In Anti & Politica, Economia

pecoredi MARIETTO CERNEAZ

E c’è qualcuno che crede che a certe latitudini sia ancora possibile la disobbedienza fiscale. Leggete un po’ qui quel che riporta la Tribuna di Treviso:

“Sono dovuti intervenire i vigili all’ufficio tributi per evitare che la situazione degenerasse. Anche ieri mattina nella sede comunale all’Appiani c’erano decine di persona in coda. Tutte lì per lo stesso motivo: la Tasi. L’ufficio tributi da inizio settimana è stato preso d’assalto dai cittadini, anche giovedì che pur era chiuso, decine di persone si sono presentate nella speranza di capire come pagare la Tasi.

Ieri la situazione era peggiore degli altri giorni, e non è mancata la tensione. Tra le persone in coda, come spesso accade in simili circostanze, sono volate alcune parole di troppo, e vigili hanno dovuto sorvegliare l’ufficio. È stata anche improvvisata una raccolta firme. «È una vergogna che la disponibilità e la dignità siano offese così. Si dice che l’Italia deve cambiare, si cominci al più presto dall’amministrazione pubblica», è la dichiarazione letta pubblicamente sulle scale. Ma c’è chi dopo quattro ore di coda, dalle 9 alle 13, ha dovuto fare ritorno a casa senza essere riuscito ad avere le risposte attese”.

La cosa divertente è che “in Comune hanno previsto dei servizi aggiuntivi per contenere l’emergenza”. Sì, emergenza pecore al pascolo… con tosatura assicurata. Perchè – come scrive Facco – “le pecore stanno bene tosate”. E da Aosta a Trieste, sarà una gara ad imitare le gesta dei contribuenti di Treviso.

P.S. La fotografia originale delle code non potevamo usarla, ma quella postata è verosimile.

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Showing 6 comments
  • Giuseppe

    @ Sigismondo
    Il fatto di non voler accettare un padrone spiega perchè, nelle favole, al lupo è stata sempre assegnata la parte del cattivo.
    Tocca a noi difenderlo.
    W il lupo.

  • Alberto Veneziano

    A volte essere Veneto mi fa girare le palle …

  • Nereo

    L’Università de la Porcona non demorde…
    https://vimeo.com/32028762

  • Sigismondo di Treviri

    Le pecore, in cambio di una effimera sicurezza che gli offre il padrone, si rassegnano ad essere tosate. Il lupo non gode di questi privilegi. I cacciatori gli sparano e il padrone delle pecore mette i cani da guardia a difesa del suo gregge che per lui rappresenta una cospiqua ricchezza. Il lupo, da sempre odiato dalle pecore e dai suoi cani da guardia ha però un grosso vantaggio rispetto alla pecora: non ha un padrone.

  • Albert Nextein

    E io non pago.

  • Dino

    Le pecore hanno paura del can che abbaia. Non sanno che se caricano insieme il cane fa una brutta fine, quindi continuano a pascolare.

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