In Anti & Politica, Economia

KrugmanDI MATTEO CORSINI

“Sarebbe solo per le persone molto ricche e la logica dice: guardate, queste persone hanno già così tanto denaro che un dollaro extra non contribuisce molto al benessere, così tu vuoi veramente ottenere tutto quanto puoi senza impattare troppo sugli incentivi, e questo è il punto dove c’è la massimizzazione delle entrate fiscali”. (P. Krugman)

Rispondendo a un giornalista in merito alla tassazione che Hillary Clinton vorrebbe aumentare per i più ricchi, Paul Krugman spiega la logica della fissazione delle aliquote che consentono di massimizzare le entrate fiscali, finendo poi per lamentarsi del fatto che questo argomento non abbia più la stessa dignità politica che aveva nella prima parte del secolo scorso, quando, effettivamente, le aliquote marginali dell’imposta personale arrivarono a livelli quasi da esproprio totale.

A parte che ogni livello di tassazione comporta una violazione della proprietà del soggetto tassato e che, all’aumentare dell’aliquota, aumenta anche la violazione della proprietà, il ragionamento di Krugman (e dei tassatori alla Piketty) ha un grave difetto dal punto di vista economico.

E’ indubbiamente vero che l’utilità marginale di un dollaro extra è decrescente, ma l’utilità stessa non è quantificabile ed è soggettiva, cambiando da individuo a individuo e da momento a momento per lo stesso soggetto. Ciò significa che, a parità di reddito, le utilità di Tizio e Caio sono diverse, così come lo sono le utilità marginali di un dollaro extra.

Gli esercizi di stima delle aliquote a cui corrisponde a livello macro la massimizzazione delle entrate fiscali sono pertanto sterili, basandosi sul presupposto che l’utilità sia quantificabile e che sia identica per ogni individuo.

In fin dei conti, però, credo che questo interessi poco a chi è favorevole ad aliquote marginali superiori al 70%.

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Showing 2 comments
  • Evaristo

    Mica solo la strega, pure il simpaticone se è detto pronto ad aumentare le tasse ai più ricchi, anche se da lui è già uscito tutto e il suo contrario (e “trump” in slang significa “scorreggia”).
    God bless America.

  • Albert Nextein

    Un nobel insensato.

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