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PIL-REALEDI SILVANO CAMPAGNOLO

Il famoso PIL (Prodotto Interno Lordo), è calcolato secondo una formula che nella versione semplificata equivale a questa: Y=C+G+I+(X-M), dove Y è il PIL, C sono i consumi finali, G è la spesa dello Stato, I gli investimenti privati, X le esportazioni e M le importazioni;

Sappiamo che il PIL italiano è di circa 1.627 miliardi di euro. (2015).
Se da tale PIL togliamo la parte “totalmente arbitraria” che riguarda le attività illecite e “l’evasione”, stimata nel 12.5% del PIL totale, (fonte: IlSole24Ore), dobbiamo togliere dalla cifra iniziale: 180 miliardi, dato che ti tratta di puro arbitrio.

Rimane un PIL italiano di 1446 miliardi di euro.

A questo PIL dobbiamo togliere la parte riguardante la spesa pubblica dato che sono soldi che sono stati precedentemente tolti agli italiani e soldi spesi a debito, quindi da restituire.

La spesa pubblica in italia nel 2015 secondo il bilancio ufficiale dello stato italiano è stata di 803 miliardi. Se sottraiamo questa spesa rimane un PIL “privato” di 643 miliardi di euro.

Quindi, a grandi linee, la vera capacità di produrre ricchezza in italia genera un PIL (sostenibile economicamente) di 643 miliardi.

Nel 2015 abbiamo pagato 517 miliardi di tasse (dati Rag. Gen. dello stato).

Su 643 miliardi di PIL effettivo, abbiamo pagato 517 miliardi di tasse, pari al 80.4%

Si, avete ragione, il problema è l’evasione fiscale…..

PS: i calcoli non sono precisi, ma sono indicativi. Sono arrotondati e per comodità non sono stati conteggiati diversi aspetti che una ricerca più approfondita deve tener presente ma che in questo caso non sono molto rilevanti ai fini del messaggio che si vuole dare.
I valori assoluti, ricalcolati con tutti i parametri possibili, non differiscono di molto dai valori in linea di massima espressi.

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Showing 3 comments
  • Francesco Orabona

    Quando l’imposizione fiscale comincia ad essere insostenibile, la curva di Laffer comincia a scendere. Più sono coglioni i sudditi dello Stato, più è alto il punto da cui comincia la discesa. Quindi, la percentuale della italica coglionaggine supera l’80%

  • Alessandro Colla

    I vari arrotondamenti avranno immagino influito su un massimo del cinque per cento del totale. Quindi il fisco incasssa comunque più di tre quarti, o quanto meno i tre quarti, del reddito delle persone. In questi giorni dicono di aver recuperato quasi venti miliardi di evasione. E allora perché continuano a vessare? Perché non ripianano qualche debito, magari di natura previdenziale così anche la figlia dell’ex ministro Fornero che è tanto brava a trovare lavoro potrà garantirsi la pensione? Li diano ai terremotati e ai senza casa quei diciannove e passa miliardi. Dicono di essere tanto “sociali e solidali”, cosa aspettano? Tanto non sono neanche soldi loro.

  • Antonino Trunfio

    Aveva ragione Gustave Le Bon: “le masse non cercano la Verità, ma illusioni, chi le offre loro diventa il loro comandante, chi le smaschera ne diventa vittima e capro espiatorio”.

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