In Libertarismo, Varie

interlibertarians-2DI RIVO CORTONESI

Cari amici, desidero illustrare il contesto in cui si cala l’iniziativa per la quale Domenica 4 maggio ci incontreremo a Siena. Da 3 anni i Liberisti ticinesi, di cui faccio parte, e il Movimento Libertario collaborano nell’organizzazione di Interlibertarians, una conferenza internazionale di partiti e movimenti libertari che si riuniscono ogni anno a Lugano per confrontare le proprie esperienze nei rispettivi paesi di provenienza.

È emerso chiaro come, a fronte di Stati strutturati secondo le regole delle attuali democrazie partitocratiche, devastanti per la libertà individuale certo, ma innegabilmente efficaci per perpetuare il potere di caste politiche e burocratiche inossidabili, i libertari non riescano ad opporre strategie altrettanto efficaci per guadagnarsi la fiducia dei cittadini elettori. Nell’ultima edizione di Interlibertarians, tenutasi a Lugano il 30 novembre 2013 e avente come tema “Quale democrazia?”, l’ospite d’onore, il libertario olandese Frank Karsten, autore del libro “Oltre la democrazia”, ha dimostrato, documentandolo con numerosi esempi, come sia proprio l’attuale modo di concepire la democrazia la causa di tutti i mali che affliggono la nostra società. Il problema è: cosa proporre in alternativa e quale via seguire per concretizzarla?

Liberisti ticinesi e Movimento Libertario si sono trovati d’accordo, dopo qualche discussione, anche animata, nel tentare una via istituzionale per l’affermazione dei princìpi libertari, attraverso la proposta di un nuovo modo di intendere e praticare la democrazia, che potremmo chiamare con l’appellativo di “democrazia pura”. Questo nuovo modo dello “stare insieme” ha un precedente storico degno di attenzione: quello esperito nella Repubblica di Siena, in specie nel periodo del cosiddetto “Governo dei Nove”, tra il 1287 e il 1355. In buona sostanza si trattava di un sistema che, attraverso la partecipazione diretta e in rapida rotazione dei cittadini alle cariche pubbliche (più alto l’incarico, più breve la durata), limitava il formarsi di una burocrazia stanziale o il consolidarsi di una classe dirigente altrettanto stanziale e dispotica. Questo è giusto il motivo per cui il partito dei LIBERI COMUNI sarà fondato a Siena, domenica 4 maggio.

Ispirandosi a quel modello di democrazia, rivisitandolo e adattandolo ai nostri tempi, un pool di giovani libertari ha compilato, a tempo di record, il CODICE DEI LIBERI COMUNI, migliorabile certo, ma comunque già ad un livello tale da avergli fatto meritare molti consensi. Attraverso il CODICE i libertari cercheranno di rendersi riconoscibili come forza politica e conquistare consensi alle prossime elezioni politiche in Italia. Lo scopo dichiarato è quello di sostituire la Costituzione del 1948 con il nuovo CODICE. Pensiamo che la sua applicabilità sia adattabile a tutti i paesi, i cui partiti e movimenti libertari sono iscritti all’associazione INTERLIBERTARIANS.

In Svizzera ad esempio, con le opportune calibrazioni alla sua realtà, i Liberisti ticinesi lo proporranno con il nome di CODEX HELVETICUS alle prossime elezioni del 2015. Il comitato promotore di INTERLIBERTARIANS ha in animo di tradurre il CODICE in inglese per favorirne una diffusione cosmopolita. Non bisogna infatti dimenticare l’importanza di poter godere di un consenso, il più vasto possibile, intorno a questo strumento, che può essere di grande aiuto all’affermazione nel mondo delle idee libertarie e al loro consolidamento.

Abbiamo bisogno di paesi amici, piuttosto che di paesi nemici. È tutto, Ci vediamo a Siena, dove apriremo le danze. Si parte, incrociamo le dita.

PER INFO SULL’INCONTRO CLICCA QUI: http://www.libericomuni.org/

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Showing 2 comments
  • Liberalista

    Idem. Seguo i progressi a distanza, nella speranza di poter fare qualcosa ed essere comunque un utile gregario in seguito.

  • Guglielmo Piombini

    Purtroppo gli obblighi familiari mi impediscono di venire domani a Siena, perché non sono riuscito a convincere mia moglie a fare una gita con i bimbi in questa bella città.

    Seguirò però con attenzione l’iniziativa di Rivo Cortonesi sui Liberi Comuni d’Italia, e spero di riuscire in futuro a dare il mio contributo in qualche altro modo.

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