Secondo il New York Times la banca d’affari Goldman Sachs, una delle più grandi di Wall Street, comincerà a investire in Bitcoin, inizialmente acquistando e vendendo titoli futuressulla criptovaluta, cioè quelli che permettono di “scommettere” sul valore di un indicatore (in questo caso i Bitcoin). Inizialmente, scrive il New York Times, Goldman Sachs non comprerà e venderà direttamente Bitcoin, ma progetta di arrivarci se otterrà le autorizzazioni necessarie.
È probabile che la notizia sarà accolta come un ulteriore sdoganamento di Bitcoin, simile a quello che arrivò dopo l’apertura della borsa di Chicago agli scambi di titoli futures sulla criptovaluta.
In molti l’hanno però accolta con preoccupazione, visto che i Bitcoin rimangono un investimento più volatile e rischioso di quelli normalmente effettuati sui mercati tradizionali. Molti importanti dirigenti di banche d’affari in passato avevano definito i Bitcoin come una truffa, e ne avevano parlato con toni allarmistici.
se la Goldman Sachs ha deciso di investire in bc, questo è un buon motivo per lasciare perdere la moneta virtuale
Mi sa che so già cosa faranno queste istituzioni di peso (come anche Soros che un mese fa annunciato il suo interesse per btc e che magicamente ha ripreso a salire).
Gli affari principali saranno fatti sul mercato blindato e regolamentato dei futures speculando al ribasso; poi scateneranno un po’ dei loro vari underdogs che hanno a libro paga per acquisti mirati sugli exchange (cinque mi pare) presi a riferimento per l’indice future.
Una volta che il prezzo sarà salito quanto a loro sta bene, ordineranno vendite massicce e improvvise ai loro tirapiedi e il prezzo crollerà. Sugli exchange andranno in perdita di 100, ma sui furures guadagneranno magari 500-1000 (Dio solo sa quanto, tutto dipende dai volumi).
E i poveracci traders della domenica come le stelle staranno a guardare.
GS in un passato recente ha sputato nel piatto dove si appresta a mangiare.
Se non ricordo male il vice presidente o un importante dirigente condannò e denigrò le crittovalute nello scorso anno.
Coerenti e retti come al solito.
Albert, era James Dimon di JP Morgan, i traders della quale intanto ci stavano speculando.
Grazie.
Ma mi pare che se non è zuppa sia pan bagnato.