In Economia

 

DI GIUSEPPE SANDRO MELA*

A brevissimo termine ci aspettiamo che il Ministro Grilli annunci a nome del Governo Italiano che:

 

 

 

I titoli di stato saranno garantiti Fragile Bonum delle femmine italiane.

Ad ogni acquirente di nuove emissioni sarà garantita una notte con femmine focose.

In alternativa con gitoni esuberanti.

Per i più raffinati saranno disponibili oche e tacchine.

A chi li rinnovasse sarà dato in premio il “sandwich”.

Chi non li comprasse dovrà soddisfare Rosi Bindi.

Ecco i fatti.

  La Tobin tax, dal nome del premio Nobel per l’economia James Tobin, che la propose nel 1972, è una tassa che prevede di colpire tutte le transazioni sui mercati valutari per stabilizzarli (penalizzando le speculazioni valutarie a breve termine), e contemporaneamente per procurare entrate da destinare alla comunità internazionale.

Nel 1984 la Svezia  deliberò una Tobin Tax, che introduceva un prelievo dello 0.5% su ogni acquisto di titoli azionari e sulle stock option. Nel 1986 tale tassa fu innalzata all’1%, assoggettandole anche obbligazioni. Le transazioni crollarono bruscamente ed il mercato finanziario svedese migrò immediatamente sulla piazza londinese. La Tobin Tax determinò un gettito fiscale inferiore del 75% alle attese ed il mercato finanziario svedese fu annientato al punto tale che nel 1972 la Svezia fu costretta a cancellare tale tassa. Il suo mercato finanziario impiegò circa quindi anni per ritornare sui volumi del 1984. Inutile sottolineare l’enorme danno arrecato al sistema economico che si trovò dall’oggi al domani deprivato di quello finanziario. Tirando i conti, non solo la Tobin Tax ebbe un gettito fiscale di gran lunga inferiore alle attese, ma inferse un danno davvero molto severo all’economia reale e, di conseguenza, al gettito fiscale.

Adesso il nostro Governo si appresta a varare alcuni provvedimenti, tra i quali si espurga:

– Tobin Tax

– patromonialina dell’un per mille, 1.5 per mille nel 2013

Così, dopo l’aumento della tassa su capital gain e dividendi al 20%, avremo qualche nuovo carico fiscale nel settore finanziario. In parole povere lo si assassina coscientemente e scientemente, generando utili per tutti tranne che per i Contribuenti italiani.

Considerazioni.

La prima considerazione è che i titoli di stato, che già godono di una ritenuta secca del solo 12.5% su capital gain e dividendi, saranno esentati dalla Tobin Tax. Si genera in questa maniera una sorta di canale coatto verso questi investimenti finanziari. Anche a costo di distruggere tutto il sistema finanziario italiano: ma, cui prodest?

La seconda considerazione verte il fatto che la Tobin Tax colpisce tutti le transazioni: non solo quelle in guadagno, ma anche quelle in perdita. Siccome nella pratica corrente grosso modo almeno un terzo delle operazioni si chiude in perdita, il guadagno totale risulta essere ben più penalizzato di ciò che gli spetterebbe.

La terza considerazione verte quanto debba guadagnare una singola operazione per generare utile. Questo infatti é proporzionale all’investito ed alla differenza di quotazione, detratti tutti gli oneri: tasse e commissioni. La Tobin Tax rende non remunerative tutte le operazioni a basso differenziale, che sono poi le più frequenti.

La quarta considerazione deriva dalle precedenti. I grandi operatori avranno tutti gli interessi a diminuire il numero delle operazioni cercando solo quelle ad alto guadagno.Saranno quindi spronati a cercare di generare nei mercati grandi turbolenze, le uniche occasioni per ottenere guadagni percentualmente elevati, con tutte le conseguenze sui piccoli operatori e sulla stabilità del sistema.

La quinta considerazione é che una tassa del genere acquista una dimensione logica solo se inserita in un contesto globale: in caso contrario assisteremo ad una migrazione verso teatri borsistici non esposti agli atti terroristici del Governo Monti.Svezia docet. Banche e trader di Londra stanno sturando lo champagne, benedicendo il Cielo dell’insperato regalo. Regalo, mah, si sentono anche tante voci così strane…

La sesta considerazione é che, mentre i grandi investitori se la stanno già squagliando a gambe levate, rimarranno nella trappola solo i poveracci, mazziati e cornuti. Ma a chi potranno rubare Governo e populisti se non ci saranno più ricchi?

La settima considerazione é semantico-concettuale. Un non indifferente numero di persone persiste a definire l’attuale sistema con il termine di capitalismo. Tuttavia, per poter parlare di capitalismo occorrerebbe che esistesse un libero mercato. Se aggiungiamo all’attuale anche la Tobin Tax, vedere nell’attuale sistema un “libero mercato” diventa segno di turbe psichiatriche di severo livello oppure di grossolana malafede.

La ottava considerazione é che il plauso che tale tassa ha ricevuto da parte del PD lascia fortissimi sospetti: non è gente che fa nulla per nulla. Da notarsi l’approvazione di Orecchino, vulgo on. Vendola: «E’ la vittoria dei giovani del G8 di Genova. Se i governi li avessero ascoltati non avremmo perso un decennio». Adesso i Contribuenti sanno esattamente dove sarà posta tale tassa.

La nona considerazione è semplice. Nessuno nega all’attuale Governo di far piaceri agli Amici, specie se sono piaceri dovuti. Ma almeno ad un prezzo che non sia d’affezione. Tradire la patria dovrebbe ben valer un qualcosa di più di …..

p.s. Sto aiutando alcuni conoscenti a fare le valigie. Uno di loro, un tipo un po’ brusco e franco nel parlare, non fa altro che blatterare: «C…o, quanto valeva Mps! Chi sa cosa c’era dietro!».

Nota Importante. Nel concedere oche e tacchine a chi investisse in titoli di stato italiani, il Governo ha consultato le parti sociali nella figura delle associazioni animaliste, che hanno convenuto concordi sul fatto che, essendo gli esseri umani degli animali, essi trarrebbero grande giovamento etico, morale e ricreativo, facendo inoltre compartecipi queste tenere animalette di ciò che loro ritengono essere l’essenza della natura umana, attuando finalmente una parificazione delle speci.

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