La guardia di finanza di Cagliari ha recuperato 40 milioni di euro di imposte dirette evase e piu’ di 1,5 milioni di Iva non versata, oltre a 15 milioni ai fini dell’Irap nell’ambito di verifiche fiscali nei confronti di due societa’ coinvolte nell’operazione “Bio Bluff”.
L’evasione fiscale e’ stata scoperta durante i controlli sulla Kapo Terra Kommerciale srl e la Societa’ agricola Biostore S.s, riconducibili ai principali indagati nella truffa scoperta nella filiera del biologico e per la quale i finanzieri hanno eseguito nei giorni scorsi 16 ordinanze di custodia cautelare.
La frode, che ha consentito di immettere sul mercato italiano ed europeo a prezzi molto alti oltre 100mila tonnellate di prodotti agricoli, soprattutto cereali, con false certificazioni bio si basava su un’organizzazione piramidale di societa’ “fantasma” nel settore dell’intermediazione di prodotti ceralicoli. Al vertice c’era un’azienda sarda con sede a Capoterra (Cagliari), ma altre societa’ coinvolte avevano sede nelle Marche, in Emilia-Romagna, Puglia e Veneto.
*Link alla fonte: http://www.agi.it/food/notizie/201307191040-eco-rt10079-agricoltura_bio_frode_con_evasione_fiscale_recuperati_65_5_mln
I prodotti bio sono tutte trombate.
diceva un tizio, la cui moglie faceva la spesa in un negozio “biologica”: “la frutta e la verdura “bio” è quella raccattata tra gli scarti del mercato, ma la fanno pagare oro, porcoBIO, e ‘sta scema mi spende tutto lo stipendio per mangiare spazzatura, porco(qui non metteva bio)”
il fatto che qualcuno truffi la gente non significa che tutti siano disonesti.
nulla vieta, comunque, di comprarsi un terreno in zone poco frequentate (meno inquinamento) e coltivarsi da soli le verdure e frutta.