In Anti & Politica

amato_napolitanoDI MATTEO CORSINI

“Ritengo ci sia una grossissima questione: il passaggio da tagli che abbiamo conosciuto assolutamente immotivati a tagli mirati in base a un nuovo ordine di priorità.” (G. Napolitano)

Il presidente della Repubblica Napolitano torna abbastanza di frequente sul tema dei tagli di spesa, solitamente per sostenere che non bisogna fare tagli lineari, a maggior ragione se riguardano l’interlocutore di turno. E così, se parla agli attori o ai registi si dice contrario ai tagli alle spese per finanziare film che nessuno vede; se parla agli insegnanti sostiene aumenti di spesa per l’istruzione, e così via. Ovviamente qualcosa da tagliare c’è sempre, ma si tratta sempre di qualcos’altro.

Questa volta ha parlato di tagli “assolutamente immotivati”, e si tratterebbe di quelli fatti negli ultimi anni. Posto che i tagli in questione non hanno neppure scalfito il moloch della spesa pubblica italiana, il problema a mio parere è duplice. In primo luogo, quando la spesa pubblica supera la metà del Pil non ha molto senso invocare l’uso del cesello: se si vuole abbassare quella somma serve l’uso del machete. In secondo luogo, il richiamo a che i tagli seguano “un nuovo ordine di priorità” mi fa venire il sospetto che finisca per rendere inattuabile qualsiasi taglio. In questo noto che buona parte dei mezzi di informazione contribuisce ad alimentare la confusione: a parole sono tutti a favore di un calo della spesa pubblica, poi al minimo accenno a fare qualche limatura ai dipendenti pubblici (85.000 su circa 3,3 milioni) la cosa viene presentata con l’abusata formula della macelleria sociale. E, ovviamente, guai a rilevare la tendenza di re Giorgio a lisciare il pelo agli interlocutori di turno di fronte a prospettive di tagli a sussidi pubblici e altre cose del genere, per quanto palesemente parassitari.

La vera priorità per i finti tagliatori è non tagliare nulla.

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Showing 2 comments
  • SANDRO GIBELLINI

    MA COSA SI PRETENDE DA UN COMPAGNO MAI PENTITO DI AVERE CONTRIBUITO A DIVULGARE LA PIU’ CRIMINALE IDEOLOGIA DELLA STORIA DELL’ UMANITA?
    C’ E’ QUALCUNO CHE E’ IN GRADO DI RINTRACCIARE IN QUALCHE ARCHIVIO COSA SCRIVEVA QUESTO PERICOLOSO VEGLIARDO DALLE PAGINE DELL’ ” UNITA’ “?

    • FrancescoL

      Ha perfettamente ragione, il compagno Nikita come veniva chiamato nell’ambiente è tra i “mai pentiti”..

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