In Anti & Politica

democraziaDI MAURO GARGAGLIONE

La democrazia totalitaria di massa, costringe la classe al potere a fare in modo che i cittadini perdano ricchezza con una velocità maggiore con cui i governanti e i politici perdono consensi. Finchè la situazione è questa, il popolo si lamenta ma, tutto sommato, puntella il sistema, perchè ciò che ha ancora da perdere lo preoccupa di più di quello che gli hanno già portato via.

Quando il sistema ha esaurito la spoliazione e non può più comprare consenso a spese del ceto espropriato (il ceto medio), la perdita di tale consenso diventa inarrestabile e non può più essere arginata. E’ allora che arriva il momento in cui si cambia sistema.

Ognuno rifletta su quale potrebbe essere il nuovo regime politico che sostituirà la democrazia totalitaria di massa una volta che essa avrà distrutto tutta la ricchezza prodotta da quel po’ di capitalismo di mercato che è riuscito a crescere nei pochi anni in cui poteva nascere qualcosa di buono, in quel breve periodo in cui gli stati postbellici non erano ancora così obesi e famelici come sono diventati.

Io francamente risposte non ne ho. I motivi per cui si sono affermate le grandi dittature del XX° secolo li abbiamo sviscerati, anche se pochi li hanno realmente compresi, in particolare i cantori della costituzione italiana, della grandeur francese o dell’Europa unita e “armonizzata” (che vuol dire che non puoi scappare da nessuna parte). Risposte, dicevo, non ne ho, ma sospetti e indizi ce ne sono in grande quantità, per chi vuol vederli.

Le uniche alternative non dichiaratamente violente e dittatoriali sono le secessioni in stati più piccoli, che non sono garanzia di liberalismo puro, certamente no, ma sono esempi in cui la volontà degli individui espressa in un referendum viene ascoltata e ha delle conseguenze.

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Showing 7 comments
  • Pedante

    Prima di fare le valigie…

    Si apprende che la NSA – a fini potenzialmente ricattatori – sta raccogliendo dati sulle visite a siti porno da parte di cittadini americani non graditi all’Amministrazione. Presumibilmente i frequentatori di siti libertari potrebbero rientrare nella categoria di “radicalizer”.

    http://www.nytimes.com/2014/09/17/opinion/israels-nsa-scandal.html

  • CARLO BUTTI

    Che il secessionismo possa essere l’anticamera d’una riduzione generalizzata dell’invadenza statalista è una pia illusione. D’accordo, gli staterelli a democrazia diretta devono ascoltare i loro popoli, ma se questi popoli sono per un’espansione dei benefici pubblici? Pare che alla base del movimento secessionista scozzese ci sia anche il desiderio molto diffuso di un “welfare” più ricco, in polemica con il moderatismo dell’attuale Labour Party di Ed Milliband. L’appropriazione della ricchezza proveniente dal petrolio del Mare del Nord servirebbe anche a sostenere questo progetto. Altro che “Stato minino”!

    • Pedante

      Milliband è in opposizione; il “moderatismo” del suo partito lo si vedrà in futuro.

    • Pedante

      La speranza c’è, altrimenti si è nichilisti.

  • Sigismondo di Treviri

    Andare via dove? Il morbo si sta espandendo in tutto il pianeta e senza gli anticorpi giusti è destinato a infettare tutti. Il problema è che il sistema immunitario dei popoli è stato distrutto da una sapiente quanto capillare opera di distruzione delle capacità raziocinanti della gente comune. Occorre lottare qui.

    • Pedante

      Esattamente. Cominciando dal basso.

    • Pedante

      Contro il Leviatano, il decentramento radicale.

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