In Anti & Politica, Varie

 

DI MATTEO BERINGHI

Le sostanze chimiche infiammabili, tra i tanti parametri con cui vengono caratterizzate, vengono classificate a livello di sicurezza tramite la cosiddetta “Temperatura di autoignizione”.
Leggiamo da Wikipedia la definizione: “La temperatura di autoignizione (o di autoaccensione) di un combustibile è la temperatura minima alla quale la sostanza inizia spontaneamente a bruciare in presenza di ossigeno, senza sorgenti esterne di innesco (come fiamme o candele)”.
La parola chiave che voglio evidenziare è “spontaneamente”: arrivata ad un certo punto, anche senza un innesco, la sostanza si incendia. E’ una sua caratteristica chimica.

Mi piace fare riferimento a fenomeni fisici e chimici e riportarli, quando possibile, ad ambiti più sociali (in fondo siamo fatti tutti di materia e siamo soggetti alle leggi della Natura).
La situazione economica, sociale e politica che stiamo vivendo è paragonabile ad un’atmosfera esplosiva. E’ percepibile una tensione crescente nelle persone, un sottofondo di rabbia e malcontento, pronta ad esplodere.

Ma di sorgenti di innesco ce ne sono fin troppe:

– Politici e amministratori (meglio definibili come malviventi) che fagocitano risorse senza alcun ritegno, né senso di vergogna;

– Capi di governo che sanno solo imporre nuove tasse;

– Instabilità economica;

– Mondo del lavoro che umilia e deumanizza le persone;

– Banchieri centrali eletti a divinità;

– Democrazia resa una farsa (credete davvero di contare qualcosa perché mettete una crocetta su un pezzo di carta ogni 5 anni?);

– Burocrazia che fa correre tutti come dei pazzi;

– Fisco che depreda le persone produttive;

Eppure finora a parte mugugni e lamentele, non è successo nulla di esplosivo. Meglio così penserà qualcuno. In fondo l’italiano è pacifico, ha molta pazienza (la sua temperatura di autoignizione è molto elevata). Oppure aspetta diligentemente di andare a votare alle prossime elezioni del 2013 per qualche nuovo partito o movimento che possa rappresentare una valvola di sfogo.

Sempreché lo sfogo si manifesti per davvero…

 

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Showing 5 comments
  • Antonino Trunfio

    @Francesco : il dramma è che non ci sarà nessuna Norimberga e nessun bunker di berlino. Possiamo solo invocare l’ira divina su di loro. E’ l’unica che potrà qualcosa

  • FrancescoPD

    @antonino
    monti e befera sono esattamente come hitler e goebbels, tutta propaganda e campo di sterminio,…. stanno sterminando la produzione in italia e ammazzando un sacco di imprenditori.
    Gli statali e la plettola di politici associati sono niente altro che capò intenti a soddisfare le loro voraci fauci e i loro pruriti leniti da eserciti di donnine dai facili costumi. Da anni ci sorbiamo questo

  • Antonino Trunfio

    In confronto alla propaganda di regime dei media di oggi, la propaganda di un tale di nome Adolf, e del suo specialista tale J. Goebbels, sembra roba davvero d’altri tempi. Resta una differenza : quei due nazisti se la prendevano dichiaratamente contro un popolo e li hanno perseguitati come sappiamo. Gli Hitler di oggi, non vanno in giro in divisa, non arringano le folle, vanno in televisione proclamando il loro impegno incessante per il bene comune, mentre stanno uccidendo nazioni intere e spegnendo per sempre la speranza in centinaia di milioni di persone.
    Che Dio li abbia a maledire.

  • Domenico

    A Madrid c’è l’ennesima protesta degli indignados contro i tagli (non so francamente i tagli di cosa). I nostri media non dicono NULLA, non sia mai che qualcuno dalle nostre parti inizi a prendere ispirazione.

  • Antonino Trunfio

    L’esempio della temperatura è calzante. Lo conosce bene il potere costituito di ogni tempo, compreso quello dei farabutti inqualificabili che dal colle di roma sino all’ultimo anfratto di palazzo comunale, ha ridotto questo nostro meraviglioso paese in brandelli. Lo conosce a tal punto che, + la temperatura si innalza verso il limite dell’autoaccensione, tanto più sono intenti e prodighi per allontanare le due temperature. In ordine sparso le trovate illusionistiche che hanno questo finalità e trovano ancora terreno fertile nella paura delle persone e nella loro assuefatta cultura dello stato e dello statalismo :
    tavoli di concertazione, cassa integrazione, riforme di qui e riformi di li – tutte epocali ovviamente – corrotti dei partiti fuori dai partiti e nuovi boiardi pronti a prendere il loro posto – tanto il partito è sempre sano. Finanziamenti al settora A in crisi, sgravi fiscali per questo e per quello, incentivi a fare questo e fare quello, e cosi via all’infinito.
    Come la storia insegna, la rivoluzione non la fa mai un popolo, ma la fanno un gruppo di matti visionari e pronti a tutto.

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