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DI REDAZIONE

La Danimarca, noto stato illuminato e ecologista, nell’ottobre del 2011 ha deciso di tassare i grassi saturi, per cercare di deviare l’alimentazione dei cittadini danesi verso qualcosa considerato più sano. Tutto quello che contiene più del 2,3 per cento di grassi saturi ha subito un aumento di prezzo; sono stati tassati i latticini, la carne, i prodotti alimentari lavorati come biscotti, merendine e quant’altro. La tassa è stata approvata dalla maggioranza, ma il Washington Postsottolinea come il governo danese si stia pentendo di questa mossa salutista.

CONTRABBANDO DI DOLCI. Pare, infatti, che i danesi oltrepassino la frontiera come moderni contrabbandieri per recarsi in Germania e fare incontrollate scorte di dolci. Che la Danimarca debba introdurre guardie ai confini per controllare le refurtive nei portabagagli? Quest’imposta sta davvero colpendo l’economia danese, tanto che l’organizzazione che riunisce i lavoratori del settore alimentare ha denunciato che, a fine anno, saranno tagliati 1300 posti di lavoro nella produzione dei cibi “incriminati”.
Anche da un punto di vista dei risultati sulla salute c’è qualcosa da registrare: il 47 per cento dei danesi è in sovrappeso e il 13 per cento è obeso. Insomma, sembrano rimanere solo un auspicio le parole del ministro della salute che ha proposto la tassa, Axel Jacob Nielsen: «Tasse più alte per zucchero, grassi e tabacco sono passi importanti per una maggiore aspettativa di vita media, al di sotto dei 79 anni europei».

ALTRI STATI. Se a New York il sindaco Bloomberg ha vietato la vendita di bibite in formato extralarge, anche in Europa ci si sta attrezzando. In Francia è stato messo al bando l’olio di palma, l’Inghilterra sta pensando di introdurre un sovrapprezzo per i cibi grassi, mentre l’Ungheria la applica già da tempo.

TRATTO DA: http://www.tempi.it

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Showing 4 comments
  • walter

    Permettetemi di lanciare la pietra e dire un’eresia: se non fosse lo stato a finanziare la sanità sarebbe un abominio come tutte le tasse cosidette “moraliste” che fanno male prima agli operai delle industrie colpite (e solo limitatamente ai tanto bistrattati “ricchi capitalisti”). Però visto che in Danimarca lo stato paga le cure sanitarie ai cittadini, se si può prevedere che una tassa del genere nel medio periodo ridurrà la spesa sanitaria (per malattie legate all’obesità e al sovraconsumo di grassi), non sarebbe coerente introdurle?

  • CARLO BUTTI

    Sembra che tutti i governi degli Stati sedicenti”liberaldemocratici”(mai etichetta fu più falsa) abbiano come scopo primario-quasi non esistessero problemi di gran lunga più urgenti-quello di rompere il più possibile le palle ai cittadini, o meglio ai sudditi. A quando una salutare ribellione sovrannazionale?

  • Albert Nextein

    In danimarca stanno diventando dirigisti.
    Bravi.
    Quando sarà determinata una correlazione tra lombalgia e struttura del materasso interverranno anche sul nostro sonno.
    Se è questo l’andazzo “civile” siamo a posto.
    Per quanto mi riguarda sarebbe più che sufficiente una buona informazione.

  • sandrolibertini

    Da noi queste tasse non possono esserci: il nostro cibo è….mediterraneo… guai a chi ce lo tocca…:-))

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