DI PIETRO AGRIESTI
Che sia nel giusto o che sbagli il libertario considera lo Stato in quanto tale una organizzazione criminale. Pur con mille diversità fra loro, tutti gli Stati essendo Stati hanno caratteristiche comuni, ben raccontate da Hayek, Mises, Rothbard, etc… tutti gli Stati mettono in atto gli stessi comportamenti criminali. Tutti gli Stati ad es. – particolarmente quando impegnati in uno scontro – fanno propaganda. Ecco perché quando c’è un conflitto fra Stati non è necessario decidere se credere a una parte o all’altra: non bisogna credere nè a una parte nè all’altra, ma vagliare tutto con estremo scetticismo.
Ora, se gli Stati sono organizzazioni criminali, come dovremmo considerare una unione fra Stati? una felice notizia, perché finalmente assistiamo al superamento dello Stato nazione? Se le diverse famiglie criminali europee si unissero in una sola unione criminale europea, dovremmo essere felici del superamento della criminalità nazionale? Non credo proprio. La lotta di un libertario è contro lo Stato e la politica, in quanto tali, quindi è una lotta diversa rispetto a quella tra fazioni politiche.
Chi è costretto a stare sotto un’organizzazione criminale sicuramente spera di stare nell’organizzazione meno oppressiva possibile. Ma questa speranza per il padrone meno cattivo, per il criminale più umano, è ben diversa dal sostegno entusiasta, dall’identificazione, dalla fede cieca. Un libertario non si identifica nello Stato sotto cui si trova, non sta dalla sua parte, non fa discorsi del tipo “right or wrong my country”, dove “country” diventa in realtà lo Stato.
Il libertario parla di diritti individuali che appartengono a tutti gli individui indifferentemente dai confini statali e che tutti gli Stati calpestano brutalmente. Stato e società per un libertario non solo non sono sovrapponibili, ma sono sostanzialmente antagonisti. Una unione politica è da questo punto di vista una cattiva notizia, mentre la creazione di una area di libero scambio, quindi di non intervento statale, è una ottima notizia. La prima rappresenta appunto l’unione di tante organizzazioni criminali in una super-criminale e l’integrazione forzata delle loro vittime in una sola grande mandria; la seconda rappresenta, con la caduta delle barriere statali, la possibilità di una maggiore unione sul piano economico, culturale, umano, fra individui, popolazioni, società.
Ottimo.
E’ la realtà che il 98% degli abitanti del pianeta non riesce a vedere.