al gold standard che
      bloccherebbe l’economia e darebbe adito a speculazioni che Noi vogliamo eliminare) si crerebbe delle
      entrate per la Nuova Societa’ che verrebbero redistribuito alla popolazione tramite il reddito minimo mentre oggigiorno queste ricchezze , tramite gli interessi vanno in mano ai pochi privati che sono azionisti delle Banche che vedono ingrossare ognigiorno il loro conto a dismisura.Immagina quanto profitto stanno facendo gli azionisti delle Banche Commerciali che hanno ricevuto in prestito denaro al 1% di interesse dalla BCE e che stanno comprando Bond dell’ Italia , Spagna dove riceveranno un interesse del 6-7 %,
      e questo e’ solo uno dei tanti giochetti finanziari, loro li chiamano strumenti.
      Quindi come vedi , il denaro esiste, in quanto la societa’ attuale gia’ da’ da mangiare a tanti parassiti e queste sono cifre colossali in confronto al reddito minimo.
      Per cui e’ molto piu’ intelligente deviare questo reddito alla popolazione che potra’ vivere meglio ,il che’ portera’ automaticamente ad abbattere i costi di sanita’, di polizia (sicuramente diminuiranno i reati in quanto il 90% e’ dovuto a ragioni di sopravvivenza) etc…..,e nello stesso tempo si depotenzia gruppi di potere.

  • Francesco

    Deckard, il termine “Democrazia equalitaria” e’ usato per indicare una societa’ giusta,equa che tenga conto delle risorse naturali,dell’ecologia e del riscaldamento globale.Una societa’ che prende spunto dal liberarismo e dal marxismo per costruire un sistema che calza a pennello la vera natura dell’ Uomo che e’ sociale e libero.Non possiamo basare la Nuova societa’ sull’economia di mercato perche’ ci sono risorse
    comuni (denaro,acqua,aria,terra,energia) che sono necessarie alla soppravvivenza dell’Uomo e della Terra che se messe in mano a privati renderebbero gli altri RICATTIBILI, come succede oggigiorno.
    Infatti attualmente ,grazie all’automatismo, c’e’ abbondanza di ricchezza per Tutti pero’ e’ maldistribuita
    e viene mantenuta aspettando il momento migliore.Una Societa’ che garantisce un redditto minimo ad ogni persona necessario per una vita decorosa (Cibo, tetto, energia) renderebbe l’Uomo libero di seguire la
    propria indole, se vuole piu’ ricchezza materiale lavorera’ per essa e creara’ opportunita’ ,se si accontenta del minimo e vuole fare il pittore,il poeta,artista etc…..lo fara’.
    Per arrivare a Tutto cio’ bisogna partire dall’origine del problema : IL DENARO, DENARO A CREDITO E NON A DEBITO COME E’ OGGI, poi seguirebbe il resto.

  • Deckard

    Sicuramente nei regimi socialisti c’è anche gente che vive bene (chi appartiene alle gerarchie del partito): hai presente la Fattoria degli Animali di Orwell?

    Così come c’è gente che vive male o molto male nei paesi non (totalmente) socialisti (perchè comunque non esistono attualmente paesi in cui esista una vera economia di mercato quindi si tratta sempre di economie miste socialiste-capitaliste seppur in grado diverso).

    Detto questo, se fossi costretto a scegliere un paese dove abitare non avrei dubbi: andrei direttamente nei paesi dove il socialismo è meno diffuso perchè sono oggettivamente quelli dove mediamente si vive di gran lunga meglio…

    Poi tieni conto che un libertario parla di libertà lo fa a titolo strettamente personale. I libertari non vogliono cambiare il mondo, imponendo in maniera coercitiva agli altri la loro concezione di “bene comune”. Ti stupisci che esistano ancora la schiavitù, la violenza, le guerre, le ingiustizie? Un libertario non si stupisce
    di queste cose, perchè sa che la cura è peggiore della malattie… Il solo modo di risolvere questi problemi è fare in modo che i paesi poveri possano liberamente commerciare i propri prodotti senza dazi e restrizioni. I cosiddetti aiuti servono solo ad ingrassare i burocrati che ovviamente non avarnno mai interesse a migliorare realmente la qualità della vita di questa gente.

    Quando parlo di pianificazione intendo pianificazione centralizzata ed imposta, che non ha nulla a che fare con le regole del vivere comune basate sullo scambio volontario (riesci a capire la differenza tra qualcosa che viene imposto e qualcosa di volontariamente accettato tra due parti?)

    Poi ancora con questo concetto di denaro come radice di tutti i mali? Ma basta per favore:

    “Ti sei mai chiesto quali sono le radici del denaro? Il denaro è un mezzo di scambio, che non può esistere se non esistono le merci prodotte e gli uomini capaci di produrle. Il denaro è la forma materiale del principio che se gli uomini vogliono trattare l’uno con l’altro, devono trattare scambiando valore con valore. Il denaro non è lo strumento dei miserabili, che ti chiedono il tuo prodotto con le lacrime, né dei pescecani, che te lo tolgono con la forza. Il denaro è reso possibile solo dagli uomini che producono. È questo che tu chiami male?” (Ayn Rand)

    La libertà non è per nulla una chimera ma qualcosa di molto concreto e raggiungibile, ma evidentemente la propaganda statalista è stata talmente efficace da farti credere che non sia possibile.

    Le tasse sono una forma di violenza, non ce la fai a capirlo? In pratica un monopolista mi impone di pagare per dei servizi che non ho richiesto e/o che potrei trovare a prezzi molto più bassi se solo il monopolista suddetto impedisse con l’uso della forza ad altri soggetti di erogare gli stessi.

    Le tasse non servono a migliorare il tenore di vita delle persone povere ma ad ingrassare i soliti noti impedendo alle persone oneste di liberare delle risorse da adibire alla carità volontaria.

  • Deckard

    Francesco, vorresti spiegarmi in maniera dettagliata cosa intendi per “democrazia egualitaria”, ma soprattutto come pensi che possa realizzarsi senza l’utilizzo di mezzi violenti e coercitivi?
    Probabilmente mi risponderai che, tramite “mezzi democratici” (egualitarismo politico) occorrerà procedere ad una redistribuzione della ricchezza (egualitarismo economico).
    La storia però ci insegna che coloro che, dopo essere stati “democraticamente” eletti, arrivano a detenere in maniera monopolistica il potere sono soliti effettuare vaste redistribuzioni di risorse materiali a favore di sè stessi invece che di un fantomatico “bene comune”.
    Perchè questa volta dovrebbe essere diverso?
    Perchè questa volta dovrebbe funzionare?
    Ma, soprattutto, quella che tu chiami “democrazia egualitaria” non potrà mai funzionare PERCHE’ HA LA PRETESA DI PIANIFICARE ARBITRARIAMENTE IL SISTEMA SOCIALE ED ECONOMICO.
    Vuoi per un momento mettere da parte le questioni ideologiche e fare un ragionamento basato sul semplice buonsenso?
    Una società pianificata, senza economia di mercato, NON PUO’ PRATICAMENTE SOPRAVVIVERE, anche se, per assurdo, i pianificatori fossero effettivamente persone sagge ed oneste, in quanto essi non potrebbero assolutamente sostituire il risultato di milioni di azioni individuali che portano alla formazione dei prezzi delle merci e dei servizi, e quindi più nessuno avrebbe interesse a produrre ed a scambiare.
    Dal punto di vista pratico, un sistema di “democrazia egualitaria” non farebbe altro che distruggere l’economia, sviluppare la corruzione ed impedire totalmente la libertà.
    In sintesi la “democrazia egualitaria” non è altro che il piano inclinato verso il totalitarismo, la povertà e la schiavitù.

    • antonio

      premetto che io non sono assolutamente contro il mercato.
      però spesso si guardano le cose solo dalla propria prospettiva. ad esempio si giudicano certi sistemi solo sulla base delle opinioni dei dissidenti… ma forse c’è anche gente che ci vive bene… altri sistemi invece si giudicano solo sulla base di chi ci sta bene e non si prendono in considerazione i dissidenti, anzi magari li si definisce “terroristi”. altri sistemi li si giudica senza collocarli storicamente e senza confrontarli col sistema antecedente che hanno sostituito, spesso peggiore.
      la schiavitù? TUTTI l’hanno usata per secoli e non erano certo socialisti… la foto da girone infernale dantesco che ho postato non è di un paese socialista… e cosa dire di milioni di persone praticamente schiave in tutto il mondo, ma che ufficialmente non possiamo chiamare schiave solo per un’illusione ottica?
      e cosa dire di tanti tipi di schiavitù che ufficialmente non sono definiti tali ma che colpiscono anche i benestanti, tipo la schiavitù del pensare solo ai soldi?
      la pianificazione arbitraria del sistema? ma ogni società umana da sempre pianifica! e non solo l’economia… le regole, a volte anche molto fastidiose, esistono anche nelle tribù di indios.
      basta studiare un po’ di antropologia per vedere come la “libertà” sia una chimera, e la cosa è per me talmente palese che chi usa sta parola è solo un demagogo che in realtà vuole far più soldi e non pagare le tasse.

  • Francesco

    Ancora una volta si considera il Comunismo/Socialismo dell’est e della Cina come Vero Comunismo.
    Quelli non erano altro che Regimi Dittatoriali che avevano usato un idea per manipolare la gente ed imporre il proprio Dominio,comunque consiglio ha chi ha idee sociali di non usare piu’ la parola Comunismo o Socialismo che ci fa perdere tempo in inutili e stupide discussioni o a leggere stupidi articoli, come sopra .
    Usiamo la parola Democrazia equalitaria ,cosi’ saranno Tutti contenti

  • Francesco

    Ancora una volta si considera il Comunismo/Socialismo dell’est e della Cina come Vero Comunismo.
    Quelli non erano altro che Regimi Dittatoriali che avevano usato un idea per manipolare la gente ed imporre il proprio Dominio

  • Deckard

    Perchè non prendi un volo di sola andata per la Corea del Nord, visto che ti piace tanto quel modello di vita? Oppure fatti un bel tuffo nella piscina cecoslovacca senz’acqua, magari è la volta che prendendo una bella botta in testa rinsavisci…

    • antonio

      ma come sei scontroso…
      quello che non capisco è come mai quando si verificano situazioni di “povertà” in stati “socialisti” la colpa è del socialismo, mentre situazioni ben peggiori verificantesi in paesi liberisti la colpa è dello spirito santo.
      se nella vostra mente questa contraddizione è inconscia, siete idioti, se è conscia siete demagoghi politicanti.
      se scorro gli ultimi posti della lista paesi per pil pro capite, non vedo paesi socialisti nè ex socialisti… vedo paesi capitalisti ma distrutti dal colonialismo dei “libertari” occidentali.
      altra GRAVE contraddizione: sbandierate tanto il LIBERO ARBITRIO, negate la causalità ambientale/sociale… poi invece se uno soffre di “depressione” (povero cocco!) e incidentalmente vive in un paese socialista, è colpa del “sistema”.

      • andrea

        “se scorro gli ultimi posti della lista paesi per pil pro capite, non vedo paesi socialisti nè ex socialisti… vedo paesi capitalisti ma distrutti dal colonialismo dei “libertari” occidentali.”

        Già, l’indice delle libertà economiche ( http://www.heritage.org/index/default ) che i libertari presentano sempre come la prova empirica delle loro teorie, in realtà le smentisce!
        Se uno legge i dati senza farsi influenza dalle ideologie, è evidente che la relazione tra libertà economica(intesa come liberismo) e benessere dei cittadini, è praticamente inesistente(o comunque molto debole).
        L’italia secondo quella “stupida” classifica è meno libera(secondo criteri economici puramente liberisti) , di paesi come il Burkina Faso, il Ghana, il Guatemala, l’Uganda, la Namibia, e tanti altri “paradisi libertari” di morti di fame. Oppure la Svezia è considerata meno libera del Chile.
        E’ evidente che tra libertà (intesa secondo la concezione liberista, che non ha nulla a che vedere con la libertà concreta) e benessere reale, non c’è assolutamente nessuna relazione!

  • antonio

    il fighetta figlio di papà ungherese in questione, invece che andare in gita nell’opulenta austria degli idioti giocattoli consumistici, l’avrei fatto andare (e magari anche a lavorarci un po’, ammesso che avesse resistito vivo più di 2 giorni) in posti “libertari” tipo questo:

    http://blog.meiapalavra.com.br/files/2011/12/Mina.de_.ouro_.de_.Serra_.Pelada.Brasil.1986.jpg

  • Borderline Keroro

    Mio cugino ha sposato una ragazza dell’Est giusto prima del crollo del comunismo.
    Era solita dire che la differenza tra l’Italia e la Cecoslovacchia era che da loro entrare in piscina era gratis.
    Ma da noi c’era l’acqua.

    • Lorenzo

      Questo detto va bene anche per la scuola pubblica: è gratis, ma devi comprare la lavagna, i fogli, la carta igienica, i libri, pagare le gite, ecc.

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