In Anti & Politica

VOTODI MAURO GARGAGLIONE

In un regime democratico non si viene eletti perché meritevoli di governare, si viene eletti perché si ottengono voti a sufficienza. Quindi l’obiettivo di qualunque politico “senza eccezioni” è catturare voti. Finché non viene eletto e non ha la possibilità di gestire il denaro pubblico per comprare il consenso, il politico ha solo due strade per arrivare al potere, la cooptazione da parte di chi al potere c’è già oppure la persuasione delle parole.

In questo caso il politico che si affaccia al mercato del voto deve necessariamente dire cose che agli elettori piace sentir dire. La qualità della materia prima determina la strategia del politico, mai il contrario.

Il concetto di sovranità popolare è la certificazione retorica che la classe politica è arrivata al vertice perché ha saputo lavorare sulla qualità del popolo sottostante. E’ solo in questo senso che il popolo decide. Non è possibile neanche immaginare che sia la classe politica a “fare” la qualità di un popolo. 

Se oggi analizziamo il contenuto delle dichiarazioni della Meloni, di Salvini, di Grillo e di tutti gli altri, possiamo ritrovare intatti i discorsi che l’elettore medio italiano ha applaudito negli ultimi cento anni.

La guerra ai pescecani, i colli fatali di Roma (che oggi si chiama supremazia del made in Italy), tutto il florilegio di stupidate egualitariste e solidariste del socialismo, dazi ai cinesi e ai produttori esteri a basso costo (l’autarchia), vita rurale e grano coltivato nelle aiuole cittadine e così via. Che ci fosse il Re, il Duce, la Repubblica la democrazia, trasformatasi ora in oclocrazia e cleptocrazia, mi pare che il fattore comune dello stato italiano sia stato quello di approfittare sempre e comunque dell’ignoranza dell’italiota medio e perpetuarla negli anni attraverso la scuola pubblica.

Per questo sentiamo, con parole aggiornate, sempre le stesse cose. Siamo in grado di capire solo quelle.

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Showing 14 comments
  • Alessandro COLLA

    No, ho scritto male; intendevo “psico – fisica” ma anche “fisco – fisica” può andar bene perché se il progetto passa lo pagheranno i contribuenti non volontariamente. Il tutto per sottrarre tempo e risorse a giovani (la maggioranza di loro) che vorrebbero solo terminare gli studi ufficiali, iscriversi eventualmente all’università, trovarsi un lavoro, assistere i parenti, cercare un alloggio per formare una nuova famiglia, eccetera. Invece dovranno fare i badanti a Renzi e Salvini. Che in effetti, malgrado la giovane età, con queste proposte sembrano dimostrare di averne bisogno.

  • nlibertario

    Nazionalisti europei. Volete vincere le elezioni? Fate come in Italia, appropriatevi di un partito separatista.

  • Alessandro COLLA

    Non vedo perché l’alternativa alla rovina pisco – fisica dei giovani debba essere per forza la maleducazione. A parte il fatto che tra due mali si sceglie il minore, ma quando mai e in quale parte del mondo in caserma si è imparata l’educazione? E’ lì che si impara a perfezionare il turpiloquio (vedi alla voce “linguaggio da caserma”), è lì che si impara a disprezzare i diritti altrui (vedi bullismo e nonnismo), è lì che ci si specializza in quelle vessazioni già praticate in un altro istituto dell’obbligo (la scuola), è lì che si impara con retorica patriottarda l’oltraggio alla libertà altrui, sia essa personale o quella di altri popoli e territori. E non è colpa del maresciallo imboscato perché danneggiano di più il caporale arrogante, il sergente autoritario o l’ufficiale imbecile ed altezzoso. Ma soprattutto l’intero sistema basato sulla coercizione. L’educazione come “obbligo” e come forzatura produce risultati controproducenti. Come è giusto che sia. Esistono persone educatissime che dovrebbero per obbligo prestare servizio solo perché ce ne sono altre villane… Assurdo!

  • Pedante

    Fantastico. Caserme unisex e adibite all’accoglimento degli handicappati nel pieno rispetto delle pari opportunità. No al militarismo maschilista, sì all’inclusività.

    • Pedante

      Ufficiale e gentiluomo (1982), Soldato Jane (1997). 2017…?

  • spago

    Quando Renzi propose il servizio di leva civile Luca Fusari scrisse questo articolo

    https://www.movimentolibertario.com/2014/05/servizio-leva-civile-giovani-renzi-totalitarismi/

    ribadendo che il servizio di leva anche civile è una proposta statalista e totalitaria. Se lo propone Salvini resta tale. La libertà è oltraggiata dal fatto che una persona venga sequestrata dallo stato per un certo periodo di tempo.

    Inoltre l’esercito italiano è normalmente impegnato in varie attività di aggressione all’estero, e a supportare le aggressioni e le mire americane. Tali attività sono assolutamente criminali, quindi non si capisce che educazione potrebbe mai ricevere una persona nel fare il servizio militare, impegandosi a partecipare a o a supportare le attività criminali dello stato. Piuttosto, chi venga obbligato a parteciparvi va considerato una vittima e chi si arruoli volontariamente, non potendo non sapere quali sono le attività dello stato e del suo esercito, va considerato un criminale.

  • Massimiliano

    Quindi . . . no a far rovinare la psiche (?) di un giovane con servizio civile o servizio militare obbligatorio ma OK per lasciare che già da giovani imperi il detto:” Viva la libertà . . . mia” con contorno di maleducazione, violenza e noncuranza del contesto in cui ci si trova? Tutto sommato, meglio che si rovini la sua PSICHE piuttosto che si limiti o si oltraggi la libertà altrui! Certo la famiglia dovrebbe essere il primo TUTOR di addestramento . . . ma se questa non può o non riesce (magari non c’è proprio . . . la famiglia), si deve perseguire un’alternativa. Poi perchè rovinarsi la psiche . . . di norma le persone escono rafforzate nel carattere e nell’animo, previo un percorso corretto. Certo, non a cura del maresciallo classico imboscato o similari . . .

  • Alessandro COLLA

    A parte che le caserme non hanno mai creato adulti ma consolidato e aumentato gli immaturi, a parte che sono il primo veicolo del vizio dove sono usciti fumatori che in entrata non lo erano; a parte ancora che c’è chi ha imparato proprio lì a spaccare tutto, a imprecare, a odiare per invidia e altro.
    Sempre a parte che le caserme sono luoghi di bullismo e di assenza di diritti anche nel cosiddetto rispetto delle regole che prevedono che il più alto in grado abbia comunque sempre ragione. A parte tutto questo. Nessuno può arrogarsi il diritto di scegliere la vita degli altri, anche per un solo momento. Con e senza armi. Quelle armi, poi, che sono monopolio dell’ente per sua natura antisecessionista. A Salvini il diritto alla secessione non interessa più o forse non gli è mai interessato.
    Non vedo perché un giovane dovrebbe essere costretto a rovinarsi la psiche, dopo la scuola obbligatoria (già casema di per sé), anche per la caserma militare obbligatoria. Stesso discroso per quella caserma mascherata che si dà il nome di servizio civile. Ma quale “civile”?! Siamo in piena assenza di civiltà grazie alla pretesa di imporre una professione o un “volontariato” a chicchessia.

  • nlibertario

    Non credo cambi molto col servizio militare. La disciplina la devono insegnare le famiglie, non lo Stato. E comunque conosco casi di gente che nonostante il servizio militare lo spinello se lo fumavano comunque ;-)

  • Massimiliano

    Più che servizio civile . . . andrebbe ripristinato il servizio militare! Considerato che spesso, famiglia scuola e persona stessa difficilmente riescono a comprendere il concetto di educazione civica e disciplina . . . forse un pò di vita da caserma (fatta con criterio . . . no com’era prima, di cui sono testimone) creerebbe più ADULTI e meno immaturi pronti a fare casino, a ubriacarsi, fumare e spaccare tutto per delle ideologie del menga.

    • Giorgio Fidenato

      .. o per delle partite di calcio!!!

  • Albert Nextein

    Sovranità popolare corrisponde a manipolazione popolare.
    Il politico che mente meglio vince.
    Questa è una ragione sufficiente per disertare le elezioni.
    Per non meritarsi la patente dei coglioni autolesionisti.

  • Alessandro COLLA

    A proposito di Salvini, c’è qualcosa di più grave. Se gli organi di stampa non se lo sono inventato, avrebbe affermato di voler proporre il servizio civile obbligatorio per i diciottenni. Altro che secessione. Anche secondo lui un adulto deve essere schiavo di qualcuno. In nome di quell’educazione civica che poi nel linguaggio di alcuni leghisti suoi compagni manca completamente.

    • GIG

      salvini e’ un socialsta.
      che iddio ci scampi da sta gente.
      e pensare che li votavo credendo fermamente alle caxxate di bossi.
      sempre grazie a Mauro per i suoi articoli.

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