In Anti & Politica, Economia

monete_oroDI BOJIDAR MARINOV

Se siete dei sostenitori di un sistema di moneta sana/sonante, o Gold-standard, avrete sentito questa manfrina svariate volte: “Non possiamo tornare al gold-standard, non c’è abbastanza oro nell’economia”. Lo avrete sicuramente visto nei commenti su Facebook ai vostri post. Lo avrete sentito dire dal vostro scettico vicino di casa discutendo di politica. Lo avrete letto in un giornale locale, in un articolo di un giovane aspirante giornalista la cui conoscenza dell’economia è pari alla vostra conoscenza della composizione chimica dei pianeti che orbitano attorno ad Alfa-Centauri. Non l’avrete certamente mai sentito dire da un economista professionista, né da un sostenitore delle banche centrali e del denaro fiat. Gli economisti preparati infatti non ne fanno menzione. Ma è sempre sulla bocca di gente con scarsa conoscenza dell’economia e del denaro. [Probabilmente non l’avrete mai sentito dire da qualcuno che abbia più di 80 anni che ricorda ancora cosa fosse la moneta sonante]. È ripetuta prevalentemente da persone che non hanno mai visto in vita loro altro che la moneta fiat manipolata dalla banca centrale, incapaci di immaginare l’esistenza di qualcos’altro. [E i giovani? Beh, per loro è diverso, ed è per colpa di Ron Paul se per loro è diverso].

Ma ritorniamo al dunque. È questa una argomentazione valida? Dobbiamo però prima porci delle altre domande per potervi rispondere.

Cominciamo con una domanda ovvia: Non abbastanza oro per che cosa? La risposta scontata è , “eh… beh vedete… per l’economia,  per tutti i beni nell’economia”

Non molto convincente, ovviamente. Per cosa serve l’oro ai beni nell’economia? E come fate a sapere quanto oro serva all’economia?

Questa sì che è una domanda difficile.

“Beh, abbiamo così tanti beni nell’economia, ci servirà più oro per scambiarli. Se non c’è abbastanza oro, allora gran parte degli scambi non avverrà perché non ci sarà abbastanza oro a disposizione della gente per commerciare”.

Ecco, finalmente giungiamo ora a qualcosa di più concreto: il rapporto beni/oro, che è chiamato “prezzo in oro”. Invece di 30000€ per un SUV nuovo, il prezzo sarà diciamo qualcosa come 18 once troy d’oro. Il sofisma quindi così procede: se prendiamo tutti i beni e servizi con i loro prezzi in oro e li sommiamo, il valore totale supererà di gran lunga la quantità d’oro a disposizione nel mondo oggi.

Ma aspettate un attimo. I prezzi in oro sono fissi e immutabili? Ovviamente quel prezzo di 30000€ non è fisso e immutabile. Noi tutti ci ricordiamo di come dieci anni fa i SUV (et similia) avessero prezzi differenti. Come mai sono cambiati? Semplice: l’offerta di denaro nell’economia è cambiata (a causa dell’opera di contraffazione della banca centrale) e mediante i meccanismi di mercato, i prezzi si sono adeguati al nuovo aumentato livello di offerta di denaro nell’economia. Risultato? Prezzi più alti.

E allora perché non può succedere lo stesso con l’oro, ma nella direzione opposta? Chi ha detto che i prezzi in oro sono fissi e immutabili? C’è il mercato, che adeguerà i prezzi in oro all’offerta in oro nell’economia. Cosa c’è di tanto complicato in tutto questo? Succede tutti i giorni!

E inoltre, cosa succede all’oro una volta usato in una transazione? Non è difficile immaginarlo, succede la stessa cosa con gli Euro nel vostro portafoglio: sarà immediatamente usato in un’altra transazione. La stessa oncia d’oro può compiere tutta una serie di scambi nello stesso giorno. Non penserete davvero che l’oro scompaia dal mercato una volta usato per acquistare beni, vero?

“Ma i produttori non abbasseranno mai i prezzi.”

Ah davvero? È proprio quello che pensava Marx, che su questa bislacca idea basò la sua devozione alle “contraddizioni sistemiche del capitalismo”. Ma come potete facilmente immaginare, i produttori invece abbassano i prezzi tutti i giorni, basta che prendiate un giornale locale e guardiate nella pagina delle offerte e promozioni.

“Ma senza una domanda adeguata per i beni, l’economia andrà in stagnazione. Occorre adeguare l’offerta di moneta per poter creare la domanda”.

Vediamo un po’. Ci sono beni reali ma non c’è per questi la domanda. Pertanto per creare la domanda per dei beni reali, si stampa un bel po’ di moneta finta, che pareggi i beni reali. I produttori non abbasseranno i prezzi per ottenere moneta vera, ma saranno invece ben felici di esser pagati con  moneta finta.

Se ci pensate, non ci sono abbastanza Mercedes-Benz nel mondo. Attualmente ci saranno probabilmente un miliardo di persone che gradirebbero avere una Mercedes-Benz se solo potessero permettersela, ma tutti gli impianti della Mercedes-Benz nel mondo non sono in grado produrre quella quantità. La vostra soluzione è di stampare moneta finta e metterla nelle mani di queste persone per comprarsi una Mercedes-Benz vera. Ma allora perché non usare la stessa soluzione al contrario, e stampare finte Mercedes-Benz sulla carta e distribuirle a tutti coloro che le desiderano? Se la moneta finta stimola l’economia, certamente delle finteMercedes-Benz potranno fare altrettanto.
C’è ancora un’altra domanda: Ma perché gli antichi scelsero l’oro come moneta? Perché non usarono qualcosa di cui “ce n’era abbastanza” nel mondo, come la sabbia? Dopotutto, se vi occorre un materiale di cui “ce ne sia abbastanza” per tutti i beni, la sabbia è il candidato ideale Non si esaurirà praticamente mai, ce ne sono nel mondo milioni su milioni di tonnellate. Vedete, le economie dell’antichità avrebbero potuto così prosperare immensamente, il commercio avrebbe conosciuto una spettacolare espansione, e la produzione sarebbe andata alle stelle.

Ma allora perché scelsero l’oro? Esattamente perché non ce n’era abbastanza. Che significa che il suo valore sarebbe stato elevato. (Gli economisti lo chiamano “elevato valore marginale”, cioè un elevato valore per ogni unità addizionale della merce in questione). Non dovete certo andare in giro con una carovana di dieci cammelli carichi d’oro per fare la spesa. Un decimo d’oncia o anche meno sarà sufficiente per la spesa di una settimana.

E allora, se per secoli l’oro è stato moneta proprio a causa della sua scarsità, qual’è la logica di accantonarlo oggi proprio per lo stesso motivo?

C’è quindi abbastanza oro nell’economia per un ritorno al Gold-standard? Nessuno lo sa, e la cosa non ha importanza, perché la questione è irrilevante. Infatti la vera questione non è mai stata se ci sia abbastanza moneta nell’economia, ma se quella moneta sia stabile e affidabile. E quella che usiamo oggi non lo è.  Per questa ragione sarebbe meglio  ritornare al Gold-standard, per restituirle stabilità e affidabilità.

E se proprio ci tenete così tanto alla moneta fiat, stampatevi la vostra e provate a farci degli acquisti.
Di sicuro  la vostra economia personale ne trarrà un drammatico giovamento.  icon wink Non cè Abbastanza Oro per un Gold Standard?


Nota: [Le parti in carattere piccolo sono irrilevanti per un lettore italiano, ma sono state incluse per completezza]

Addendum dell’Autore: Lo stesso discorso può essere fatto per l’argento, o per ogni altra moneta sana che sorga dal mercato.

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Showing 9 comments
  • Christian

    “non c’è abbastanza oro”
    classico sofisma per tentare di nascondere la verità agli occhi di chi si ferma a guardare la superficie delle cose (e si spaventa nel vedere la propria immagine riflessa scambiandola per un demone).
    bye

  • hilda

    Ormai l’ho ha capito anche Grillo…….

  • Giorgio Fidenato

    Bravo Charly brown. Ma è difficile che lo capiscano. Persone come Hilda si beffano di noi pensando di sapere tutto e non sanno un cazzo. Poi quando sento che l’oro vale tot dollari o euro mi viene da ridere. L’unità dismisura di un sistema monetario dovrebbe essere una data quantità di oro che si esprime appunto in una unità di peso. L’unità di peso è già stata adottata dalla nostra società; quindi basta rifarsi a questa unità di peso!!!

    • hilda

      Lei è sempre molto educato.

  • charlybrown

    in un gold standard degno di questo nome l’oro E’ la moneta, quindi
    “le monete che adottano il gold standard hanno un cambio fissato sull’oro”
    è una frase priva di senso, o totalmente fuorviante.
    le cosiddette “monete” (dollaro, euro, ecc.) rappresentano titoli di credito su una certa QUANTITA’ FISICA di oro.
    se il “cambio” dollaro/oro è fissato a 35/oncia, significa che ogni dollaro è titolo di credito su 1/35 di oncia, cioè ogni banca sarebbe tenuta a consegnare al portatore, se richiesto, 1/35 di oncia per ogni dollaro.
    in un gold standard sulle banconote si dovrebbe scrivere, invece che dollaro, euro, ecc., 1/35 di oncia oro, 1/20 di oncia oro, ecc., forse chissà finalmente la gente capirebbe qualcosa in più del sistema monetario.
    è ovvio che se lo stato vuole stampare dollari a volontà, dopo poco non avrà più abbastanza oro per soddisfare le richieste dei portatori, a meno che non svaluti il dollaro, ma il gioco sporco diventerebbe chiaro a tutti.
    è chiaro perchè il gold standard è fallito?

    • hilda

      Si intendeva che le monete che adotta insieme il gold standard hanno un cambio fisso tra di loro…come nell’euro. Lo spieghi a Fidenato…che sa tutto.

  • Mauro Capannolo

    non é fallito. i soliti regolatori lo hanno abolito per fare bunga bunga, finanziare guerre…e far perpetuare le scempiaggini della classe politica.
    l’euro è un proxy (una sua insufficiente e lontana approssimazione, d’accordo…) di un gold standard, ma che per questo dovremmo tenercelo stretto. Draghi Goldmanite annacquatore permettendo.

  • andrea

    Non sono riuscito ad indovinare.

    Ps: qual è. Senza apostrofo ;)

  • hilda

    magari nel prossimo post c’è anche la spiegazione del perchè è fallito il “gold standard”…

    Un problema è ad esempio che le monete che adottano il gold standard hanno un cambio fissato sull’oro…quindi sono in regime di cambi fissi, tra di loro….mi ricorda qualcosa.

    Indovinate cosa?

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